Fiorentina officiale thread parte IV

Vorrei aprire una parentesi sul nuovo stadio: se come sembra, si andrà soltanto ad un restyling del vecchio Artemio Franchi e non con la costruzione di un nuovo impianto in altro luogo più idoneo, c'è da chiedersi che capacità di ricatto possieda l'amministrazione della città nei confronti della proprietà della squadra, anzi di ben due proprietà visto che la costruzione di un nuovo stadio era anche nei programmi dei Della Valle.
Il restyling del vecchio Franchi, scomodo sia come accoglienza che come luogo da raggiungere, serve soltanto al Comune di Firenze che altrimenti rischierebbe di ritrovarsi a pagare la manutenzione senza più percepire affitti sicuri, mentre alla Fiorentina servirebbe un nuovo impianto, moderno e sito in un luogo facilmente accessibile, soprattutto dai tifosi che vengono da fuori città e che sarebbero maggiormente incentivati ad abbonarsi per venire in uno stadio comodo e vicino all'autostrada.
In tutto il mondo si costruiscono impianti nuovi e funzionali, dappertutto fuorchè a Firenze.

la politica a Firenze ha sempre avuto potere , anche Prade' e' rimasto per motivi politici.
Scelta miope del Comune che limita la sua societa'.
inclusi nel restyling 2 anni in trasferta per i viola.
grazie Nardella.
 
Fiorentina-Bologna 1-0: io l’ho vista così (Risultato e classifica per sorridere)


Di Francesco Matteini | 13 Marzo 2022


Torreira spinge in porta per il gol vittoria (foto Silpress)
Guardare risultato e classifica per sorridere. La partita cotro il Bologna, invece, nonostante un tempo in superiorità numerica, è stata una delle più brutte della Fiorentina in questo campionato. Dalla metà campo in su una collezione di errori che hanno vanificato la mole di gioco notevole ma confusionaria. Continui assalti alla baionetta senza un filo conduttore. Giocatori viola nettamente più forti ma incapaci di dimostrarlo fino in fondo. Aiutati dalla fortuna che ha pilotato su traversa e palo le uniche due rivendicazioni rossoblu di esistenza in campo. Il gol vittoria, col pallone spinto in rete più dalla volontà che dal tocco, in una mischia confusa e convulsa, è lo specchio di una partita sofferta e sfilacciata. Ma vale tre punti, come le gare scintillanti. E oggi è questo che conta.

Terracciano – 5,5 – Meno preciso e attento del solito nei rilanci. Uno quasi letale.



Odriozola – 6,5 – Scivola e favorisce Soriano che centra la traversa. Si riscatta fornendo il consueto apporto di incursioni e cross insidiosi.

Milenkovic – 7 – Annulla qualsiasi velleità degli avversari senza neanche sudare troppo.

Igor – 7 – Anticipa con tempismo e tiene botta se l’avversario azzarda a metterla sul piano fisico.

Biraghi – 5,5 – Troppi cross rimpallati.

Bonaventura – 5 – Ha tre volte l’occasione di tirare in porta e non la centra mai. Inaccettabile.

Torreira – 8 – Butta dentro la palla della vittoria spingendola più con la volontà che con il piede. Sminestra palloni su palloni per compagni poco ricettivi. Contrasta, recupera e riparte senza soluzione di continuità..



Castrovilli – 5 – Un punto in più del meritato per l’assit a Torreira. Per il resta sbaglia il possibile e l’impossibile.

Gonzalez – 6,5 – Amplia la sua personale collezione di punizioni a favore. Non riesce a incidere nella fase finale ma è dalle sue intuizioni che arrivano i pericoli per il Bologna.

Piatek – 4 – Non la tocca mai.

Sottil – 6 – Qualche strappo utile, anche se non vincente.

Ikonè – 5 – Non trova spazi per mettere in moto le sue leve.

Cabral – 4 – Non difende un pallone.

Duncan – 6 – Dà una mano a contenere la reazione del Bologna.

Venuti – 6 – Presidia la sua fascia senza problemi.

Terzic – Sv

Allenatore: Vincenzo Italiano – 6 – Continua il problema di finalizzare, oggi aggravato da azioni confusionarie anche con la superiorità numerica. Il giro palla è troppo lento. I cambi non danno esiti migliori, anzi… Tuttavia porta a casa la vittoria.

Arbitro Sacchi & C. – 6 – Errori veniali. Var Banti/Zufferli – 6 – Verifiche da ordinaria amministrazione.



Commento Sky Marinozzi/Orsi – 6 – Accompagnamento che non infastidisce.
 
Inter-Fiorentina 1-1: io l’ho vista così (Una vittoria… al dente)
Le pagelle di Francesco Matteini
Di Francesco Matteini | 19 Marzo 2022



Forti loro, forti noi. La Fiorentina non sfigura affatto a San Siro. Gioca da pari a pari dal primo all’ultimo minuto. E sono i viola a sfiorare il gol vittoria all’ultimo minuto con la galoppata di Ikonè che supera gli avversari ma non Handanovic. Peccato.

Italiano stavolta scglie di puntare sugli undici iniziali praticamente fino al termine della partita. D’altronde la squadra non mostra flessione né come complesso, né come singoli.



Torreira ancora una volta risolutivo e risolutore. Fa il regista e il centravanti. Risponde agli avversari colpo su colpo. Ingaggia battaglie dente per dente e se uno dondola se lo strappa durante la gara. Guai ai deboli! Gladiatore più che giocatore. La Fiorentina ha trovato un trascinatore e una vittoria… al dente.

Oggi portiere (quasi) insuperabile, difesa tosta e tonica, centrocampo costruttivo e solido. L’attacco continua ad essere a salve. La polvere da sparo deve arrivare da Ikonè e Cabral. La pausa basterà per raggiungere il pieno della carica?

Terracciano – 8 – Ci mette la faccia, nel vero senso della parola. Uscite tempestive, amministrazione del pallone di rara freddezza. Battuto da un colpo di testa da due passi.



Venuti – 5,5 – Tenta di limitarea Perisic rinunciando a dare contributi alla fase d’attacco: obiettivo centrato solo in parte.

Milenkovic – 7 – Lautaro non lo impressiona, puntuale negli anticipi.

Igor – 7 – Ingaggia con Dzeko la battaglia dei giganti e ne esce sempre vincente.

Biraghi – 5,5 – Come Venuti limita il suo raggio d’azione non spingendosi troppo oltre la metà campo. Dumfries sbuca alle sue spalle e lui non se ne accorge.

Duncan – 6 – Recupera palle e prova a impostare. Distratto sull’incursione vincente di Dumfries che lascia saltare indisturbato.

Torreira – 10 – Gioca a tutto campo senza farsi mai trovare fuori posizione. Segna un gol da centravanti. Ci rimette un dente e non si lagna. Un superman che non teme neanche la kryptonite.

Castrovilli – 7 – Finta il tiro e imbocca Gonzalez nell’azione del gol viola. Copre la difesa rintunzanndo le incursioni nerazzurre.

Gonzalez – 6,5 – Assist per Torreira in una partita dove, ancora una volta, gli manca solo la conclusione vincente.



Piatek – 5 – La difesa del pallone non è il suo mestiere però sul finale, in solitudine, perde un pallone prezioso che l’Inter traforma in pericolosissimo contropiede.

Saponara – 6,5 – La regia avanzata della Fiorentina passa dai suoi piedi. Prova il tiro senza fortuna.

