Armour, Biondao ha postato un Link. Leggilo piano piano come lo leggo pure io. Anche oggi sono andato a leggerlo per l'ennesima volta. Ci sono dei concetti che all'inizio possono sembrare complicati, ma poi rileggendoli, possono essere compresi.
Io intanto ti posto il grafico del contratto di Dicembre con opzioni stile europeo (poi c'è anche il grafico di quelle americane, ma a noi adesso non frega nulla).
E pure i volumi .
Open Interest - Conoscere i mercati
Dopo tanto parlare sugli OI in questi anni i " problemi" sono sempre gli stessi.
Le previsioni . Purtroppo nessuno puo' sapere gli incroci di miriadi di posizioni a mercato. PS: i MM si coprono ad ogni operazione rimanendo delta neutrali a mercato , il
loro lavoro è dare liquidità al mercato ( contropartita) e il loro gain sono gli spread . Gli OI hanno una funzione STATISTICA ( non previsionale ) ben precisa. Nel corso degli anni si è potuto appurare che bene o male all'inizio di una scadenza trimestrale gli operatori istituzionali fanno sempre le stesse cose .
Quando il trend è rialzista ( vedi SP500 in questi ultimi 8 anni ) il put/call ratio è sempre superiore a 1. Le call sono sempre meno delle put . Quando vi è un volume imponente/importante su uno strike significa che quello è un livello sensibile, che il mercato "riconosce" e che ritiene valido. Le scadenze importanti sono le trimestrali, le altre servono per incrementare/diminuire l'operatività di trading e il loro risultato evapora come acqua al sole, non stabiliscono trend. Quando si arriva sui suddetti strike dopo un lungo movimento al rialzo o al ribasso ( es +8/10% o -8/10% ) e l
'indice di ripartizione ( opzioni put o call andate ITM ) arriva a percentuali che si avvicinano al 60/70/80/90% ( a seconda dei sottostanti) è STATISTICAMENTE molto probabile che il movimento sia arrivato a fine corsa. Ci saranno scaramuccie per qualche giorno su quello strike dei futuristi a "difesa" ma , nella maggior parte delle volte , hanno ragione quelli che quegli strike li hanno venduti.
Se invece su uno strike molto "gettonato" ci si avvicina dopo una lunga fase di congestione , con la ripartizione che si aggira intorno al 30/35% , STATISTICAMENTE quello strike verrà demolito dagli short sqeeze ( in caso di call ) o incrementi di future short ( in caso di put) , da rollover e/o dalle ricoperture di coloro che utilizzano il future per difendere/sterilizzare la posizione ( a seconda del tempo che manca alla scadenza presa in esame ). Da quei livelli solitamente partono dei trend che portano i mercati alle proiezioni delle congestioni che hanno fatto ( di cui ho sempre parlato nelle mie analisi ) ( e quindi si arriva sul 60/70/80% dove finalmente chi vuole vendere theta ( in call ) o vega ( in put) puo' avere maggiori chanche di fare gain. E ' cosi' che devono essere utilizzati . Guardare sui siti dell'eurex o CME e vedere che c'è uno strike con tanti volumi e affermare che farà da supporto ( o resistenza )
senza sapere a che punto stiamo con la ripartizione , significa non avere capito come si "interpretano" questi numeri o quando possono risultari utili alla operatività .
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Io ieri ho preso degli short perché la ripartizione ITM delle calls dava valori superiori al 44% il giorno prima. Durante la seduta a quei prezzi, ho pensato che quel valore sarebbe aumentato ed infatti è arrivato quasi al 50 %. Non avrei MAI comprato short se fosse stato 10% o 30%. Ed i volumi erano alti (anche se non eccessivamente rispetto agli estremi dei prezzi, ma comunque buoni).
Solo una correzione da fare : il put/call ratio evidenziato sui volumi và invece inteso sugli Open Interest. Io ho erroneamente evidenziato quelli dei volumi (vedere frase in celeste) Scusate.