Fiorentina officiale thread parte IV

Non so per la Fiorentina quanti siano, per voi dovrebbero essere 75 in 3 anni...più 11,6(:3) da versare entro 30 gg. dalla data di ogni singolo pagamento .. o pure la FIFA vi grazia e vi concede uno spalma di 10 anni? :asd:

Io ricordo una regola del genere per gli oneri.

25 + 3,7 per 3 anni. Ma potrei sbagliare i conti.

Sinceramente i dettagli del piano finanziario non li conosco ma il la spesa che va a conto economico si calcola dividendo il costo complessivo per gli anni di contratto.

Se il costo complessivo fosse di 90 milioni, il bilancio 21-22 sarà inciso per 10 milioni e ogni esercizio successivo (fino al 25-26) per 20 milioni.

Non è tanti, se pensi che i tuoi cugini ne pagano 28 ogni anno per interessi sul bond appena emesso.
 
Boh, mi era parso di aver letto "75+bonus pagabili in 3 esercizi" + oneri FIFA che si pagano ad ogni scadenza entro 30 gg. ... avrò letto male.
 
Boh, mi era parso di aver letto "75+bonus pagabili in 3 esercizi" + oneri FIFA che si pagano ad ogni scadenza entro 30 gg. ... avrò letto male.

Devi scindere l'aspetto finanziario dall'aspetto contabile.

Quanto da te scritto dovrebbe corrisponde ad un costo complessivo di 92 milioni circa

Poi, indipendentemente dagli accordi su tempi e modalità di pagamento, il trattamento contabile del costo è quello che ho scritto prima
 
Devi scindere l'aspetto finanziario dall'aspetto contabile.

Quanto da te scritto dovrebbe corrisponde ad un costo complessivo di 92 milioni circa

Poi, indipendentemente dagli accordi su tempi e modalità di pagamento, il trattamento contabile del costo è quello che ho scritto prima

Inkia Sigmund fino a li ci arrivo pure io... infatti ho scritto che saranno da sborsare 30 milioni/anno, che poi l'ammortamento è in 5 anni ok... anzi, okkeeeyyy....
 
Inkia Sigmund fino a li ci arrivo pure io... infatti ho scritto che saranno da sborsare 30 milioni/anno, che poi l'ammortamento è in 5 anni ok... anzi, okkeeeyyy....

Okkkkkkeeeyyyyyy

PS
Pensavo che avessi fatto solo l'"avviamento" e ignoravi i misteri dei bilanci societari...:D
 
Fiorentina-Lazio 0-3: io l’ho vista così (Il centrocampo? Puf… scomparso)
Le pagelle di Francesco Matteini
Di Francesco Matteini | 5 Febbraio 2022


Sconfitta mai in discussione dopo il primo gol della Lazio, rivelatasi troppo superiore alla Fiorentina, stasera. I biancocelesti hanno imposto il torello difensivo per attirare i viola nella loro metà campo e poi lanciarsi in scorribande letali per l’incolpevole Terracciano.

Difesa balbettate, attacco evanescente ma, soprattutto, centrocampo catastrofico. Male Bonaventura, molto male Duncan, un disastro Torreira: i suoi ripetuti errori hanno ispirato le azioni degli avversari. Praticamente la Fiorentina ha giocato senza il reparto nevralgico: puf… scomparso come nell’incantesimo di una strega cattiva.



Il nuovo Cabral si è visto in un bel colpo di testa, troppo centrale, che però resta l’unico vero tiro in porta della Fiorentina in questa partita.

Oggi, tranne l’impegno che, contrariamente alla gara col Torino, non è mancato, gli schemi di Itaiano non hanno dato esito. Sempre impacciato e in affanno il palleggio nelle retrovie. Nessun lampo di genio nella costruzione della manovra. Errori di mira grossolani nelle scarse azioni offensive.

Occorre un nuovo reset con la speranza che i nuovi si inseriscano meglio e presto. La partita con l’Atalanta, da dentro o fuori, arriva fra cinque giorni e non prevede esame di riparazione.



Terracciano – 6,5 – Prende tre gol ma ne avita altrettanti.



Venuti – 4,5 – Zaccardi lo supera senza fastidi e scodella per il gol di Milinkovic Savic. Con Callejon è un dialogo fra sordi, i pochi cross sono da dimenticare.

Milenkovic – 5,5 – Sopreso più volte dalle penetrazioni avversarie.

Nastasic – 4 – Immobile su Immobile che lo ridicolizza spostandolo di fisico e volando in porta. Il giro palla non fa per lui, la cotruzione dal basso lo mette a disagio.

Biraghi – 5 – Dalla sua parte scendono come schegge Lazzari e Pedro: avere giramenti di testa è quasi scontato. Un paio di buoni cross nel primo tempo prima di affogare nel naufragio generale consacrato da un autogol tra il goffo e lo sfortunato.