Ikonè – 6 – Ottima l’azione finale in cui supera gli avversari e entra in area, Handanovic gli nega il gol.

Quarta – Sv

Cabral – Sv

Callejon – Sv

Allenatore: Vincenzo Italiano – 8 – Un pari a San Siro contro l’Inter è un signor risultato. La squadra non mostra cedimenti e confeziona il solito pacchetto di azioni da rete. La mancanza di goleador non si può imputare a lui.

Arbitro Chiffi & C. – 7 – Sceglie di sorvolare su qualche contasto brusco da entrambe le parti. Il gioco si velocizza e lo spettacolo ringrazia. Si corregge grazie al Var cancellando il rigore dato all’Inter. Var Valeri/Zufferli – 7 – Perfetto il richiamo per eliminare il rigore all’Inter: Venuti prende il pallone e non il piede di Lautaro.



Commento Dazn Borghi/Parolo – 5 – Vi attende a braccia aperte Inter Channel.
 
Fiorentina-Empoli 1-0: io l’ho vista così (Stavolta niente beffa finale… ma il rischio è stato corso)
Le pagelle di Francesco Matteini



Stavolta non c’è stata la beffa finale ma il rischio di subirla sì. Fiorentina che stradomina la partita, ma neanche giocando quasi un tempo in superiorità numerica riesce a mettere al sicuro il risultato per tempo. Mole di gioco imponente, azioni pericolose moltissime, un solo gol. I tiri dei viola (24 oggi, di cui 11 nello specchio) sono passaggi al portiere quando centrano la porta e sassate quando finiscono sugli spalti. Tuttavia la vittoria è arrivata e altri tre punti vanno ad impreziosire una classifica che diventa golosa giornata dopo giornata.

L’Empoli è sceso in campo con un solo obiettivo: mantenere lo zero a zero. Ed una tattica raffinatissima: calcioni a destra e a manca, trattenute, perdite di tempo fin dal primo minuto di gioco per frammentare la partita. Se non incassa una vittoria dallo scorso dicembre non c’è da meravigliarsi.



Contare sulla difficoltà della Fiorentina a concretizzare e sulla scarsa vena realizzativa del suo attacco ha funzionato fino al colpo di testa di Gonzalez, che di piede, fino a quel momento, non aveva azzeccato una conclusione.

Da quel momento i viola hanno iniziato una serie estenuante di passaggi in orizzontale intorno all’area empolese in stile pallanuoto ma senza la scadenza di tempo che obbliga al tiro. La Fiorentina non è stata capace di raddoppiare né gli azzurri di reagire.

L’occasione per chiudere la partita e mettere in serenità i tifosi viola l’ha avuta Sottil che, dopo una galoppata di cinquanta metri a tutto gas si è fatto rubare il pallone dal portiere in uscita. Sipario, fortunatamente.



Terracciano – 5,5 – Meno preciso e reattivo del solito, ha il merito di subire il fallo che porta ad annullare il gol dell’Empoli.

Venuti – 6 – Spinge senza lucidità e quando ha l’occasione di tirare in porta… Mamma mia.

Milenkovic – 7 – Pochi grattacapi, antichi sempre puntuali.

Igor – 7 – Fa rimbalzare ogni avversario con estrema naturalezza, bene anche negli appoggi.

Biraghi – 6 – Niente cross interessanti, osserva passivo il retropasaggio di Saponara che porta al gol dell’Empoli: il var annulla la rete non la sua errata valutazione. Mette con precisione la palla sulla testa di Gonzalez.

Duncan – 6,5 – Dà sostanza alle operazioni di recupero palla.

Torreira – 6 – Grintoso e ordinato, non trova la pennellata illuminante. Prende un’ammonizione inutile che gli vieterà la partita di Napoli.

Castrovilli – 6,5 – Porta a spasso il pallone con autorevolezza, costruisce e contrasta.

Saponara – 6 – Mmolte pause e un retropasaggio assassino nel primo tempo. Più brillante nella ripresa.



Cabral– 6 – Impegno tanto, grinta e fisico nella difesa del pallone indiscutibili, mette in rete ma l’azione è viziata da fuorigioco.

Gonzalez – 7 – Quando ha la palla fra i piedi ci si aspetta i fuochi artificiali, ma spesso non arrivano. Pronto a girare di testa la palla vincente.

Amrabat – 6 – Mantiene acceso il centrocampo senza concedere niente agli avversari.

Sottil – 5 – Dopo una entusiasmante progressione di cinquanta metri palla al piede seminando gli avversari, o sei generoso, offri l’assict a Cabral e prendi 7, o sei egosta e segni e prendi 8, o sei egosta e ti fai soffiare la palla dal portiere e prendi l’insufficienza (e anche, bonariamente, qualche accidenti).

Callejon – Sv

Maleh – Sv

Terzic – Sv

Allenatore: Vincenzo Italiano – 6,5 – La squadra non riesce a sfruttare la superiorità numerica e continua ad ansimare nella fase finale delle azioni. Però arriva la vittoria che sancisce una classifica 20 punti oltre quella dello scorso anno alla stessa giornata.

Arbitro Massimi & C. – 5,5 – Pignolo all’eccesso sulla posizione della palla su calci piazzati in zone non nevralgiche, Impiega 45 minuti per la prima ammonizione ai giocatori dell’Empoli impegnati in calci i e trattenute fin dal primo minuto. Var Maresca/Gallatini – 7 – Vedere il colpo di Pinamonti sul piede di Terracciano non era facile.
 
Napoli-Fiorentina 2-3: io l’ho vista così (Cabralcadabra, un gol magico per una vittoria da sballo)
Le pagelle di Francesco Matteini

Cabralcadabra, un gol che è una magia: aggancio, dribbling vincente, tiro a girare che si infila nell’angolino. Applausi. E’ il gol che sancisce la vittoria della Fiorentina sul Napoli, imprevedibile e gustossima. Una vittoria da sballo.

I viola meritano ampiamento la vittoria con una prestazione superba sotto ogni punto di vista: tattico, fisico, tecnico, psicologico. Difesa un po’ a disagio sul fianco destro a causa dei guizzi di Insigne ma il “mutuo soccorso” che contraddistingue la Fiorentina firmata Italiano, sopperisce agli svarioni del singolo.



Finalmente arrivano i gol dagli esterni, come richiesto dal mister, e si sblocca Cabral, il brasiliano che segnava con puntualità svizzera nel Basilea e che deve ritrovare la sua efficacia se vuole essere il 9 della Fiorentina di oggi e, soprattutto, di domani.

La corsa all’Europa continua con tre punti più del previsto.

Terracciano – 6,5 – Nessuna responsabilità sui due gol e consuenta buona amministrazione del giro palla.

Venuti – 5,5 – Insigne gli sfugge più d’una volta, fortunatamente i compagni rimediano..



Milenkovic – 8 – Attento e preciso negli interventi. Unica pecca l’ammonizione presa dopo 10 minuti per un fallo a centrocampo.

Igor – 7,5 – Salta fuori tempo e Osimhen segna. Ma accade dopo una serie infinita di duelli vinti contro un giocatore fortissimo.

Biraghi – 6,5 – Limita la spinta in attacco per congelare la propria fascia.

Duncan – 6 – Combatte su ogni pallone, peccato per qualche appoggio sbagliato di troppo.

Amrabat – 6,5 – Bene nel recupero palla e nel dinamismo, talvolta cincischia e richia di perderla (o la perde).

Castrovilli – 6,5 – Si vede a sprazzi, lavora più a contenere che a pungere.

