Udinese-Fiorentina 1-0: io l’ho vista così (Una sconfitta firmata Italiano)
Le pagelle di Francesco Matteini
Di Francesco Matteini | 31 Agosto 2022
incenzo Italiano preoccupato per la sconfitta (foto Silpress)
74 per cento di possesso palla per riuscire a fare un solo tiro in porta, fra l’altro sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Un dato che boccia il gioco, anzi il non-gioco della Fiorentina e del suo regista e sceneggiatore: Vincenzo Italiano. Qual è lo scopo ultimo? Arrivare a tenere palla per 89 minuti a partita e prendere gol nei sessanta secondi concessi agli avversari?
Premesso che la rete dell’Udinese è irregolare, la sconfitta sta molto nelle scelte del tecnico viola. Contro i carrarmati bianconeri (e che l’Udinese punti sulla forza fisica dei suoi giocatori lo si sa da anni) la Fiorentina ha lanciato la cavalleria leggera. Eleganza contro potenza, sciabole contro cannoni.
Da quattro partite e mezzo non si segna. Colpa degli attaccanti? Anche, ma non solo. Ci si balocca per minuti e minuti col pallone senza sapere cosa farne, fino a quando l’avversario lo scippa e vola in contropiede.
Gli schemi di gioco non funzionano e nessun giocatore riesce a concretizzare: questi sono dati di fatto. Il problema è serio e deve essere risolto rapidamente. Italiano, se ci sei batti un colpo.
Terracciano – 6,5 – Sul gol nessuna colpa. Due uscite tempestive sui piedi degli avversari.
Venuti – 4 – Subisce fallo da Deulofeu, ma cosa stava a cincischiare con il pallone fra i piedi? Così è farsi mangiare il bischero dalle mosche, come si dice in fiorentino stretto. E lui lo capisce.
Quarta – 4,5 – Errori in disimpegno come le ciliege: uno tira l’altro. Nell’azione del gol si stacca da Beto anzichè marcarlo. Prova a rimediare con un bel colpo di testa che Silvestri devia.
Igor – 5 – Anche lui si macchia di alcune incertezze negli appoggi. Senza a fianco Milenkovic vale la metà.
Terzic – 5,5 – Non sempre puntuale a chiudere la sua fascia, cross senza efficacia.
Mandragora – 4,5 – Non riesce a prendersi la regia della squadra. Poco presente in fase di copertura.
Maleh – 4,5 – Un fuscello fra gli armadi bianconeri, corre e rimbalza ora su uno ora sull’altro.
Barak – 5 – Troppo spesso si pesta i piedi con Mandragora, appare costantemente fuori posizione.
Kouame – 5,5 – Ottenuta la consacrazione in rosa torna il giocatore di due stagioni fa. Poco fumo e niente arrosto, anche se forse è il meno peggio dela brigata (portiere a parte)
Cabral – 5 – Si butta su ogni pallone senza riuscire a conquistarne nenache uno.
Saponara – 4 – Il pressing tosto degli avversari lo anestetizza. Sballottato e in confusione.
Sottil – 5 – Prova a saltare gli avversari ma non ci riesce.
Benassi – 5,5 – Ormai convertito a terzino, non può fare peggio di Venuti.
Amrabat – Sv
Jovic – Sv
Ikonè – Sv – Tocca tre palloni e li perde tutti e tre.
Allenatore: Vincenzo Italiano – 2 – Sbaglia tutto ciò che si può sbagliare: formazione iniziale troppo leggera, eccesso di cambi senza riuscire ad avere più brillantezza degli avversari, clamoroso ritardo nelle sostituzioni. Stavolta non ci sono applausi, mister, solo pomodori (virtuali, ovviamente).
È la dura legge del gol
Fai un gran bel gioco però
Se non hai difesa gli altri segnano
E poi vincono
Loro stanno chiusi ma
Alla prima opportunità
Salgon subito e la buttan dentro a noi
La buttan dentro a noi
(da “La dura legge del gol”, 883)
Arbitro Mariani & C. – 2– Il gol dell’Udinese è irregolare a qualsiasi latitudine e in qualsiasi campionato. Deulofeu arriva su Venuti che ha la palla fra i piedi, lo spinge via con due mani e si impossessa della sfera. Viola imbambolato ma è fallo, fallo e ancora fallo. Non esiste altra interpretazione. Var Fabbri/Alasio – 4 – Anche se l’arbitro è ben posizionato e ha visto l’azione, un errore così marchiano va evidenziato chiamandolo al Var, non accetto giustificazioni: la tecnologia c’è e va usata.
Commento Dazn Santi/Floccari – 7 – Mettono in luce le magagne viola con impietosa sincerità.