Rammento a me stesso che siamo qui a discutere grazie alle baciate, che hanno gonfiato patrimonio ed attivi delle venete
«Dopo il Fir per le baciate una soluzione di sistema»
I legali chiedono uno schema di azzeramento fuori dai tribunali
Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)13 Jun 2021di Federico Nicoletti
Decisiva La sentenza del processo Bpvi: decisiva anche sul fronte baciate
«Una soluzione di sistema sulle baciate? Sì, certo che servirebbe. Non è una novità: la chiediamo da cinque anni». Si allarga il fronte dei legali in movimento sul fronte dei finanziamenti correlati all’acquisto di azioni. E ora che la soluzione dei risarcimenti per i risparmiatori sulle azioni con il Fir è ormai ben instradata (71 mila domande su 144 mila già validate, per oltre 353 milioni di indennizzi riconosciuti e 250 già pagati), trova più spazio per esser considerata l’idea di una soluzione di sistema, che eviti di ingolfare di cause i tribunali su uno dei lasciti più avvelenati di Popolare Vicenza e Veneto Banca.
Con quasi mille debitori per 1,8 miliardi di crediti superstiti, secondo i dati dei commissari liquidatori. Non solo con le due liquidazioni, ma anche con Intesa Sanpaolo (535 debitori per 258 milioni di finanziamenti, di cui 117 correlati, solo per Bpvi, secondo i liquidatori). Problema che rispunta, di fronte al ripreso attivismo che alcuni legali segnalano da Amco, con l’arrivo di estratti conto che chiedono il rientro e cifre che lievitano a colpi del 16% tra tassi e spese.
La più diretta, come si evince dalla dichiarazione iniziale, è Barbara Puschiasis, l’avvocato dell’associazione friulana Consumatori attivi, in prima linea in questi anni su Bpvi: «Chiediamo dal primo tavolo governativo sulle azioni di aprire una discussione con le liquidazioni e Amco per definire uno schema di compensazione». Azzeramento delle pretese sulle «baciate» unica soluzione possibile, per Puschiasis, dopo la sentenza penale di marzo del processo Bpvi, con la condanna dell’ex presidente Gianni Zonin e altri 4 manager: «Il diritto ha dato ragione ai risparmiatori. La sentenza penale ha riconosciuto che i reati di aggiotaggio e falso in prospetto si sono consumati, proprio con l’esistenza delle baciate. I colpiti dalle baciate sono persone offese e i contratti sono nulli, essendo in contrasto con la legge penale. La strada mi pare chiara, ma non la si vuole percorrere».
Comune l’idea della necessità di una soluzione non affidata aule di tribunale: «Qualcosa si sono rimessi in moto, sui recuperi, pur se sulle baciate alla fine non si sono mai fermati: segnalazioni, telefonate», dice l’avvocato Fulvio Cavallari, riferimento veneto di Adusbef. «Il punto è che la soluzione non può arrivare dai tribunali; dovrebbe venire da un tavolo al ministero dell’economia con i liquidatori e le associazioni dei consumatori che definisca una soluzione concordata».
In un quadro generale con molti rivoli: «Un vero risveglio su casi in realtà non si vede.certo, le telefonate arrivano tutti i giorni da chi vede lievitare il conto a forza di interessi - riprende Puschiasis -. Di recente sono piuttosto giunte lettere che minacciano la revoca dei rapporti, che abbiamo contestato. Da Amco ma anche da Intesa». L’altro fronte decisivo, i prestiti correlati, spesso parzialmente, in bonis: «Tantissime posizioni erano transitate a Intesa alla liquidazione, non essendo in sofferenza. C’è chi pagato e ha continuato a farlo, magari su posizioni di microimprese solo parzialmente baciate. Ci sono state le retrocessioni dei crediti alle liquidazioni, ma ora si sono chiuse e questo diventa un problema enorme.
Parliamo di aziende sane e quello che è di Intesa lì resta. E qui che facciamo? Recuperiamo il credito? Arriviamo alle cause? Perché con le ‘baciate’ parliamo di contratti in frode alla legge. Anche per questo serve una soluzione di compensazione che andava definita prima».
Quadro condiviso dall’avvocato Maria Bruschi di Vittorio Veneto, che con il suo studio legale sta seguendo, a cavallo tra Veneto e Friuli, una cinquantina di casi di «baciate» nel senso più ampio, tra portage puri e finanziamenti parzialmente correlati, in gran parte legate a Popolare di Vicenza. Anche con pronunce in tribunale favorevoli, su partite anche milionarie, molte in capo alle società: «Fatto per cui le baciate, con la segnalazione in centrale rischi, creano anche un effetto domino nei rapporti con altri istituti di credito. Oltre ad essere un problema anche solo per la rappresentazione in bilancio - sostiene l’avvocato Bruschi -. Devo dire che azioni aggressive non ne abbiamo viste e da Amco c’è semmai disponibilità. Pur se la società chiede sovente la restituzione di una percentuale dell’importo, cosa che spinge a rivolgersi a un tribunale per far dichiarare la nullità».
E la possibile soluzione di sistema? «Ha assolutamente senso - replica l’avvocato Bruschi-. Anche nel senso minimo di creare procedure veloci. In ogni caso chi si trovi il problema deve affrontarlo. Rimaner fermi è la cosa più sbagliata».
” Puschiasis Dopo la sentenza Bpvi azzeramenti unica via
Cavallari La chiave è un tavolo al ministero dell’economia per una via d’uscita
Bruschi Effetto domino con le altre banche Il nodo va affrontato