Saponara – 6 – L’aggressività del Napoli lo mette a disagio, non trova spunti vincenti.

Cabral – 7 – Un gol strepitoso pensato, costruito e realizzato con forza, classe e precisione.

Gonzalez – 8,5 – Costante spina nel finaco per il Napoli. Segna con un bel tiro al sette. Apertura-assist per Ikonè.

Maleh – 7 – Entra e serve l’assist per Cabral. Contrasta con decisione e si impegna nel possesso palla in attesa del fischio finale.



Ikonè – 6,5 – Prima palla toccata e infilata nella porta di Ospina con un tiro secco e preciso. L’euforia lo porta a commettere successivamente diversi errori.

Quarta – 6 – Attento a non concedere spazi negli ultimi minuti di gioco.

Callejon – 6 – Sfiora il gol dell’ex.

Kokorin – 6,5 – Sgongelato a sorpresa, offre la sua miglior (mini) prestazione in maglia viola.

Allenatore: Vincenzo Italiano – 10 – Errori? Nessuno. Azzeccata la formazione iniziale, azzeccatissimi i cambi che danno una svolta alla gara. Squadra sempre concentrata, mai timorosa, gagliarda e coraggiosa nel ribattere il Napoli colpo su colpo fino ad imporre a tratti il proprio gioco.

Arbitro Mariani & C. – 6,5 – Qualche errore veniale nella valutazione di alcuni falli. Var Banti/Valeriani – Sv

Commento Dazn Buscaglia/Tiribocchi – 4 – Pronti per Napoli Channell: i gol partenopei scatenano un inopportuno entusiasmo. Finiscono col broncio.
 
Fiorentina-Venezia 1-0: io l’ho vista così (Vittoria risicata, sofferta, sudata e… tremendamente utile)
Di Francesco Matteini | 16 Aprile 2022



Partita tutt’altro che scintillante, ma la vittoria sul Venezia ha l’aspetto dalla scalata verso il paradiso del calcio. Il pareggio della Juve in casa col Bologna aggiunge una doppia sfida: per la finale di Coppa Italia, nel futuro prossimo, e quella al quarto posto nelle settimane successive fino allo scontro diretto all’ultma giornata di campionato. Complimenti al regista di questo finale a doppia suspense.

Buon inizio dei viola contro il Venezia. Gran palo di Ikonè, poi il gol di tacco di Torreira che sembra spianare la strada. In realtà la pianura si trasforma subito in salita. La Fiorentina mastica azioni su azioni ma non riesce più a concludere in porta e sul finale il Venezia prova la beffa che, per fortuna, non riesce.

Non tutte le gare possono essere da antologia del calcio. Ma le annate giuste si contraddistinguono anche per vittorie così: risicate, sofferte, sudate e tremendamente utili.

Terracciano – 6 – Ordinaria amministrazione svolta con diligenza anche se provoca un bridido quanto controlla in modo approssimativo un pallone che sfiora la linea di porta.

Venuti 5,5 – Tanta buona volontà ma dalla sua parte di cross non ne partono.

Milenkovic – 6,5 – Mai in affanno, ostacolo invalicabile per gli avversari.

Igor – 6,5 – Solido e attento come sempre, reattivo e lungimirante nel rimettere al centro dell’area del Venezia la palla che finirà in rete.

Biraghi – 5,5 – Oggi era la giornata dei cross sbilenchi.

Maleh – 6 – Recupera palloni e copre le spalle a Ikonè.

Torreira – 7 – Le sue batterie non si scaricano mai, gioca a corto e lungo raggio, infila di tacco la porta avversaria.

Castrovilli – 6,5 – Concretezza e visione di gioco.

Ikonè – 5 – Parte forte con un gran tiro che si stampa sul palo, poi perde lucidità e combina poco e nulla.

Cabral – 5,5 – E’ nel posto giusto al momento giusto ma in un caso sbuccia la palla (poi infilata in rete da Torreira), nell’altro si fa parare il tiro dal portiere in uscita.

Gonzalez – 6,5 – Amplia la collezione di calcioni presi. Dà vivacità al gioco anche se non trova l’occasione per battere a rete.

Duncan – 5,5 – Non dà apporto di nuova linfa al centrocampo.

Sottil – 5 – Prende il posto di Ikoné senza offrire una prestazione migliore.

Amrabat – sv

Paitek – sv

Allenatore: Vincenzo Italiano – 6 – La squadra risulta concentrata e tonica ma pecca di lucidità nella fase finale delle azioni. Stavolta i cambi non modificano l’inerzia della partita, anzi…

Arbitro Abisso & C. – 6 – Senza infamia e senza lode, partita facile, non si complica la vita. Var Mazzoleni/Tolfo – Sv
 
Coppa Italia /Juventus-Fiorentina 2-0: io l’ho vista così (Pensare subito al campionato)
Di Francesco Matteini | 20 Aprile 2022


Fuori dalla Coppa, subito testa al campionato e alla prossima gara con la Salernitana, che troveremo assatanata dopo la vittoria nel recupero con l’Udinese.

Juventus più forte, anche se la Fiorentina non ha sfigurato. Oggi a fare la differenza sono stati i portieri: impeccabile Perin, colpevole Dragowski (e chi l’ha schierato). E anche la qualità della rosa. Senza Odriozola, Bonaventura, Milenkovic (peraltro sostituito degnamente) e per metà gara Torreira, i viola sono un’altra squadra. Sempre determinata, sempre aggressiva, sempre votata all’attacco ma assai meno precisa ed efficace.



Quasi il 70% di possesso palla per i viola indicano una superiorità solo apprente, ma in realtà inconcludente.

Niente drammi, su Firenze il cielo è ancora sereno e a tinte viola.

Dragowski – 4 – Poco comprensibile la sua presenza in campo. Un’uscita a smanacciare l’aria che apre la porta al gol di Bernardeschi.

Venuti – 6 – Si presenta con continuità in fase offensiva. Un po’ in difficoltà quando Rabiot innesta il turbo.



Quarta – 6 – Argina Morata con anticipi precisi. Non lo sono altrettanto i lanci per i compagni.



Igor 6,5 – Accetta il duello rusticano con l’ex compagno di squadra Vlahovic e non demerita.

Biraghi – 5 – Respinta corta proprio sui piedi di Bernardeschi che segna. Crossa costantemente dalla trequarti e i difensori bianconeri vanno a nozze.

Saponara – 5,5 – Alterna giocate di classe a scelte azzardate e palle perse.

Torreira – 6,5 – Pressing e inserimenti. Cabral gli respinge il tiro sulla linea di porta: poteva essere il vantaggio viola. Si autoinfortuna ed esce.

Duncan – 5 – Troppo impreciso negli appoggi, manca di lucidità.

Ikonè – 5 – Perde goffamente il pallone dando il via all’azione del gol bianconero. Schierato da mezz’ala rende assai meno del solito.

Cabral – 5,5 – Poche palle giocabili, tanta corsa e qualche azione di forza. Salva, involontariamente, la Juve ribattendo il tiro di Torreira sulla linea di porta.

Gonzalez – 5 – Un fantasma per tutto il primo tempo. Più attivo nella ripresa ma non si ricorda un solo dribbling riuscito (forse neanche tentato).

Amrabat – 6 -Dinamismo e amministrazione del giro palla senza però trovare verticalizzazioni vincenti.



Sottil – 5,5 – Più incisivo ma meno costruttivo di Saponara. Spara su Perin un pallone goloso.



