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CRISI: Federalberghi, settore vicino a default peso fisco
ROMA (MF-DJ)--"Alla vigilia delle dimissioni del Governo Monti, allo scioglimento anticipato delle Camere ed all'avvio della campagna elettorale, non possiamo non stigmatizzare il fatto che le imprese ricettive italiane rischino un default di massa".
Lo afferma il presidente Federalberghi, Bernabo' Bocca, sottolineando che sara' "un default capace di provocare nuova disoccupazione per almeno 50 mila lavoratori e la chiusura di 2/3.000 strutture ricettive. Ô una tempesta di tasse - spiega - quella che si sta abbattendo sulle imprese turistico-ricettive italiane, proprio in un'annata come l'attuale che avvia a chiudersi con un -6% di clientela italiana ed almeno un -10% di fatturato".
"E' una tempesta di tasse quella che si sta abbattendo sulle imprese turistico-ricettive italiane" spiega Bocca. L'imposta di soggiorno, cresciuta nel suo ammontare annuo da 150 milioni a 175 milioni di Euro (+17%), con un incremento del 28,5% di Comuni che nel breve volgere di pochi mesi (da luglio ad oggi) sono passati da 332 a 426 pronti a riscuotere la tassa, dall'altra l'Imu passata dai 320 milioni di Euro del 2010 (quando si chiamava Ici) ai 494 milioni di Euro (se l'aliquota applicata e' quella dello 0,76%) e/o ai 689 milioni di Euro (se l'aliquota e' quella dello 1,06%) di quest'anno, pari ad incrementi che oscillano nell'ordine dal +54,5% al +115% . com/jca
(END) Dow Jones Newswires
December 12, 2012 05:50 ET (10:50 GMT)
ROMA (MF-DJ)--"Alla vigilia delle dimissioni del Governo Monti, allo scioglimento anticipato delle Camere ed all'avvio della campagna elettorale, non possiamo non stigmatizzare il fatto che le imprese ricettive italiane rischino un default di massa".
Lo afferma il presidente Federalberghi, Bernabo' Bocca, sottolineando che sara' "un default capace di provocare nuova disoccupazione per almeno 50 mila lavoratori e la chiusura di 2/3.000 strutture ricettive. Ô una tempesta di tasse - spiega - quella che si sta abbattendo sulle imprese turistico-ricettive italiane, proprio in un'annata come l'attuale che avvia a chiudersi con un -6% di clientela italiana ed almeno un -10% di fatturato".
"E' una tempesta di tasse quella che si sta abbattendo sulle imprese turistico-ricettive italiane" spiega Bocca. L'imposta di soggiorno, cresciuta nel suo ammontare annuo da 150 milioni a 175 milioni di Euro (+17%), con un incremento del 28,5% di Comuni che nel breve volgere di pochi mesi (da luglio ad oggi) sono passati da 332 a 426 pronti a riscuotere la tassa, dall'altra l'Imu passata dai 320 milioni di Euro del 2010 (quando si chiamava Ici) ai 494 milioni di Euro (se l'aliquota applicata e' quella dello 0,76%) e/o ai 689 milioni di Euro (se l'aliquota e' quella dello 1,06%) di quest'anno, pari ad incrementi che oscillano nell'ordine dal +54,5% al +115% . com/jca
(END) Dow Jones Newswires
December 12, 2012 05:50 ET (10:50 GMT)