Bonaventura – 5 – Poco attivo davanti, poco reattivo dietro. Calcia a lato un’ottima occasione.

Torreira – 2 – Ispira con tocchi felpati le migliori azioni della Lazio. Trasforma un assist in un passaggio al portiere. Corona la più brutta prestazione in viola facendosi espellere per proteste. Ma a protestare (con lui) dovremmo essere noi.

Duncan – 4 – Un perdi pallone continuo. Si perde pure Milinkovic Savic che osserva sorpreso mentre infilza Terracciano.

Callejon – 4 – Copre poco e punge punto. Il nulla in campo.



Cabral – 6 (di incoraggiamento) – Un bel colpo di testa, troppo centrale. Sarebbe stato un esordio col botto, peccato.

Sottil – 6,5 – La manovra della Fiorentina si accende solo quando la palla passa dai suoi piedi e dalle sue accelerazioni.

Castrovilli – 5,5 – Neanche stavolta riesce a dare una svolta alla partita e alla sua prestazione.

Gonzalez– 5 – Calcia nel viale Fanti un invitate pallone che chiedeva solo di essere almeno piazzato nei quasi 18 metri quadrati della porta (sta diventando un’antipatica consuetudine).

Piatek – 5 – Entra a situazione compromessa ma non riesce neanche a toccare il pallone.

Ikonè Sv

Allenatore: Vincenzo Italiano – 4 – Insiste con Callejon, e sbaglia. Ne ritarda la sotituzione, e sbaglia. Sceglie uno svagato Duncan, e sbaglia. Sceglie uno spaesato Nastasic, è sbaglia. Non ha un piano B se gli avversari sono più vispi e se Torreira non gira a dovere. L’assenza di Vlahovic non è sufficiente come attenuante.

Arbitro Orsato & C. – 4 – Fischia un rigore che non c’è e ammonisce il laziale sbagliato (in entrambe i casi salvato dal Var). Non ammonisce Pedro che anziché saltare Terracciano, in netto anticipo sul pallone, gli rifila un calcio nel muso: sarebbe stato il secondo giallo con relativa espulsione. Il terzo gol della Lazio parte da un evidente fallo su Sottil non fischiato. Var Chiffi/Costanzo – 7 – Correggono gli errori di Orsato, quelli che è nel loro potere correggere.

Commento Sky Zancan/Marchegiani – 4,5 – Un tantino neniosi, un filo pro Lazio (oggi facile, eh…). Naeanche una parola sulle due “sviste” di Orsato.
 
Coppa Italia / Atalanta-Fiorentina 2-3: io l’ho vista così (La Dea Bendata veste viola)

Di Francesco Matteini | 10 Febbraio 2022


La Dea Bendata veste viola. ****? Sì, stavolta c’è stato un colossale colpo di ****. Per loro un palo e una traversa, per noi una ribattuta su rigore che torna sui piedi del killer mancato e un fendente all’ultimo secondo che sbuca da un nugolo di giocatori si infila in rete senza possibilità di rimedio. C’è anche il momento suspense del controlla al Var, non si sa bene su cosa, poi i tre fischi finali che mandano la Fiorentina in semifinale.

La prestazione dei viola è stata deficitaria per buona parte della gara. L’Atalanta mette più grinta, più fisico e maggiore velocità. La Fiorentina sbanda spesso. La saetta Boga la infila con facilità estrema. Zappacosta ha campo libero. Muriel spadroneggia e provoca l’espulsione (forse eccessiva) di Quarta.



I viola oppongono impegno e confusione. Si nota un cambio di metodo di gioco, con lanci medio lunghi al posto del giro palla: studiato o subito a causa del pressing avversario?

Fare l’autopsia della partita porterebbe a conclusioni amare. Ma nel calcio, alla fine, conta il rusultato.

Terracciano – 6 – Vede una meteora piombagli nel sette e un tiro da pochi metri: non ha colpe. Chiamato spesso in causa deve sudare come i giocatori di movimento.

Odriozola – 5.5 – Le sue folate offensive mettono un po’ di pepe alla manovra viola. Lascia troppo spazio per Zappacosta.



Igor 6 – Entrata inutilmente irruenta e fuori tempo che gli costa l’ammonizione, ma regge gli assalti nerazzurri.

Quarta – 5 – Prende stupidamete la prima ammonizione condizionando la successiva espulsione. Boga lo elude con facilità e segna.

Biraghi – 5,5 – Dalla sua fascia pochi pericoli ma anche poca spinta.

Castrovilli – 5 – Ruzzola a terra ad ogni tocco, troppo delicato per una partita che è un combattimento.

