Fiorentina officiale thread parte IV

Hearts-Fiorentina 0-3: io l’ho vista così (La miglior notizia arriva da Riga)
Le pagelle di Francesco Matteini
Di Francesco Matteini | 6 Ottobre 2022


L’esultanza di Jovic e Mandragora (foto Silpress)
Tre punti, tre gol, una buona prestazione (stavolta si può dire), Jovic che si sblocca (speriamo definitivamente) e ottime notizie da Riga dove la squadra locale, pur in dieci, è riuscita a pareggiare con il Basaksehir. Ora la Fiorentina ha nuovamete la possibilità di arrivare prima nel girone. Queste le buone notizie. Sia chiaro, però, che i viola non hanno cancellato d’un colpo i tanti problemi che li affliggono. Considerando il modestissimo livello degli avversari, il 72% di possesso palla, i 25 tiri scagliati contro la porta scozzese e aver giocato praticamente un tempo in superiorità numerica, il bottino avrebbe dovuto essere assai più ampio. Incontentabile? Non direi se si tiene conto che la testa del girone potrebbe dipendere dalla differenza reti.

La vittoria, oltre che la classifica, rimpigua lo zaino dell’autostima della squadra, probabilmente abbastanza vuoto in questo inizio di stagione. Positivo aver rivisto in campo Milenkovic e Dodò, oltre che Gonzalez: magari con la Lazio giochiamo con la formazione (quasi) tipo. E finalmente in campo un giovane, Bianco, anche se per pochi minuti. Magari il settore giovanile può dare un suo contributo, basta crederci.

Gollini – 6,5 – Chiude la porta sull’unica occasione da gol per gli Hearts.

Terzic – 6,5 – Sorpresa nella formazione che disorienta gli avversari, da destra crossa perfettamente col sinistro per la testa di Mandragora.

Quarta – 6,5 – Gli avversari sono poco presenti, così dà una mano al centrocampo.

Igor – 6 – Ancora qualche indecisione, ma anche forza e personalità quando tenta la via della rete con un bel tiro che il portiere devia in angolo.

Biraghi – 6 – Arriva da un suo cross, finalmente dal fondo, la palla per il raddoppio.

Bonaventura – 6 – Lascia a Madragora il ruolo di incursore giostrando con Amrabat sul cenrtrocampo.

Amrabat – 6,5 – Puntuale nel farsi trovare per l’appoggio dei compagni, inquadra la manovra viola.

Mandragora – 7 – Pochi minuti e leva il vin dai fischi, come si usa dire, segnando il gol del vantaggio con un morbido colpo di testa. Il più attivo nell’incunearsi nell’area scozzese.

Kouame – 7,5 – Sembra non partecipare troppo al gioco, fino a quando si esibisce in una semirovesciata spettacolare che dà tranquillità al risultato. Apparecchia la tavola per il gol che sblocca Jovic.

Jovic – 7 – Finalmente segna dopo averci provato e riprovato. Buoni movimenti e sponde di classe.

Saponara – 5,5 – Fragile nei corpo a corpo. Offre con uno stop scellerato, la più ghiotta occasione agli Hearts per segnare.

Milenkovic – 6 – Dalle sue parti nessuno lo infastidisce: ben tornato in campo.

Gonzalez – 6 – Qualche scatto per collaudare la tenuta.

Dodò – 6 – Come Gonzalez: in campo per verificare la condizione.

Bianco – 6 – Esordio in Europa: personalità e geometrie.

Zurkowski – Sv

Allenatore: Vincenzo Italiano – 7 – Non stravolge la squadra che però, grazie anche alla modestia degli avversari, ritrova un pizzico di brillantezza nella manovra. Pressing e voglia di attaccare non calano fino al termine della gara.

Arbitro Erik Lambrechts (Belgio) & C. – 6,5 – Conduce la gara senza svarioni. Forse eccessivamente severo nel rosso al difensore scozzese: Jovic poteva arrivare su quel pallone? C’era il fuorigioco? Solo il Var avrebbe potuto chiarire la situazione.

Commento Sky Marianella/Minotti – 4 – Eccesso di divagazioni extra partita, in compenso nessun aggiornamento sull’altra gara del girone il cui risultato permette alla Fiorentina di poter nuovamente ambire al primo posto.
 
Fiorentina-Lazio 0-4: io l’ho vista così (Una regia da B-movie contro quella di Fellini)
Le pagelle di Francesco Matteini
Di Francesco Matteini | 11 Ottobre 2022


Nuova figuraccia da parte della Fiorentina e del suo allenatore Vincenzo Italiano (foto Silpress)
Finisce con la Fiesole che fischia è urla “tirate fuori le palle”, come se non bastassero quelle sparate in curva da Jovic e compagni. Umiliazione bis dopo quella in Turchia. Pubblico che abbandona il Franchi dopo il terzo gol. Analizzare una partita così è da masochisti. Una lunga lista di errori tattici e individuali, una serie di scelte sbagliate, poca attenzione ancor meno grinta e un deficit colossale di qualità.

Jovic, torna a fare il paracarro in mezzo all’area avversaria (non aveva dato buona prova di sé in Scozia arretrando un po’ la posizione?) e a sprecare occasioni. I terzini non fanno una sovrapposizione neanche a implorarli. I cross arrivano a colombella e dalla trequarti per la gioia dei difensori avversari. I calci d’angolo tutti sballati o pericolosi ma per la difesa viola. Il centrocampo fa una regia da B-movie mentre quella della Lazio sembra di Fellini.


Insomma, non funziona nulla ma Italiano a Sky dichiara che non gli sono piaciuto solo gli ultimi dieci minuti. Evidentemente, come in tutte le altre sconfitte di questa stagione ha apprezzato “la prestazione”. Chiamate la neuro, il caso è disperato ma non serio.

Domanda: presidente Commisso, perché non la fa adesso una bella conferenza stampa per spiegarci chi sono i colpevoli di questo rovinoso inizio di campionato?

Terracciano – 5 – sorpreso dalla nucata di Vecino, poi impallinato senza troppe responsabilità.

Dodò – 3 – Corre parecchio in orizzontale e poco in profondità. Un errore dietro l’altro in appoggio, mai una sovrapposizione.


Quarta – 4,5 – Molle su Zaccagni che se lo scrolla di dosso come farebbe un alano con una pulce e segna. In ritardo su Immobile, che segna. Finale nel pallone come tutti.

Igor – 4,5 – Senza Milenkovic al fianco e tanto grosso quanto incerto e pasticcione.

Biraghi – 3 – Cross e corner da dimenticare. Stavolta Lazzari si mantiene sulle sue a a metterlo all’angolo è Felipe Anderson.

Bonaventura – 4,5 – Prova a dare un senso alla rete di passaggi senza costrutto ma finisce per pasticciare e pesticciare parecchio.

Amrabat – 5 -Contrasta come sa e costruisce come sa… ma non sa.

Mandragora – 4 – A lui sono affidate le incursioni, ma la palla non gli arriva. Un bel tiro (deviato) finisce sulla traversa. Quando passa alla regia la squadra evapora.

Ikonè – 5 – Guarda come dondolo, con le gambe ad angolo… ma il calcio non è il twist. Fa frullare le lunghe leve ma disorienta soprattutto se stesso. Commovente quando in tuffo a pelo d’erba tenta di deviare di testa un passaggio rasoterra riuscendo solo ad arare il campo con il naso.

Jovic – 2 -Prima calcia centrale una sorta di rigore in movimento, poi al volo manda la palla nel viale Paoli. Colpo di testa alto da ottima posizione nella ripresa, poi decide di autosostituirsi lasciando al suo posto un cartonato che non tocca palla. Aridateci Kokorin!


Kouame – 5 -I bisticci col pallone sono all’ordine del giorno. Molto movimento, scarsi risultati.


