Fiorentina officiale thread parte IV

Fiorentina-Empoli 1-1: io l’ho vista così (Stitichezza offensiva che nemmeno il confetto Falqui…)​

Le pagelle di Francesco Matteini​

Di Francesco Matteini | 19 Febbraio 2023

Cabral esulta dopo il gol del pareggio (foto AcfFiorentina)
Cross a ripetizione, 12 calci d’angolo, mitragliata di tiri (ben 26) verso la porta avversaria. Risultato: un golletto negli ultimi minuti per un misero pareggio contro l’Empoli. La Fiorentina formato campionato torna ad avere problemi di stitichezza offensiva che non risolverebbe neanche il confetto Falqui (chi seguiva Tino Scotti a Carosello sa a cosa alludo).
Gli errori di mira dei giocatori viola sono ormai qualcosa che sfocia nel patologico. Un virus che ottunde la mira, un’allergia allo specchio della porta, una labirintite che colpisce chi entra in area di rigore.

Pressing, recupero costante del pallone nella metà campo avversaria, linea difensiva altissima espongono quasi inevitabilmente la Fiorentina a subire contropiede pericolosi: una rete gli avversari la segnano sempre. Ma non sarebbe un problema se la mole di gioco creata dall’impostazione di Italiano desse i frutti relativi: tre o quattro gol a partita come minimo. Invece il risultato è sempre rincorso, sofferto, acciuffato per il rotto della cuffia.
Un dominio solo apparente per una classifica sempre più opprimente.
E in questa situazione c’è chi, con sprezzo del ridicolo, si paragona alla famiglia Medici, probabilmente ignorando l’esistenza del marchese Ridolfi e il suo contributo a Firenze.
Abbiamo scoperto di essere nell’era di Rocco il Magifico e non lo sapevamo.

Terracciano 5,5 – Un’uscita tempestiva fuori area a salavre una situazione complicata, manina un tantino moscia sul tiro di Caputo che si insacca.
Venuti – 5 – Impreciso negli appoggi, si fa trovare spesso in fase offensiva ma manca la qualità nello scambio.
Milenkovic6 – Controlla Caputo con attenzione ma viene beffato dal “fuoco amico” che innesca il suo avversario. Lascia la tenzone anzitempo per infortunio
Quarta 7 – Preciso negli anticipi, nelle chiusure e nei rilanci. Sfiora il gol e ne salva uno.
Terzic 5,5 – Guarda da distanza Cambiaghi che crossa per Caputo. Spinge con continuità e crossa a ripetizione. Qualche pasticcio in fase difensiva.
Mandragora 5 – Impreciso nelle conclusioni e poco determinato nei contrasti.
Amrabat 4 – E’ vero recupera tanti palloni, ma ogni tanto decide di regalarli all’avversario. E’ lui il “regista” del gol dell’Empoli (e poco prima ci aveva provato senza “successo”).
Barak 5,5 – Mette in orbita l’ennesimo pallone da ottima posizione. Quello infilato in rete viene cancellato dal fuorigioco. Alterna spunti interessanti a pause.

Gonzalez – 4 – Si dimena e si ruzzola fra una spinta ed un calcione senza trovare lo spunto da sottolineare. Dovrebbe essere l’attore protagonista ma si limita a fare la comparsa.
Jovic 4 – Non tocca palla, tranne quando devia di schiena sul fondo una conclusione di Saponara.
Saponara 5 – I corpo a corpo ingaggiati coi difensori empolesi non fanno per lui
Igor 5 – La battaglia lo esalta ma Caputo lo mette in difficoltà. Non riesce a stroncare le ripartenze dell’Empoli.
Ikone 2 – Continua a collezionare tiri che finiscono sugli spalti, uno più lontano dell’altro.
Dodò 6,5 – Un po’ arruffone ma efficace quando colpisce la traversa creando i presupposti per il pareggio.
Cabral 8 – Si fa trovare al posto giusto nel momento giusto salvando la Fiorentina dal terzo ko interno consecutivo. Sfiora perfino il gol vittoria costringendo Vicario ad una vera parata. I suoi tiri sono gli unici che centrano la porta.
Bonaventura – 6 – Porta incisività nell’arrembaggio finale dei viola.

Allenatore: Vincenzo Italiano – 5 – La squadra ha carattere ma troppa imprecisione nelle giocate, nei cross, e, soprattutto, nelle conclusioni a rete. Lascia in campo per troppo tempo Gonzalez ai minimi termini. Inserisce un evanescente Ikone. Possibile che Brekalo e Castrovilli non potessero dare un contributo?
Arbitro Prontera & C. – 7 – Sovola con equità su alcuni contatti e il gioco ne guadagna di intensità. Var Fourneau/Marchetti – 6 – Annullano due gol controllando le linee del fuorigioco.
Commento Dazn Iori/Pasqual 6 – Un pizzico verbosi ma ascoltabili.
 

Fiorentina-Sporting Braga 3-2: io l’ho vista così (Clamoroso: l’arbitro sconfessa la tecnologia)​

Le pagelle di Francesco Matteini​

Di Francesco Matteini | 23 Febbraio 2023

Cabral festeggiato dopo il gol vittoria (foto Silpress)
Partenza decisa. Gol subito. Gambe che fanno giacomo giacomo. Tre minuti di terrore, poi il gol che ristabilisce la tranquillità e la qualificazione che torna in tasca. Infine la rimonta con la possibile sconfitta che si trasforma in vittoria.
Clamoroso il caso, credo il primo nella storia della tecnologia applicata al calcio, dell’arbitro che rovescia la decisione della goal line tecnology. Le immagini non mostrano un impazzimento dell’orologio del signor Bastien, quindi il gol di Cabral era buono a tutti gli effetti. Fortunatamente resterà un dettaglio.
Sirigu – 5 – Due tiri all’angolino e lui ci arriva, ma in ritardo. Incerto in un’altra parata a terra dove non trattiene il pallone. Non certo un esordio da incorniciare.
Dodò – 5 – Avvia l’azione del gol che restitusce un pizzico di tranquillità. Ma prima e dopo combina solo pasticci. Permette all’avversario di crossare indisturbato per il gol di Castro.
Quarta 5,5 – Spesso in affanno. Talvolta inutilmente rude tanto da beccare il giallo.
Ranieri 6 – Decide per una gara da rilanci rugbistici, in modo da allentare la tensione e spazzare area e dintorni come un vento di tramontana. La precisione può attendere.
Biraghi5 – Poco deciso nelle chiusure, poco preciso negli appoggi. Pasticcia parecchio.
Bianco 6 – Prova a dare ordine ad un gioco spesso sconclusionato. Col suo movimento apre campo e porta al gol di Saponara.
Mandragora 6 – Buoni inserimenti, meno le conclusioni. Fortunatamente una deviazione manda in rete un tiro in apparenza non irresistibile.
Bonaventura 6,5 – Firma gli assist per i tre gol in una gara dove, sorprendentemente, sbaglia molte scelte, calcia alto due buone occasioni e perde diversi contrasti. Però se crei tre volte le condizioni per fare segnare un compagno…
Gonzalez 5,5 – Non riesce a trovare giocate efficaci. O macchinoso o prevedibile.
Cabral 8 – Segni due prendi uno. L’arbitro gli cancella un gol buono convalidato dalla tecnologia. Quando insacca di suola al volo la rete della vittoria, mima la consultazione col Var e indica il centrocampo. Pure spiritoso.
Saponara 6,5 – Infila di precisione l’angolino alla sinistra del portiere del Braga chiudendo, di fatto, la tenzone. Inconsueti controlli di palla sbagliati.
Terzic 7 – Se a Cabral hanno cancellato il gol, a lui hanno cancellato l’assist (un bel cross di sinistro). Entra benissimo in partita facendo dimenticare il penoso Dodo.
Castrovilli 6 – Bello rivedere in campo tocchi e spunti di classe. Manca ancora di intensità.
Ikone 6 – La sua velocità crea qualche scompiglio nel Braga ormai già negli spogliatoi.
BrekaloSv
Amrabat – Sv
Allenatore: Vincenzo Italiano
– 6 – Fiorentina che dopo 15 minuti prende un gol e se la fa addosso. In difesa svarioni in stile campionato. Fortunatamente in Conference gli attaccanti funzionano. Resta l’impressione di una squadra perennemente insicura che va in affanno al primo affondo avversario.
Arbitro Bastien (Francia) & C. – 4 – L’orologio segnala il gol. Le immagini, non chiarissime, non lo smentiscono, ma decide per l’annullamento. Boh… Altri errori da scarsa osservanza del regolamento. Var Millot – 4 – Chiama l’arbitro a valutare ciò che la tecnologia ha già valutato.
Commento Sky Ciarravano/Orsi6 – Accompagnamento in linea col ritmo della partita.
 