Torreira – 5,5 – Non è ancora tornato in sè. Poco ispirato. Lascia spazio eccessivo per il gran tiro di Zappacosta.

Maleh – 5 – Ha la battaglia nel sangue ma non nei muscoli: rimbalza tra gli avversari come la pallina del flipper. Fortunatamente la difesa dell’Atalanta lo manda in tilt proprio nella propria area.

Saponara – 6 – Intensità, aggressività, forza non sono sostantitivi alla sua portata. Entra in scena e ne esce subito mostrando lunghe pause. Però sono i suoi tocchi gli unici che hanno un senso.



Piatek – 6 – Un rigore tirato bene e uno molto male, ma che torna sui suoi piedi nella serata in cui la Dea Bendata ha la maglia viola. Prova a difendere i lanci dalle retrovie con scarso successo.

Gonzalez – 5 – Si procura il rigore abbandonando oltre la linea dell’area di rigore la caviglia su cui infierisce un avversario. Solo davanti a Musso sceglie un inspiegabile passaggio all’avversario sulla sua sinistra lasciando allibiti i tifosi viola.

Sottil – 6 – Apporto utile a minimizzare l’inferiorità numerica.

Bonaventura – 5,5 – La sua presenza non si percepisce.

Ikonè – 5 – Lanciato in contropiede cade sul pallone come una pera cotta.

Milenkovic – 10 – Entra e segna il gol vittoria che è una colossale pernacchia a Gasperini.

Allenatore: Vincenzo Italiano – 7 – Napoleone chiedeva a suoi generali di essere bravi ma, soprattutto, fortunati.

Arbitro Fbbri & C. – 6 – Partita spigolosa e piena di protesta. Supportato dal Var per assegnare il primo rigore alla Fiorentina. Il secondo giallo a Quarta forse è eccessivo. Var Guida/Peretti – 7 – Attenti e meticolisi nel cogliere il pestone su Gonzalez e richiamare l’arbitro.



Commento Italia1 Callegari/Agostinelli – 5 – Esaltano l’Atalanta neanche fosse il Real Madrid. Milenkovic li intristisce.
 
Spezia-Fiorentina 1-2: io l’ho vista così (Vittoria degli errori… rimediati)
Le pagelle di Francesco Matteini
Di Francesco Matteini | 14 Febbraio 2022


Una vittoria che evapora a un quarto d’ora dalla fine e si rimaterializza nel finale. Protagonista nel male e nel bene lo stesso giocatore, Amrabat, che proprio non riesce ad adattarsi al ruolo di regista e considera peccato giocare la palla di prima o liberarsene quando tutti dalla panchina e dal campo gli dicono di farlo.

Stesso ruolo sul palcoscenico del Picco per Piatek, che prima sbaglia un rigore e poi segna il gol del vantaggio.



Due errori gravi (assai di più quello di Amrabat), rimediati per la determinazione e la smania di riscatto dei due “colpevoli”.

La Fiorentina torna alla vittoria piegando a fatica, più nel risultato che nel gioco, lo Spezia. In campo ci sono la determinazione, la grinta ed il coraggio. Mancano la precisione e la concretezza. Stasera è stato comunque sufficiente, con squadre di livello superiore sarà necessario trovare in modo più naturale e disinvolto la via del gol.

Terracciano – 6 – Fa giostrade la palla con tocchi di prima con i colleghi della difesa. Ogni tanto qualche lancio lungo che nessuno dei viola riesce a difendere.



Odriozola – 7 – Le sue galoppate sono sempre un cruccio per i difensori avversari. In posizione da centravanti si esibisce in un velo da attaccante di razza per liberare Piatek che colpisce..

Milenkovic – 7 – Palla alta o palla bassa, nella sua zona gli attacanti dello Spezia non raccattano occasioni.

Igor – 6 – Attento e massiccio quando serve, qualche passaggio azzardato che anima lo Spezia..

Biraghi – 6 – Presidia la fascia e offre spesso lo scarico ai compagni che non trovano le traiettorie per raggiungere Amrabat.

Castrovilli – 5 – Una pennellata magica a liberare Gonzalez in area, e tanto lavoro oscuro, molto oscuro, troppo oscuro.

Amrabat – 5 – Una cagata colossale per la quale avrebbe dovuto essere rincorso sul viale dei Mille. Il gol vittoria è, il minimo sindacale affinché non lo copra di insulti, ma la sufficienza se la scorda.

Maleh – 5,5 – L’assist per Piatek non compensa i molti passaggi sballati e la scarsa copertura su Maggiore.