Gonzalez – 4 – Manca il pallone davanti alla porta incostudita. Poi si rotola ad ogni tocco degli avversari.

Milenkovic – 5 – Entra nella fase in cui gli avversari sbucano in velocità da ogni parte.

Saponara – 3 – Non corre e non contrasta ormai da tempo. Ora, però, fallisce anche i controlli più elementari.

Maleh – 5 – Solita inconcludente confusione.

Barak – 4 – Irriconoscibile rispetto a quello di Verona: se è in garanzia va restituito.

Allenatore: Vincenzo Italiano – 2 – Partita preparata male, cambi per niente azzeccati. Ormai prigioniero delle proprie convinzioni, dei propri metodi, delle proprie dichiarazioni. E’ comprensibile che non abbia molto da dire, lo è meno che quel poco siano degli spropositi.

Arbitro Maresca & C. – 0 – Sei minuti di recupero sono una crudeltà proibita anche dalla convenzione di Ginevra. Impietoso. Var Aureliano/Galetto – Sv
 
Proporrei a Commisso l'iscrizione al campionato di calcio scozzese dove questa squadra troverebbe le soddisfazioni che merita.
 
Da ospite dico la mia se posso.

Secondo me siete troppo cattivi. io ho visto una discreta/buona squadra a centrocampo e sulle ali, il problema è che avete un ectoplasma come prima punta.
Sia chiaro che secondo me la partita l'avreste persa anche con una prima punta normodotata, tuttavia sarebbe stata molto più dura per la Lazio.

domanda: Cabral non è meglio di Jovic?
 
Manca una punta valida ma sopratutto un centrocampista come Torreira che l'anno scorso garantiva quel gioco in verticale che quest'anno non riusciamo ad esprimere.
 
Fiorentina-Hearts 5-1: io l’ho vista così (Perché Italiano ha voluto umiliare Cabral?)
Le pagelle di Francesco Matteini
Di Francesco Matteini | 13 Ottobre 2022


Jovic festeggiato da Milenkovic dopo il gol (foto Acf Fiorentina)
Soddisfatti? Io mica tanto. Primo tempo ok, ma ripresa indecorosa. Scarsa concentrazione, numerosi passaggi sbagliati, gioco inesistente, inaccettabile atteggiamento di sufficienza. Poco rispetto per il pubblico e, soprattutto, profonda ignoranza del regolamento di Conference. Sì, perché se la Fiorentina riuscisse a rifilare tre gol ai turchi, pareggiando la disfatta dell’andata, si andrebbe alla differenza reti totale per stabilire chi è il primo nel girone che va direttamente agli ottavi. Bene, il Basaksehir, che la concentrazione mostra di tenerla sempre alta, ha più 10 (tanti ne ha fatti senza subire ancora una sola rete), la Fiorentina è a più 4. Ecco perché, dopo aver vinto “solo” tre a zero in Scozia, oggi si sarebbe dovuto fare di più e meglio.

Comunque ben venga la vittoria e la goleada che interrompe una carestia preoccupante.


Detto questo la consistenza degli Hearsts è pari a quella delle squadre che di solito i viola affrontano durante il ritiro di Moena. Vola qualche pedata in più, ma il livello tecnico è davvero infimo. Quindi occorre tronare rapidamente nel calcio vero, perché a Lecce non sarà così facile prendere i tre punti.

Un dubbio. Comprensibile l’insistenza di Italiano su Jovic, se ha deciso che è lui il condottiero dell’attacco viola, è giusto che giochi sempre. Ma se lo sostituisci e non mandi in campo Cabral significa che, calcisticamente, vuoi annientare il brasiliano. Se poi lo fai entrare a due minuti dal termine, vuol dire che annientarlo non ti basta e vuoi pure umiliarlo. Qual è il motivo di tanta crudeltà?


Gollini – 6 – Il tiro di Humphrys che sbatte sul palo dopo un minuto gli fa venire i capelli bianchi… Ah, no, quelli ce li ha di default. Sul bis, più preciso, che termina in rete, può poco.

Terzic – 5 – Si fa sorprendere dall’avversario che lo brucia sulla corsa e serve l’assist per il gol scozzese della bandiera.

Milenkovic – 6 – Buon allenamento contro nessuno nel primo tempo. Partecipa al confusionario secondo tempo senza colpe specifiche.

Igor – 5,5 – Assonnato non segue Humphrys che vola verso la porta e colpisce.

Biraghi – 7 – Va sul fondo è crossa teso… Jovicv segna. Vedi che allora si può fare. Punizione da manuale sotto l’incrocio dei pali.

Mandragora – 6,5 – Accresce il suo credito con la fortuna: secondo legno consecutivo dopo quello con la Lazio.

Amrabat – 5,5– Inizia con una colossale *******ta che avrebbe potuto far crollare il morale a partita appena iniziata. Recupera palloni ma non la serenità: troppi falli inutili.

Barak – 6,5 – A metà del primo tempo Italiano lo sposta dietro Jovic e da trequartista insacca il quarto gol.


Gonzalez – 6,5 – Segna e fa il bis su rigore ma non brilla. Gli mancano ancora scatto e dribbling.

Jovic – 6,5 – Colpo di testa finalmente a cetrare la rete. Da quel momento tutto diventa più facile.

Kouame – 7 – Niente gol ma assist, percussioni e una vitalità contagiosa per i suoi compagni.

Saponara – 6 – Si conquista un rigore.

Duncan – Sv

Venuti – Sv

Bianco – Sv

Cabral – Sv

Allenatore: Vincenzo Italiano – 6 – La squadra reagisce alla cenciata presa contro la Lazio, ma l’ostacolo è modestissimo. Si accontenta di un secondo tempo inguardabile. Tiene Cabral in panca senza un perché.

Arbitro Ivan Bebek (Croazia) & C. – 5 – Non espelle il giocatore scozzese che calcia volontariamente il pallone in faccia a Venuti mentre è a terra.


Commento Sky Massara/Marocchi – 6 – Accompagnamento talvolta prolisso e l’ex juventino, si sa, non è proprio mister simpatia.
 
Lecce-Fiorentina 1-1: io l’ho vista così (Primo tempo da vietare ai minori per oscenità calcistica)
Le pagelle di Francesco Matteini
Di Francesco Matteini | 17 Ottobre 2022


Kouame esulta dopo il gol (foto Silpress)
La Fiorentina del primo tempo è uno spettacolo da vietare ai minori per evidente oscenità di gioco.

I viola collezionano l’ennesima prova deludente. Prestazione imbarazzante nel primo tempo (magari a Italiano è piaciuta). Di livello appena superiore la ripresa. Un pareggio frutto di gioco arido (senza regista impossibile costruire), morale sotto i tacchi, errori tecnici e mancanza di coraggio da parte dell’allenatore. Inutile ripetersi, la gravità della situazione è ormai conclamata e ancora non si è sentita una sola parola di autocritica da parte di qualcuno, a cominciare dalla proprietà e dalla dirigenza viola.


Ora, per la prima volta in questo campionato, Italiano avrà a disposizione quasi l’intera settimana per preparare la partita contro l’Inter: vedremo la differenza…

Terracciano – 6 – Nulla può sulla deviazione di Ceesay da due metri.

Dodo – 4 – Moscio come un cencio fradicio, si fa ridicolizzare dal Gonsalez giallorosso sotto lo sguardo disinterssato del Gonzalez viola con il quale non apre mai il dialogo.

Quarta – 6,5 – Chiusura salva porta su Ceesay lanciato a rete. Con la regia di centrocampo latitante, prova lui ad orchestrare la manovra. Gran tiro dalla distanza.


Igor – 4 – Sonnecchia e sbadiglia mentre Ceesay si invola a rete.