Verona-Fiorentina 0-3: io l’ho vista così (Obiettivo centrato… Il gioco può attendere)​

Le pagelle di Francesco Matteini​

Di Francesco Matteini | 27 Febbraio 2023

Barak festeggiato dopo il gol (foto Acf Fiorentina)
L’importante era vincere e lasciare il Verona, terzultimo, a 11 punti, per mettere la zona salvezza a distanza di sicurezza. Obiettivo centrato, bene così.
Sul gioco e sullo spettacolo stendiamo un velo pietoso. Vi siete divertiti? Io no.
Terracciano 6,5 – Un’uscita con grande tempestività. Poche altre occasioni per scaldarsi.

Dodò – 6 – Viaggia sulla fascia a velocità superiore ai suoi avversari, non sempre puntuale nelle coperture.
Quarta 5,5 – Lasagna gli prende il tempo in un paio di occasioni: per fortuna non riesce a concretizzare.
Igor 6 – Si perde Gaich che di testa colpisce il palo. Non ci sono altre sviste.
Terzic 6 – Presidia la fascia e scodella qualche buon cross.
Mandragora 6 – Condivide con Amrabat il compito di spezzare le trame del Verona.

Amrabat 6 – Dà copertura alla difesa quando il Verona prova ad avanzare.
Barak 6,5 – Ha il merito di sbloccare il risultato. Sempre un po’ lento.
Ikone 6 – Sgroppata a assist per il gol di Barak. Qualche controllo di palla quasi comico.
Cabral 6,5 – L’uomo giusto al posto giusto e la palla finisce in gol.
Gonzalez 5 – Appare spento e poco propositivo, pare aver perso la capacità di saltare l’avversario. Sul finale incespica davanti al portiere.
Bonaventura 6 – Porta in campo la consueta sapienza tattica.
Castrovilli 6 – Qualche tocco che denota un livello tecnico superiore a gran parte dei suoi compagni.
Jovic 5,5 – Non riesce a inserirsi nel gioco.
Saponara 6 – Contribuisce alla gestione del finale.
Biraghi – 6,5 – Astuto e reattivo: segna dalla propria metà campo con un calcio di punizione malefico per Montipò.
Allenatore: Vincenzo Italiano – 6 – La squadra gioca per vincere e coglie l’obiettivo. Lo sviluppo del gioco è davvero brutto.
Arbitro La Penna & C. – 6,5 – Distribuisce le ammonizioni con perizia. Var Nasca/Paganessi – Sv
Commento Dazn Giustiniani/Tiribocchi
5,5 – Soporiferi

 

Fiorentina-Milan 2-1: io l’ho vista così (Migliaia di lucine per una squadra finalmente rock)​

Le pagelle di Francesco Matteini​

Di Francesco Matteini | 4 Marzo 2023

Gonzalez festeggiato dopo la trasformazione del rigore (foto AcfFiorentina)
Polverizzato il Milan, come era successo anche all’andata con un risultato rovesciato per sfortuna e torti arbitrali. Prima o poi doveva accadere che la Fiorentina avesse la meglio su una delle più forti del campionato. Ma il risultato non è frutto della statistica.
I viola hanno azzannato il Milan dal primo minuto. Mezz’ora giocata solo nel campo rossonero, con un paio di occasioni non concretizzate. Dopo il gol del vantaggio la squadra si è liquefatta per alcuni minuti, facendo temere il peggio. Non è successo, e il gran gol di Jovic ha ridato certezze. Forse troppe visto che si è stati capaci di prendere un gol in contropiede negli ultimi secondi.

Fortunatamente solo un dettaglio. Questa è una serata da incorniciare.

Lo stadio che all’improvviso si illumina di migliaia di cellulari, come ai concerti rock. Non mi pare fosse mai accaduto.
Terracciano 6,5 – Smista un numero impressionante di palloni, sempre con calma e precisione. Tempestivo e provvidenziale nell’uscita fuori area su Rebic lanciato a rete. Una svista difensiva lo costringe a subire un gol anche in una gara esaltante.
Dodò – 7,5 – Duella in velocità con Teo Hernandez come Beep Beep (lui) con Willy il Coyote (il rossonero). Il suo cross è la miccia giusta che innesca Jovic.
Quarta 6 – Gioca d’anticipo ma lascia a Giroud la possibilità di battere al volo verso Terracciano, che para. Non sempre reattivo sulle ripartenze del Milan. In ritardo non chiude su Hernandez.
Igor 7 – La faccia da duro di Rebic non lo impressiona. E neanche il ghigno di Ibra.
Biraghi7 – Scodella cross non banali e copre con attenzione su Messias.
Bonaventura6,5 – Controllo approssimativo della palla in una ghiotta occasione nell’area milanista: ne esce un tiro sporco che Tomori allontana dalla linea di porta. Immaliconito sembra uscire dal gioco, ma nella ripresa torna il cervello avanzato delle scorribande viola.
Amrabat 8 – Recupera palla prima ancora che gli avversari si accorgano di averla fra i piedi. Un frangiflutti (rossoneri) in stile Marocco mondiale.
Mandragora 6 – Protegge la difesa e cerca di dare geometrie al gioco. Troppo timido nei contrasti.
Ikone – 7 – Dopo il consueto rifornimento di palloni alle retrovie, con una finta di corpo disorienta Tomori che lo abbatte in area. E non è l’unico spunto degno di nota.
Cabral 7 – Duella con grinta, difende ogni pallone con le unghie e con i denti. Si fa sentire anche in fase difensiva.
Gonzalez 8 – Freddo e preciso trasforma il rigore che apre la partita. Impegna Maignan con tiri dalla distanza. Ripiegamenti difensivi di grande efficacia. E da uno di questi che parte l’azione del raddoppio.
Ranieri 6 – Deve coprire il fianco sinistro e lo fa senza incertezze.
Jovic 7 – Il suo tuffo è un colpo d’ariete che sfonda la porta del Milan e frantuma le speranze di recuperare la partita.
Castrovilli 6 – La sua abilità nel controllo di palla a servizio dello scorrere del tempo nei minuti finali.
Barak Sv
Sottil – Sv
– Bentornato, ci servirai.
Allenatore: Vincenzo Italiano – 8 – Le azzecca tutte. Dall’atteggiamento della squadra, al lavoro dei due esterni. I cambi danno i loro frutti.
Arbitro Di Bello & C. – 6 – Vede un mani che invece è testa. Salvato dal Var. Per il resto buona conduzione di gara. Var Di Paolo/Zufferli – 7 – Richiamano l’arbitro (non era difficile) a rimangiarsi il rigore per il Milan (non sono più i tempi di Balotelli…).
Commento Compagnoni/Marchegiani 6,5 – Compagnoni imprime un bel ritmo alla telecronaca, Marcheggiani lo smorza.
 

Fiorentina-Sivasspor 1-0: io l’ho vista così (Meno male che c’è San Barak)​

Le pagelle di Francesco Matteini​

Di Francesco Matteini | 9 Marzo 2023

Barak ha segnato il gol partita (foto AcfFiorentina)
Riecco la Fiorentina che sfregia un’azione da gol dietro l’altra. Riecco i due centravanti che sbagliano occasioni clamorose. Riecco la serie infinita di lanci lunghi, passaggi corti, scelte finali cervellotiche. Riecco il patimento contro una squadra dal gioco asfittico e dalla classe infima. L’intensità e la concretezza espresse contro il Milan si sono già evaporate.
Meno male che c’è San Barak, uno che, a differenza della maggior parte dei suoi compagni, di solito quando tira centra la porta.

