Fiorentina officiale thread parte IV

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

Sto facendo tifo sfrenato per voi... Cabral se la gioca mica male, mi pare uno di livello o sbaglio?
 
Si stanno scaldando gli animi mica male eh......
 
St*****, negli ultimi 5 minuti ho sofferto come se fosse il Milan... che finale, ringraziate Terracciano e un paio di sberle a Jovic e ikonè... :D
 
St*****, negli ultimi 5 minuti ho sofferto come se fosse il Milan... che finale, ringraziate Terracciano e un paio di sberle a Jovic e ikonè... :D

Ma poi s'è capito se il loro portiere ha toccato col braccio a centrocampo?
 
Sto facendo tifo sfrenato per voi... Cabral se la gioca mica male, mi pare uno di livello o sbaglio?

Visto che non interviene nessuno dico che Cabral azzeccò il tiro del tre a due contro di noi di quelli che se ne vedono uno ogni dieci anni e addio sogno scudetto. :rolleyes:
 
Twente-Fiorentina 0-0: io l’ho vista così (A “riveder le stelle” usciamo noi)
Le pagelle di Francesco Matteini
Di Francesco Matteini | 25 Agosto 2022


Terracciano super protagonista della qualificazione (foto AcfFiorentina)
A riveder le stelle dall’inferno olandese escono i viola, con buona pace di Ron Jans. I giocatori della Fiorentina toccano con mano cosa significa giocare in campi caldi a giro per l’Europa. Per lunghi tratti del primo tempo si fanno mangiare dagli avversari, senza avere il carattere di reagire nonostante il maggior valore tecnico.

Spesso imbambolato più che imballato il centrocampo, incapace di creare situazioni di pericolosità e sempre in affanno, a parte Amrabat, che se c’è da randellare giganteggia. Bene i due centrali di difesa, Igor monumentale per come è uscito più volte palla al piede ed è l’unico che prova a verticalizzare. Meno bene i due esterni bassi. E non brillano neanche quelli alti, con Ikoné che dopo un paio di lampi nel buio, cala il sipario sulla sua prestazione evitando accuratamente di segnare in due situazioni favorevolissime.


Attacco più utile a recuperare palloni e far respirare i compagni che a finalizzare: caratteristica comunque da non sottovalutare.

La qualificazione dà piena dignità alla stagione appena iniziata. Uscire dall’Europa avrebbe significato restare con una mezza stagione. Ma, come si usa dire, non ci sono più le mezze stagioni.

Ultima considerazione: dispiace che Firenze e la Fiorentina vengano rappresentate da alcuni tifosi ********* e incappucciati che sbavano per menare le mani. E non è una giustificazioni aver giocato in uno stadio pieno di incivili ebbri di birra e delusione.


Terracciano – 10 – E’ la sua manona che leva di porta il tiro gol del Twente all’ultimo secondo, e accompagna la Fiorentina ai gironi. Attento e reattivo per tutta la partita.

Venuti – 5,5 – Non riesce a dare un po’ di spinta sulla fascia e commette qualche ingenuità.

Milenkovic – 6,5 – Non concede giocate agli avversari, le palle alte sono tutte sue.

Igor – 7,5 – Autoritario e coraggioso. Giostra in difesa con disinvoltura ed efficacia. Devia un tiro diretto in porta. Prende in modo ingenuo il secondo giallo.

Biraghi – 6 – Nella metà campo avversaria lo si vede poco. Bada più alla fase difensiva senza macchiarsi di colpe gravi.

Bonaventura – 6 – La costruzione del gioco passa da lui ma il pressing avversario lo mette spesso in difficoltà.

Amrabat – 7 – Si butta a testa bassa nelle mille battaglie a centrocampo come un topo nel formaggio.

Maleh – 4 – Solo tanta confusione, molta imprecisione, prende un giallo senza costrutto.

Ikonè – 3 – Il suo nome potrebbe essere usato come termine contrario a goleador. Due volte a tu per tu col portiere non riesce a segnare.


Cabral – 7 – Non segna ma evita che lo faccia il Twente con un salvataggio sulla linea. Strenua difesa di un gran numero di palloni.

Sottil – 6 – Ci mette una mezz’ora a carburare, poi si accende ma pecca, ancora una volta, di lucidità nel momento decisivo.

Mandragora – 6,5 -Subito nel vivo del gioco, fa da ricostituente ad un centrocampo anemico. Bravo ma sfortunato quando in rovesciata prende il palo.

Jovic – 5 – Ha la palla per chiudere la gara e se la fa scippare.

Gonzalez – 6 – Frulla sulla fascia, offre un pallone d’oro a Ikoné, ma non riesce a diventare protagonista.

Quarta – Sv

Benassi – Sv

Allenatore: Vincenzo Italiano – 6 – Il turno passato vale la sufficienza, ma punta su Ikoné e perde. E neanche lo sostituisce. Tarda troppo a cambiare un inguardabile Maleh. In molte fasi la sua squadra viene mangiata dagli avversari. Dov’è la capacità di caricare i giocatori?