Gonzalez – 6,5 – Ogni volta che ha la palla fra i piedi si invola verso l’area avversaria rimediando calcioni a iosa. Talvolta anche in area, così arrivano i rigori. Sull’arte del tiro in porta stendiamo un velo pietoso…

Piatek – 6,5 – Il pistolero spara nuovamente a salve sul calcio di rigore (due errori su tre è un bilancio horror). Si riscatta con una revolverata che stordisce lo Spezia.

Sottil – 6 – Dinamismo e strappi non sempre funzionali alla causa.

Duncan – 5,5 – Potrebbe tentare la chiusura su Agudelo ma si mantiene inspiegabilmente a distanza.

Cabral – 6 – Dà una mano nel finale.

Saponara – 6 – Dà una mano nel finale.

Ikonè – 4 – Non dà una mano nel finale: fresco e riposato, solo davanti alla porta, svirgola e manda la palla a tre metri dal palo. Ma come si fa…

Allenatore: Vincenzo Italiano – 7 – Gliene dicono di tutti i colori e lui non batte ciglio (anche perché ha la coscienza sporca). Vuole la vittoria e, anche a rischio di sconfitta, dopo il pareggio comanda ai suoi di attaccare per recuperare i punti buttati al vento. Stavolta il finale non lo punisce come accadde a Empoli. La squadra crea molto ma fatica a fare gol.



Arbitro Marchetti & C. – 5,5 – Mancano un paio di gialli ai giocatori dello Spezia. Var Nasca/Fiore – Sv

Commento Sky Massara/Minotti – 6 – Un tranquillo tran tran, quasi soporifero
 
Dovreste ringraziarci,vi abbiamo comprato l ennesimo bidone a peso d oro.

in pratica ha segnato più Piontek che Vlaovic...
In mano al somaro diventano tutti bidoni.
 
in pratica ha segnato più Piontek che Vlaovic...
In mano al somaro diventano tutti bidoni.

Dai non ti lamentare, è appena arrivato, dagli un pò di tempo per conoscere i compagni e l'allenatore.
 
Fiorentina-Atalanta 1-0: io l’ho vista così (L’Europa ci strizza l’occhio…)
Le pagelle di Francesco Matteini
Di Francesco Matteini | 20 Febbraio 2022



Dopo il bis arriva il tris. Quest’anno, quando l’Atalanta incontra i viola, la sentenza è scontata. Fiorentina spregiudicata (come sempre), ma anche attenta e concentrata; veloce e fantasiosa, ma anche compatta e equilibrata.

Gara con poche emozioni ma non con poca emozione. Sofferta e per questo ancora più esaltante. Curata in modo maniacale nella tattica da entrambe le parti. Quasi una partita a scacchi. E a dare scacco matto sono i viola.

L’Europa ci strizza l’occhio…

Dragowski – 6,5 – Uscita tempestiva su Koopmeiner. Rilanci non proprio impeccabili.

Odriozola – 6,5 – Limita le cavalcate per controllare al meglio le avanzate avversarie.



Milenkovic – 6,5 – Non ci sono avversari degni, si complica la vita prendendo un’ammonizione a bischero.

Igor – 7 – Massiccio ma veloce, sempre concentrato.

Biraghi – 6 – Meno propulsivo del solito sulla fascia che affida in esclusiva a Sottil.

Bonaventura – 6,5 – Giostra più lui che Torreira da regista della manovra. Limita le incursioni per dedicarsi al coordinamento.

Torreira – 6 – Si limita all’amministrazione della palla senza trovare giocate illuminanti.



Castrovilli – 5 – Ha doti da protagonista ma insiste a giocare il ruolo di comparsa. Manda in curva un invito di Gonzalez che chiedeva solo di finire in porta.

Gonzalez – 7,5 – Due assist, uno per il gol di Piatek, l’altro per lo spreco di Castrovilli. Dà adrenalina alla partita. Prende un sacco di calci, non tutti sanzionati.

Piatek – 7 – Demiral gli permette di sparare una sola volta… e lui non sbaglia il colpo.

Sottil – 7,5 – Quando prende palla per l’Atalanta sono sempre dolori: rapidità, potenza, sfrontatezza. Peccato per la punizione battuta in modo inguardabile.

Amrabat – 6 – Prende il posto di Torreira e svolge il compito con diligenza. Stavolta niente azzardi, né tiri della disperazione.

Maleh – 6,5 – Si lancia su ogni avversario gli passi nei dintorni e anche più là.

Duncan – 6 – L’obiettivo è difendere la difesa: missione compiuta.

Quarta – 7 – Entra determinato in campo e sugli avversari: insuperabile.

Terzic – 6 – Dà il suo onesto contributo al mantenimento del vantaggio.

Allenatore: Vincenzo Italiano – 8 – Vlahovic è già un ricordo sbiadito. La Fiorentina cancella ogni velleità dell’Atalanta (seppur priva di attaccanti) con una tattica spregiudicata ma non troppo. Pressing, recupero palla e attenzione non mancano mai. Tiene la squadra concentrata. Amministra i cambi con sapienza.