La vittoria risicata non cancella le ansie per il passaggio del turno, anche se il livello della squadra turca è davvero molto basso. E’ una stagione così, si va avanti ma a singhiozzo.
Terracciano 6 – La traversa e Igor non gli permettono di guadagnarsi paradiso o inferno.
Dodò – 6 – Presidia la sua zone di competenza senza mai accendere il turbo.
Quarta – 7 – Sempre in anticipo sugli avversari che scarseggiano dalle sue parti, così prova anche ad impostare l’azione con risultati niente male.
Igor 6 – Tiene d’occhio Caicedo che mantiene in libertà condizionata al cerchio del centrocampo. Macchia la prova perdendo palla in zona nevralgica, si riscatta “parando” un tiro a botta sicura.

Biraghi – 5 – Scodella in mezzo all’area un corner dietro l’altro (12), ma di scarsa efficacia. Prende un giallo stupido prima di buttare via l’ennesimo calcio d’angolo.
Bonaventura5 – Jack come si fa a sbagliare quel pallonetto col portiere in uscita! Poco lucido nei tocchi finali.
Amrabat 5,5 – Recupera quel poco che c’è da recuperare. I turchi tendono a buttare via la palla senza incentivi esterni. Prova un tiro in porta senza sapere che nel viale Fanti non ci sono raccattapalle. Poi inizia a sbagliare e prende anche un giallo. Sostituito prima di fare danni.
Castrovilli6,5 – Tacco malizioso e velenoso che, però, si annacqua sulla traversa. Rende frizzate un gioco troppo liscio.
Ikone 5 – Qualche serpentina giusta a cui segue quasi sempre la scelta sbagliata. Con lo scorrere dei minuti il suo gioco diventa sempre più involuto, la sostituzione è una liberazione per lui, per Italiano e pure per noi.
Jovic 4 – Troppo sicuro di sé alza poco la palla davanti al portiere che para. A porta vuota riesce nell’impresa di colpire la testa dell’unico difensore fra lui e il gol. Lascia la classe nello spogliatoio.
Gonzalez 4,5 – Si schianta costantemente sugli avversari come fossero muri improvvisamente inaggirabili. Vaga per il campo alla ricerca di palloni giocabili ma combina solo pasticci.

Barak 8 – Segna il gol che interrompe la lunga apnea e permette ai polmoni dei tifosi viola di respirare. Recupera più palloni di Amrabat, è più lucido di Bonaventura, risulta più incisivo di Jovic e Cabral messi assieme.
Sottil 6,5 – L’ultimo passaggio ha bisogno di una messa a punto, ma i suoi strappi sulla fascia sono incontenibili.
Mandragora 6 – Prova a dare ordine alla manovra, si esibisce nel consueto “gran sinistro” che raggiunge il pallone calciato da Amrabat.
Cabral 5 – Manca una facile deviazione in porta su illuminante suggerimento di Kouame.
Kouame – 6,5 – Prova a creare le condizioni peril raddoppio, ma i compagni di reparto hanno già chiuso il bandone.
Allenatore: Vincenzo Italiano – 6 – Sbaglia la scelta iniziale puntando sulla coppia d’attacco Jovic-Ikone. Azzecca l’inserimento di Barak autore del gol partita. Non gli si possono imputare i clamorosi errori davanti alla porta del Sivasspor.
Arbitro Enea Jorgji (Albania) & C. – 6 – Gli occorre un pissi pissi bau bau dall’auricolare per dare il rosso a Gradel, per il resto sbaglia poco. Var Luis Godinho/ Helder Malheiro – Sv

Commento Sky Massara/Orsi
5,5 – Si può fare di meglio.

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Complimenti alla fiorentina che si sta veramente impegnando in campo europeo.
Poca concretezza però, 21 tiri totali verso la porta dovrebbero trasformarsi in un più corposo vantaggio.
Il ritrono in turchia non sarà semplicissimo ma secondo me la coppa è alla portata dei viola.
 

Cremonese-Fiorentina 0-2: io l’ho vista così (Sporca, brutta e cattiva. Finalmente)​

Le pagelle di Francesco Matteini​

Di Francesco Matteini | 12 Marzo 2023

Mandragora festeggia dopo il gol (foto Silpress)
Sporca, brutta e cattiva. Finalmente. Il gioco non è scintillante, le mischie si alternato alle carambole in ogni zona del campo, le occasioni vengono (quasi) tutte sfruttate con quel “cinismo”, che in realtà non significa nulla anche se tutti lo invocano come un mantra.
La Fiorentina vince perché è più forte della Cremonese (confidiamo in un bis nella semifinale di Coppa Italia), ha giocatori con maggiore classe e sopperisce con concentranzione e grinta quando l’impegno di Conference si fa sentire e il fiato si traforma in fiatone.

Sirigu 6 – Uscita salva porta nel finale. Non impeccabile nei rinvii.

Dodo – 6,5 – Puntuale come non mai nelle chiusure difensive e nei duelli. Meno propulsivo del solito.
Milenkovic7 – Tutti suoi i duelli aerei e rasoterra. Rimedia pure a qualche svista dei compagni..
Quarta 6,5 – Non si fa intimidire dalla stazza degli avversari. Sempre concentrato.
Biraghi6 – Il suo contributo in fase offensiva è scarso, ma presidia la fascia di competenza.
Barak 7 – Giostra alle spalle di Cabral mostrando acume tattico, appoggi calibrati e conrasti vincenti.
Amrabat 6 – Efficace nello strappare la palla dai piedi avversari, lento di pensiero nel decidere cosa farne.
Mandragora 8 – Sfrutta il flipper nell’area della Cremonese per mandare in tilt la difesa e segnare centrando (finalmente) la porta. Assist perfetto per il raddoppio si Cabral.
Ikone – 6,5 – Slalom ubriacanti fra gli avversari ma la scelta finale non è sempre azzeccata.
Cabral 7 – Puntuale all’appuntamento con l’unica palla gol che gli capita. Gran lavoro per far salire la squadra.
Saponara 5 – Impreciso negli appoggi e poco reattivo nei contrasti. Irriconoscibile. Sostituito dopo il primo tempo.
Brekalo 6,5 – Entra, recupera una palla persa e dà il via all’azione del raddoppio viola.
Jovic 4 – Sbaglia di nuovo a tu per tu col portiere (anche se l’azione era viziata da fuorigioco). Cicca un tiro al volo.
Gonzalez 4,5 – Dovrebbe dare nuova birra all’attacco viola, ma non è neanche acqua fresca.
Venuti 5,5 – Svarione appena entrato (Okereke).
Duncan – 6 – Muscoli a difesa di Fort Viola.
Allenatore: Vincenzo Italiano – 7 – La squadra sta trovando continuità. Antepone la sostanza alla forma accettando la battaglia senza subire intimidazioni. I cambi servono solo per dare forze fresche alla squadra, fortunatamente non c’è da recuperare il risultato.
Arbitro Marcenario & C. – 5 – Sorvola su evidenti falli dei grigiorossi. Var Guida/Di Martino – Sv
Commento Dazn Iori/Giaccherini
5 – Eccesso di verbosità per inutili divagazioni.
 