Arbitro Petrescu & C. – 6 – Ammonire e espellere un giocatore per presunta perdita di tempo è davvero un caso più unico che raro. Peccato, perché fino a quel momento aveva ben condotto una gara difficile, spigolosa e piena di tensione in campo e fuori.
 
Visto che non interviene nessuno dico che Cabral azzeccò il tiro del tre a due contro di noi di quelli che se ne vedono uno ogni dieci anni e addio sogno scudetto. :rolleyes:

ieri è stato il migliore assieme a igor... escluso Terracciano naturalmente che ieri sembrava Zoff...:asd:
 
Cabral per me buon giocatore che può crescere ulteriormente anche se difficilmente diventerà un top.
Mi piace anche per il suo atteggiamento in campo.

Napoli Fiorentina fu la classica partita stregata (per il Napoli) che ogni tanto il destino apparecchia, oltre al gol travolgente di Cabral ricordo anche Ikoné a segno, per ora unica rete in 24 apparizioni da quando veste la maglia Viola.
 
Fiorentina-Napoli 0-0: io l’ho vista così (Un maleficio aleggia sui tiri in porta dei viola)
Le pagelle di Francesco Matteini
Di Francesco Matteini | 29 Agosto 2022


Amrabata di gran lunga il migliore in campo (foto Silpress)
La “benzina” che aggiunge una qualificazione europea è superiore alle scorie che lascia nelle gambre la partita che la certifica. Così la Fiorentina gioca una gara in cui ad andare in difficoltà, soprattutto nel primo tempo, è il Napoli arrivato a Firenze fresco, riposato e col recondito proposito di lanciarsi da solo in testa alla classifica. Missione fallita.

I viola giocano una partita gagliarda. Creano un buon numero di occasioni da gol, ma al momento del tiro a rete un maleficio si impossessa dei loro piedi e l’acuto si strozza in gola. Sembra che nessun giocatore di Italiano sia più in grado di scaraventare la palla in porta con potenza e prepotenza.


La Fiorentina ha imparato, nonostante il gioco molto offensivo, ad alzare un muro davanti alla porta (da tre gare i viola non subiscono un gol). Tuttavia un altro muro, forse psicologico, si crea al momento di concludere a rete. E infatti da tre partite non si riesce ad esultare.

Gollini – 5,5 – Nessun errore particolare ma non trasmette sicurezza né nelle uscite, né quando rinvia.

Dodò – 6,5 – Argina il neo fenomeno giorgiano dal nome impronunciabile con anticipi perfino di testa. Progressioni in stile Cafù.

Milenkovic – 7 – Giganteggia su Osimhen, senza concedergli la ribalta.


Quarta – 4,5 – Impreciso o azzardato nei passaggi. Offre al Napoli occasioni per farsi pericoloso. Sfiorito.

Biraghi – 5,5 – Troppi lanci sballati e cross prevedibili. Talvolta in affanno su Lozano e, ancor di più, su Politano.

Bonaventura – 6 – Giostra con acume tattico anche se non trova colpi vincenti. Di poco fuori un suo tiro dalla distanza.

Amrabat – 9 – Partita stratosferica. Accetta lo scontro fisico col colosso Anguissa e ne esce vincitore. I suoi scarpini arancioni roteano come le lame di un frullatore che trita ogni velleità degli avversari.

Barak – 6 – Inizia con grande determinazione, poi cala fino a uscire dal gioco, per rientrarci con personalità nel finale. Sfiora il gol con un tiro secco ma fuori bersaglio di un niente.

Ikonè – 3 – Sbaglia un pallone dientro l’altro. Inguardabile. Italiano lo sostituisce con colpevole ritardo.

Jovic – 5 – È vero che non arrivano suggerimenti ma almeno un po’ di compiti da solo potrebbe farli. Passano le settimane ma ha sempre la mobilità di una cassapanca.


Sottil – 6 – Gioca da 7, forse perfino da 8, però conclude più volte da 4. Che spreco!


Igor – 6 – Contribuisce a solidificare la fase difensiva.

Terzic – 6 – Si oppone con efficacia a Politano nel finale di gara.

Maleh – 6 – Tanta corsa e poca qualità, come sempre.

Kouame – 7 – Lotta su ogni palla, rincorre ogni avversario, porta scompiglio nelle retrovie del Napoli: grave errore non aver fatto prima il cambio.

Saponara – 6 – Entra sul finale ma il ritmo è ancora troppo alto per le sue caratteristiche.

Allenatore: Vincenzo Italiano – 6,5 – La squadra non mostra le fatiche di coppa. La grinta c’è, il pressing alto pure e anche le trame di gioco. Purtroppo assente il tiro in porta inteso come un pallone calciato in modo violento e preciso. Mezzo punto in meo per aver sostituito Ikonè in ritardo e non aver cambiato Jovic con Cabral.