Biraghi – 5 – Dalla sua parte il Lecce sfonda spesso con Strefezza che pare Garrincha. Spreca con un calcio corto la punizione all’ultimo minuto.

Bonaventura – 5 – Vaga tra il centrocampo e l’attacco senza trovare spunti.

Mandragora – 3 – Richiamato perfino da Italiano per l’eccesso di retropassaggi, prende una inutile ammonizione prima di eclissarsi definitivamente dal centrocampo.

Barak – 4,5 – Incursioni pasticciate e nessun contributo all’interdizione.

Gonzalez – 6 – Entra nell’azione del pareggio ma non riesce a fare la differenza sulla fascia. Osserva il suo omonimo superare Dodò e servire l’assist vincente.

Jovic – Sv – Esce per infortunio dopo sei minuti. Come avrà fatto ad avere già tutta la maglia sudata?

Kouame – 7 – Grande stacco di testa per il gol che salva (forse) la Fiorentina dall’inferno. Provvidenziali alcuni ripiegamenti difensivi. Battaglia su ogni pallone.

Cabral – 6 – Assist per Kouame con un pallonetto vellutato. Segna due gol che vengono cancellati da Var, arbitro e sfortuna. Gli manca solo la nuvoletta fantozziana che gli aleggia sulla testa.


Milenkovic – 6 – La difesa acquista attenzione e sicurezza.

Duncan – 4 – Un passaggio sbagliato dietro l’altro.

Ikone – 5 – Gli sfugge l’unico pallone goloso.

Allenatore: Vincenzo Italiano – 3 – Primo tempo da dopolavoristi. Niente pressing, niente grinta, niente gioco. Solo qualche spiraglio nel secondo tempo. Con un centrocampo balbettante tiene in panchina Bianco e Zurkowski. Parla di “buonissimo secondo tempo”… addirittura il superlativo…. non ho parole.

Arbitro Massimi & C. – 6 – Qualcosa gli sfugge, ma niente di clamoroso. Var Guida/Tegoni – 7 – Rapidi e precisi nel cogliere (purtroppo) il fuorigioco di Bonaventura sul primo gol annullato a Cabral.

Commento Sky Gentile/Orsi – 7 – Pacati e precisi senza essere noiosi
 
Aggiungo, abitando nel leccese, che il Lecce ha fatto pena, Baroni ha detto che gli è piaciuto il primo tempo..... per forza, la Fiorentina non c'era!
Alla fine allenatori contenti per il punticino. Vabbè, meglio 1 che 0.
 
Aggiungo, abitando nel leccese, che il Lecce ha fatto pena, Baroni ha detto che gli è piaciuto il primo tempo..... per forza, la Fiorentina non c'era!
Alla fine allenatori contenti per il punticino. Vabbè, meglio 1 che 0.

Sì, queste sono le considerazioni finali, tuttavia - ed ero allo stadio dove il clima della gara si percepisce alla perfezione - il Lecce per una volta è partito molto bene (al netto del centimetrico fuorigioco che ha sanato il primo errore del campionato di Falcone). Il guaio è che nella ripresa ha subito troppo presto il pareggio anche a causa, episodio questo negativo, della mancata concessione di un netto calcio d'angolo dalla cui rimessa è partita l'azione della rete viola. Se fossero trascorsi un po' di minuti non sono sicuro che sarebbe finita nello stesso modo. La paura di perdere ha poi prevalso sulla voglia di vincere e il calo è stato più psicologico che fisico, ma come detto meglio 1 punto che zero.
 
Fiorentina-Inter 3-4: io l’ho vista così (Un furto… che i viola hanno favorito)
Le pagelle di Francesco Matteini
Di Francesco Matteini | 22 Ottobre 2022


L’arbitro Valeri autore di due gol per l’Inter (foto Silpress)
Due le cause di una sconfitta ingiusta e di una vittoria rubata. La prima: Fiorentina inebetita che prende due gol nei primi quindici minuti, frutto di regali dei difensori viola (Milenkovic e Dodo) ai nerazzurri. Seconda: rigore per l’Inter, che non c’è e quarto gol viziato da un fallo (spintone di Dzeko a Milenkovic per liberarsene).

Stavolta Italiano ha avuto tutta la settimana per preparare la partita, come piace a lui. Ma i primi 15 minuti sono da incubo. Con la differenza che di solito gli incubi svaniscono, mentre i due gol che i viola donano all’Inter restano in saccoccia e alla fine fanno la differenza.


Secondo tempo di carattere. Con la Fiorentina che inizia aggressiva e termina addirittura arrembante, ovviamente esponendosi a qualche sortita degli avversari. In una di queste Valeri ha la visione di un fallo su Lautaro, mentre invece le immagini mostrano che Terracciano tocca e devia il pallone. Come mai il Var non sia intervenuto resta il consueto mistero.

Sul finale bis di errori e ignavia. Dzeko tiene la maglia di Milenkovic e lo sposta per evitare di essere anticipato. Poi dà il via all’azione del gol vittoria (rubata). Valeri a due passi ma con lo sguardo altrove, probabilmente sta pensando ai ***** suoi. Al Var forse hanno già spento i monitor. Così un gol irregolare diventa valido. Applausi.

Terracciano – 6 – Prende quattro gol ma non posso attribuirgli colpe. Uno all’angolo destro, uno a quello sinistro, uno su rigore (inesistente) e l’ultimo su semiautogol: dura la vita del portiere viola che salva la porta in un paio di occasioni.


Dodò – 4 – Serve a Lautaro l’assist per il raddoppio. Una collezione di passaggi sbagliati. Nessuna iniziativa in fase offensiva. Spenge il cervello è becca un’ammonizione per un fallo vistoso e inutile.

Milenkovic – 4,5 – Si fa rubare la palla da Lautaro che imbecca Barella. Se anche lui fa le *******te… Nell’azione del quarto gol nerazzurro, subisce come una mammolletta la prepotenza di Dzeko facendosi sposatre ingenuamente.

Quarta – 6 – Fronteggia Lautaro senza riuscire a soffocarne dribbling e tiro micidiale. Errore grave, mitigato da una serie di anticipi e recuperi ardimentosi con una difesa sulla linea del centrocampo.

Biraghi – 5 – Primo tocco palla sull’avversario: è il simbolo di una partita sempre in affanno. Cross senza speranza, così come i calci d’angolo.

Bonaventura – 6 – Tenta di allestire una regia d’attacco, anche se questo ne limita le incursioni. Si procura il rigore.

Amrabat – 5,5 – Combattivo al punto giusto, rincorre tutto e tutti, ma sull’inserimento indisturbato di Barella non mostra riflessi pronti.

Duncan – 4 – In campo per portare fisicità si nasconde dietro se stesso.

Gonzalez – Sv

Cabral – 5,5 – Freddo e preciso nel calcio di rigore (non scontato dopo gli ultimi errori dei compagni dal discetto). Manca la devizione ad un metro dalla porta vuota su palla radente di Kouame.

Kouame – 6,5 – Lancio stile Antognoni per Ikone che si invola verso la rete. Spazia in lungo e in largo, un po’ di confusione, qualche controllo di palla problematico, ma è il più vivace dell’attacco.


Ikone – 6,5 – Primo tempo: scatta, dribla, si accentra e tira… fuori bersaglio. E’ la prova generale. Ripresa: scatta, dribla si accentra e tira infilando la palla dove Onana non può arrivare.

Jovic – 6,5 – Entra per dare un apporto in attacco. Il gol in semirovesciata è una risposta convincente, il resto della gara un po’ meno.

Barak – 5 – In campo per dare nuovo sprint all’azione viola: missione fallita.

Terzic – 5 – In campo per dare nuovo sprinti all’azione viola: missione fallita pure per lui.