Sivasspor-Fiorentina 1-4: io l’ho vista così (Avversari che fanno tenerezza… dopo averli battuti)​

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di Francesco Matteini | 16/03 21:24
Milenkovic e Italiano fanno festa dopo il gol del serbo (foto Acf Fiorentina)
Su un campo butterato come se avvesse avuto la varicella, che avrebbe fatto schifo perfino ad una colonia di nutrie, la Fiorentina conquista la sua centesima vittoria in Europa e, soprattutto, il pass per i quarti di Conference.
Davvero scarsi i turchi del Sivasspor. L’appoggio al proprio portiere che finisce in rete (e già ci avevano provato poco prima) fa quasi tenerezza. Ma lo scarso livello degli avversari non deve inficiare la larga vittoria viola.
Solo dopo averle giocate e governate le partite facili si rivelano tali.
Terracciano 6 – Il fendente di Erdogan è all’incrocio. Poi solo routine.
Dodò – 6 – Si muove bene da ala ma si dimentica di giocare terzino. Lascia a Erdogan lo spazio di aggiustarsi il pallone, mirare e segnare.
Milenkovic 7 – Festeggia la duecentesima gara in viola con il gol che toglie le ultime paure. Quando la partita diventa ruvida, lui certamente non si scompone.
Quarta 7 – Controlla gli accenni d’attacco del Sivasspor e si propone come ispiratore delle azioni viola. Tenta perfino una percussione che finisce con un tuffo in area avversaria.
Ranieri 6,5 – Anticipa e spazza più lontano possibile: niente fronzoli.
Bonaventura7 – E’ il regista avanzato di ogni azione offensiva della Fiorentina. Riesce sempre a farsi trovare smarcato per cotruire qualcosa di buono. Cala nel finale.
Amrabat 6 – Gioca con la sordina e mostra qualche incertezza di troppo.
Mandragora 6,5 – Sopperisce alla scarsa vena del compagno di diga e si prodiga in alcuni inserimenti.
Ikone 6 – Trascorre in letargo tutto il primo tempo. Fresco e svegliato, dà vita ad un ripresa gagliarda.
Cabral 7 – Puntuale all’appuntamento col gol che fa evaporare gli incubi.
Gonzalez 6 – Costruisce fra un errore e un rimpallo vincente i presupposti per il gol di Cabral. Ma è l’unico lampo in una gara senza colore.
Igor Sv
Castrovilli
7 – Il bel gol vale il voto
Bianco Sv
Saponara
Sv
Kouame – Sv
Allenatore: Vincenzo Italiano
– 6,5 – La squadra non prende l’impegno sotto gamba (il rischio c’era) ma alcuni errori dei singoli fanno salire il livello di apprensione. Nell’intervallo deve esserci stato un richiamo all’ordine. I cambi servono solo a far trascorrere i minuti.
Arbitro Nikola Dabanovic (Montenegro) & C. – 6 – Parla molto con i giocatori per mantenere la calma in campo. Non gli si presentano situazioni complicate da valutare. Eccessivo il giallo a Quarta. Var Osmers/Rafalski – Sv
Commento Sky Marianella
5 – Al microfono è solo ma divaga per due: parla, parla, parla…
 

Fiorentina-Lecce 1-0: io l’ho vista così (Le vittorie più riposanti dell’amaca)​

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di Francesco Matteini | 19/03 18:47
La squadra festeggia sotto la Fiesole (foto Silpress)
La Fiorentina sprecona non è ancora archiviata. I contropiede che avrebbero potuto sfornare un gol, soprattutto nella rpresa, sono numerosi, ma la concretezza latita. Meno male che ci pensa il Lecce a fare harakiri. Intanto, però, pare archiviata la Fiorentina distratta, quella che lasciava campo e ghiotte occasioni agli avversari.
Le soddisfazioni in Europa sono un ricostituente anche per il campionato. Le vittorie cancellano la fatica più di un pisolo sull’amaca.
Al termine della partita coi salentini il cielo del Franchi si rannuvola, ma sulla classifica comincia a splendere il Sole.
Ps: 34mila tifosi per un match di media classifica sono una peculiarità di Firenze. Qualcuno farebbe bene a meditare… sempre che glielo raccontino.
Terracciano 6 – Nessuno lo infastidisce fino alla parata su Di Francesco.
Dodò – 7 – Sprinta e fa il “brasiliano” (talvolta anche qualche pasticcio), inducendo il pubblico all’applauso.
Milenkovic6,5 – Impredisce a Colombo di prendere il volo con anticipi perentori.
Igor 5,5 – Qualche eccesso di confidenza che poteva costare caro.
Biraghi6 – Dalla sua parte non arrivano pericoli, dal suo piede nessuno spunto interessante.
Mandragora6 – Contribuisce a dare geometrie e solidità al centrocampo mantenendosi, però, troppo defilato.
Amrabat 7 – Pare giocare all’autoscontro. Ogni contrasto è una battaglia (quasi sempre vinta). La collezione di palloni scippati agli avversari si allunga.
Barak 6,5 – Non ha il dinamismo di Bonaventura, però nel primo tempo smista palloni con la medesima maestria. Nella ripresa esce un po’ di scena. Sfiora il gol con un bel colpo di testa.
Gonzalez 7 – Mette così in ansia Gallo da indurlo ad infilare la propria porta. Le sue folate sono il sale della gara. Serebbe opportuno limitare le ruzzolate in cui si crogiola.
Kouame 5 – L’artiglieria leggera non spara un colpo. A Umtiti basta soffiare per farlo rotolare a terra.
Saponara 7 – Lancio calibrato e maligno per Gonzalez: Gallo lo intercetta in modo goffo e regala la vittoria alla Fiorentina.
Cabral 6,5 – Con lui in campo è un’altra storia. Umtiti lo affronta e si fa subito “male” beccando l’ammonizione.
Sottil 5,5 – Se fosse una moto , impennereppe ad ogni partenza sgommando. Tanta potenza ma senza controllo: l’ultimo passaggio è sempre mal calibrato.
Duncan Sv
Bonaventura
Sv
Ikone – Sv
Allenatore: Vincenzo Italiano
– 7 – La squadra parte col freno tirato poi si scioglie e controlla la partita, senza chiuderla. Quattro vittorie in campionato nelle ultime quattro partite sono un elemento di continuità confortante.
Arbitro Abisso & C. – 5 – Sbaglia un gran numero di valutazioni, fortunatamente senza incidere sul risultato finale. Sorvola su un tocco in area su Gonzalez che forse avrebbe meritato il rigore. Var Banti/Longo – 5 – Non richiamano Abisso a valutare l’intervento su Gonzalez.
 

Inter-Fiorentina 0-1: io l’ho vista così (Il cielo è viola sopra San Siro)​

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di Francesco Matteini | 01/04 20:21
Bonaventura insacca di testa (foto AcfFiorentina)
Il cielo è viola sopra San Siro. Fuochi d’rtificio, saltino i tappi di champagne per festeggiare una vittoria della Fiorentina da incorniciare. Partita scoppiettante, con continui capovolgimenti di fronte, un continuo susseguirsi di azioni da gol ma solo una trova la degna conclusione. Ed è viola.
La Fiorentina concentra in una partita l’abilità del giro palla, con la sfrontatezza di accettare i duelli uno contro uno anche una volta in vantaggio; il pressing alto fino all’ultimo secondo, con la freschezza atletica.
Italiano pare aver ritrovato la stella polare.

Terracciano 6,5 – Sbroglia con attenzione e reattività situazioni complicate. Messo in difficoltà solo da un retropassaggio traditore di Dodò. Fortunato sul palo di Barella: anche questa è una qualità.
Dodò – 8 – Limita appena la spinta sulla fascia per dedicarsi ad alcune provvidenziali chiusure in recupero. Inesauribile come l’orsetto delle pile Duracell.
Quarta 7 – Duella prevalentemente con il connazionale Correa a cui non concede la ribalta.
Igor 7 – Vince ai punti la battaglia dei giganti con Lukaku prima e Dzeko poi. Concede qualche occasione agli avversari, ma molte altre ne spenge. Sorprendente uomo aggiunto al centrocampo viola nel primo tempo.

Biraghi6 – Permette a Dumfries di scodellare troppi cross malefici ma una vittoria così non prevede insufficienze.
Bonaventura8 – Giocatore di intelligenza superiore. Prevde dove potrà arrivare il pallone e si fa trovare pronto pre inzuccarlo in rete. Lo trovi sempre dove c’è un bisogno.
Castrovilli – 6,5 – Qualche lancio illuminante e una condizione atletica ritovata.
Mandragora 6,5 – Spara un paio di missili pregevoli per potenza, non per mira. Dà geometria al giro palla viola.
Ikone 6 – Scorribande indiavolate sulla fascia che lo portano per tre volte a tu per tu con la porta nerazzurra ma non coglie mai l’attimo fuggente. Anche per lui vale il “bonus vittoria”.
Cabral 7 – Colpo di testa imperioso che manda in panne Onana per una respinta che finisce sulla testa di Jack. Strafottente con gli avversari a cui contende ogni pallone.
Saponara 6 – Orchestra con maestria alcune azioni offensive, non dà un sostegno sufficiente a Biraghi nel controllo della fascia.
Milenkovic 7 – L’Inter prova con le palle alte, sottovalutando l’efficacia della contraerea viola.