Arbitro Marinelli & C. – 4,5 – Ottimo primo tempo dove sorvola in modo equanime su alcuni contatti privilengiando il lasciar giocare. Nella ripresa gli si appannano gli occhi e la testa va in cunfusione: sono più le scelte sbagliate di quelle azzeccate. Var Banti/Lo Cicero – Sv
 
Turnover forse esagerato ?! anche se poi alcune scelte forse sono state veramente forzate, penso a chi veniva da due partite consecutive (e con un ulteriore impegno tra 3 giorni): Biraghi, Milenkovic (forse anche 3), Amrabat, Sottil, Ikone con Bonaventura out.. però forse Dodò poteva essere riproposto, cosi come uno degli esterni d'attacco.. non saprei su questo punto, ma sicuramente le scelte nella gestione dei cambi, l'ostentare il 4-3-3 e non cambiare qualcosa a livello di distribuzione dei giocatori in campo (negl'ultimi 10 minuti si poteva provare il doppio attaccante ma invece niente anche a questo giro).

Mi viene da pensare che l'abbia persa l'allenatore, ma devo ammettere che la gestione di una squadra che gioca ogni 3 giorni non sia per niente facile.
 
Udinese-Fiorentina 1-0: io l’ho vista così (Una sconfitta firmata Italiano)
Le pagelle di Francesco Matteini
Di Francesco Matteini | 31 Agosto 2022


incenzo Italiano preoccupato per la sconfitta (foto Silpress)
74 per cento di possesso palla per riuscire a fare un solo tiro in porta, fra l’altro sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Un dato che boccia il gioco, anzi il non-gioco della Fiorentina e del suo regista e sceneggiatore: Vincenzo Italiano. Qual è lo scopo ultimo? Arrivare a tenere palla per 89 minuti a partita e prendere gol nei sessanta secondi concessi agli avversari?

Premesso che la rete dell’Udinese è irregolare, la sconfitta sta molto nelle scelte del tecnico viola. Contro i carrarmati bianconeri (e che l’Udinese punti sulla forza fisica dei suoi giocatori lo si sa da anni) la Fiorentina ha lanciato la cavalleria leggera. Eleganza contro potenza, sciabole contro cannoni.


Da quattro partite e mezzo non si segna. Colpa degli attaccanti? Anche, ma non solo. Ci si balocca per minuti e minuti col pallone senza sapere cosa farne, fino a quando l’avversario lo scippa e vola in contropiede.

Gli schemi di gioco non funzionano e nessun giocatore riesce a concretizzare: questi sono dati di fatto. Il problema è serio e deve essere risolto rapidamente. Italiano, se ci sei batti un colpo.

Terracciano – 6,5 – Sul gol nessuna colpa. Due uscite tempestive sui piedi degli avversari.

Venuti – 4 – Subisce fallo da Deulofeu, ma cosa stava a cincischiare con il pallone fra i piedi? Così è farsi mangiare il bischero dalle mosche, come si dice in fiorentino stretto. E lui lo capisce.


Quarta – 4,5 – Errori in disimpegno come le ciliege: uno tira l’altro. Nell’azione del gol si stacca da Beto anzichè marcarlo. Prova a rimediare con un bel colpo di testa che Silvestri devia.

Igor – 5 – Anche lui si macchia di alcune incertezze negli appoggi. Senza a fianco Milenkovic vale la metà.

Terzic – 5,5 – Non sempre puntuale a chiudere la sua fascia, cross senza efficacia.

Mandragora – 4,5 – Non riesce a prendersi la regia della squadra. Poco presente in fase di copertura.

Maleh – 4,5 – Un fuscello fra gli armadi bianconeri, corre e rimbalza ora su uno ora sull’altro.

Barak – 5 – Troppo spesso si pesta i piedi con Mandragora, appare costantemente fuori posizione.

Kouame – 5,5 – Ottenuta la consacrazione in rosa torna il giocatore di due stagioni fa. Poco fumo e niente arrosto, anche se forse è il meno peggio dela brigata (portiere a parte)

Cabral – 5 – Si butta su ogni pallone senza riuscire a conquistarne nenache uno.

Saponara – 4 – Il pressing tosto degli avversari lo anestetizza. Sballottato e in confusione.


Sottil – 5 – Prova a saltare gli avversari ma non ci riesce.


Benassi – 5,5 – Ormai convertito a terzino, non può fare peggio di Venuti.

Amrabat – Sv

Jovic – Sv

Ikonè – Sv – Tocca tre palloni e li perde tutti e tre.

Allenatore: Vincenzo Italiano – 2 – Sbaglia tutto ciò che si può sbagliare: formazione iniziale troppo leggera, eccesso di cambi senza riuscire ad avere più brillantezza degli avversari, clamoroso ritardo nelle sostituzioni. Stavolta non ci sono applausi, mister, solo pomodori (virtuali, ovviamente).
È la dura legge del gol
Fai un gran bel gioco però
Se non hai difesa gli altri segnano
E poi vincono
Loro stanno chiusi ma
Alla prima opportunità
Salgon subito e la buttan dentro a noi
La buttan dentro a noi
(da “La dura legge del gol”, 883)

Arbitro Mariani & C. – 2– Il gol dell’Udinese è irregolare a qualsiasi latitudine e in qualsiasi campionato. Deulofeu arriva su Venuti che ha la palla fra i piedi, lo spinge via con due mani e si impossessa della sfera. Viola imbambolato ma è fallo, fallo e ancora fallo. Non esiste altra interpretazione. Var Fabbri/Alasio – 4 – Anche se l’arbitro è ben posizionato e ha visto l’azione, un errore così marchiano va evidenziato chiamandolo al Var, non accetto giustificazioni: la tecnologia c’è e va usata.