Venuti – 4 – Tra goffo e sfortunato (e non è la prima volta) calcia la palla sulla gamba di Michitaryan che devia alle spalle di Terracciano.

Allenatore: Vincenzo Italiano – 6 – La squadra scende in campo inebetita. Ragnatela di passagi nella propria metà campo per poi imboccare l’avversario. Negli spogliatoi suona la carica e prova per quasi tutta la ripresa un coraggioso 4-2-4 che mette alle corde l’Inter ma scopre oltremodo la difesa. Solo le decisioni aribitrali condannano la sua scelta.

Arbitro Valeri & C. – 2 – Non vede il rigore che c’è e ne vede uno che non c’è. Soprappensiero sul fallo di Dzeko su Milenkovic. Conduzione davvero sciatta. Di Marco neanche ammonito meritava il rosso per entrata pericolosa. Niente gialli per due vistose trattenute (una per parte), svariate valutazioni assai discutibili. Var Mariani/Costanzo – 3 – Richiamano il distratto Valeri sul rigore per la Fiorentina. Si distraggono sul rigore donato all’Inter e sul fallo non rilevato su Milenkovic.


Commento Sky Marinozzi/Marchegiani – 4 – Poco coraggio nel commentare il fallo che inficia il quarto gol dell’Inter. Concordano sul rigore di Terracciano senza spiegare perché. Non certo equidistanti.
 
Fiorentina-Basaksehir 2-1: io l’ho vista così (La cooperativa dello spreco e una quasi goleada)
Le pagelle di Francesco Matteini
Di Francesco Matteini | 27 Ottobre 2022


Jovic continua a fare gesti polemici, come se avesse segnato una caterva di reti (foto Silpress)
Al Franchi va in scena la cooperativa dello spreco. Poteva essere una scorpacciata di gol. Erano state create le premesse per ribaltare il risultato dell’andata e seppellire sotto un mucchio di reti il Besaksehir. Invece niente di tutto ciò. Gol sbagliati a raffica. Jovic, che continua a fare il polemico con strani gesti delle mani, getta nella spazzatura quattro assist meravigliosi. Una rete a testa la falliscono Ikone, Cabral e Bonaventura.

Primo tempo quasi soporifero, a parte la cappella di Gollini e la rete di Jovic imboccato da Kouame. I viola si adeguano inspiegabilmente al ritmo blando (ovviamente) dei turchi. Ripresa più energica. Tuttavia la Fiorentina non mostra mai quel pizzico di furia agonistica che servirebbe quando hai un risultato da cogliere.


Facciamo festa (con grande moderazione) per una vittoria che fa sempre morale e certifica il passaggio del turno. E speriamo che gli scozzesi ci facciano un regalo al prossimo turno. Sempre che i nostri eroi non replichino col Riga la scialba prestazione dell’andata.

Gollini – 4 – Esce come inebetito fuori dall’area, precludendosi la possibilità di usare le mani per parare: e prende gol.

Dodò – 4 – Sono più i passaggi agli avversari o fuori misura di quelli ai compagni di squadra.

Milenkovic – 6,5 – Il corpo a corpo con Okaka e da “battaglia dei giganti”. Non ne esce perdente.


Igor – 5 – Fuori posizione sul rilancio del portiere avversario che serve Aleksic per la corsa solitaria verso il gol.

Terzic – 6,5 – Poco impegnato sul fronte difensivo può galoppare sulla fascia e servire cross che non si infrangono sugli avversari o finiscono fuori dal campo. Fossi Biraghi mi preoccuperei…

Barak – 5,5 – Giostra in una posizione quasi di trequartista ma non trova occasione per mettersi in mostra.

Amrabat – 6 – Timbra un pallone dietro l’altro e talvolta anche le caviglie avversarie. Molto lavoro ma da bassa manovalanza.

Mandragora – 5,5 – Rincorre senza dare gas Aleksic che gli sfila accanto, gli fa ciao ciao e uccella lo sciagurato Gollini. Nella ripresa è il più lucido del centrocampo a costruire gioco.

Kouamé – 8 – Non segna ma offre due volte a Jovic la ribalta del goleador. Dalle sue iniziative nascono quasi tutte le azioni più pericolose della Fiorentina.

Jovic – 5 – Continua a fare versini polemici con le mani e a sbagliare gol clamorosi (ben quattro). Due li ha segnati? Ci mancava pure che sbagliasse quelli… Niente sufficienza a chi non si comporta in modo serio.


Saponara – 6,5 – Un assist che Jovic trasforma in un fuori campo vergognoso. Alla distanza la sua classe fa la differenza.

Cabral – 6 – Un potenziale assist (sprecato dai compagni) e un errore a tu per tu col portiere.

Ikone – 5 – Fa cilecca su un pallone che chiedeva solo di essere scaraventato in rete.

Bonaventura – 6 – Anche lui sbaglia mira, ma almeno sfiora il palo e l’occasione se la crea in proprio.

Biraghi – 5 – Due lanci, due errori.

Allenatore: Vincenzo Italiano – 6 – La squadra crea occasioni su occasioni, soprattutto nella ripresa. Le modifiche applicate allo schema di gioco danno qualche frutto. L’atteggiamento dei giocatori, però, è sempre al di sotto della sufficienza per attenzione, precisione e agonismo.

Arbitro Allard Lindhout (Olanda) & C. – 5,5 – Qualche decisione poco convincente.

Commento Sky Marianella/Marocchi – 6 – Eccedono in divagazioni, ma sanno di cosa parlano.
 
Spezia-Fiorentina 1-2: io l’ho vista così (Re Artù fa centro, Jovic no)
Le pagelle di Francesco Matteini
Di Francesco Matteini | 30 Ottobre 2022


Cabral festeggiato dopo il gol vittoria (foto Acf Fiorentina)
La Fiorentina vince la battaglia del Picco. Subisce per quasi tutta la partita il vigore fisico e il mordente dello Spezia, senza riuscire ad opporre il suo maggior livello tecnico. Ma non manca il cuore e la voglia di ottenere un risultato che mancava da troppo tempo. Vittoria forse immeritata (che fa pari con quelle immeritatamente non vinte o perse) ma non rubata.

Terracciano migliore in campo: se lo Spezia è andato a segno una sola volta è soprattutto merito suo. I viola entrano in campo con la testa fra le nuovole (un problema che comincia a ripetersi con troppa frequenza) e lo Spezia sfiora il vantaggio. Arriva il gol di Milenkovic e un attimo dopo la Fiorentina rischia il pari, che arriva di lì a poco. Agudelo pare Maradona. Il centrocampo viola ha la resistenza del pane carasau e non mostra alcuna attitudine a costruire gioco. Il livello di attenzione e concretezza sale nella ripresa.


Jovic stavolta non fa versini, si limita a sbagliare due nitide occasioni da gol. I “versini” dovremmo farli noi… Salvato dalla concretezza di Cabral che merita, quanto meno per la serietà professionale, di siglare il gol vittoria.

Interrotta la dieta – punti in classifica, non la dieta-gioco. Ora occorre il bis domenica a Genova con la Samp (senza snobbare l’impegno col Riga).

Terracciano – 8 – Due interventi nei primi mibuti che evitano il vantaggio dello Spezia. Difende anche il gol viola con un volo spettacolare. Nulla può sul tiro ravvicinato di Nzola.

Dodò – 5 – Inutilemnte nervoso, subisce lo strapotere fisico degli avversari. Pare un chiwawa che ringhia agli alani.


Milenkovic – 6 – Deve ringraziare Terracciano che rimedia a due suoi svarioni iniziali. Firma di testa il primo gol viola su calcio d’angolo. Stranamente incerto in molti interventi.

Quarta – 6 – I centimetri e i chili che lo dividono da Nzola soono parecchi e si fanno sentire. Sente il clima della pugna ma gli manca il fisico.