Ranieri 7 – Chiude ogni pertugio dando solidità al bunker difensivo.

Amrabat 6 – Dovrebbe cementare la diga a centrocampo ma lo si vede solo a sprazzi.
Barak 7 – Lavora ogni pallone miscelando tecnica e fisico.
Sottil – 6 – Quache azione di alleggerimento nel momento in cui l’Inter va all’assalto.
Allenatore: Vincenzo Italiano – 8 – Solo mosse vincenti: dalla posizione da centrocampista aggiunto di Igor, al riposizionamento con la difesa a tre per conservare una vittoria stellare. Anchi i cambi danno un contributo decisivo al crollo dei nerazzurri.
Arbitro Maresca & C. – 8 – Fischia poco e bene. Var Marini/Di Bello – Sv
Commento Dazn Borghi/Marcolin
7 – Accopagnamento non stucchevole e non schierato.
 

Le pagelle di Francesco Matteini​

Coppa Italia / Cremonese-Fiorentina 0-2: io l’ho vista così (Finale a un passo)​

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di Francesco Matteini | 05/04 23:17
Gonzalez e Cabral festeggiano dopo il gol (foto AcfFiorentina)
La finale di Coppa Italia è solo a un passo. Certo, il rammarico per non aver chiuso la tenzone con altre due o tre reti c’è. La Fiorentina ha fatto 24 tiri e stavolta 11 nello specchio della porta. Bottino: un solo gol, più quello su rigore.
D’altronde i viola rigenerati di questi ultimi tempi bisogna prenderli così: spreconi, talvolta pasticcioni, forse anche un pizzico fortunati, non stilisticamente perfetti ma vincenti. Ed è ciò che conta. Cento di questi giorni.
Terracciano 7 – Mantiene la porta inviolata nonostante qualche svarione difensivo dei suoi compagni. La parata su Bonaiuto vale un gol.
Dodò – 6 – Attento, veloce e puntuale in difesa. Episodico il suo apporto offensivo.
Quarta- 6,5 – Per buona parte del primo tempo fa il regista di centrocampo (a sorpresa come Igor con l’Inter), senza trascurare i compiti di copertura.
Igor 5,5 – Ciofani gli ruba parecchie palle di testa. Dessers lo manda in tilt, ma ci pensa Terracciano.
Biraghi6 – Pennella di destro il cross-assist per Cabral.
Barak – 6 – Non ha la velocità di testa e di piede di Bonaventura, però difende quasi sempre al meglio i palloni che riceve.
Amrabat 6 – Esegue con dligenza i compiti di ripulitura della propria metà campo dalle incursioni nemiche.
Mandragora 6 – In società con Amrabat, ma meno appariscente.
Ikone 5 – Si esibisce più volte nel proprio cavallo di battaglia: autoscarto con incespicamento. Non manca il tiro che stende un tifoso in curva.
Cabral 7 – Se arriva un pallone da mettere dentro, lui lo mette dentro. Sarebbe suo anche il raddoppio se Aiwu non lo parasse don un braccio.
Gonzalez 6 – Imperturbabile e delicato nel tocco vellutato per il gol su rigore. Ma è l’unica perla in una gara piena di pasticci e di errori.
Bonaventura 6 – Contribuisce al governo del gioco senza guizzi.
Jovic Sv
Brekalo Sv
Castrovilli Sv
Allenatore: Vincenzo Italiano
– 6,5 – La squadra affronta la gara col piglio giusto, ma le trame risultano solo raramente lineari. Molti errori, enormi sprechi, un delitto non approfittare della superiorità numerica.
Arbitro Mariani & C. – 5 – L’ammonizione a Quarta è una topica notevole, non vede il mani sulla linea di porta: salvato dal Var. Var Mazzoleni/Di Martino – 6 – Fin troppo facile rilevare il fallo di mano.
Commento Canale 5 Trevisani/Cravero 7 – Accompagnamento brioso.
 

Fiorentina-Spezia 1-1: io l’ho vista così (Il gioco duro prevale sulla tecnica)​

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di Francesco Matteini | 08/04 17:04
L’impeto di Italiano (foto AcfFiorentina)
L’afflato vincente della Fiorentina si interrompe qui. E bisogna dire che, alla fine, è pure andata bene. Niente record migliorato (quello delle 9 vittorio consecutive raggiunto nel 1960). Mancato l’appuntamento con la storia. La speranza è che sia solo un inciampo. Giovedì in Conference la verifica.
Aggressiva ma inconcludente in tutto il primo tempo, durante il quale riesce ad ottenre un gol senza neanche un tiro in porta. Vantaggio sprecato con un pastrocchio tra Igor e Trerracciano.

Lo Spezia ricorre al gioco duro sistematico (29 falli, 7 ammoniti) per rompere il ritmo viola: la tattica frutta il punto voluto. Non riesce ad imporsi, invece, il maggior tasso tecnico della Fiorentina nonostante 41 cross, praticamente tutti intercettati dalla difesa avversaria, e 19 tiri (tutti nella ripresa), ma solo 4 nello specchio della porta (e nessuno irresistibile).
La condizione atletica continua ad essere straripante. Nessuno si è accorto che i viola avevano giocato mercoledì contro la Cremonese. E’ evidente che il “serbatorio energetico” non si svuota facilmente. Un elemento che potrà rivelarsi determinante nei prossimi impegni. Chi ha più filo tesserà più tela.

Terracciano 5 – Resta imbambolato mentre Nzola controlla e segna.

Dodò – 7 – Annichilisce Maldini con sprint inarivabili. Attento dietro, guizzante e propositivo in avanti.
Quarta 6.5 – Presidia la zona dando una valida mano al centrocampo, non sempre preciso nei lanci.
Igor 4 – Pisolino primaverile sul rinvio di Dragowski che serve Nzola. Delega Terracciano a sbrogliare la situazione e sbaglia la valutazione. Perde costantemente il duello fisico con l’attaccate dello Spezia.
Biraghi6,5 – Propizia l’autogol del momentaneo vantaggio con un anticipo imperioso e un cross che Wisniewski devia nella propria porta. Il gol non è suo… ma è suo.
Bonaventura6,5 – Corre come un dannato per tutta la metà campo offensiva viola, crea situazioni fastidiose per lo Spezia, non trova inserimenti vincenti.
Castrovilli 5 – Troppo defilato, mai protagonista.
Mandragora 5 – Sbaglia la misura dei lanci, poco grintoso in fase di interdizione.
Ikone – 5,5 – Tanto attivo quanto pasticcione. Continua a dare l’impressione di poter scardinare ogni difesa ma poi finisce per sbatterci contro.
Cabral 5,5 – Difetta spesso nel controllo palla. Generoso ma sempre di spalle alla porta.

Sottil 4 – Qualche spunto sulla fascia, senza trovare passaggi illuminanti o dribbling vincenti.
Gonzalez 6 – Un paio di folate che procurano solo calci di punizioni.
Brekalo 6,5 – Entra e colpisce il palo. Molto mobile e propositivo.
Jovic 6 – Sfiora il pari con un delizioso pallonetto.
Barak 5,5 – Contributo minimo alla causa comune.
Duncan – 4 – Cade come un sacco di patate lasciando via libera a Shomurodov che, fortunatamente, sbaglia.
Allenatore: Vincenzo Italiano – 5,5 – Gli esterni non funzionano fin dal primo minuto, forse il cambio poteva essere anticipato. L’uso di Quarta come centrocampista aggiunto, scopre la difesa sui contropiede avversari.
Arbitro Dionisi & C. – 7 – Sempre vicino all’azione, non gli sfigge niente Var Aureliano/Muto – Sv
Commento Dazn Testoni/Bazzani
7 – Armonico accompagnamento del ritmo gara senza partiginerie esose.
 