Commento Dazn Santi/Floccari – 7 – Mettono in luce le magagne viola con impietosa sincerità.
 
A parte la sconfitta, che a Udine ci sta, quello che salta all'occhio è un cambio di filosofia di gioco, non credo voluto ma che spero sia frutto del fatto che siamo solo alle prime giornate del campionato.

La Viola l'anno scorso era una squadra coraggiosa che attaccava portando molti uomini nella metà campo avversaria, si puntava al gioco prendendosi dei rischi in fase difensiva. I pareggi erano un evento raro (5 su 38 partite alla fine), alcuni punti furono gettati rincorrendo la vittoria fino all'ultimo con caparbietà (vedi ad esempio Empoli). Il gioco era spesso veloce e divertente. Alla fine del campionato la media gol per partita (tra fatti e subiti) fu vicina a 3 (2,9). C'era Vlahovic, è vero, ma a metà stagione fu ceduto e tutto sommato il contraccolpo fu assorbito abbastanza bene.

Quest'anno, per ora, nelle nostre partite si vede poco più di 1 gol nei 90 minuti (1,2). Il gioco è prudente, asfittico, spesso si assiste a giri palla estenuanti, ripetuti, che non portano a nulla. C'è da sperare che questo sia frutto solo di circostanze momentanee.
 
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Fiorentina-Juventus 1-1: io l’ho vista così (Paperino che presta soldi a Paperone)
Le pagelle di Francesco Matteini
Di Francesco Matteini | 3 Settembre 2022


Kouame festeggia dopo il gol (foto AcfFiorentina)
Regalare un rigore alla Juventus è Paperino che presta i soldi a Paperone. Colpa grave, gravissima quella di Jovic. Il suo errore ha impedito alla Fiorentina di candidarsi ad una vittoria di prestigio. Come contro il Napoli, più che contro il Napoli, i viola hanno messo sotto gli avversari. Quasi un assedio alla porta bianconera nella ripresa. Purtroppo senza riuscire a bissare la rete di Kouame.

Un golletto stavolta è stato segnato: poca roba di fronte alla mole di gioco prodotta, ma non è una novità. Un golletto è stato preso nell’unica circostanza favorevole alla Juve.


Ancora una volta i cambi non riescono a dare nuova linfa alla squadra.


Terracciano – 6,5 – Mai impegnato seriamente ma sempre attento e preciso.

Dodò – 6,5 – Duella con Kostic più robusto ma meno veloce. Gli permette il tiro deviato da Milik in gol, ma porta in avanti numerosi palloni.

Milenkovic – 6 – Milik è a due passi dalla porta per deviare a rete di coscia, con una buona dose di fortuna, difficile arginarlo in quella situazione se lo tieni in gioco. Per il resto della gara lo annulla.

Igor – 6,5 – Quasi disoccupato nel primo tempo perché Di Maria gironzola al largo e McKennie si presenta saltuariamente. Solido e insuperabile nella ripresa.

Biraghi – 6 – Crossa in continuazione: alto, basso, lungo, corto, sbilenco, ogni tanto perfino a misura. L’azione del gol della Juve parte dal suo lato.

Barak – 5,5 – Presente saltuariamente in zona d’attacco, meno ancora in fase di interdizione. Poco reattivo quando gli capita fra i piedi un pallone d’oro in mezzo all’area.

Amrabat – 7 – Gran recupero di palloni in ogni zona del campo. Sempre pronto al pressing e allo scarico dei compagni. Con un gran tiro sfiora il gol della domenica… anzi del sabato.

Maleh – 6 – Una mosca tze tze per gli avversari che se lo trovano addosso. Poca rapidità di esecuzione.


Kouame – 7 – Subito attivo sulla fascia, fa girare la testa ad Alex Sandro. Una freccia sul lancio di Sottil: guarda Perin e lo trafigge.

Jovic – 2 – Sbagliare un rigore contro la Juve e da tribunale dell’Inquisizione. Tramortito dal rimorso non compiccia più nulla, sostituito con ritardo.

Sottil – 7 – Duelli a colpi di sprint con Cuadrado, lancio al bacio per mandare in porta Kouame, strappi continui fino al novantesimo.

Quarta – 6,5 – Resta sempre concentrato, concedendo a Milik meno di ciò che aveva ottenuto da Milenkovic.

Mandragora – 5 – Francamente non ci si accorge della sua entrata in campo.

Ikonè – 5,5 – Tanto attivo quanto pasticcione.

Cabral – 5,5 – Non riesce a dare un contributo significativo.

Zurkowski – 5 – Si propone molto ma con scarsa lucidità.