Arbitro Doveri & C. – 6,5 – Non si rilevano errori gravi e, forse, neanche lievi. Var Banti/Liberti – Sv

Commento Sky Compagnoni/Minotti – 5 – La tirata di orecchi ai tifosi viola per aver preso di mira il simpaticissimo e sportivissimo Gasperini è tra il ridicolo e il patetico.
 
Arbitro Doveri & C. – 6,5 – Non si rilevano errori gravi e, forse, neanche lievi. Var Banti/Liberti – Sv


Nemmeno sulla rete annullata per un fuorigioco inesistente ai bergamaschi ?

(Va bene essere tifosi, però...:D:cool: )
 
Nemmeno sulla rete annullata per un fuorigioco inesistente ai bergamaschi ?

(Va bene essere tifosi, però...:D:cool: )

non e' inesistente. per l'arbitro e' in posizione attiva. che siano regole contorte concordo, ma e' cosi'.

La direzione di gara di Doveri in Fiorentina-Atalanta: Gasperini e la Dea protestano per il goal annullato a Malinovskyi
Redazione VN

21 febbraio
Gazzetta dello Sport
La rosea assegna 5.5 al direttore di gara Doveri, così motivato: "Più vittima del Var (Banti) - che non lo chiama all'On field review per vedere e considerare l'azione incriminata - che carnefice. Nel resto vede bene e ben posizionato. Gli assistenti Costanzo e Passeri 5,5.


LEGGI ANCHE
GERMOGLI PH: 20 FEBBRAIO 2022 FIRENZE STADIO ARTEMIO FRANCHI SERIE A FIORENTINA VS ATALANTA NELLA FOTO ESPULSIONE GASPERINI
Rete annullata: ecco perché Doveri ha ragione
Cross da sinistra di Pezzella e gol annullato a Malinovsky: fuorigioco attivo o passivo di Hateboer? Sui banchi arbitrali, a fil di regolamento, è “offside”: la spalla dell’olandese è oltre Biraghi. Ma sarebbe stato più consono vedere l’arbitro (Doveri) chiamato all’On Field Review anziché scoprire che la decisione finale era del Var (Banti). Il secondo non si può, in casi del genere, sostituire al primo e siccome la sentenza ultima dev’essere dell’arbitro, quindi soggettiva, ecco l’errore di procedura: e non può bastare lo sbandieramento dell’assistente (Costanzo) per considerare avvenuta una decisione da campo. Poi, eccoci al Grande Quesito: quanto influisce Hateboer? Non impatta. Biraghi viene indotto ad andare sull’olandese (niente contatti) ma è una forzatura pensare che questo influenzi il gol di Malinovskyi che è in gioco e che - calcisticamente parlando - sarebbe dovuto essere marcato/seguito da un altro viola. Il fuorigioco attivo o passivo mostra sempre più crepe (vedi gol annullato a Belotti e la questione Juan Jesus/Giroud): Doveri avrebbe dovuto rivedere la dinamica, che pare ormai subordinata. Al 28’ s.t., Toloi va a braccio alto su Sottil (che si protegge): Doveri vicino, giallo giusto.

Corriere dello Sport
Partita tirata, ma nervosa solo nel finale e dopo il triplice fischio, che Doveri gestisce con difficoltà. La più importante è nell’episodio al 16’ st che potrebbe dare il pareggio all’Atalanta. Sul lancio in profondità di Pezzella, il primo ad arrivarci è Malinovskyi - partito da posizione regolare - che un metro dentro l’area fulmina Dragowski. L’assistente Costanzo, sotto la tribuna, ad azione conclusa rimane fermo e alza la bandierina. Solita attesa, poi la comunicazione di Banti dal Var: il fuorigioco è di Hateboer che viene ritenuto attivo nell’attacco quando corre verso il pallone insieme a Milenkovic. Doveri - che non va al video a rivedere l’azione perché il Var ha di fatto confermato la decisione presa in campo - ripete per ben tre volte il nome di Hateboer a chi in campo tra gli atalantini gli chiede spiegazioni.

L’interpretazione arbitrale è che il “difendente” viola è attirato da Hateboer (e non può dedicarsi a Malinovskyi), il quale quindi è in posizione attiva. Gasperini paga le proteste con l’espulsione, così come a gara terminata un componente della panchina bergamasca, mentre Sportiello si prende il giallo sempre per proteste. A proposito: sei ammoniti nei 90 minuti e ci stanno tutti, manca Sottil all’appello per una vistosa trattenuta su ripartenza nerazzurra.
 
macché l'ennesimo bidone pagato a caro prezzo che poi non rivendi più perchè con quell'ingaggio chi te lo prende...