Lech Poznan – Fiorentina 1-4: io l’ho vista così (In brodo di giuggiole)​

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di Francesco Matteini | 13/04 23:16
La gioia di Gonzalez dopo il gol (foto Silpress)
Sì, il pari con lo Spezia è stato solo un piccolo inciampo. La cavalcata vincente della Fiorentina riprende con un sonante 4 a 1 in casa del Lech Poznan. Gara mai stata in bilico, neanche quando i polacchi hanno siglato il momentaneo pareggio con l’unico tiro in porta.
Viola determinatissimi e incontentabili, alla ricerca della quinta rete anche nei minuti finali. Nessuna distrazione, nonostante il largo vantaggio. La squadra torna a Firenze con un bottino succoso. Il più largo fra le gare dei quarti di Conference.

A segno centravanti e esterni: una prima volta che manda in brodo di giuggiole.

Come in Coppa Italia, la semifinale è a un passo. E un passo dopo l’altro…
Terracciano 6 – Poche possibilità sul missile che lo trafigge nel primo tempo. Ripresa da disoccupato.
Dodò – 6,5 – Corre come un indemoniato sulla fascia, senza trascurare la fase difensiva. Si lancia a rete da posizione di centravanti ma il passaggio di Gonzalez è impreciso.
Milenkovic6 – Non ha il piede calibrato per impostare il gioco, si limita a spezzare quello del Lech.
Ranieri 6,5 – Neanche lui può fare il centrale-regista, però fa buona guardia: spazza senza vergogna quando occorre, si propone in avanti sfiorando perfino il gol con un bel tiro.
Biraghi6,5– L’intesa con Brekalo è da perfezionare. Ma tiene la fascia in sicurezza e serve a Nico la palla per il raddoppio..
Bonaventura6,5 – Al centro del gioco meno del solito nel primo tempo, trova inserimento e gol nella ripresa.
Amrabat 6,5 – E’ proprio lì, in zona, ma non fiuta il pericolo di Velde che si lancia nello spazio lasciato vuoto dai difensori e calcia a rete indisturbato. Unica macchia su una partita votata alla rapida riconquista della palla.
Mandragora 6 – Primo tempo timidissimo. Il suo apporto cresce nella ripresa.

Gonzalez 8 – Gran tiro a girare sul palo, che diventa un assist per Cabral. Poi si mette in proprio con un salto in alto degno di Tamberi e schiacciando di testa per il raddoppio.
Cabral 7 – Si avventa come rapace sul pallone che carambola tra palo e portiere. Non si sente declassato a dare un contributo in difesa.
Brekalo 6,5 – Secondo tiro della sua ancor breve carriera viola e secondo palo (dopo quello con lo Spezia). Non fortunato ma vivace.
Ikonè 7 – Non manca di cadere su se stesso dopo uno stop di petto. Ma dopo aver creato i presupposti per il gol di Jack e essere finalmente riuscito a centrare la porta in modo efficace, gli si perdona volentieri anche l’essere talvolta goffo.
Castrovilli Sv
Jovic
Sv
Sottil
Sv
Barak – Sv
Allenatore: Vincenzo Italiano
– 8 – Squadra con batterie fisiche e mentali ricaricate dopo il pari al Franchi con lo Spezia. Stavolta i cambi servono solo per dare un po’ di fiato agli uscenti.
Arbitro Irfan Peljto (Bosnia) & C. – 7 – Non deve affrontare situazioni incresciose, dirige con autorevolezza. Var San/Bebek – Sv
Commento Sky Marianella
5 – Stucchevole più d’un cucchiaio di miele, si perde in un mare di inutili chiacchiere anziché seguire ciò che accade in campo.
 

Fiorentina-Atalanta 1-1: io l’ho vista così (Condizione al top nonostante il pari)​

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di Francesco Matteini | 17/04 23:14
Cabral festeggiato dopo il gol (foto Silpress)
L’Atalanta prova a battere i pungni sul tavolo, mettendola sul piano fisico. I viola replicano colpo su colpo senza timori. Dodò quando si ******* pare un vatusso. A Quarta crescono le spalle. Cabral e Milenkovic le hanno di suo e le fanno valere.
La Fiorentina manca l’aggancio alla coppia Juve-Bologna nonostante una superiorità territoriale netta e un numero di occasioni da gol straripante, rispetto all’Atalanta. Un tiro un gol per i nerazzurri, come era accaduto con lo Spezia. Inutile anche l’assalto finale dei viola, con l’Atalanta salvata da una grandissima parata di Sportiello.

Condizione fisica e mentale della Fiorentina al top. Squadra pronta per i due appuntamenti con le coppe.
Terracciano 5,5 – C’è la leggera deviazione di Milankovic, ma la palla gli passa tra testa e mano. Non ha occasione di riscatto perché l’Atalanta non tira più in porta.
Dodò – 7 – Un po’ mezzala, un po’ esterno, un po’ terzino: sempre lucido, costantemente in movimento. E’ in vantaggio sulla percussione di Maehle ma si fa superare dal pallone dando via libera all’avversario che segna.
Quarta 6 – Non sempre reattivo e meno coinvolto nella costruzione del gioco. Sfiora il gol con un bel colpo di testa.

Milenkovic 6,5 – La gara fisica lo esalta. Duelli quasi tutti vinti.

Terzic 5 – Niente cross dalla sua parte, poca intesa coi compagni.
Mandragora 5,5 – Qualche tentativo di mettere ordine, fuori misura ogni suggerimento.
Castrovilli 5,5 – Defilato per tutto il primo tempo e buona parte del secondo. Non trova nè illuminazioni né giocate.
Barak5,5 – Giostra vicino a Cabral ma non si registrano duetti vincenti. Batte a rete senza dare né forza, né traiettoria.
Gonzalez 7 – Svaria per tutto il campo abbandonando, stabilmente, la fascia sinistra. Un bel tiro a sfiorare il sette, un colpo di testa ravvicinato ma debolissimo che Sportiello respinge. Generoso, cede a Cabral l’onore di calciare il rigore.
Cabral 6,5 – Appoggia in rete il rigore con calma olimpica. Si batte come un lottatore di Wrestling nel ring dell’area nerazzurra.
Ikonè 5 – Folate improvvise che si sgonfiano senza un perché.
Brekalo Sv
Bonaventura
7 – Una parata miracolosa di Sportiello gli nega il gol vittoria. Con lui in campo il viola spento diventa viola acceso.
Sottil 5,5 – Numeri che lasciano senza fiato, scelte finali che lasciano senza parole…

Biraghi 6,5 – Entra e calcia la punizione sul palo.
Bianco – Sv
Allenatore: Vincenzo Italiano
– 7 – La squadra mette sotto l’Atalanta atleticamente, nonostante la gara di coppa. I viola creano diverse azioni da gol ma la mira sbilenca e due paratone di Sportiello li costringono al pareggio.
Arbitro Guida & C. – 5,5 – Non condivisbile molte sottovalutazioni di falli evidenti. Var Fabbri/Manganiello – 7 – Vedono il tocco di braccio di Toloi sfuggito ai più, arbitro compreso.
Commento Dazn Mancini/Parolo 6,5 – Accompagnamento senza fronzoli inutili.
 