Allenatore: Vincenzo Italiano – 6 – La squadra funziona con le grandi e non con le piccole. Le sostituzioni non forniscono nuove soluzioni. E’ palese che tra i “titolari” e le “riserve” c’è una differenza notevole. Ci si attende qualche idea originale per le prossime gare.

Arbitro Doveri & C. – 7 – Sempre vicino all’azione, sorvola da ambo le parti su alcuni interventi fisici: lo spettacolo ne guadagna. Non complica una partita che scorre senza difficoltà. Var Aureliano/Mondin – 5 – Ci mettono davvero troppo a rilevare il fallo di mano di Paredes.

Commento Dazn Borghi/Marcolin – 7 – Buon ritmo, niente scempiaggini
 
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Fiorentina-Rfs Riga 1-1: io l’ho vista così (Viola dottor Jekyll e mister Hyde)
Le pagelle di Francesco Matteini
Di Francesco Matteini | 9 Settembre 2022


Viola a testa bassa dopo un partita da vergogna (foto Silpress)
Un primo tempo indecente, una ripresa ancora peggio. Fiorentina a tratti leziosa e stucchevole come un cucchiaio di miele. Oppure lenta, compassata e prevedibile come la lancetta delle ore. Sempre un tocco di troppo, mai uno scatto bruciante. Driblare l’avversario? Utopia. Tirare al volo? Giammai. Alzare il ritmo e dare intensità alla gara? Troppa fatica.

I numeri sono impietosi: 75% di inutile possesso palla. 32 inutili tiri (tranne quello finito in gol), di cui meno della metà nello specchio della porta. 736 inutili passaggi. 41 inutili cross.


La prima in Europa è già da archiviare nel museo degli orrori. Gli attaccanti viola nel primo tempo riescono a centrare più volte la porta avversaria, mai, però, con tiri irresistibili. Nella ripresa, invece, è la fiera dello “sparo” in piccionaia. Inamissibile per gente che gioca in serie A. Frutto di un atteggiamento di ingiustificata sufficienza. Tanto questi pellegrini prima o dopo li buchiamo, deve essere stato il pensiero dei giocatori di Italiano. Sintomo di immaturità e scarsa professionalità.

I fischi del Franchi sono più che meritati. Toccano ai giocatori e anche all’allenatore che ha perso la sua spinta propulsiva. I singoli non migliorano (per quanto ancora dovremo aspettare Ikone, Cabral e compagni?) e il gioco di gruppo non riesce più a camuffare le magagne, soprattutto in fase offensiva.

Una Fiorentina dottor Jekyll e mister Hyde. Tosta e determinata contro Napoli e Juventus (quando le motivazioni te le offre l’avversario) anche se tremendamente avara di gol; molle e inconcludente contro Udinese e Riga. Qual è il vero volto della squadra? Quale la sua reale indole?

Presidente Commisso si può dire che partite così fanne venire un vorticoso giramento di palle o è lesa maestà?

Gollini – 7 – Uscita tempestiva su Ilic con la quale salva la sua porta. Niente può sul replay.

Dodo – 5,5 – Qualche corsetta senza convinzione.

Quarta – 5 – Incertezze pericolose anche con avversari di terza categoria. Buon per lui che non c’è il Var quando controlla la palla in area con l’aiuto di un braccio.

Ranieri – 4 – Battezza il suo esordio europeo con una prestazione disarmante. Molti errori e una bella dormita su Ilic che scata, tira e segna. A due passi dalla porta la butta fuori.


Biraghi – 5,5 – Solita pioggia di cross poco efficaci ma offre a Barak il passaggio vincente.

Bonaventura – 4 – Poco mobile, poche idee, qualche pasticcio e uno scivolone che lancia Ilic verso la rete. Tiri sbilenchi a gogo.

Amrabat – 5 – Porta troppo a giro la palla perché non sa a chi darla. Passaggio velenoso a Bonaventura che poi ci mette del suo.

Barak – 6 – Un palo colpito dopo pochi minuti e un gol: pare l’unico con la bussola per trovare la porta. Il gol del Riga parte da un suo errore in disimpegno.

Ikone – 3 – Frulla molto senza mai trovare il pertugio vincente. Dal dischetto del rigore riesce nell’impresa di calciare fuori.

Cabral – 5 – Centra la porta svariate volte, di testa e di piede ma il gol non arriva. Il portiere del Riga è bravino, ma non è Yashin.

Kouame – 5 – Torna a litigare col pallone come nel primo anno in viola. Involuto.

Sottil – 6 – Mette un po’ di brio nella manovra viola ma non sempre i suoi suggerimenti sono precisi.

Mandragoora – 4 – Entra e, forse, non se ne accorge neppure lui.


Jovic – 3 – Spara in curva un pallone che implorava di essere infilato nella rete avversaria. Fa il bis poco dopo con un rasoterra a lato. Al momento un giocatore da campionato Vecchie Glorie.

Maleh – 4,5 – Non riesce a entrare nel gioco, ma si incrive pure lui all’elenco degli “spara fuori”.

Saponara – 5 – Neanche il suo “piede caldo” centra la rete: che ci sia un virus?

