" Faremo crollare l'economia russa" cap. 4

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

ccc

Nuovo Utente
Registrato
14/6/09
Messaggi
53.830
Punti reazioni
4.397
Continuiamo da qui......
Quante ombre sul Pil russo. Nabiullina alza il velo di Putin - Formiche.net

31/01/2023-
Economia

Quante ombre sul Pil russo. Nabiullina alza il velo di Putin




La governatrice della Banca centrale russa non ha mai nascosto i reali problemi della Federazione, nonostante le mistificazioni del Cremlino. Ora è tornata a chiedere trasparenza, per non nascondere al mercato le condizioni dell’economia. Quelle vere

La realtà virtuale da una parte, la verità dall’altra. La Russia continua a giocare con i numeri, fornendo al mondo un’immagine sfocata della sua crescita. Era già successo ai tempi del default tecnico di Mosca, quando i mercati voltarono le spalle al Cremlino e le agenzie di rating ne certificarono l’insolvenza. Ora però il film sembra ripetersi, se non fosse che la voce della verità viene non da fuori, bensì dal ventre della Russia.
E la voce è sempre quella di Elvira Nabiullina, governatrice della Banca centrale russa, non sempre perfettamente in linea con i dettami del Cremlino. Lo scorso novembre, parlando alla Duma, Nabiullina aveva messo su bianco l’impatto delle sanzioni occidentali sull’economia russa, senza cedimenti alla propaganda putiniana, sentenziando come le misure intraprese ai danni della Russia stessero facendo male all’intero sistema economico della Federazione. Per sopravvivere, era stato il consiglio spassionato di allora, il sistema banca-imprese russo avrebbe dovuto cambiare e attuare trasformazioni strutturali di tipo radicale, indispensabili per sopravvivere almeno sul mercato domestico. Un risultato per nulla scontato.

Adesso Nabiullina è tornata alla carica, chiedendo una maggiore trasparenza sui dati relativi alla crescita russa. “Dobbiamo tornare a una corretta divulgazione, con alcune eccezioni, in modo che gli investitori possano investire in titoli”, spiegando come “molte autorità condividono la nostra opinione che dovremmo tornare all’apertura dei dati, sto conducendo consultazioni con il governo sulla questione. La mancanza di statistiche disponibili al pubblico influisce sulla qualità del lavoro di analisti e ricercatori. Per questo la Banca di Russia è favorevole al ripristino della pubblicazione dei bilanci, ad eccezione degli indicatori che aumentano la vulnerabilità delle aziende e dell’economia ai rischi di sanzioni”.

E pensare che il Cremlino continua a raccontare la sua di verità al mondo. E cioè che il Pil della Russia sarebbe calato nel 2022 solo del 2,5 per cento. Ma non è così. Secondo l’ultima analisi indipendente della Banca mondiale, del Fondo monetario internazionale e dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse), il 2022 è stato un anno ancora più negativo per l’economia russa. Nel 2022 il Prodotto interno lordo sarebbe diminuito di almeno il 3,4% nello scenario più favorevole e fino al 4,5% nello scenario peggiore. L’economia, secondo le stesse previsioni, continuerà a contrarsi nel 2023. Si prevede che il Pil diminuirà del 2,3% su base annua nello scenario più favorevole e del 5,6% nello scenario peggiore.
 
Ultima modifica:
Putin sente Algeri, insieme sui mercati energetici globali - Europa

Letteralmente alla canna del gas: più riduce l'offerta e meno vende, più alza i prezzi più stimola l'installazione delle rinnovabili, ormai largamente competitive. Continuerà a vendere, certo. Ma a prezzi stracciati, con pochissimo margine. E i giacimenti marginali diventeranno economicamente non sfruttabili. La cosa fantastica di eolico e fotovoltaico è che non possono essere modulati dal fornitore: già oggi in alcuni giorni e in alcune fasce orarie il prezzo rasenta lo zero.
 
Continuiamo da qui......
Quante ombre sul Pil russo. Nabiullina alza il velo di Putin - Formiche.net

31/01/2023-
Economia

Quante ombre sul Pil russo. Nabiullina alza il velo di Putin




La governatrice della Banca centrale russa non ha mai nascosto i reali problemi della Federazione, nonostante le mistificazioni del Cremlino. Ora è tornata a chiedere trasparenza, per non nascondere al mercato le condizioni dell’economia. Quelle vere