Callejon – 5 – Appena entrato viene beffato da Rabiot che segna: il Var annulla per fuorigioco cancellando ufficialmente la sua brutta figura.

Maleh – Sv

Piatek – Sv

Allenatore: Vincenzo Italiano – 4 – Dragowski in campo forse risponde ad una logica mercantile, per non far deprezzare ulteriormente il giocatore, ma non ad una logica sportiva. Ikonè a centrocampo dà risultati scadenti. Saponare è a disagio in una gara dai ritmi elevati. Prova a scompaginare le carte con cambi superoffensivi ma la porta bianconera resta inviolata.

Arbitro Doveri & C. – 6,5 – Non vi sono episodi complessi, non commette errori da matita blu. Var Banti/Meli – Sv

Commento Canale5 Callegari/Paganin – 7 – Buon ritmo e corretta equidistanza.
 
Salernitana-Fiorentina 2-1: io l’ho vista così (Vergognosa, indecente, penosa…)
Di Francesco Matteini | 24 Aprile 2022


Catastrofica prova di Igor che trasforma Duric in Bierhoff (Foto Silpress)
Vergognosa, indecente, ignobile, scandalosa, penosa, disonorevole, oscena, imbarazzante, indegna, disgustosa: la partita della Fiorentina a Salerno è quasi da ufficio inchieste. Inutile soffermarsi sulla disamina tecnico/tattica della gara. Sarebbe voler nobilitare una sconfitta che non ha giustificazioni. E non venitemi a dire che mancava il centrocampo titolare, perché l’avversario era l’ultima in classifica, non il Real Madrid.

La sentenza di condanna arriva dai dati: 73% di possesso palla ma solo il 36% di duelli vinti.

Terracciano – 6 – Fa il suo.

Venuti – 4 – Balbettante in difesa, inutile in attacco.

Milenkovic – 4,5 – In difficoltà nel contenere gli avversari.



Igor – 0 – Regala i due gol. Prestazione quasi comica dopo una serie di gare monumentali. Peccato.

Biraghi – 5,5 – Azzecca un cross ogni tre ma non è fra i peggiori.

Duncan – 4 – Impreciso in ogni appoggio, pasticcia molto.

Amrabat – 4 – Costantemente in affanno, non costruisce né contrasta.

Maleh – 3 – Gara da mammoletta.

Ikonè – 0 – Non commette errori gravi per il semplice fatto che non entra in campo. O forse sì, almeno secondo il tabellino.

Cabral – 4 – Due colpi di testa non irresistibili.

Gonzalez – 3 – Mai un guizzo vincente né sulla sinsitra né sulla destra. Fa poco e male.

Saponara – 6 – Segna il gol.

Odriozola – 6 – Assist per la rete di Saponara.

Piatek – 4 – Non la tocca mai.

Callejon – 4,5 – Si impossessa di corner e calci piazzati sprecandoli tutti.

Terzic – Sv

Allenatore: Vincenzo Italiano – 4 – Squadra psicologicamente non ricaricata dopo l’eliminazione dalla Coppa Italia. Sconfitta a testa alta con la Juve, sconfitta a testa bassa (molto bassa) oggi. Azzecca i primi cambi, non i successivi. Nicola lo umilia anche come tarantolato in panchina.

Arbitro Massa & C. – 6 Tiene in pugno una gara tirata e nervosa a tratti, senza commettere nefandezze. – Var Mazzoleni/Mondin – Sv
 
Fiorentina-Udinese 0-4: io l’ho vista così (Se tre indizi fanno una prova…)
Le pagelle di Francesco Matteini
Di Francesco Matteini | 27 Aprile 2022


Italiano riflette dopo la pesante sconfitta (foto Silpress)
Se tre indizi, come recita la regola, fanno una prova, si deve dedurre che la Fiorentina è scoppiata proprio al momento di lanciare lo sprint finale. Quante volte ci siamo immaginati una classifica in cui quella gara in meno valeva già tre punti… Mal ce ne incolse. La dura legge del gol, come insegnavano a suo tempo gli 883, prevede che alla prima opportunità salgon subito e la buttan dentro a noi.

I viola non sanno più tirare in porta in modo efficace. Prima Piatek, poi Gonzalez e poi anche altri, hanno avuto palloni buoni per infilare la porta avversaria, ma anziché sparare col bazooka hanno usato il fucile a tappo. Un problema che va oltre i risultati delle ultime tre partite.

La Juve ci ha battuto perché aveva più esperienza, la Salernitana più motivazioni, l’Udinese più vigoria fisica. Il problema è che la Fiorentina ha perso l’imprevedibilità. Sembra che tutti sappiano perfettamente cosa fare per metterci sotto. Urge preparare qualche sorpresa se l’Europa interessa o la sorpresa (spiacevole) l’avremo noi.

Terracciano – 4,5 – Manine molli sui primi due gol.



Odriozola – 5 – Si fa anticipare come un pivello sul primo gol, un paio di buone percussioni in una gara di sofferenza.

Milenkovic – 5 – Spaesato e travolto dagli eventi.

Quarta – 4,5 – Perde Deolofeu sul secondo gol, lotta ma pasticcia parecchio.

Biraghi – 5,5 – Batte un numero infinito di calci piazzati, nessuno con particolare efficacia.

Bonaventura – 3 – Ovviamente non ancora in condizione.

Torreira – 5 – Buon primo tempo nel quale prova a verticalizzare il monotono giro palla della squadra. Sparisce nella ripresa.

Duncan – 5 – Tanta confuzione senza un’idea.

Gonzalez – 4 – Sterza in area, mette col **** in terra due avversari e gli si spalanca la porta che lui centra con un tiro loffio che Silvestri para senza difficoltà. Nient’altro.

Piatek – 3 – Il cross arretrato di Sottil è solo da sparare in porta: lo fa, ma a salve. Si ripete poco dopo.



Sottil – 6,5 – Gli unici pericioli per l’Udinese arrivano dalle sue progressioni. Colleziona più calci di Gonzalez e riesce perfino a rotolare più dell’argentino.

Cabral – 3 – Bell’appoggio per Maleh, un po’ poco per aspirare ad essere il 9 titolare della Fiorentina.

Maleh – 6 – Recupera un gran numero di palloni, che i compagni riperdono.

Igor – 5,5 – Parte bene ma il finale sfilacciato della gara travolge pure lui. Sfortunata deviazione per l’autogol.

Ikonè – 2 – Credo che non abbia passato un solo pallone in avanti. Al momento oggetto misterioso.

Callejon – 2 – Entra e perde palla. E il problema vero non è che perde palla, ma che puntualmente entra.

Allenatore: Vincenzo Italiano – 4 – Tre sconfitte sono più di un campanello d’allarme. Pur con alcune attenuanti, la Fiorentina ha pero il gioco, il ritmo, il pressing e la velocità di esecuzione. Il tris di cambi tra primo e secodo tempo aoppare giustificato, i successivi affondano definitivamente la squadra.
 
Squadra immatura e soprattutto allenatore anch'egli immaturo: non riesce a trasmettere la giusta tensione ai giocatori proprio quando servirebbe per non gettare al vento tutta la stagione e tutto quanto di buono fatto vedere finora.
 