Allenatore: Vincenzo Italiano – 4 – Squadra senza intensità e poco motivata. Giro palla indisponente. Ostinata insistenza su uno schema che non funziona più. La Fiorentina è sempre più monotona ma lui pare non accorgersene. Fare il tarantolato davanti alla panchina è folcloristico ma poco produttivo.

Arbitro Orel (Repubblica Ceca) & C. – 5,5 – Grazia i viola non accrgendosi del tocco di mano di Quarta. Nessun altro errore da matita blu.

Commento Sky Marianella/Orsi – 5 – Parecchie bischerate ruffiane per schermare la prova largamente insufficiente della Fiorentina
 
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Bologna-Fiorentina 2-1: io l’ho vista così (Niente alibi, niente anima)
Le pagelle di Francesco Matteini
Di Francesco Matteini | 11 Settembre 2022


Delusione fra i giocatori viola (foto Silpress)
Purtroppo il gol vittoria del Bologna è irregolare e questo sarà usato da molti come giustificazione della sconfitta. La gomitata c’è. Il fallo doveva essere rilevato. Tuttavia la partita della Fiorentina è stata scandalosamente brutta. Non c’è stata la prestazione, né la grinta. Soprattutto nessuno è in grado di finalizzare. NIente alibi e niente anima.

La Fiorentina pimpante dello scorso campionato è finita in un pozzo di mediocrità. Squadra scialba e nessuna mossa dell’allenatore riesce a modificarne l’inerzia.


Impossibile vincere se in tutta la partita si fa un solo tiro in porta (quello per il gol di Quarta).giocare senza un centravanti degno di questo nome. Oggi abbiamo visto anche il disperato esperimento della coppia Jovic-Cabral in campo per quasi un quarto d’ora. Risultato? Di due non se ne fa uno, come si usa dire. E’ evidente che Igor è fortissimo se al suo fianco ha Milenkovic, altrimenti torna ad essere un difensore da Spal, ma l’alternativa è Ranieri…. Ikone continua a non dare contributi alla squadra, Mandragora idem.

Questa prima parte della stagione boccia le scelte del mercato: manca un attaccante che segna, un centrocampista di alto livello che crea, un difensore alternativo affidabile.

Terracciano – 6,5 – Da perfetto stopper toglie di piede la palla ad Arnautovic lanciato a rete. Non può ripetersi nell’azione del raddoppio rossoblù.

Dodò – 5 – Molte disattenzioni, poche sovrapposizioni. Esce per infortunio e si prospetta un’assenza prolungata.

Quarta – 7 – Vince i duelli con Arnautovic annullando con la scelta di tempo la differenza di altezza. Visto che il centravanti latita, si avventa sulla palla di Saponara a porta in vantaggio la Fiorentina. Molle su Kasius anche se prende una gomitata sulla zucca.


Igor – 2 – Oggi davvero disatroso. Goffo sulla palla che arriva a Barrow che segna. Altre incertezze e un’entrata assassina e inutile che gli vale l’espulsione.

Biraghi – 5 – Soliti cross, quasi sempre oltre il secondo palo e quindi inutilizzabili.

Bonaventura – 5,5 – Prova a ragionare, con scarsi risultati, in un centrocampo senza idee. Meglio in fase di copertura. Ennesimo tiro che non sfiora neanche i pali della porta avversaria.

Amrabat – 6 – Encomiabile opera di recupero palloni. Costruire gioco non è materia sua.

Barak – 5 – Parte piano per poi rallentare.

Kouame – 5 – Sembra tornato quello della stagione del casting domenicale con Vlahovic e Cutrone: evanescente.

Jovic – 3 – Medel lo annienta. “Va aspettato”, viene detto. Attendiamolo, speriamo che non arrivi quando la stagione sarà compromessa.

Sottil – 5,5 – Gli sprint non macano, la lucidità e la concretezza invece sì.

Saponara – 6 – Un assist e qualche barlume di calcio.

Venuti – 5 – In ritardo sulla galoppata di Arnautovic.


Ikone – 5 – Si deve sbloccare, dice Italiano. Per ora le sue doti sono ben allucchettate.

Cabral – 4 – Tocca un solo pallone e lo sbuccia.

Mandragora – 4 – Di nuovo entra in campo senza lasciare traccia.

Allenatore: Vincenzo Italiano – 4 – Squadra lenta, involuta, senza idee e che non è più neanche in grado di fare pressing. Contrariamente allo scorso campionato i giocatori anziché migliorare peggiorano. “Due gol presi per una dormita”, ha detto in sala stampa. E chi deve tenere svegli i giocatori?

Arbitro Orsato & C. – 5 – Non vede la gomitata di Kasius a Quarta e convalida un gol palesemente irregolare. Var Maggioni/Muto – 2 – Non correggono la svista di Orsato, forse erano al bar o avevano timore reverenziale del super arbitro.

Commento Dazn Santi/Budel – 6 – Accompagnamento delle azioni, talvolta con un eccesso di divagazioni.
 