Biraghi – 5,5 – Finalmente un corner battuto come si deve. Ma ci si ferma a questo.

Bonaventura – 5,5 – Ritmo e aggressività degli avversari gli tolgono ogni possibilità di ragionare.

Amrabat – 5,5 – Qualche recupero palla e un cartellino giallo immeritato.

Mandragora – 4 – Frastornato dal ritmo forsennato e dai duelli all’arma bianca ai quali non partecipa. Un mistero la sua permanenza in campo per tutta la gara.

Ikone – 5,5 – Due palloni scagliati nel Golfo dei poeti anziché in porta da buona posizione. Il controllo palla è sempre un problema. Il caso vuole che sia lui ad avviare l’azione del gol vittoria.

Jovic – 5 – Mira la porta vuota ma sbaglia e il pallone finisce sul palo. Ci riprova nella ripresa e spedisce fuori. Nel primo tempo i suoi colpi di testa aiutano la difesa.


Kouame – 6 – Assist per il gol Cabral. Piantato in mezzo all’area viola è lui a tenere in gioco Nzola che pareggia. Meno lucido del solito e più sballottato fra un avversario e l’altro ma sempre incisivo.

Duncan – 6 – Dà concretezza e puntella il balbettante centrocampo viola.

Saponara – 6 – Il gol vittoria scaturisce da un suo tiro in porta.

Cabral – 7 – Veni, vidi, vici. Re Artù regala tre punti al Regno Viola.

Terzic – 5,5 – Subito in difficoltà non ha il tempo di riprendersi.

Maleh – 5 – Fallisce il gol che avrebbe chiuso la partita mandando il pallone a far compagnia a quelli calciati da Ikone.

Allenatore: Vincenzo Italiano – 6 – La squadra mostra sconcertanti vuoti mentali appena scende in campo. Incomprensibile la mancata sostituzione di un impalpabile Mandragora. I cambi danno una svolta alla gara.

Arbitro Massa & C. – 5 – Gara molto nervosa e spigolosa. Sventola a vanvera un paio di gialli (uno per parte), forse per sedare gli animi. Non vede il fallo di Nikolaou su Cabral che, grazie al Var, vale il cartellino rosso. Var Paterna/Di Paolo – 7 – Richiamano il distratto Massa ad espellere il difensore dello Spezia.
 
Rfs Riga-Fiorentina 0-3: io l’ho vista così (Anche il “troppo facile” non è mai facile)
Le pagelle di Francesco Matteini
Di Francesco Matteini | 3 Novembre 2022


Cabral e Saponara si abbracciano dopo il gol (foto Acf Fiorentina)
Anche il “troppo facile”, nel calcio, non è mai facile. La Fiorentina batte il Riga (come avrebbe dovuto fare anche al Franchi), non raggiunge il primo posto perchè anche i turchi vincono la loro gara, però inspira la sempre inebriante aria della vittoria e conferma il ritorno al gol.

La partita è senza storia. Su un campo che sfigura al confronto anche col prato del Quercione alle Cascine (teatro di match infuocati assai più di questo), i viola fanno segnare un possesso palla quasi esclusivo. Un gol dopo pochi minuti. Poi tanto gioco senza riuscire mai a tirare in porta fino agli attimi finali del primo tempo dove Cabral si esibisce nel pezzo forte del suo repertorio, la spaccata vincente, e Saponara pennella con la palla un semicerchio che termina nel sette.


Ripresa in pantofole con esordi e rilanci di giocatori quasi mai visti.


E ora attendiamo di conoscere l’avversario nei sedicesimi, incrociando le dita. Ma, trascorsa la maxi pausa dei Mondiali, potrebbe essere tutta un’altra storia.

Terracciano – 8 – Due super parate per non dover raccattare palloni in fondo alla porta.

Venuti – 6,5 – Sempre presente a se stesso, recupera palloni su palloni con grinta e determinazione.

Quarta – 6 – Praticamente disoccupato nel primo tempo, avrebbe potuto chiedere il reddito di cittadinanza. In difficoltà in un paio di occasioni nel secondo quando consente a Ilic di colpire di testa, ma Terracciano c’è.

Igor – 6,5 – Nel primo tempo si scalda con qualche avanzata in dribbling, nella ripresa gli tocca giocare.

Terzic – 6,5 – Duetta con Saponara sulla fascia e scodella cross che non hanno fortuna.

Bonaventura – 6,5 – Grande lavoro per catturare ogni palla esca dall’area avversaria.

Mandragora – 6,5 – Offre alcuni lanci illuminanti e precisi. Non altrettanto efficace in interdizione.


Barak – 7 – Colpo di testa un po’ così che sorprende il portiere del Riga. Tacco malandrino che porge a Cabral la palla per il raddoppio.

Ikone – 5 – Prova a saltare gli avversari in dribbling senza mai riuscirci. Ammira il gol di Saponara, che non riesce a copiare.

Cabral – 6,5 – Invisibile per 44 minuti, si materializza là dove serve per il gol della tranquillità.

Saponara – 7 – Gol spettacolo ma Ikone non sa copiare.

Bianco – 6 – La grita e la personalità non mancano.

Jovic – 4 – Lanciato a rete sbaglia il controllo e si fa soffiare la palla dal portiere. Da quel momento, di fatto, smette di giocare. Certo, la partita non è degna della sua eccelsa classe da squadra top…

Distefano – 6 – Di incoraggiamento.

Zurkowski – 5 – Un pesce fuor d’acqua.

Maleh – Sv

Allenatore: Vincenzo Italiano – 6 – La squadra tiene palla, fa gioco, ma ha difficoltà ad essere pericolosa anche contro i modesti lettoni. Appena gli avversari osano passare la metà campo, emergono incertezze e distrazioni mitigate dagli interveti di Terraciano.

Arbitro Mads-Kristoffer Kristoffersen (Danimarca) & C. – 6 – Gara senza cattiverie né situazioni dubbie.

Commento Sky Marianella/Minotti – 5,5 – Quache inutile, fastidiosa, ruffianeria.
 
Sampdoria-Fiorentina 0-2: io l’ho vista così (L’aria di mare gonfia la classifica)
Le pagelle di Francesco Matteini
Di Francesco Matteini | 6 Novembre 2022


Dodo e Bonaventura fanno festa (foto Acf Fiorentina)
Partita brutta, ma vincente. Gioco frammentato da una miriade di falli, ma efficace. Poco spettacolo, ma tre punti in classifica e, per la prima volta in questo campionato, secondo successo consecutivo dopo Spezia. L’aria di mare e il salmastro della Liguria fanno bene ai polmoni della Fiorentina, che prende fiato per iniziare la risalita in classifica.

I viola barattano il forsennato (ma sterile) possesso palla e la permanenza in pianta stabile nella metà campo avversaria, con la possibilità di colpire in contropiede. Ed è proprio una ubriacante ripartenza condotta da Kouame a ispirare il vantaggio. I viola fanno sfogare la Samp, senza, tuttavia, permetterle di creare seri pericoli per Terracciano. Poi Milankovic fa un gol fotocopia di quello segnato una settimana fa a Spezia e i blucerchiati, di fatto, alzano le mani.


Terracciano – 5 – Sbaglia il tempo dell’uscita e rischia l’espulsione prendendo la palla appena qualche centimetro sulla linea dell’area. Qualche incertezza.

Dodò – 6 – Bravo nella sovrapposizione e nell’assist per il gol di Bonaventura. Ma Augello lo spettina ogni volta che parte in velocità sulla fascia.

Milenkovic – 7 – Colpo di testa vincente, copia di quello mostrato a Spezia. Duello complicato con Caputo che fronteggia il gap fisico con tecnica e esperineza senza, però, riuscire mai a liberarsi della marcatura..