Ma che giocatore vi abbiamo venduto: ringraziateci e soprattutto ringraziate Commisso.
 
Sassuolo-Fiorentina 2-1: io l’ho vista così (Sconfitta immeritata e ingiusta)

Di Francesco Matteini | 26 Febbraio 2022


Incessante il sostegno alla squadra da parte dei tifosi viola al Mapei Stadium (foto Acf Fiorentina)
La più immeritata e ingiusta delle sconfitte. Immeritata perché la Fiorentina gioca un po’ peggio del Sassuolo nel primo tempo e merita di andare al riposo in svantaggio, ma si rovescia nella metà campo avversaria nel secondo tempo e il pareggio è il giusto premio alla mole di gioco creata. Ingiusta perché favorita da un’espulsione per proteste forse corretta (non sappiamo cosa Bonaventura abbia detto all’arbitro) ma scaturita da un’ammonizione che ha del ridicolo.

Ingoiamo il rospo e spostiamo subito l’attenzione sulla “partita che non è come tutte le altre”. La sconfitta in campionato è sempre rimediabile, ci sono ancora tante partite da giocare e tutto è ancora possibile per i viola. La semifinale di Coppa Italia, invece, è un appuntamento “o la va o la spacca” in due puntate. E la prima, mercoledì, condizionerà la seconda.



Dragowski – 6 – Uscite tempestive ed efficaci ma rilanci sbilenchi. Sui gol non ha peccati.



Odriozola – 5,5 – C’è anche la sfortuna nella perdita di contatto con Traorè che segna. Talvolta si fa trovare fuori posizione.

Igor – 5 -Il Sassuolo lo lascia libero di impostare l’azione… è di sbagliare.

Quarta – 3 – Dovrebbe raddoppiare su Traorè, invece, inspiegabilmente, si ferma a guardare. Lascia Defrel solitario e libero di colpire a una manciata di secondi dalla fine.

Biraghi – 6 – Frena a fatica ma con con meticolosa attenzione le sfuriate di Berardi. Deve abdicare alla fase offensiva.

Castrovilli – 7 – Contrasta, rilancia, ricama. Improvvisa apparizione del giocatore che fu e da tempo era scomparso. Deve ancora mettere a punto la mira.

Amrabat – 5 – Dà scarsa copertura alla difesa. Non avendo il tocco di prima non riesce mai a verticalizzare.

Maleh – 6 – Si impegna in copertura per frenare i contropiede del Sassuolo. Costanti inserimenti in area avversaria senza fortuna.

Ikonè– 6,5 – Le migliori occasioni capitano sul suo piede destro, che non è il preferito: Consigli fa il resto. Offre un paio di palloni invitanti che i compagni non valorizzano.



Piatek – 4,5 – Non riesce a trovare il dialogo con i compagni. Gira per il fronte d’attacco senza riuscire ad incidere. Gli arriva una palla gol ma se l’allunga e la perde di vista.

Sottil – 5,5 – Consueti sprint che, però, i difensori neroverdi riescono a contenere.

Cabral – 7 – Prima una palla gol non sfruttata da Gonzalenz, poi la sua prima rete in viola che vale il pareggio, purtroppo solo momentaneo.

Bonaventura – 0 – Il tocco di mano non è da giallo, ha ragione. Ma inverire contro l’arbitro e lasciare la squadra in dieci non è accettabile da un giocatore della sua esperienza. La sconfitta si appoggia soprattutto sulle sue spalle.

Saponara – 6,5 – Cross-assist perfetto a tagliare fuori portiere e difesa per il gol di Cabral.

Gonzalez – 4 – Lanciato a rete da un illuminante e illuminato tocco di Cabral, pesticcia il pallone e cadde come corpo morto cade (cit. Inferno, V canto)

Torreira – Sv

Allenatore: Vincenzo Italiano – 6 – Paga caro il risparmio di forze in vista della Juve. Amrabat non funziona e il gioco passa dai lanci lunghi e sballati del portiere e dalle iniziative personali e sballete di Igor. Infonde nuova linfa alla squadra fra primo e secondo tempo, ma la grinta e il pressing altissimo non sono sufficienti a rovesciare le sorti della gara.

Arbitro Prontera & C. – 4 – Ammonizione ridicola per un tocco di mano non falloso, da lì discende la protesta (sbagliata) di Bonaventura e l’espulsione che penalizza la Fiorentina ingiustamente. Alcune valutazioni davvero poco comprensibili per mancata assegnazione o inversione di falli. Manca l’ammonizione per Muldur che sgambetta da dietro Sottil in una pericolosa azione d’attacco. Var Aureliano/Zufferli – Sv



Commento Sky Gentile/Marchegiani – 6,5 – Accompagnano i continui capovolgimenti di campo senza strafare. Sottolineano con onestà intellettuale l’errore di Prontera nell’episodio dell’espulsione.
 