La proprieta' sembra completamente disinteressata alla squadra.
L'unica cosa che mi fa sperare in un futuro non cosi' nediocre e' stato il prolungamento di 5 anni del contratto di Milenkovic: qualcosa bolle in pentola per il prossimo futuro.
 
Basaksehir-Fiorentina 3-0: io l’ho vista così (Scuse e dimissioni che non arriveranno)
Le pagelle di Francesco Matteini
Di Francesco Matteini | 15 Settembre 2022


Fine gara amarissimo per i viola (foto Silpress)
Partita incommentabile. Un umiliazione così pesante che faccio difficoltà a ricordare qualche precedente.

Se ci fosse onestà intellettuale domani il presidente Commisso farebbe una conferenza stampa per chiedere scusa di tutte le stupidaggini e le accuse lanciate a destra e a manca nelle ultime sue esternazioni.


Il direttore genrale Barone annuncerebbe il suo rientro negli Usa, ammettendo di capire davvero poco del calcio europeo.

Il direttore sportivo Pradè presenterebbe le sue dimissioni per aver costruito una squadra sconbiccherata con i nuovi innesti che non legano neanche le scarpe a chi è stato ceduto o lasciato anadre.

Anche da Italiano mi attenderei le dimissioni: mi pare evidente che quella europea non è una dimensione alla sua portata.

Il capitano Biraghi dovrebbe scusarsi coi tifosi.

Jovic dovrebbe annunciare che, mentre noi aspettiamo che torni ad essere un giocatore di calcio, lui attenderà pazientemente di ricevere il lauto ingaggio mensile.

Gollini, che verrebbe cacciato anche dalle partite scapoli – ammogliati al prato del Quercione, dovrebbe annunciare il ritiro dal calcio professionistico.

Ma niente di questo accadrà.

Solo voti, senza commenti per non incorrere in querele.

Gollini – 0

Venuti – 3

Amrabat – 6

Igor – 4

Terzic – 2

Bonaventura – 4

AmMandragora – 3

Maleh – 4

Ikone – 0

Cabral – 2

Saponara – 4

Jovic – 1

Barak – 3

Duncan – 3

Kouame – 3

Allenatore: Vincenzo Italiano – 0 – I problemi si accavallano e lui non ha neanche una soluzione.

Arbitro Guillermo Cuadra Fernández (Spagna) & C. – 8 (un punto in più per aver cacciato dal campo l’impresentabile Ikone)


Commento Sky Massara/Minotti – 7 – In imbarazzo nel dover commentare una gara sconcertante.
 
Fiorentina-Verona 2-0: io l’ho vista così (E ora due settimane con un interrogativo…)
Le pagelle di Francesco Matteini
Di Francesco Matteini | 18 Settembre 2022


Ikone festeggiato dopo il gol (foto AcfFiorentina)
Prendiamoci la vittoria con i tre punti (per il bel gioco aspetteremo). Accogliamo con un senso di liberazione il ritorno di Gonzalez, fra l’altro con gol. E prepariamoci a due settimane dominate da un interrogativo: chi giocherà centravanti alla ripresa del campionato, domenica 2 ottobre, contro l’Atalanta? Si profila un casting tra Jovic, Cabral e Kouame che oggi, pur non avendo fatto sfracelli, è risultato certamente più efficace degli altri due. Torna alla memoria la lotteria fra Vlahovic, Cutrone e lo stesso Kouame. Vedremo.

Intanto oggi la scelta di Italiano è caduta su di lui e la scalzata ha dato i suoi frutti. La partita ha mostrato minor ricerca del possesso palla, quasi cancellato l’estenuante fraseggio orizzontale, rimandata a tempi migliori la costruzione dal basso con decine di lanci lunghi da parte del portiere.


In campo ho visto tanto cuore e altrettanta confusione, spirito di sacrificio e ed errori a raffica. E sugli spalti un tifo straordinario considerando la situazione. Si riparte da qui.

Terracciano – 6,5 – Un’uscita salva risultato e decine di rinvii non tutti precisissimi.

Venuti – 5,5 – Nessuna sovrapposizione che dia un contributo alla fase offensiva. Dietro traballa ma regge.

Quarta – 6,5 – Prestazione eccellente macchiata dalla supponenza con cui esce palla al piede e la perde offrendo al Verona la più succosa occasione per segnare.


Ranieri – 5,5 – Spazza come e quando può alla viva il parroco.


Biraghi – 4,5 – Spreca il rigore che avrebbe dato tranquillità. Chi deve stare muto?

Mandragora – 5,5 – Un punto in più per l’assist a Gonzalez al termine di una gara dove infila svarioni e non accende un’azione.

Amrabat – 6 – Meno attento delle gare precedenti, sbaglia qualche pallone di troppo.

Barak – 5 – Lento e poco dentro al gioco.

Ikone – 7 – Due punti in più per il gol che spezza l’astinenza da gol. Poi è un continuo litigio col pallone.

Kouame – 7 – Buona difesa della palla, molto movimento. Conquista il rigore che Biraghi spreca. Sulle spalle ha un doppio 9, ed in effetti in questo momento vale almeno quanto Jovic e Cabral messi insieme, forse pure di più.