La realtà virtuale da una parte, la verità dall’altra. La Russia continua a giocare con i numeri, fornendo al mondo un’immagine sfocata della sua crescita. Era già successo ai tempi del default tecnico di Mosca, quando i mercati voltarono le spalle al Cremlino e le agenzie di rating ne certificarono l’insolvenza. Ora però il film sembra ripetersi, se non fosse che la voce della verità viene non da fuori, bensì dal ventre della Russia.
E la voce è sempre quella di Elvira Nabiullina, governatrice della Banca centrale russa, non sempre perfettamente in linea con i dettami del Cremlino. Lo scorso novembre, parlando alla Duma, Nabiullina aveva messo su bianco l’impatto delle sanzioni occidentali sull’economia russa, senza cedimenti alla propaganda putiniana, sentenziando come le misure intraprese ai danni della Russia stessero facendo male all’intero sistema economico della Federazione. Per sopravvivere, era stato il consiglio spassionato di allora, il sistema banca-imprese russo avrebbe dovuto cambiare e attuare trasformazioni strutturali di tipo radicale, indispensabili per sopravvivere almeno sul mercato domestico. Un risultato per nulla scontato.

Adesso Nabiullina è tornata alla carica, chiedendo una maggiore trasparenza sui dati relativi alla crescita russa. “Dobbiamo tornare a una corretta divulgazione, con alcune eccezioni, in modo che gli investitori possano investire in titoli”, spiegando come “molte autorità condividono la nostra opinione che dovremmo tornare all’apertura dei dati, sto conducendo consultazioni con il governo sulla questione. La mancanza di statistiche disponibili al pubblico influisce sulla qualità del lavoro di analisti e ricercatori. Per questo la Banca di Russia è favorevole al ripristino della pubblicazione dei bilanci, ad eccezione degli indicatori che aumentano la vulnerabilità delle aziende e dell’economia ai rischi di sanzioni”.

E pensare che il Cremlino continua a raccontare la sua di verità al mondo. E cioè che il Pil della Russia sarebbe calato nel 2022 solo del 2,5 per cento. Ma non è così. Secondo l’ultima analisi indipendente della Banca mondiale, del Fondo monetario internazionale e dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse), il 2022 è stato un anno ancora più negativo per l’economia russa. Nel 2022 il Prodotto interno lordo sarebbe diminuito di almeno il 3,4% nello scenario più favorevole e fino al 4,5% nello scenario peggiore. L’economia, secondo le stesse previsioni, continuerà a contrarsi nel 2023. Si prevede che il Pil diminuirà del 2,3% su base annua nello scenario più favorevole e del 5,6% nello scenario peggiore.
a quanti capitoli arriverai prima del tracollo russo?
 
Continuiamo da qui......
Quante ombre sul Pil russo. Nabiullina alza il velo di Putin - Formiche.net

31/01/2023-
Economia

Quante ombre sul Pil russo. Nabiullina alza il velo di Putin




La governatrice della Banca centrale russa non ha mai nascosto i reali problemi della Federazione, nonostante le mistificazioni del Cremlino. Ora è tornata a chiedere trasparenza, per non nascondere al mercato le condizioni dell’economia. Quelle vere

La realtà virtuale da una parte, la verità dall’altra. La Russia continua a giocare con i numeri, fornendo al mondo un’immagine sfocata della sua crescita. Era già successo ai tempi del default tecnico di Mosca, quando i mercati voltarono le spalle al Cremlino e le agenzie di rating ne certificarono l’insolvenza. Ora però il film sembra ripetersi, se non fosse che la voce della verità viene non da fuori, bensì dal ventre della Russia.
E la voce è sempre quella di Elvira Nabiullina, governatrice della Banca centrale russa, non sempre perfettamente in linea con i dettami del Cremlino. Lo scorso novembre, parlando alla Duma, Nabiullina aveva messo su bianco l’impatto delle sanzioni occidentali sull’economia russa, senza cedimenti alla propaganda putiniana, sentenziando come le misure intraprese ai danni della Russia stessero facendo male all’intero sistema economico della Federazione. Per sopravvivere, era stato il consiglio spassionato di allora, il sistema banca-imprese russo avrebbe dovuto cambiare e attuare trasformazioni strutturali di tipo radicale, indispensabili per sopravvivere almeno sul mercato domestico. Un risultato per nulla scontato.

Adesso Nabiullina è tornata alla carica, chiedendo una maggiore trasparenza sui dati relativi alla crescita russa. “Dobbiamo tornare a una corretta divulgazione, con alcune eccezioni, in modo che gli investitori possano investire in titoli”, spiegando come “molte autorità condividono la nostra opinione che dovremmo tornare all’apertura dei dati, sto conducendo consultazioni con il governo sulla questione. La mancanza di statistiche disponibili al pubblico influisce sulla qualità del lavoro di analisti e ricercatori. Per questo la Banca di Russia è favorevole al ripristino della pubblicazione dei bilanci, ad eccezione degli indicatori che aumentano la vulnerabilità delle aziende e dell’economia ai rischi di sanzioni”.