Coppa Italia / Fiorentina-Juventus 0-1: io l’ho vista così (E alla fine all’inferno finiscono i viola)
Le pagelle di Francesco Matteini
Di Francesco Matteini | 2 Marzo 2022


L’Inferno di Dante con richiamo al canto dove si descrive il girone dei traditori (Foto Silpress)
Se la vittoria non la confezionano i suoi campioni, se l’arbitraggio non le dà una mano, ci pensa la Dea Bendata a far vincere la Juventus. Se in qualche parita (Napoli e Atalanta) la Fortuna ci aveva dato una mano, propiziando l’autogol di stasera si è ripresa tutto con gli interessi.

Per la Fiorentina una sconfitta che ha solo questa spiegazione. I viola hanno giocato meglio, creato assai di più dei bianconeri (anche se la finalizzazione continua ad essere un problema), sfiorato il vantaggio con Ikonè che ha cercato il gol spettacolare, quando sarebbe bastato il gol, e ha visto il suo magic moment sbattere sul palo.



La sconfitta, come nella partita di campionato, scaturisce da un guizzo di Cuadrado: il suo cross che sbatte sulla coscia di Venuti e rotola in porta e uno sberleffo sadico. Così, alla fine, all’inferno finisce la Fiorentina.

Il ritorno di Vlahovic? Non mi interessa, io seguo solo quelli che hanno la maglia viola.

Terracciano – 6 – E’ la media tra il 7 per aver preso il semi pallonetto di Vlahovic e il 5 per aver bucato il cross di Cuadrado.

Odriozola – 6 – Scorrazza sulla fascia ma con prudenza, lasciando ad Ikonè gli affondi.



Milenkovic – 7,5 – Anticpa Kean di testa e di piede senza soluzione di continuità, continua su Morata come se niente fosse.

Igor – 6,5 – Non patisce i riflettori accesi sul duello tra lui e il “traditore” Vlahovic, che anestetizza salvo che in un’occasione.

Biraghi – 5,5– Presidia la fascia senza affondare la corsa. Lascia a Cuadrado lo spazio per un cross malandrino.

Bonaventura – 6,5 – Mostra piroette magiche ma ciabatta alla luna un rinvio imprudente di Perin che poteva essere appoggiato in rete.

Torreira – 7,5 – Pare un orsetto della pubblicità Duracell con le pile inesauribili: moto pepetuo: pressing costante, recupero palla puntuale, organizzazione della manovra efficace.

Castrovilli – 5 – Dopo le illuminazioni col Sassuolo torna nella penombra, anzi proprio nell’ombra.

Ikonè – 6,5 – Spavaldo e pericoloso. La sua velocità mette in crisi la difesa della Juve. Non trova il gol per un pelo, anzi, per un palo. Ma è un errore più che mala sorte.

Piatek – 4 – De Ligt non gli lascia un briciolo di spazio né un granello di gloria. Invisibile.



Saponara – 6,5 – Ispirato, trasforma palloni banali in azioni orginali. Cala alla distanza.



Venuti – 5 – Sfortunato ma pure goffo nella deviazione nella propria porta. Le sue lacrime di rabbia sono quelle di un’intera tifoseria.

Cabral – 5 – Troppo lento e imballato per il ritmo della gara.

Sottil – 5 – Due tiri a rete uno peggio dell’altro.

Duncan – 5 – Nessun contributo alla causa viola.

Gonzalez – Sv

Allenatore: Vincenzo Italiano – 7 – Fiorentina aggressiva ma attenta. Non snatura il gioco della squadra, che attacca e pressa altissima, riuscendo però a non affrire occasioni di contropiede o imbucate agli avversari. La sconfitta è frutto della massima: contro il **** e la corrente non c’è forza competente.

Arbitro Guida & C. – 7 – Fischia solo l’indispensabile e lo spettacolo ne guadagna. – Var Di Paolo/Ranghetti – Sv

Commento Canale 5 Trevisani/Paganin – 6,5 – Accompagnamento senza svarioni.
 
Fiorentina-Verona 1-1: io l’ho vista così (Il calcio non è la boxe: non si vince ai punti)
Le pagelle di Francesco Matteini
Di Francesco Matteini | 6 Marzo 2022


Primo tempo alla pari, come gol e come azioni. Ripresa giocata quasi eslucivamente nella metà campo del Verona. Ai punti sarebbe stata una vittoria. Come contro la Juve e perfino contro il Sassuolo. Però il calcio non è la boxe: mettere l’avversario alle corde senza sferrare l’uppercut decisivo è una colpa grave. Una colpa della quale la Fiorentina, ultimamente, si macchia spesso.