Fiorentina-Lech Poznan 2-3: io l’ho vista così (Senza Jovic è un’altra squadra… in positivo)​

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di Francesco Matteini | 20/04 21:39
Sottil festeggiato da Dodo dopo il gol (foto Silpress)
La Fiorentina in dieci subisce l’offensiva, rozza ma efficace, dei polacchi, le decisioni incomprensibii dell’arbitro e finisce sotto di tre reti. Poi entra Cabral, esce il cartonato di Jovic, e, recuperata la parità numerica, i viola infilano due palloni nella saccoccia polacca. La sconfitta resta ma la qualificazione alla semifinale di Conference è salva.
Su qualcuno, però, in una fase così delicata della stagione, non si può più contare.
Terracciano 6 – Tre tiri, tre gol, ma è esente da colpe. Non ha neanche un’occasione di fare una parata.
Venuti – 4 – Rinvio moscio che si trasforma in un assit per la rete polacca. Spesso in ritardo sull’avversario, provoca numerose situazioni di pericolo per la retroguardia viola.
Milenkovic5 – In ritardo su Sousa che calcia in rete. Inutilmente nervoso.
Igor 5,5 – Nessuno dei polacchi osa coinvolgerlo nelle numerose schermaglie fisiche. Qualche svista la commette pure lui.
Biraghi5 – E’ dalla sua parte che il Lech trova qualche spazio. Prende stupidamente un’inutile ammonizione.
Bonaventura7 – E’ il più pronto a recuperare palla quando gli avversari hanno esitazioni. Incursioni pericolose, suggerimenti che nessuno sfrutta.
Mandragora 5,5 – Dopo 40 minuti di nulla, ha l’opportunità di calciare a rete con grande potenza: stanno ancora cercando il pallone in via Campo d’Arrigo. Poca interdizione e ancora meno costruzione.
Barak 4,5 – Si danna l’anima nel correre a pressare il primo portatore di palla polacco. Risulta però lento e poco reattivo. Aggirato come un pivello nell’azione del terzo gol. Non basta il recupero palla con contropiede fulminante a fine gara per rimediare.
Gonzalez 6,5 – Ci mette anima e corpo, nel senso di testa, per mettere in difficoltà la difesa avversaria. Accomoda la palla per il gol di Castrovilli.
Jovic 0 – Sempre nascosto dietro l’avversario, osserva gli altri che corrono. Ha un’unica occasione per segnare e centra le gambe del portiere. Lui esce e la Fiorentina torna a ruggire.
Sottil 8 – Il suo piatto al volo, è un uppercut che manda al tappeto il Lech. E’ il più vivace della gara. Gli avversari non riescono ad arginarlo, ci pensa l’arbitro con una serie di decisioni senza senso.
Quarta 6 – Non impeccabile ma meno pasticcione degli altri difensori.
Terzic 4 – Calcia lo stico dell’avversario anziché il pallone: rigore e raddoppio che galvanizzano i polacchi. Stavolta mai in partita.
Castrovilli 7 – Il suo gol chiude la partita e restitusce il respiro ai tifosi viola.
Cabral 7 – Tra un centravanti e un non so (per dirla alla Gaber) la differenza si vede. Con lui in campo la Fiorentina è un’altra squadra.
Kouame – 6 – Mette la freschezza atletica a servizio del trascorrere dei minuti.
Allenatore: Vincenzo Italiano – 5 – Prova un po’ di turn over ma non è ricambiato da coloro a cui ha offerto un’opportunità. Tarantolato non aiuta la squadra a tenere i nervi a posto. Le “briscole” Cabrala-Castrovilli gli permettono di conquistare la qualificazione, non di evitare la prima sconfitta dopo una lunga serie di risultati positivi e la sensazione che abbia messo davvero in pericolo una semifinale già archiviata.
Arbitro Rade Obrenovic (Slovenia) & C. – 0 – Semplicemente indecente. Non giudica fallosa una gomitata volontaria in area che apre la cute di Gonzalez a palla lontana. Sarebbe rigore e espulsione da manuale, ma lo sloveno sorvola. Ne combina di tutti i colori anche prima e dopo questo episodio. Var Nejc Kajtazovic/Matej Jug – 1 – Sull’aggressione a Gonzalez probabilmente sono a fissare il ristorante per la serata. Vedono (bene) la scarpata di Terzic.
Commento Sky Ciarravano/Orsi 6,5 – Non sfavillanti, ma corretti e ascoltabili.
 

Monza-Fiorentina 3-2, le pagelle: malissimo la difesa, si salvano Kouamé e Saponara​

Martinez Quarta il peggiore insieme ad Amrabat, giornata no anche per Terracciano

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Foto ACF Fiorentina
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Calcio 2022-2023
Serie A
TABELLINO PARTITAMonza - Fiorentina
SQUADRA IN CASAMonza
SQUADRA AVVERSARIAFiorentina

I Migliori Today​

Kouamé 7: Italiano decide a sorpresa di lanciaro dal primo e lui ricambia portando la squadra in vantaggio dopo soli 7', riuscendo a liberarsi bene su calcio d'angolo e incornare alle spalle di Di Gregorio. Nel vivo del gioco, pochi minuti dopo serve anche l'assist per il raddoppio di Saponara. Un po' come tutta la squadra cala successivamente.
Saponara 6.5: Un po' come Kouamé, parte forte con continue sgasate sul lato sinistro che mettono in difficoltà il Monza. Svaria su tutto il fronte offensivo, come in occasione del gol, dove è bravo a inserirsi e freddare Di Gregorio da distanza ravvicinata.
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I peggiori Today​

Martinez Quarta 4: giornata da horror per il centrale argentino. Già sullo 0-2 dà segnali di difficoltà, facendosi sfuggire Caldirola su calcio d'angolo. Sul primo gol subito si fa saltare nettamente da Caprari, mentre sul secondo si addormenta letteralmente su Dani Mota. Non contento rischia pure nella ripresa, nell'occasione mangiata da Colpani, avviata proprio da un suo intervento a vuoto.
Terracciano 5: poteva fare sicuramente meglio sull'autogol di Biraghi, mentre sulla rete di Dani Mota calcola male il tempo di uscita.
Barak 5: impalpabile, anche nel primo quarto d'ora di euforia viola. Sbaglia tanti passaggi facili, si fa quasi sempre sopraffare dalla difesa brianzola.
Amrabat 5: comincia bene, poi dopo il 2-0 perde un po' troppi palloni nella sua zona di campo. Ingenuo il rigore procurato, con un fallo inutile su Dani Mota.
Jovic 5: Italiano lo butta dentro per cercare il pareggio, ma è praticamente inesistente. Un giocatore da recuperare in vista del finale di stagione.
Dodo 5.5: molto bravo nell'avviare l'azione del raddoppio, mandando al bar Pessina. Purtroppo poi va in grande difficoltà come tutta la squadra, e non è un caso che il Monza attacchi sempre dalla sua parte.
Milenkovic 5.5: gara fatta di alti e bassi. Troppo arrembante in occasione del giallo procurato, non riesce ad arginare le ripartenze del Monza.
Mandragora 5.5: è mancato il suo apporto oggi, soprattutto tra la linea di centrocampo e quella di attacco. Probabilmente accusa le tante partite giocate.
Cabral 5.5: nel primo tempo si esibisce in una rovesciata che purtroppo viene deviata, mentre nel finale ha sulla testa il pallone del pareggio, bloccato però da Di Gregorio. In ogni caso fatica a farsi trovare dai compagni ed entrare più dentro la manovra offensiva. E' comunque sempre l'ultimo a mollare.
Castrovilli 5.5: da un giocatore della sua qualità ci si aspetta sempre qualcosa quando entra a gara in corso. Incide poco, anzi rischia di procurare un altro rigore al Monza con una spinta su Caprari.
Sottil 5.5: riesce a rendersi pericoloso solo con un tiro deviato, bloccato in due tempi da Di Gregorio. Per il resto poca roba.