E pensare che il Cremlino continua a raccontare la sua di verità al mondo. E cioè che il Pil della Russia sarebbe calato nel 2022 solo del 2,5 per cento. Ma non è così. Secondo l’ultima analisi indipendente della Banca mondiale, del Fondo monetario internazionale e dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse), il 2022 è stato un anno ancora più negativo per l’economia russa. Nel 2022 il Prodotto interno lordo sarebbe diminuito di almeno il 3,4% nello scenario più favorevole e fino al 4,5% nello scenario peggiore. L’economia, secondo le stesse previsioni, continuerà a contrarsi nel 2023. Si prevede che il Pil diminuirà del 2,3% su base annua nello scenario più favorevole e del 5,6% nello scenario peggiore.

Non lo chiede solo la Nabiullina.

La banca centrale ha dichiarato sabato che si dovrebbe tornare all'apertura dei dati perché la mancanza di statistiche pubblicamente disponibili influisce sulla qualità del lavoro di analisti e ricercatori, e anche la Banca di Russia sostiene il ripristino della pubblicazione dei bilanci.

" Faremo crollare l'economia russa" cap. 3
 
E tu quanta insofferenza patirai a leggere questi articoli????
La Russia ammette l'impatto delle sanzioni
:fiufiu:
"Intervenendo in conferenza stampa, il politico moscovita ha infatti affermato che l’ultima ondata di sanzioni imposte dai paesi del G7, dall’Unione Europea e dall’Australia come conseguenza dell’invasione russa in Ucraina ha messo sotto pressione i proventi dell’export della federazione. Questa situazione, secondo Siluanov, potrebbe portare il rapporto tra deficit e pil oltre il 2% che era stato previsto per la fine del 2022."

Addirittura oltre il 2%? Sono spacciati.
 
Non lo chiede solo la Nabiullina.

La banca centrale ha dichiarato sabato che si dovrebbe tornare all'apertura dei dati perché la mancanza di statistiche pubblicamente disponibili influisce sulla qualità del lavoro di analisti e ricercatori, e anche la Banca di Russia sostiene il ripristino della pubblicazione dei bilanci.

" Faremo crollare l'economia russa" cap. 3
Infatti...quando si nascondono i dati qualcosa di strano c'e'....indubbiamente.
 
"Intervenendo in conferenza stampa, il politico moscovita ha infatti affermato che l’ultima ondata di sanzioni imposte dai paesi del G7, dall’Unione Europea e dall’Australia come conseguenza dell’invasione russa in Ucraina ha messo sotto pressione i proventi dell’export della federazione. Questa situazione, secondo Siluanov, potrebbe portare il rapporto tra deficit e pil oltre il 2% che era stato previsto per la fine del 2022."

Addirittura oltre il 2%? Sono spacciati.
Bhe, diciamo che stavamo tutti meglio prima di questa invasione sia i russi, gli ucraini che noi....... :yes:
 
Quanta insofferenza patirai a leggere questi articoli????
La Russia ammette l'impatto delle sanzioni
:fiufiu:

Sulla base del tuo post #1 non prenderei per oro colato questi numeri, né in un senso né nell'altro.

I bilanci secretati fanno intuire che molti numeri potrebbero essere diversi.

Se la proposta della Nabiullina andrà a buon fine, almeno su una porzione, forse potremo discutere su dati più attendibili (che è poi il senso della proposta della Nabiullina che sa che gli investitori non si accontentano delle dichiarazioni).
 
Sulla base del tuo post #1 non prenderei per oro colato questi numeri, né in un senso né nell'altro.

I bilanci secretati fanno intuire che molti numeri potrebbero essere diversi.

Se la proposta della Nabiullina andrà a buon fine, almeno su una porzione, forse potremo discutere su dati più attendibili (che è poi il senso della proposta della Nabiullina che sa che gli investitori non si accontentano delle dichiarazioni).
Sicuramente i pareri sono tanti...chi dice che le sanzioni fanno male, chi invece dice il contrario.....la verita' e' difficile da sapere.
in ogni caso se nascondi i dati qualche problema c'e'...... :eek:
Vedremo se ascolteranno la Nabiullina che mi sembra una che sappia il fatto suo.
 
Per me la situazione è che la Russia ha problemi, ma non un crollo dell'economia.

Ad esempio l'FMI stima una leggera crescita del PIL nel 2023.
Bisogna anche ricordare che la guerra droga il PIL da spese militari.
Ovvero: Adeso ci sono tante industrie a pieno regime per fare armi, munizioni, vestiario, per l'esercito. Chiaramente questa è una droga che si rischia di pagare nel dopoguerra.