IL GIOCO C’È, MA TROPPI ERRORI. ORA SONO QUATTRO LE SCONFITTE CON NOVE GOL PRESI E UNO FATTO. ATTACCO IMPALPABILE. EUROPA ANCORA POSSIBILE
02.05.2022 00:00 di Mario Tenerani vedi letture
IL GIOCO C’È, MA TROPPI ERRORI. ORA SONO QUATTRO LE SCONFITTE CON NOVE GOL PRESI E UNO FATTO. ATTACCO IMPALPABILE. EUROPA ANCORA POSSIBILE
Quattro sconfitte consecutive, tre in campionato ed una Coppa, roba da mal di pancia. Nove gol presi e solo uno fatto (Saponara a Salerno). La Fiorentina si è fermata al Venezia, vittoria di misura. Qualche giorno prima c’era stato il trionfo di Napoli (2-3), quello è stato veramente l’ultimo squillo della Fiorentina. Non è una squadra stanca, ma nemmeno più brillante. La fotografia è la differenza tra primo e secondo tempo a San Siro. Pronti via la Fiorentina è entrata in partita, ha manovrato con personalità e nell’arco della frazione ha creato tre chance per segnare: dopo 120 secondi con Cabral, poi con Igor - tiro fuori per centimetri - e infine con Saponara, buona la risposta di Maignan. In questo periodo il Milan ha fabbricato solo un’occasione, seppur clamorosa, con Giroud. Se i viola fossero andati al riposo in vantaggio non ci sarebbe stato niente da dire.

Nella ripresa la Fiorentina è andata progressivamente in calando. Il Milan è entrato più convinto in campo, con 70mila tifosi che spingevano anche se i 1000 viola facevano comunque la loro parte. Davanti la Fiorentina faceva fatica a tenere un pallone. Leao dopo 3 minuti ha graziato i viola sparando in curva. Poi ci ha provato Kessie, ma Terracciano ha chiuso la porta. Quindi Hernandez ha sfondato a sinistra e davanti al numero uno viola ha alzato la mira.

Il Milan con la Fiorentina sembra avere in comune lo stesso problema: deve creare tanto per far gol perché davanti non ha un terminale offensivo prolifico. I viola si sono fatti vivi dalla parte di Maignan solo una volta: cross di Biraghi e testa di Cabral, il francese in due tempi ha neutralizzato. Il Milan era sempre più nervoso, vedeva scivolare tra le dita il sogno di mettere mani pesanti sullo scudetto. Ci ha pensato la Fiorentina, con un regalo, a far esplodere San Siro. Igor ha toccato dietro per Terracciano nonostante ci fossero Rebic e Ibrahimovic in agguato, il portiere forse preoccupato ha sparato male il pallone, finito sulla destra e non al centro, zona nella quale Quarta era colpevolmente dietro a Leao, magari perché immaginava un lancio diverso e più largo. Leao si è visto recapitare sui piede una palla d’oro, ha puntato l’area e una volta dentro ha seccato sul primo palo Terracciano. E’ finita lì perché la Fiorentina non ha avuto più la forza di reagire. Fiaccata nel morale e nelle energie.

Anche l’ultima punizione al 50’ è stata battuta non bene da Biraghi.

I cambi di Italiano purtroppo stavolta non hanno portato risultati. Venuti non aveva brillato, Quarta peggio. Bonaventura al posto di Maleh che dopo aver essere stato ammonito al 2’ di gioco in seguito ha rischiato di beccare un altro giallo. Jack si è preso gli applausi dei 70mila dopo 6 anni di maglia rossonera. L’ex milanista ha preso un paio di punizioni con mestiere e ha dimostrato che una volta tornato in condizione la sua presenza sarà imprescindibile. Torreira ha sostituito Duncan, ma quest’ultimo aveva giocato una discreta gara, mentre l’uruguagio ancora non è al massimo. E’ uscito Gonzalez dopo una prova opaca ed è subentrato Ikonè, nuovamente evanescente. Si è fatto notare solo per una buona chiusura difensiva su Leao, ma dal francese e dal suo dirimpettaio argentino ci aspetteremmo molto di più. Non solo in termini di gol, ma anche di personalità. In due sono costati più di 40 milioni e la loro qualità dovrebbe consentirli di saltare l’uomo. Ci sono frangenti in una partita in cui calciatori del genere devono provare la giocata, creando la superiorità numerica. Troppo spesso vediamo invece Ikonè e Gonzalez tornare indietro scaricando il pallone sul compagno più vicino. E così l’azione muore.

Il tema degli esterni è importante ed è un nodo da sciogliere. L’unico che non tradisce quasi mai è Saponara, ma è un adattato. Porta la sua intelligenza tattica al servizio della fascia. E ha il gol nel sangue.

Sottil è entrato 30 secondi prima (per Saponara) del gol rossonero. Non aveva a disposizione molti minuti e non ha combinato nulla di significativo.

La Fiorentina non ha perso a Milano perché ha giocato male, ma solo perché ha commesso più errori. La squadra viola in questa stagione è andata oltre i propri limiti, ma non li ha eliminati. Quando la condizione di taluni interpreti viene meno per motivi normali in una stagione, le lacune riemergono. Aspettiamo le ultime tre partite. La prima sarà uno scontro diretto con la Roma e poi tireremo le somme. Soprattutto dovrà tirarle la società in accordo col tecnico. La Fiorentina per continuare la propria crescita ha bisogno di trasfusioni di qualità ed esperienza. Uomini in grado di leggere tra le righe di una gara.

Le valutazioni andranno fatte anche per l’attacco perché pure a Milano il reparto offensivo è stato impalpabile. Cabral e Piatek sono sotto osservazione, inutile negarlo. Anche sul portiere dovrà essere fatto un ragionamento. Dragowski andrà via e i dirigenti dovranno decidere se puntare su Terracciano oppure considerarlo un’alternativa.

L’Europa adesso è più dura da raggiungere, ma non impossibile. La pratica è ancora aperta. La Roma ieri sera è stata fermata sul pari dal Bologna e ora Mourinho ha 3 punti di vantaggio su Italiano, ma lunedì sera a Firenze ci sarà la sfida verità. Stasera scenderà in campo l’Atalanta contro la Salernitana: Gasperini è sotto di un punto, se vincesse contro Nicola scavalcherebbe la Fiorentina che scivolerebbe all’ottavo posto. Tutto, dunque, è ancora molto fluido.

La Fiorentina ha il dovere di provarci e comunque a 3 turni dal termine i viola hanno 16 punti in più dei 40 complessivi raccolti un anno fa. Possono raccoglierne altri. Se questo non è un trionfo, poco ci manca…
 
Fiorentina-Roma 2-0: io l’ho vista così (Rimontati al volo sul treno per l’Europa)
Le pagelle di Francesco Matteini
Di Francesco Matteini | 9 Maggio 2022


La gioia di Gonzalez dopo il gol (foto Acf Fiorentina)
La Fiorentina rimonta al volo sul treno per l’Europa. I viola sono nello stesso scompartimento con Lazio, Atalanta e Roma, battuta al Franchi con una prestazione senza se e senza ma. Ai giallorossi sono state lasciate un paio di mezze occasioni: una punizione di Pellegrini parata da Terracciano, un bel colpo di testa di Abraham finito a lato. Per il resto solo Fiorentina in campo. E a chi giudica generoso il rigore dato su Gonzalez, ricordo quello assai più vistoso non dato sullo stesso giocatore.

Terracciano – 6,5 – Niente distrazioni e, all’occorrenza, rilancio lungo senza voler a tutti i costi “costruire dal basso”.



Venuti – 6 – Si sovrappone con puntualità sulla fascia senza dimenticare la fase difensiva. Un paio di bischerate da incertezza sul da farsi.