Quarta – 6,5 – Non perde un colpo nel duello col giovane Montevago a cui non concede applausi.


Biraghi – 6,5 – Supera con parsimonia la metà campo per supportare Kouame. Si immola deviando in angolo un tiro potenzialmente pericoloso. Perfetto il corner per la testa di Milenkovic.

Bonaventura – 8 – Inserimento perfetto e gol scaccia-pensieri. Recupero e difesa del pallone da manuale. Dribbling e progressioni che destabilizzano la difesa blucerchiata.

Mandragora – 6 – Primo tempo quasi da spettatore. Ripresa volitiva, nella quale riesce anche a dare ispirazione alla manovra d’attacco.

Duncan – 5 – Qualche sponda per i compagni, pochissimo filtro, nessuna costruzione di gioco.

Ikone 6 – Entra nell’azione del gol di Bonaventura. Eccesso di generosità quando passa la palla a Kouame anziché scaraventarla nella porta indifesa.

Jovic – 4 – Tocca un solo pallone subendo fallo da rigore, poi revocato. Colpo di nuca sul naso di Amione.

Kouame – 7 – Cavalcata esaltante che dà l’avvio all’azione del gol viola. Costretto a retrocedere per aiutare Biraghi in fase di copertura. Chiede palla a Ikone ma non riesce a centrare la porta sguarnita.


Cabral – 6 – Controllo di palla da ripassare; combatte su ogni pallone creando situzioni di pericolo per la Samp.

Amrabat – 6,5 – Contribuisce a congelare il gioco e a fiaccare le ultime velleità dei blucerchiati.

Igor – 6,5 – Un muro sul quale si infrange la verve di Gabbiadini.

Saponara – Sv

Barak – Sv

Allenatore: Vincenzo Italiano – 7 – Il modulo è quello antico, ma l’atteggiamento della squadra assai diverso. Meno spavaldo e arrembante, più ragionato e conveniente.

Arbitro Marinelli & C. – 5 – Vede bene il rigore ma si fa infinocchiare dal Var, ritornando sulla decisione. Var Marini/De Martino – 3 – Inspiegabile la cancellazione del rigore. Audero e Villar travolgono Jovic, unico a toccare il pallone di petto. Protagonisti in negativo.

Commento Dazn Mancini/Budel – 6,5 – Accompagnano la gara senza sovrapporsi né divagare eccessivamente.
 
Fiorentina-Salernitana 2-1: io l’ho vista così (La Montagna partorisce un Topolino da tre punti)
Le pagelle di Francesco Matteini

Di Francesco Matteini | 9 Novembre 2022


Jack Bonaventura protagonista della gara (foto Acf Fiorentina)
Che patire, che sofferenza, svuotata una cartuccera di moccoli (senza offesa per santi e affini). La motagna di gioco che produce un topolino. Anche se è un topolino che vale tre punti. Per le azioni create la Fiorentina avrebbe dovuto vincere 20 a 1, e invece di gol ne ha fatti solo due per errori di mira (tantissimi), di misura nell’ultimo passaggio, di scelta sulla soluzione finale e finanche un pizzico di sfortuna.

Il ritmo c’è, l’aggressività pure, l’attenzione è calata solo per una manciata di secondi (e come da regola in questa stagione si è preso gol), costante l’enorme fatica a concludere in porta. Mancano freddezza e qualità: chiediamoli nella letterina a Babbo Natale.


Domenica a Milano contro i rossoneri l’ultimo esame per capire se in campionato è ancora possibile avere un obiettivo di risalita o se le forze vanno riservate alle coppe.

Terracciano – 5,5 – Prova a prevedere le mosse di Dia ma si butta dalla parte sbagliata.

Dodò – 6,5 – Prende iniziative interessanti e stronca sul nascere le velleità avversarie.

Milenkovic – 6 – Giganteggia sull’ex compagno Piatek rubandogli ogni pallone. Un attivo di distrazione e Dia si prende lo spazio per uccellare Terracciano.

Igor – 6 – Su di lui Bonazzoli rimbalza. Buone uscite palla al piede. Lascia troppo spazio a Piatek per chiudere il trangolo vincente con Dia.


Biraghi – 5,5 – Rmpingua la collezione di cross e passaggi sbilenchi. Ha una buona occasione ma la spara fuori.

Bonaventura – 8 – Avvia l’azione che rifinisce con un gol quasi fotocopia di quello segnato alla Samp. Una ne fa e cento ne pensa. Immarcabile per gli avversari, sempre presente al posto giusto per i compagni.

Amrabat – 6,5 – Pressing che toglie il fiato agli avversari e un recupero palla dietro l’altro.

Mandragora – 4,5 – Poco presente nella fasi di interdizione, assente in quella di costruzione.

Ikone – 7 – Assist perfetto per Bonaventura. Ne confeziona un secondo per Kouame, che non concretizza. Irretisce gli avversari sgambettando come un ballerino del Bolshoi.

Cabral – 5 – Sponde per i compagni, difesa della palla, tanta buona volontà ma scarsa incisività. Neanche un tiro in porta in 75 minuti di gioco.

Kouame – 5 – Perde palla in modo ingenuo e regala alla Salernitana l’attimo fuggente per segnare il momentaneo pareggio. A porta spalancata, fa fare bella figura a Sepe.

Saponara – 7 – Filtrante per Jovic dolce come una carezza e letale come il cianuro. Riorganizza la maovra viola per l’offensiva finale. Peccato non riesca a centrare la porta.

Jovic – 7 – Il primo (e ultimo) tocco è una staffilata che restituisce alla Fiorentina il diritto alla vittoria.

Terzic – 6,5 – Galoppate a tutto gas con gli avversari che paiono alla moviola.

Barak – 6 – Solo tocchetti di alleggerimento.

Duncan – 6 – Energie fresche per congelare il gioco.

Allenatore: Vincenzo Italiano – 7 – Squadra che corre dal primo all’ultimo minuto stritolando le ambizioni avversarie. Azzecca i cambi riprendendosi una vittoria che non avrebbe mai dovuto essere messa in discussione. Un solo dubbio: ma perché Mandragora in campo così a lungo? Anzi: ma perché Mandragora in campo?

Arbitro La Penna & C. – 6,5 – Non si presentano problemi né situazioni dubbie. Var Fourneau/Marini – Sv

Commento Dazn Testoni/Floccari – 7 – Cronaca asiutta, senza orpelli retorici.
 
Milan-Fiorentina 2-1: io l’ho vista così (Cocktail di sfortuna, errori e valutazioni discutibili)
Le pagelle di Francesco Matteini
Di Francesco Matteini | 14 Novembre 2022


Barak esulta dopo il momentaneo pareggio (foto Acf Fiorentina)
Il primo atto della grande commedia del campionato si conclude con i tifosi viola costretti a ingurgitare un amaro calice che contiene un cocktail di sfortuna (palo, infortuni), errori (propri), valutazioni (arbitrali) discutibili. Sconfitta immeritata e per questo ancor più urticante.

Il pareggio non avrebbe modificato la posizione in classifica, ma la Fiorentina si sarebbe sentita gratificata dopo una buona prestazione, forse addirittura migliore di quella degli avversari, e i quasi due mesi senza campionato sarebbero stati affrontati con un pizzico di serenità.

Arrivederci al 4 gennaio 2023.

Terracciano – 5,5 – L’uscita a prendere a pugni l’aria sul finale condanna la squadra e cancella un paio di buoni interventi.

Dodò – Sv

Milenkovic – 6 – Poco reattivo allo scatto di Leao che lo pianta in asso e segna. Sfortunato sull’autogol finale. Nel mezzo una partita impeccabile.

Igor – 6,5 – Permette a Giroud di lanciare Leao, poi diventa un baluardo inespugnabile.


Biraghi – 6 – Gran tiro che finisce sul palo: sfortuna o scarsa mira?