Monza-Fiorentina 3-2, i voti​

FIORENTINA (4-2-3-1): Terracciano 5; Dodò 5.5 (80' Terzic 6), Martinez Quarta 4, Milenkovic 5.5, Biraghi 6; Amrabat 5 (71' Duncan 6), Mandragora 5.5 (71' Jovic 5); Kouamé 7, Barak 5.5 (61' Sottil 5.5), Saponara 6.5 (61' Castrovilli 5.5); Cabral 5.5. Italiano 5
 

Fiorentina-Lech Poznan 2-3: io l’ho vista così (Senza Jovic è un’altra squadra… in positivo)​

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di Francesco Matteini | 20/04 21:39
Sottil festeggiato da Dodo dopo il gol (foto Silpress)
La Fiorentina in dieci subisce l’offensiva, rozza ma efficace, dei polacchi, le decisioni incomprensibii dell’arbitro e finisce sotto di tre reti. Poi entra Cabral, esce il cartonato di Jovic, e, recuperata la parità numerica, i viola infilano due palloni nella saccoccia polacca. La sconfitta resta ma la qualificazione alla semifinale di Conference è salva.
Su qualcuno, però, in una fase così delicata della stagione, non si può più contare.
Terracciano 6 – Tre tiri, tre gol, ma è esente da colpe. Non ha neanche un’occasione di fare una parata.
Venuti – 4 – Rinvio moscio che si trasforma in un assit per la rete polacca. Spesso in ritardo sull’avversario, provoca numerose situazioni di pericolo per la retroguardia viola.
Milenkovic5 – In ritardo su Sousa che calcia in rete. Inutilmente nervoso.
Igor 5,5 – Nessuno dei polacchi osa coinvolgerlo nelle numerose schermaglie fisiche. Qualche svista la commette pure lui.
Biraghi5 – E’ dalla sua parte che il Lech trova qualche spazio. Prende stupidamente un’inutile ammonizione.
Bonaventura7 – E’ il più pronto a recuperare palla quando gli avversari hanno esitazioni. Incursioni pericolose, suggerimenti che nessuno sfrutta.
Mandragora 5,5 – Dopo 40 minuti di nulla, ha l’opportunità di calciare a rete con grande potenza: stanno ancora cercando il pallone in via Campo d’Arrigo. Poca interdizione e ancora meno costruzione.
Barak 4,5 – Si danna l’anima nel correre a pressare il primo portatore di palla polacco. Risulta però lento e poco reattivo. Aggirato come un pivello nell’azione del terzo gol. Non basta il recupero palla con contropiede fulminante a fine gara per rimediare.
Gonzalez 6,5 – Ci mette anima e corpo, nel senso di testa, per mettere in difficoltà la difesa avversaria. Accomoda la palla per il gol di Castrovilli.
Jovic 0 – Sempre nascosto dietro l’avversario, osserva gli altri che corrono. Ha un’unica occasione per segnare e centra le gambe del portiere. Lui esce e la Fiorentina torna a ruggire.
Sottil 8 – Il suo piatto al volo, è un uppercut che manda al tappeto il Lech. E’ il più vivace della gara. Gli avversari non riescono ad arginarlo, ci pensa l’arbitro con una serie di decisioni senza senso.
Quarta 6 – Non impeccabile ma meno pasticcione degli altri difensori.
Terzic 4 – Calcia lo stico dell’avversario anziché il pallone: rigore e raddoppio che galvanizzano i polacchi. Stavolta mai in partita.
Castrovilli 7 – Il suo gol chiude la partita e restitusce il respiro ai tifosi viola.
Cabral 7 – Tra un centravanti e un non so (per dirla alla Gaber) la differenza si vede. Con lui in campo la Fiorentina è un’altra squadra.
Kouame – 6 – Mette la freschezza atletica a servizio del trascorrere dei minuti.
Allenatore: Vincenzo Italiano – 5 – Prova un po’ di turn over ma non è ricambiato da coloro a cui ha offerto un’opportunità. Tarantolato non aiuta la squadra a tenere i nervi a posto. Le “briscole” Cabrala-Castrovilli gli permettono di conquistare la qualificazione, non di evitare la prima sconfitta dopo una lunga serie di risultati positivi e la sensazione che abbia messo davvero in pericolo una semifinale già archiviata.
Arbitro Rade Obrenovic (Slovenia) & C. – 0 – Semplicemente indecente. Non giudica fallosa una gomitata volontaria in area che apre la cute di Gonzalez a palla lontana. Sarebbe rigore e espulsione da manuale, ma lo sloveno sorvola. Ne combina di tutti i colori anche prima e dopo questo episodio. Var Nejc Kajtazovic/Matej Jug – 1 – Sull’aggressione a Gonzalez probabilmente sono a fissare il ristorante per la serata. Vedono (bene) la scarpata di Terzic.
Commento Sky Ciarravano/Orsi 6,5 – Non sfavillanti, ma corretti e ascoltabili.
Italiano sta solo raccogliendo i frutti con Jovic........non è arte sua gestire dei talenti!
 
Firenze, 28 aprile 2023 – Coppa Italia: Fiorentina-Cremonese 0-0. I viola a Roma il 24 maggio per la finale contro l’Inter.

Pagelle​



Terracciano 6. Primo tempo super quieto, solo qualche rilancione. Poco sudore anche nella ripresa, a parte quello per un’uscita su Dessers.

Milenkovic 6,5. Un paio di lanci sballati, poi molta attensione nelle chiusure e nessun errore.

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Igor 6. La sua partita dura poco più di un’ora, va un po’ in difficoltà dopo l’ingresso di Dessers e poi esce per un problema muscolare . (Ranieri 6. Un rischio (rimediato) contro Dessers)

Biraghi 6. Propositivo sulla fascia, dove cerca di potenziare la catena con Gonzalez.





Castrovilli 6. Inizio morbido scosso da qualche urlaccio di Italiano. Fatica a centrare la sua partita, prezioso semmai in chiusura nell’uno contro uno vicino all’area di rigore viola. ( Amrabat sv )

Mandragora 6. Molte corse in pressing, lavoro oscurissimo senza guizzi.

Gonzalez 6,5. Gran blitz al 26’, poi partita un p o’ defilata fino al sinistro che quasi sbuccia un palo. Contributo generoso in chiusura. ( Kouame sv )





Barak 5,5. Tra le linee non è Bonaventura e si vede. Parecchie corse a vuoto, l’impegno fa curriculum ma non la differenza.

Cabral 6. Si vede il giusto in area, è però attivo per coodinare la manovra. Cerca di innescare Gonzalez dopo un bel controllo, il passaggio è leggermente arretrato.

Italiano 7. Sceglie un atteggiamento prudente, la Fiorentina vuole gestire il vantaggio e ci riesce. Tutto molto calcolato e senza rischi veri.



Angelo Giorgetti
 
Terracciano 6: gara quasi da spettatore non pagante, una sola piccola indecisione su di un corner.

Dodò 7: spinge come un matto come al solito, salta gli avversari come birilli, aiuta il centrocampo convergendo quando ha la palla. Terzino fenomenale, anche se a volte tende a strafare un po’. Mezzo voto in meno per la goffa ammonizione che gli costa il giallo, ma la prestazione, e non è la prima, resta eccezionale

Milenkovic 7: pericoloso quando sale su calcio piazzato, coriaceo quando c'è da difendere la porta. Prova esemplare

Igor 6,5: sempre in anticipo sugli attaccanti grigiorossi. Dà una mano alla mediana in costruzione. Gara positiva ma esce per infortunio, sperano che non sia nulla di grave. Dal 64’ Ranieri 6,5: soffre un po’ la fisicità di Dessers ma tutto sommato regge sempre il colpo, e nel finale chiude il fortino

Biraghi 6: motorino infaticabile a sinistra. Si limita all’ordinaria amministrazione, non che stasera servisse altro

Mandragora 6,5: ennesima partita di grande pulizia tecnica, prezioso anche nelle zone più avanzate

Castrovilli 6: un paio di appoggi sbagliati in avvio, poi cresce di condizione trovando tracce in verticale da dieci puro. L’impressione è che renda meglio sulla trequarti. Dall’80’ Amrabat SV

Ikonè 5,5:
parte anche bene risultando pericoloso sulla corsia, poi s’incupisce. Ormai una costante. Dal 64’ Sottil 6: quando parte palla al piede fa paura, dà una mano anche in ripiegamento

Barak 5,5: conferma di non essere in un grandissimo stato di forma. Vaga per il campo senza mai incidere. Risulta paradossalmente più utile nella parte finale del match, quando la Cremonese alza un po’ il baricentro.

Nico Gonzalez 6: quando si accende semina il panico indifferentemente a sinistra e a destra anche se tende a nascondersi in alcune fasi del match. Sfiora il gol col suo solito mancino a giro. Dal 90’+1 Kouamé SV

Cabral 5,5:
soffocato da Locoshvili nelle prime fasi di gara. Sgomita e cerca la rete di testa a fine partita. Serata difficile, ma va più che bene così.

All. Italiano 6,5: finalmente la lezione del Braga pare appresa. La Fiorentina gioca una gara coi giri bassissimi, ma senza rischiare praticamente nulla. Risparmia saggiamente Amrabat e Quarta (diffidati) e si guadagna una semifinale per scrivere la storia della Fiorentina.
 
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