Milenkovic – 7,5 – Puntuale come un orologio svizzero anzi, serbo. Non lascia spazio all’avversario, chiunque sia.

Igor – 7 – Lascia al veloce e letale Abraham una sola palla gol, uscendo vincitore da ogni duello.

Biraghi – 6 – In fase offensicva lo si vede poco, presidia con diligenza la sua zona del campo.



Bonaventura – 7 – Prende la mira e infila l’angolino basso della porta giallorossa. Esperienza e sapienza tattica al servizio della squadra.

Amrabat – 6,5 – Non ha il dinamismo trottolesco di Torreira ma strappa palloni dai piedi avversari come cogliesse margherite in un prato.

Duncan – 7 – Sempre pronto ad offrire uno scarico sicuro ai compagni, contrasta e rilancia con ammirevole continuità.

Ikonè – 6 – Si accende a tratti. Mostra colpi di classe e qualche ingenuità.

Cabral – 6 – Lavora di fisico per tenere alta la squadra, presenza ingombrante per la difesa della Roma.

Gonzalez – 7,5 – Si procura un rigore dubbio ed uno palese: gli concedono il primo. I pericoli per la Roma arrivano quasi tutti da parte sua.

Maleh – 6 – Contribuisce al controllo della gara nel finale.

Piatek – 5 – Prima manca un aggancio in area, poi spedisce in curva Fiesole calciando al volo un pallone difficile ma invitante.

Terzic – Sv

Sapona – Sv

Callejon – Sv

Allenatore: Vincenzo Italiano – 7 – Sfrutta la stanchezza della Roma mettendo in campo una Fiorentina gagliarda. Il rigore e il raddoppio lo aiutano a gestire una gara praticamente senza panchina. Autostima ricaricata per il rusch finale.

Arbitro Guida & C. – 4 – Richiamato dal Var assegna alla Fiorentina un rigore generoso; non concede il rigore su un netto fallo sull’argentino nel secondo tempo; ammonisce Duncan per un fallo inesistente; altri piccole sviste. Var Banti/Santoro – 5 – Richiamano l’arbitro a valutare il contatto su Gonzalez che appare quasi impercettibile.

Commento Dazn Mastroianni/Donati più il sedicente esperto arbitrale Luca Marelli – 3 – Faziosi si nasce o si diventa?

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Sampdoria-Fiorentina 4-1: io l’ho vista così (avrei fatto meglio a non vederla…)
Di Francesco Matteini | 16 Maggio 2022


(Foto Silpress)
Vi confesso che al quarto gol della Sampdoria ho deciso che non valeva la pena rinviare ulteriormente la cena con gli amici. Smettere di seguire la partita della Fiorentina poteva solo risparmiarmi altre incazzature e un improvviso e violento ingrossamento del fegato.

Pagelle? A chi? Ai singoli giocatori? Si fa prersto: i peggiori sono da 2, i migliori fra il 3 e il 4. Come contro l’Udinese, anzi peggio che contro l’Udinese. I viola, prima ancora di una mediocrità tecnica (sembrava la squadra degli ultimi due campionati), hanno messo in evidenza la vera carenza di questa squadra: la personalità. La Fiorentina non ha “allenatori in campo”. Giocatori che, all’occorrenza, siano in grando di sopperire ad eventuali topiche della panchina, capaci di caricare i compagni prima dell’ingresso in campo o nell’intervallo, di stimolarne una qualche reazione, di indirizzare il gioco a seconda che il risultato sia da recuperare o congelare.



Nella prossima campagna acquisti, oltre alle doti tecnico tattiche e a qualche gol nel curriculum, sarà bene cercare anche doti di personalità e carisma che in questa Fiorentina sono completamente assenti.

Non è a rischio il giudizio sulla stagione, comunque superiore alle aspettative. La Caporetto contro la Sampdoria, squadra men che mediocre, a rischio serie B fino all’ultimo, potrebbe aver cancellato il sogno europeo, mai così vicino. Un’occasione sprecata in maniera difficile da accettare. In questa sconfitta ci sono i limiti della rosa attuale e anche quelli di un allenatore tanto brillante nelle scelte vincenti, quando opaco e balbettante quando la squadra non gira.

Contro la Sampdoria, come contro Salernitana e Udinese, la Fiorentina ha dato il peggio di sé. Colpa di chi è sceso incampo, di chi “guidava” dalla panchina e, ancora più, da chi ha indebolito anziché rafforzato la squadra col mercato di gennaio.
 
Fiorentina-Juventus 2-0: io l’ho vista così (Una vittoria per tre obiettivi… più uno)
Le pagelle di Francesco Matteini
Di Francesco Matteini | 22 Maggio 2022


La vittoria sulla Juve al quarto tentativo (falliti e senza gol il match d’andata e i due in Coppa Italia) è servito alla Fiorentina per centrare tre obiettivi… più uno.

Primo: battere i bianconeri è sempre corroborante, è un ricostituente naturale, fa bene all’animna e al cuore, è cosa buona e giusta.

Secondo: ci voleva una vittoria per chiudere degnamente una buona stagione che nelle ultime giornate si stava un po’ offuscando.



Terzo: ottenere l’ingresso in Europa, anche se quella senza lustrini. Ora tocca alla società dimostrare quanta voglia c’è di investire, oltre che sulle infrastrutture, sul risultato sportivo. Sono curioso di sapere quale obiettivo indicherà il presidete Commisso per la prossima stagione.

Quattro: salvare lo speaker dello stadio che, a sprezzo di ogni prudenza scaramantica, si era lanciato nell’annuncio della partita con un perentorio “L’Europa ci attende”, provocando circa 33.000 toccamenti.

Terracciano – Sv – Non arrivano tiri bianconeri, neanche nei pressi.



Venuti – 6 – Attento e diligente, quasi troppo: non azzarda mai una giocata.

Milenkovic – 7 – Kean si rende conto presto che non c’è trippa per gatti.

Igor – 7 – Se ne accorge anche Dybala, la cui classe rimbalza sull’avversario muscolare.

Biraghi – 6,5 – Cross e calci d’angolo che non producono effetti, ma tanta corsa e l’annullamento dell’ex Bernardeschi.

Bonaventura – 7 – Con la palla fra i piedi sa sempre cosa fare. Tenta la via della rete senza fortuna,

Amrabat – 7 – Amministra decine di palloni senza mai perdere lucidità e geometrie.

Duncan – 7 – Gara non memorabile, ma ha il pregio di centrare la porta avversaria e segnare, circostanza assai rara nelle ultime partite di campionato.

Saponara – 6,5 – Il più imprevedibile dei viola, gli manca solo il tiro a rete.

Piatek – 5 – Sii dice che gli danno pochi palloni… Quando quei pochi gli arrivano si capisce perché.

Gonzalez – 7 – Il più dinamico (ma talvolta confusionario) dell’attacco. Gelido e preciso sul rigore.

Ikonè – 6 – Qualche spunto interessante.

Odriozola – 6 – Entra per l’infortunio a Venuti, ma senza il turbo.

Torreira – 6,5 – Si procura il rigore che mette i sigilli al risultato.

Cabral – 6 – Continua a mostrare una buona difesa del pallone, ma non ci si può accontentare di questo.

Allenatore: Vincenzo Italiano – 7 – Stavolta la squadra è concentrata, tatticamente ordinata, rapidissima nella riconquista della palla persa. Non ci sono cali di attenzione nel finale.