Barak – 6,5 – Gira in rete una palla blanda che beffa Tatarusanu sotto la pancia.

Amrabat – 8 – Gara di lotta e di governo: strappa palloni agli avversari, dà ordine alla manovra viola. Lo trovi in ogni parte del campo e mai a caso. Monumentale.

Mandragora – 5 – A parte il solito tiro alle stelle fa poco per mettersi in luce.

Ikone – 6,5 – Vince la proverbiale ritrosia a tirare in porta e calcia a rete: Tomori gli “para” il gol.

Cabral – 5 – Macchinoso in ogni controllo, non trova spunti vincenti.

Saponara – 6 – In affanno quando il ritmo cresce, offre suggerimenti che in pochi sfruttano.

Venuti – 6,5 – Entra nell’azione del gol viola e salva sulla linea il possibile raddoppio del Milan. Leao è una Ferrari e lui una Panda che a sportellate si fa valere.

Duncan – 5,5 – Contributo modesto.

Kouame – 5 – Entra e sbaglia ogni intervento.

Jovic– 5 – Un velo e nulla più.

Terzic – 6 – Da (quasi) esterno alto si segnala per alcune iniziative sulla fascia.

Allenatore: Vincenzo Italiano – 6,5 – Squadra tonica e ordinata. I cambi, stavolta, non risolvono ma non è colpa sua se in panchina manca la qualità. Ora, però, volendo, c’è il mercato…


Arbitro Sozza & C. – 5 – Tante valutazioni non condivisibili. C’è un sospetto rigore non dato alla Fiorentina, c’è un sospetto fallo su Duncan nell’avvio dell’azione del raddoppio rossonero. Var Fabbri/Longo – 5 – Non aiutano l’arbitro richiamandolo a valutare sulle immagini alcune scelte.

Commento Dazn Mancini/Parolo – 5,5 – Un pizzico di troppo di faziosità.
 

Fiorentina-Monza 1-1: io l’ho vista così (Metà pimpante, metà penosa)​

Le pagelle di Francesco Matteini​

Di Francesco Matteini | 4 Gennaio 2023

Cabral festeggiato dopo il gran gol (foto Acf Fiorentina)
Che bella Fiorentina, pimpante, aggressiva, manovriera, peccato per aver infilato la porta del Monza una sola volta. Questo per quanto riguarda il primo tempo.
Che brutta Fiorentina, incapace di mantenere ritmo e recupero palloni, distratta, molle, che si fa infilare e non riesce a reagire. E questo vale per la ripresa.
Inspiegabile questo doppio volto. E inspiegabile anche la sostituzione di Bianco, di gran lunga il migliore del centrocampo, lasciando in campo Duncan, il peggiore fra i viola.

I cambi di Palladino sembrano la pozione magica che trasforma Asterix in un superuomo, quelli di Italiano acqua fresca.

Terracciano 5,5 – Non impeccabile sul tiro di Carlos Augusto. Cessata l’ossessione della costruzione dal basso, sminestra rinvii lunghi a ripetizione, non tutti precisi.
Dodò – 5 – Spinge con continuità e tiene a freno Caprari nel primo tempo. Sbaglia una giocata dietro l’altra nella ripresa.
Quarta – 7 – Lancio illuminante per lo scatto di Cabral. Preciso nelle chiusure. Sfiora il gol vittoria su colpo di testa.
Igor 6 – Preciso nel controllo palla, solido negli anticipi, vispo nelle uscite palla al piede nella prima fase. A disagio con Petagna e fuori posizione sul gol.
Biraghi6 – Recupera molti palloni e dà sostanza alla manovra sulla sinistra. Colpani talvolta lo sorprende.
Duncan 4 – Ciabatta alle stelle due buone occasioni. Tanta buona volontà non sorretta da un’adeguata tecnica. Resta in campo davvero troppo.
Bianco – 6,5 – Prende le redini del centrocampo senza subire l’emozione dell’esordio in serie A. Grinta, geometrie, difesa del pallone e tiro. Macchia la prova facendosi sorprendere dall’imbucata di Carlos Augusto.
Barak4,5 – Evanescente, non riesce a sfornare giocate decisive. Lento e macchinoso.
Ikonè 6 – Serpentine che fanno girare la testa agli avversari. Consuetà timidezza al momento di concludere a rete.
Cabral 7 – Una cannonata in porta che sgretola d’un colpo dubbi e perplessità sul suo conto come bomber. Però non riesce a fare il bis.
Saponara 6 – Fin troppi virtuosismi: nasconde il pallone agli avversari ma, talvolta, pure ai compagni.
Bonaventura 5,5 – Non incide.
Castrovilli Sv
Kouame
5 – Galoppate senza costrutto.
Amrabat 5,5 – Dove sono finite concentrazione e ritmo del Mondiale?
Jovic – sv
Allenatore: Vincenzo Italiano
– 4 – Non ha il coraggio di lasciare in campo il novizio Bianco e sostituire i penosi Barak e Duncan. Una sudditanza psicologica pagata a caro prezzo.
Arbitro Feliciani & C. – 6 – Inizio stentato con qualche valutazione poco comprensibile. Si riprende con una conduzione sobria in una gara che non gli presenta esami di matutità da superare. Var Massa/Ghersini – Sv

Commento Sky Marinozzi/Marocchi
5,5 – Buon ritmo, poche chiacchiere vane. Giudizi indecenti sulla punizione concessa per chiarissimo fallo su Amrabat (inoltre a Marocchi la simpatia non la si può chiedere…).
 

Fiorentina-Sassuolo 2-1: io l’ho vista così (Due reti “sporche” contro la stitichezza da gol)​

Le pagelle di Francesco Matteini​

Di Francesco Matteini | 7 Gennaio 2023

Festa dopo il gol di Saponara (foto Acf Fiorentina)
Neanche con tutto il potenziale offensivo in campo la Fiorentina riesce a segnare in modo limpido, su azione manovrata. Ci vogliono due reti “sporche”, frutto di episodi di mischia e confusione in area del Sassuolo, per ottenere superare la stitichezza da gol e conquistare la vittoria. Prima il tocco sbilenco di Ferrari che si trasforma in assist per Saponara (bravo a schiaccare il tiro in porta); poi il braccio di Tressoldi, che intercetta il passaggio di Terzic e causa il rigore. La fotografia dell’incapacità dei viola a infilare la rete avversaria la offre l’ultima azione della partita, con il cross di Saponara che passa davanti alla porta avversaria senza che né Gonzalez, né Kouame riescano a deviare con un tocco la palla in rete.
Sono arrivati i primi tre punti dell’anno, ma che fatica e quanti rischi di andare in svantaggio nel primo tempo. La riconcorsa alle posizioni che valgono l’Europa appare sempre complicata. Ma ci sono le coppe e giovedì, contro la Sampdoria, è già uno scontro decisivo per questa stagione.

Terracciano 6,5 – Due buoni interventi che salvano la porta viola.

Venuti – 6 – Controlla la zona con diligenza. Un suo cross sbagliato rischia di infilarsi in rete.
Milenkovic6 – Attento nella fase difensiva prova qualche uscita ardimentosa senza successo.
Igor 5,5 – Sbaglia diversi appoggi: non è da lui.
Biraghi5,5 – Concede troppa libertà a Berardi, soliti cross di scarsa efficacia.
Bianco 6 – Meno intraprendente rispetto alla gara d’esordio.
Duncan 6 – Errori di misura in fase di impostazione, si difende con il recupero palla.
Bonaventura 7 – Primo tempo in sordina, nella ripresa confeziona alcuni “cioccolatini” per i compagni che neanche li scartano.
Ikonè 5 – Nel primo tempo un paio di sprint che si perdono nel nulla. Nella ripresa neppure quelli.
Cabral 5 – Non riesce a tirare in porta neanche una volta.
Kouame 6 – Corre molto ma non trova il dribbling vincente. Spara sull’esterno della rete un’occasione appetitosa.