Ok il ritmo. Benissimo il pressing. Ottimo il gioco ampio sulle fasce. Tuttavia serve segnare e, se nell’indole della squadra non esiste il catenaccio, bisogna pure mettere in conto un raddoppio e magari un tris di gol. Altrimenti il sogno di un posto in Europa, con i relativi stimoli su società, squadra e pubblico, svanirà assai prima della fine del campionato.



Terracciano – 8 – Un lancio di 50 metri, degno del miglior Antognoni, che innesca il contropiede di Ikonè e il gol di Piatek. Uscita salva risultato su Lasagna.

Venuti – 5,5 – Un po’ in difficoltà a contenere le volate di Lazovic. La Fiesole lo ripaga dell’autogol malandrino con la Juve con un coro personalizzato.

Milenkovic – 5,5 – Sbadato nell’azione del rigore, quando sferra un calcione alla gamba di Lasagna anziché alla palla: unico errore ma letale.

Igor – 6,5 – Disinnesca ogni velleità di Simeone, ammesso che ne avesse.



Biraghi – 5,5 – Impreciso in alcuni appoggi e poco propositivo in avanti.



Maleh – 5 – Tanta grinta, troppa: ogni entrata è un fallo.

Torreira – 6 – Prestazione a tutto campo: in posizione da centravanti sfiora il gol con un gran colpo di testa e ne fallisce uno, clamoroso, a un passo dalla linea di porta.

Castrovilli – 6 – Intercetta, recupera, riparte: però dei corpo a corpo è troppo “morbido”.

Ikonè – 5,5 – Poco supportato da Venuti si perde sulla fascia. Ha il merito di creare i presupposti per il gol del momentaneo vantaggio ma le sue buone cose finiscono qui.

Piatek – 6,5 – Fortunato nel rimpallo che si trasforma in assist, rapito e letale nella girata a rete. Perde tutti i duelli spalle alla porta.

Saponara – 5 – Ritmo elevato e gioco veloce non sono il suo ambiente: se ne accorge pure Italiano.

Duncan – 6,5 – Contrasti efficaci e ripartenze brillanti.

Sottil – 6 – Mette pepe e pericolosità sulla fascia sinistra ma, anche oggi, non riesce a marcare la partita.

Callejon – 6 – Anestetizza la spinta del Verona sulla fascia e dà vita a un paio di buone azioni.



Gonzalez – 6 – Mandato in campo come centravanti, si butta gnerosamente in ogni mischia ricavando solo qualche calcione.

Amrabat – 6 – Dà continuità al dinamismo di Torreira nella fase finale della gara.

Allenatore: Vincenzo Italiano – 5 – Il cambio degli esterni tra il primo e il secondo tempo migliora l’assetto della squdra, che equivale a dire che la scelta iniziale era stata sbagliata. Persite il problema della finalizzazione. Prova ad affidare il compito a Torreira, poi tenta la scalzata Gonzalez ma bomber non ci si inventa. Faccia presto a mettere Cabral in condizione di guidare l’attacco: è l’unico che nel curriculum ha gol a grappoli.

Arbitro Manganiello & C. – 5 – In due occasioni (una per parte) non concede il vantaggio. Manca un giallo a Ilic per un’entrata pericolosa su Gonzalez. Valuta male sul finale alcune azioni fallose del Verona. Var Nasca/Rossi – Sv

Commento Dazn Mancini/Floccari – 5,5 – Chiacchierano a macchinetta (soprattutto nel primo tempo) divagando rispetto alla gara.
 
Vorrei aprire una parentesi sul nuovo stadio: se come sembra, si andrà soltanto ad un restyling del vecchio Artemio Franchi e non con la costruzione di un nuovo impianto in altro luogo più idoneo, c'è da chiedersi che capacità di ricatto possieda l'amministrazione della città nei confronti della proprietà della squadra, anzi di ben due proprietà visto che la costruzione di un nuovo stadio era anche nei programmi dei Della Valle.
Il restyling del vecchio Franchi, scomodo sia come accoglienza che come luogo da raggiungere, serve soltanto al Comune di Firenze che altrimenti rischierebbe di ritrovarsi a pagare la manutenzione senza più percepire affitti sicuri, mentre alla Fiorentina servirebbe un nuovo impianto, moderno e sito in un luogo facilmente accessibile, soprattutto dai tifosi che vengono da fuori città e che sarebbero maggiormente incentivati ad abbonarsi per venire in uno stadio comodo e vicino all'autostrada.
In tutto il mondo si costruiscono impianti nuovi e funzionali, dappertutto fuorchè a Firenze.
 
Indietro