Sottil – 6,5 – Le sue accelerazioni portano scompiglio nelle retrovie del Verona. Peccato non trovi il tocco o il tiro vincente.

Bonaventura – 6 – Un gran tiro che Montipò riesce a deviare.

Gonzalez – 7 – Sembra non riuscire a incidere, invece anticipa il difensore segnando il gol che chiude la partita.


Saponara – 6,5 – Spunti brillanti grazie al ritmo ormai blando del fine partita.

Cabral – 6 – Dà una mano alla squadra nella gestione dei minuti finali.

Duncan – 5 – Solo passaggi sbagliati.

Allenatore: Vincenzo Italiano – 6 – Spariglia le carte inventandosi un centravanti di emergenza. La squadra ha direttive di velocizzare l’azione a scapito del giro palla ricamato e rinomato (fino alla stagione scorsa). La Fiorentina forse ha ritrovato l’anima, non il gioco.

Arbitro Rapuano & C. – 5 – Molte valutazioni discutibili sulle trattenute. Sventola un gran numero di cartellini gialli ma non pare avere la gara sotto controllo. Var La Penna/Rossi – Sv

Commento Dazn Zanon/Schwoch – 7 – Buon accompagnamento senza sovrapporre le chiacchiere alle immagini.
 
Atalanta-Fiorentina 1-0: io l’ho vista così (Italiano è fiducioso… mah…)
Le pagelle di Francesco Matteini
Di Francesco Matteini | 2 Ottobre 2022


La pausa ci restituisce una Fiorentina pari pari con gli stessi problemi di prima della pausa. Incapacità di trovare il gol. Pochissime azioni pericolose. Ancora troppi acciaccati fra i giocatori determinanti. Tiri sbilenchi o sballati o mancati. E senza tiri degni di questo nome segnare è dura.

Partita neanche malvagia, giocata contro un’Atalanta che mette in campo grinta e classe, fisico e velocità. Alla fine a determinare la vittoria dei nerazzurri l’azione più pericolosa per le difese: il cross dal fondo, quello che ha fatto Muriel; quelli che non fa mai Biraghi, tanto meno gli esterni che si limitano a buttare palloni dalla trequarti, sempre preda degli avversari.


Italiano non sembra essere riuscito ad elaborare una modifica al suo schema di gioco, né alla modesta intensità che offre spesso la squadra, tanto meno all’assenza di verticalizzazioni. Anche oggi possesso di palla (63%) inversamente proporzionale ai pericoli per Sportiello. Grave mancanza dopo due settimane di studio.

Terracciano – 6 – Bene in due interventi che evitano il raddoppio. Da brividi in un’uscita con la testa fra le nuvole e il pallone che va per sonto suo.

Venuti – 5 – Molle, in combutta con Quarta, nel contrasto su Muriel. Insipido in fase offensiva.

Quarta – 6 – Vince un duello dietro l’altro, ne perde uno: quello che condanna i viola alla sconfitta. Sfiora il rigore con un tocco di braccio malandrino.

Igor – 6 – Senza Milenkovic al finaco mostra sempre qualche incertezza, dove non arriva con la tecnica mette il fisico.


Biraghi – 5 – Lookman (che non è una marca di orologi) si fionda sul pallone e segna, lui guarda. Sforna una sfilza di inutili cross.

Bonaventura – 6 – Si lancia con veemenza contro le trincee atalantine ma non riesce a sfondare.

Mandragora – 4 – Praticamente il nulla.

Barak – 5 – Anestetizzato dagli avversari non riesce a dare alcun contributo.

Ikonè – 4 – Passaggi sbagliati e percussioni che finiscono in un vicolo cieco.

Kouame – 5,5 – Tanto movimento, alcuni bisticci col pallone, un’entrata avventata che gli fa rischiare il rosso.

Saponara – 4 – Tre tiri uno più blando dell’altro. Non ha la tempra per giocare gare gagliarde come quella di oggi. Ha una palla gol ma ci cade sopra come un sacco di patate.

Amrabat – 6 – Sarebbe ottimo per controllare una situazione di vantaggio, non il contrario.

Terzic – 5,5 – Sulla sinistra non eccelle, sulla destra poi…

Jovic – 6 – L’unico tiro degno di questa definizione arriva da lui.

Duncan – Sv

Cabral – Sv

Allenatore: Vincenzo Italiano – 4 – Continua a vedere ottime prestazioni che nessun altro vede. Butta in campo tutti gli attaccanti nei minuti finali sperando in una botta di ****… che non arriva. Afferma di uscire da questa gara con una fiducia diversa. Appare in totale confusione mentale. Allarme rossissimo!!!

Arbitro Irrati & C. – 5 – Il Var lo corregge sul rosso diretto a Kouame; sorvola o non vede il tocco di braccio di Quarta; ammonisce Bonaventura dopo pochi minuti per un fallo subito. Var Di Bello/Marini – 7 – Evitano l’ingiusta espulsione di Kouame.


Commento Sky Marinozzi/Marchegiani – 6 – Ascoltabili.
 
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