Arbitro Chiffi & C. – 5,5 – Ammonisce Kean è Igor dopo un faccia a faccia ma è solo lo juventino che spinge l’avversario. Inventa una punizione per fallo di spostamento d’aria di Duncan su Rabiot. Var Guida/Massimi – sv
 
Degna conclusione di un finale di stagione pazzo.
Per il prossimo anno il compito di Italiano sarà di evitare questi up and down di pazzia e di trovare una maggiore maturità e stabilità per la squadra.

L'entrata in un torneo europeo insignificante sia dal punto di vista sportivo che economico personalmente non mi entusiasma: avrei preferito che le risorse del prossimo anno fossero utilizzate per entrare in E.L. migliorando l'attuale piazzamento in campionato oppure vincendo la coppa Italia.
 
Fiorentina-Cremonese 3-2: io l’ho vista così (Un tiro sballato, una paperona e si incamerano i tre punti)
Le pagelle di Francesco Matteini
Di Francesco Matteini | 14 Agosto 2022


Un cross sballato di Mandragora all’ultimo minuto, una paperona di Radu, che fino a quel momento aveva fatto miracoli, e la Fiorentina non butta al vento i prime due punti della stagione.

Avere la fortuna dalla propria parte è già un pregio, ma non ci si può investire. La buona sorte viene e va. E quando va bisogna farsi trovare preparati.


Italiano mette in campo la “peggior” formazione, risparmiando alcuni titolari per la gara col Twente: comprensibile data la diversa importanza dei due match. Poi, però, sonnecchia e non provvede tempestivamente a cambiare gli spompati, riuscendo a far sembrare in superiorità numerica la Cremonese anziché il contrario.

La squadra di Alvini affronta i viola a viso aperto, niente barricate neanche dopo essere rimasta in inferiorità numerica. La Fiorentina risponde con un gioco quasi scolastico, che nonostante tutto produce svariate occasioni da gol, la maggior parte sprecate.

Serve come l’acqua nel deserto un centrocampista che aggiunga creatività alla manovra standard, altrimenti facilmente prevedibile. E magari anche un centrale di difesa meno disastrato e distratto di Quarta.


Gollini – 5 – Il colpo di testa dii Okereke è forte ma da distanza. Imbambolato sul calcio d’angolo che entra direttamente in rete. Ha i capelli alla Frey ma non la sua reattività fra i pali (delle fihe non so…).

Benassi – 4,5 – Ha l’attenuante di giocare fuori ruolo, ma i suoi cross – spazzatura dalla trequarti sono buoni solo per innescare le ripartenze avversarie.

Milenkovic – 6,5 – Anticipa puntualmente ogni avversario, sfiora il gol con un bel colpo di testa. Mezzo punto in più per aver rinnovato.

Quarta – 4 – Dormita su Okereke che devia di testa in rete, un errore dietro l’altro in appoggio, inspiegabile atteggiamento di sufficienza che merita l’insufficienza.

Biraghi – 5 – Spinge poco e non azzecca un lancio, lascia troppo spazio per il cross che favorisce il primo gol della Cremonese.

Bonaventura – 7 – inserimento e primo gol della stagione. Sa sempre cosa fare col pallone. Nella ripresa a corto di carburante.

Amrabat – 6 – Interdizione grintosa ed efficace, costruzione latitante.

Maleh – 5,5 – Corre molto ma spesso in modo confusionario.


Kouame – 6,5 – Assist per il gol di Bonaventura, buoni spunti. Riesce perfino a controllare il pallone: sarà andato a ripetizione?

Jovic – 6,5 – Un rinoceronte che in area ha movenze da pantera. Sopperisce alla brillantezza, ancora latente, con movimenti che inebetiscono gli avversari. Autonomia limitata: un tempo e stop.

Sottil – 7,5 – Travolgente ogni volta parte palla al piede. Nel dribbling caracollante ricorda il miglior Chiarugi. Peccato non riesca a inquadrare la porta.

Dodò – 5,5 – Un errore al primo tocco.

Zurkowski – 6 – Aggiunge un pizzico di dinamismo.

Mandragora – 7 – Sbaglia il cross e Radu si porta dentro la propria rete il pallonettone avvelenato che aveva fra le mani. Anche avere **** è un pregio.

Saponara – Sv

Gonzalez – Sv

Allenatore: Vincenzo Italiano – 5 – Comprensibile risparmiare alcuni giocatori cardine in vista del match col Twente. Inspiegabile ritardare tanto cambi che apparivano indispensabili.

Arbitro Sacchi & C. – 6 – Partita spigolosa con pioggia di ammonizioni. Qualche valutazione blanda su interventi duri dei giocatori della Cremonese, ma nessun errore grave. Var Nasca / Di Paola – Sv
 
Fiorentina-Twente 2-1: io l’ho vista così (Una squadra part time)
Le pagelle di Francesco Matteini

Di Francesco Matteini | 19 Agosto 2022


Gonzalez festeggia dopo il gol (foto Acf Fiorentina)
Al momento la Fiorentina è una squadra part time. Il primo tempo si impone, nella ripresa subisce. La partita col Twente si è giocata quasi esclusivamente nella metà campo verso la Curva Fiesole. Nel senso che è in quella direzione che attaccavano i viola nel primo tempo e gli olandesi nel secondo. Probabilmente tutto previsto, dato che la Curva Ferrovia era stata chiusa e gli aventuali spettatori si sarebbero dovuti accontentatre di mirare le terga di Terracciano nel primo tempo e del portiere del Twente nel secondo: non uno spettacolo per cui pagare un biglietto.

Si potrebbe attribuire il calo della Fiorentina ad una minor prestanza fisica rispetto agli olandesi, più avanti nella preparazione (già alla quinta partita ufficiale), ma il fenomeno si è palesato pure contro la Cremonese. Allora un più preoccupante, crollo mentale da risultato (falsamente) acquisito? A Italiano l’ardua sentenza.


A questa squadra manca in mezzo al campo chi sappia creare imprevedibilità, velocizzare il fraseggio, offrire il tocco smarcante. Serve come il pane anche un centrale affidabile più di Quarta e molto più di Nastasic, ormai buono per le gare tra scapoli e ammogliati. E magari anche un esterno da alternare a Sottil, Gonzalez e Saponara. Ikone, dopo la prestazione di oggi, si avvicina pericolosamente alla classificazione di “pacco”.

Fortunatamente il gol in trasferta vale come quello in casa. La qualificazione è più che possibile. Basta giocare tutta la partita e non solo la prima metà.

Terracciano – 6 – Un tito un gol. Per il Twente il massimo risultato col minimo sforzo, per il portiere viola la beffa di non aver dovuto fare neanche una parata. Il pressing degli avversari lo costringe a rinvii lunghi “tradendo” la costruzione dal basso, ma non si scompone.


Venuti – 6,5 – Presidia la sua zone con attenzione. Nella ripresa si lancia in un paio di cavalcate entusiasmanti. Al termine di una di queste, calcia di sinistro in modo inguardabile verso la porta, ma il coraggio di provarci (in una squadra dove nessuno tira mai da lontano) gli vale mezzo punto in più.

Milenkovic – 6,5 – Il Twente lancia alto per scavalcare la difesa viola e trova sempre la sua zucca.

Nastasic – 4,5 – Scarsa reattività all’imbucata di Cerny (forse in fuori gioco), sbaglia molti appoggi in modo banale.

Biraghi – 6,5 – Primo tempo sontuoso: cross soffice è invitante per la testa di Gonzalez, lancio da numero 10 per Sottil che fa segnare Cabral. Nella ripresa una disattenzione che poteva costare cara.