Saponara – 7 – Freddo e preciso nel piazzare in rete la svirgolata di un difensore neroverde. Tocchi di classe che non trovano estimatori.
Castrovilli 6 – Gioca senza timori ma ancora il suo talento resta inespresso.
Dodo 4 – Sventola il braccio sul tiro di Pinamonti: goffo e ingenuo.
Gonzalez 7 – Rientro da centravanti: sfiora il gol con un bel colpo di testa, trasforma il rigore che dà la vittoria.
Terzic – 6,5 – Intraprendente, procura il rigore per i viola.
Allenatore: Vincenzo Italiano – 6,5 – Stavolta non attende gli ultimi minuti a fare i primi cambi e la squadra prende più vigore, resta macchinosa la manovra che dovrebbe portare al gol.
Arbitro Manganiello & C. – 6,5 – Dirige con autorevolezza, la collaborazione del Var gli permette di non commettere errori. Var Doveri/Muto – 7 – Vedono (bene) tutto ciò che sfugge all’arbitro a cui danno un sostegno decisivo.
Commento Dazn Buscaglia/Giaccherini5 – Sonnolenti più dell’andazzo della gara. Giaccherini inanella una serie di frasi fatte e qualche bischerata (come quando spiega che Biraghi è stato colpito “alla bocca dello stomaco”, mentre il viola si tocca palesemente il fianco).

 

Coppa Italia, Fiorentina-Sampdoria 1-0: io l’ho vista così (Vittoria… ma tutto il resto e noia)​

Le pagelle di Francesco Matteini​

Di Francesco Matteini | 12 Gennaio 2023

Barak esulta dopo il gol (foto AcfFiorentina)
Devo essere contento perché la Fiorentina ha passato il turno in Coppa Italia e ancor più perché incontrerà il Toro e non il Milan? Se questo era l’obiettivo, ok, sarò contento. Ma il calcio è passione, emozione, adrenalina, anche incazzatura. Questa Fiorentina non suscita nulla di tutto ciò. Solo sbadigli e perplessità. Tutto il resto è noia, direbbe Califano.
Gollini – 5 – Schiaffeggia il pallone provocando brividi.

Dodò – 5 – Nessuno sprint vincente, sotto l’ordinaria amministrazione.

Ranieri – 6 – Nella sua zona non si palesano pericoli insormontabili.
Quarta 6 – Disoccupato come difensore, prova ad impostare con risultati modesti.
Terzic 6 – Quallche galoppata sulla fascia.
Duncan – 6 – Prova a velocizzare il gioco con qualche verticalizzazione.
Amrabat 5 – Azzarda un passaggio di petto a Gollini e crea la miglior occasione per la Samp.
Ikone 5 – Stavolta si esibisce nel velo per un avversario che ringrazia e riparte. Lo trovi un po’ ovunque ed ovunque combina poco.
Barak 6,5 – Risolve una delle varie situazioni di confusione in area doriana con una staffilata vincente. Poco altro, ma almeno uno che centra la porta ci vuole.
Kouame 5 – Svaria sulla fascia senza mai trovare lo spunto giusto.
Jovic 5 – Tocco vellutato per un gol che gli viene annullato. Tiro abbondantemente fuori a due metri dalla porta. Molto letargo. Vero falso nueve che più falso non si può.
Milenkovic 6 – Contribuisce a congelare il risultato.

Gonzalez 5,5 – Quel che ci si aspetta da lui non arriva.
Bonaventura Sv
Castrovilli
Sv
Biraghi – Sv
Allenatore: Vincenzo Italiano
– 6 – Superato il turno: bene, bravo, bis. Il gioco e lo spettacolo possono attendere perfino se di fronte hai le riserve della terzultima in classifica. Mah…
Arbitro Paterna & C. – 5 – Decisioni non sempre chiare. Var Di Martino/Mazzoleni – 5 – Annullano il gol di Jovic per fuorigioco, ma il pallone era stato giocato da un difensore della Samp con un tocco non fortuito.
Commento Italia1 Ciarapica /Camolese6 – Il minimo sindacale.
 

Roma-Fiorentina 2-0: io l’ho vista così (E’ già dura in dieci, figuriamoci in nove…)​

Le pagelle di Francesco Matteini​

Di Francesco Matteini | 15 Gennaio 2023

Il rosso a Dodo è la chiave della sconfitta dei viola all’Olimpico (foto Silpress)
E’ dura giocare in dieci contro la Roma, ma ancor più farlo in nove. E la Fiorentina, scesa in campo in inferiorità numerica, quando viene espulso Dodo non riesce più a contenere i giallorossi. Perché scesa in campo con un giocatore in meno? Vi siete forse accorti della presenza di Jovic? Un cartonato avrebbe dato un contributo superiore. Aridateci Kokorin.
La sconfitta cancella le marginali speranze di poter raggiungere un piazzamento europeo. Quindi ora testa, gambre, cuore e… mercato alle coppe (Italia e Conference).

E, mi raccomando, non comprate un centravanti, che ne abbiamo due che fanno faville!!!

Terracciano 6 – Il tocco di **** di Milenkovic sul tiro di Dybala non gli porta fortuna, lo spiazza. Incolpevole sul raddoppio.
Dodò – 0 – Sotto la zucca paglierina dimentica di infilare il cervello. In meno di mezz’ora prende due ammonizioni una più stupida ed inutile dell’altra e lascia la squadra in dieci (anzi in nove). Esempio eclatante di demenza calcistica.
Milenkovic6 – Sfortunato, sfiora col deretano il tiro di Dybala quel tanto che basta per mandare fuori traiettoria il suo portiere. Prova a sorpendere la Roma con saltuarie posizioni da centravanti. Il suo piedone tiene in gioco Abraham nell’azione del raddoppio.
Igor 5,5 – Abraham lo brucia due volte. Bilancio: un giallo e un assist. Esce spesso coraggiosamente palla al piede.
Biraghi6 – L’inferiorità numerica non ne limita corsa e spinta, ma non c’è nessun per cui crossare.
Bonaventura6 – Regista avanzato fin che c’è la parità numerica. Gioca a tutto campo e lo trovi sovente accerchiato dagli avversari. Passaggio suicida che libera Abraham.
Amrabat 6 – Difende, intercetta, contrasta. Non gli si può chiedere di più.

Duncan Sv Sacrificato per far entrare il sostituto di Dodò.

Ikone – 4 – Si autoscarta un paio di volte prima di retrocedere a far poco e nulla sul centrocampo.
Jovic 2 – Avete presente quelli che fanno jogging e conversazione la domenica alle Cascine? Ecco, grinta e ritmo sono quelli. Il dubbio: più indolente o indisponente?
Kouame 5 – Svaria su tutto il fronte d’attacco, ma il controllo del pallone è sempre problematico.
Venuti5,5 – Subito messo in difficoltà dalle incursione giallorosse, si difende come può.
Barak 5 – Troppo lento e compassato per dare un contributo nel sopperire all’inferiorità numerica.
Gonzalez 5,5 – Riprende la collezione di calcioni. Qualche lampo che presto si spenge.
Castrovilli Sv
Allenatore: Vincenzo Italiano
– 5 – Continua a dare fiducia a Jovic ma la fiducia – come recitava una reclame degli anni Sessanta – si dà alle cose serie.
Arbitro Giua & C. – 7 – Forse un pizzico fiscale su alcune ammonizioni ma uniforme nelle valutazioni. Var Nasca/Paganesi – Sv
Commento Dazn Testoni/Tiribocchi
7 – Buon ritmo, offrono spunti di riflessione non le solite ovvietà.
 
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