Credo che in questo momento il rischio maggiore per la Russia non sia sul fronte crescita economica, ma sul fronte prezzi materie prime. Loro finanziano tutto col primario e se perdurasse il crollo dei prezzi delle materie prime avrebbero seri problemi.

Sul fronte tecnologico, beh, ormai è acclarato che questo non gli blocca l'economia, perché si importa lo stesso.
Ricordiamo però che le triangolazioni costano.

Due notizie a corredo.
La prima sulla Russia, con un'analisi di Repubblica.
Chip e ricambi, in Russia arriva di tutto. Adesso le sanzioni non mordono più

La seconda è sulla Cina, che continua a correre nel settore microprocessori.
Vero che adesso i suoi processori al top non li esporta in Russia, ma ricordiamoci che anche sulle alte tecnologie il mondo è sempre meno monopolare
La cinese Loongson ha sviluppato la sua prima GPU: verrà integrata nei suoi processori
 
Per me la situazione è che la Russia ha problemi, ma non un crollo dell'economia.

Ad esempio l'FMI stima una leggera crescita del PIL nel 2023.
Bisogna anche ricordare che la guerra droga il PIL da spese militari.
Ovvero: Adeso ci sono tante industrie a pieno regime per fare armi, munizioni, vestiario, per l'esercito. Chiaramente questa è una droga che si rischia di pagare nel dopoguerra.

Credo che in questo momento il rischio maggiore per la Russia non sia sul fronte crescita economica, ma sul fronte prezzi materie prime. Loro finanziano tutto col primario e se perdurasse il crollo dei prezzi delle materie prime avrebbero seri problemi.

Sul fronte tecnologico, beh, ormai è acclarato che questo non gli blocca l'economia, perché si importa lo stesso.
Ricordiamo però che le triangolazioni costano.

Due notizie a corredo.
La prima sulla Russia, con un'analisi di Repubblica.
Chip e ricambi, in Russia arriva di tutto. Adesso le sanzioni non mordono più

La seconda è sulla Cina, che continua a correre nel settore microprocessori.
Vero che adesso i suoi processori al top non li esporta in Russia, ma ricordiamoci che anche sulle alte tecnologie il mondo è sempre meno monopolare
La cinese Loongson ha sviluppato la sua prima GPU: verrà integrata nei suoi processori


Riguardo i chip ripeto ciò che ho detto più volte.

La Russia ha sostanzialmente una produzione a max 65 nm.

La produzione di Baikal a 28 nm., di progettazione russa ma prodotti a Taiwan proprio perché non hanno le capacità di produrli in casa, è cessata all'inizio delle sanzioni.

"Faremo crollare l'economia russa". cap. 2

La Cina ha rifiutato la fornitura di chip più avanzati con la motivazione del segreto militare e, anch'essa, non ha accesso a tecnologie di produzione più spinte, per es. 5 nm. (leggi ASML), almeno per ora.

China Bans Exports Of Loongson Military Grade Processors To Russia

Insomma, i chip arriveranno, le triangolazioni fanno miracoli, ma non saranno chip a 5 stelle , oltre ai costi come hai sottolineato.
 
Ultima modifica:
Interessante articolo su Avtovaz.
Renault после ухода из России рассчитывала на простой АВТОВАЗа до мая 2023 года

Secondo questo articolo Renaul prevedeva che Avtovaz fosse in grado di tornare operativa in tempi molto più lunghi del previsto.
Non ho trovato fonti francesi al riguardo.

Comunque Avtovaz è la più grande azienda della Russia, con 40.000 dipendenti.
Quindi il suo futuro è fondamentale per la Russia.

Allo stato attuale sembra che l'azienda sia sana, avendo aumentato drasticamente le proprie quote di mercato, visto che c'è carenza di altri veicoli.
Inoltre riesce a mantenere una buona marginalità, visto che hanno aumentato considerevolmente i prezzi.
Anche se adesso qualche auto comincia costare meno
В январе цены на автомобили изменились у четырех производителей

A pagare sono i cittadini! Sia in prezzo, che in dotazioni di sicurezza scarse.


A completamento.
Prorogata la possibilità di produrre auto a bassa tecnologia. Addirittura si possono produrre delle Euro 0!!!
В России продлены упрощенные правила выпуска автомобилей до 1 июня
 
Stavamo ancora meglio prima che gli americani ci mettessero lo zampino.

No, stavamo tutti meglio prima che allo zar saltasse in testa di invadere l'Ucraina......da li' poi e' scaturito tutto.....
 
unicredit ha detto che in russia non vuole perderci troppi soldi...quindi smobiliteranno, ma con calma, senza fretta...:D
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Indietro