Duncan – 6 – Si limita a contenere i tentativi di ripartenza avversari senza proiezioni offensive.

Amrabat – 6,5 – Si trova a suo agio quando spezza le trame olandesi o se può trascinare la palla a giro per il centrocampo, meno se c’è da cogliere l’imbucata vincente.

Maleh – 6 – Guastatore fra le linee olandesi nelle quali crea costante scompiglio fin che gli regge il fiato.


Gonzalez – 6,5 – Elevazione da giocatore di basket per un colpo di testa che tramortisce il Twente dopo tre minuti. Inizio al fulmicotone che però si esaurisce lì. Colleziona calcioni, come sempre.

Cabral – 6,5 – La sua missione è fare gol. Si lancia in spaccata e devia in rete il lancio di Sottil. Missione compiuta. Il portiere olandese gli nega il bis di testa.

Sottil – 7 – Replica la prova con la Cremonese annichilendo gli avversari con scatti brucianti. Assist perfetto per Cabral e duetti da applausi con Biraghi..

Ikonè – 2 – Ha la falcata del quattrocentista e come tale si disinteressa del pallone. Quando se ne occupa crea problemi… ai suoi compagni. Un “pacco”? Ci siamo vicini.

Mandragora – 6 – Prova a ridare vigore ad una squadra ormai appecorata.

Jovic – 5 – Non riesce a toccare la palla.

Kuame – Sv

Dodo – Sv

Allenatore: Vincenzo Italiano – 6 – Cambia mezza squadra e ottiene la medesima resa nel primo tempo. Come contro la Cremonese ritarda troppo i cambi e la squadra si affloscia senza avere più l’energia per reagire. Tramortisce il Twente e poi lo rianima.

Arbitro Daniel Stefański (Polonia) & C. – 5 – L’assenza del Var non permette di sancire due probabili errori: un tocco in area sul piede d’appoggio di Sottil e, più evidente, la posizione di fuorigioco del giocatore del Twente nell’azione del gol. Concede troppi calci agli olandesi risparminado almeno due ammonizioni.
 
Empoli-Fiorentina 0-0: io l’ho vista così (Meno sono gli avversari più arrancano i viola)
Le pagelle di Francesco Matteini
Di Francesco Matteini | 21 Agosto 2022


Meno sono gli avversari più arrancano i viola. Neanche in 11 contro 9 la Fiorentina riesce a tirare in porta. E solo la doppia inferiorità numerica porta l’Empoli a rintuzzare nella propria area. Fino a quel momento nessuno si era accorto che i viola avevano un uomo in più: esattamente come era capitato contro la Cremonese. Molto preoccupante.

Italiano manda in campo parecchie riserve per mantenere le forze fresche per il ritorno di coppa (vera partita snodo della stagione). Poi, ingolosito dalle circostanze favorevoli, decide di sparare anche le migliori cartucce dalla pamchina. Polveri bagnate per i rincalzi, polveri bagnate per i titolari.


Una vittoria buttata al vento (in teoria perché di tiri in porta praticamente non ve ne sono stati), orecchie basse, nervosismo (vedi Jovic dopo la sostituzione). Si aggiunga la consapevolezza che la Fiorentina è in grando di imporre il proprio possesso palla ma non il proprio gioco e che il problema di fare gol è ancora di scottante attualità. Di passaggi filtranti o lanci in verticale nessuna traccia. Ah, già, quelli li faceva Torreira…

Gollini – Sv

Dodò – 4 – Spaesato, poco in sintonia con Ikone, mai ficcante sulla fascia.

Milenkovic – 6 – Dalle sue parti non si passa (quasi) mai. Destro in tuffo rischia di beffare lui e Quarta.


Quarta – 5 – Dà sempre l’impressione di essere in difficoltà. Lanci sballati.


Terzic – 6 – Parte timido ma poi si fa più sfrontato e mette Ikoné in condizioni di segnare, ma il francese sbaglia.

Bonaventura – 6,5 – Le trame di gioco passano quasi tutte dai suoi piedi.

Mandragora – 5 – Si vede pochissimo, giocate banali. Un tito telefonato all’ultimo minuto e il meglio del suo repertorio.

Maleh – 5 – Consueto lavoro di interdizione per inaridire il gioco avversario ma senza lucidità.

Ikoné – 4 – Punta spesso l’avverisario senza mai saltarlo. Parisi gli intercetta la maggior parte dei lanci. Ha sul piede la palla per il gol, ma Vicario devia fuori. Travolge il portiere con un’entrata a valanga senza senso: giallo meritatissimo.

Jovic – 5 – Provoca l’espulsione di Luperto, ma è l’unico frangente in cui la cronaca della gara si deve occupare di lui. Deluso e contrariato per la sostituzione… Noi più di lui per la sua prestazione.

Saponara – 5 – La velocità non è il suo pane, i virtuosismi non gli riescono, le giocate risultano scontate.

Sottil – 5,5 – Un tocco di mano fortuito cancella il fallo da rigore subito. Meno brillante e più polemico delle ultime prove.


Duncan – 5 – Dovrebbe aggiungere potenza e vigore al centrocampo, ma non è così.

Gonzalez – 4 – Fa poco o nulla e quel poco male.

Biraghi – 5 – Traversoni senza precisione.

Cabral – 5 – Non ha occasione di mettersi in luce.

Allenatore: Vincenzo Italiano – 5 – Comprensibile il risparmio dei migliori, incomprensibile l’incaponirsi in uno sterile giro palla in stile pallanuotistico senza il limite di tempo che obbliga al tiro. Fa entrare Biraghi e sposta dalla fascia al centro Sottil, annullandone l’efficacia. Boh…

Arbitro Marchetti/Sacchi & C. – 5 – L’ammonizione a Maleh del primo è inspiegabile. Il secondo sbaglia valutazione sull’espulsione da ultimo uomo, non vede il fallo da rigore su Sottil né il precedente tocco di mano, salvato dal Var. Var Mazzoleni/Passeri – 7 – Correggono alcuni errori marchiani dell’arbitro.

Commento Dazn Mastroianni/Peluso – 6 – Accettabile, senza fronzoli né acuti.
 
Buongiorno a tutti gli amici Viola, un commento per flash qua e là dopo le prime due giornate.

Per ora il disappunto per aver perso Torreira resta grosso, certamente il fatto che a quelle cifre (tutto sommato modeste) nessuna italiana l'abbia preso può voler dire che c'è qualche aspetto, probabilmente a livello procuratore, di cui non siamo a conoscenza perché il ragazzo l'anno scorso aveva giocato un'annata super in un ruolo di cui in giro non c'è di certo abbondanza. Se prendiamo Barak sono contento, il giocatore mi è sempre piaciuto.

Da rivedere tutti i nuovi: Gollini per ora un po' incerto; Dodò non giudicabile totale, per ora prestazioni preoccupanti; Jovic bene ma non ancora agonisticamente al top; Mandragora ha giocato troppo poco.
Tra i "vecchi" note negative da Quarta (errori elementari in serie) e Ikoné (sempre più oggetto misterioso). Top Bonaventura, bene Milenkovic.

Se non ci avesse regalato 2 punti la Cremonese all'ultimo minuto staremmo parlando di inizio molto negativo.
La squadra penso che più o meno sia definita, non credo ci saranno grosse sorprese nell'ultima settimana di mercato, quindi avanti così e sempre forza Viola OK!
 
Ma racumandi stasera...
 
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