FIR over 35/100 k che documentazione fornire II

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

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FIR, Zanettin: Senato unanime su OdG su riparto del residuo

FIR, impresa di Zanettin che mette tutti d’accordo: il Senato vota all’unanimità OdG su riparto del residuo del Fondo indennizzo risparmiatori
Di Avv. Fulvio Cavallari -15 Febbraio 2023, 23:28552


Ci sono momenti in cui tutto sembra perduto e oggi stavano sparendo le speranze di migliaia di famiglie vittime dei crac bancari, perché il governo sembrava seriamente intenzionato a non concedere nulla di propria iniziativa: niente da fare insomma per redistribuire gli ultimi 500 e passa milioni del Fir ai risparmiatori, serviva il parere di Bruxelles.

Una mazzata, non c’è che dire, ore di snervante attesa, come fronteggiare una cosa simile? Ma soprattutto perché? Si tratta di fondi di provenienza dai conti dormienti, messi lì apposta a tutela del risparmio tradito! La cosa non era facile da digerire, non lo era per i rappresentanti delle associazioni dei risparmiatori di sicuro, in costante fibrillazione dopo una sin troppo lunga altalena di notizie poco rassicuranti.

Non lo era neppure per le vittime dei crac, come spiegargli che, praticamente, era tutto finito dopo che la legge 145/2018 prometteva un ulteriore riparto?

Ezzelino III da Onara, Adusbef e ViPiù hanno seguito minuto per minuto (anche) oggi la querelle, Patrizio Miatello al Senato, ViPiù e Adusbef riportando fedelmente la cronaca odierna, che ha visto protagonista indiscusso il senatore vicentino di FI Pierantonio Zanettin.

Ore di attesa sul filo del rasoio, Zanettin non molla la presa, non accetta in alcun modo che la questione del riparto dei restanti 500 milioni del Fir venga subordinata al parere dell’UE (che non c’entra nulla, questo il teorema dimostrato dal parlamentare vicentino anche con l’esempio di quanto accaduto in Tercas), il braccio di ferro è col MEF che vorrebbe invece la consultazione con le autorità europee, magari per prendere tempo verso il… nulla di fatto e da fare.

Si discute animatamente fuori e dentro l’aula, bisogna limare il testo dell’Ordine del Giorno vien detto al senatore vicentino. ViPiù nel mentre, col supporto di chi vi scrive e della redazione, riporta l’accaduto quasi in tempo reale («Fir e Milleproroghe oggi al voto: Zanettin (FI): “Si incrementino indennizzi a risparmiatori truffati da banche”» e «Fondo Indennizzo Risparmiatori, Zanettin: “Distribuire l’avanzo”. Il Governo: “Prima sentiamo l’Europa”»).

Verso le 18, poi, c’è l’intervento di Zanettin che con soddisfazione prende atto della variazione all’OdG: al posto del parere preventivo dell’UE compare il dictum “previa istruttoria tecnica” che fa la differenza, scomparendo ogni riferimento al placet dell’Europa.

Incredibile a dirsi il Senato con voto unanime approva, un voto trasversale che travolge ogni remora governativa e spazza via un parere europeo peraltro superfluo dato che la 145/2018 aveva già scontato il vaglio dell’UE, senza contare ha aggiunto Zanettin (nel video in copertina lo vediamo commentare con Patrizio Miatello l’esito della… battaglia o, è meglio dire, guerra odierna) che la sentenza Tercas della Corte di giustizia europea ha già chiarito che i fondi che provengono dal mondo bancario (e tanto più i fondi dormienti) essendo finalizzati al ristoro dei risparmiatori vittime dei crack bancari non sono aiuti di stato.

Il voto unanime dovrebbe (usiamo ancora il condizionale perché un Ordine del giorno è un indirizzo per il Governo ma non è ancora un provvedimento) chiudere ogni altro genere di discussione, è un precedente di un certo rilievo, cosa peraltro molto difficile da realizzare nel panorama politico italiano, ma è evidente che di fronte ad una tragedia che ha coinvolto centinaia di migliaia di famiglie c’è ben poco da dire.

Se non che ad onor del vero, e lo rivendichiamo dopo mille sforzi di informazione “corretta” soprattutto tramite questo mezzo e di tentativi, in primis di Ezzelino Da Onara e di Adusbef, di trovare una linea comune delle associazioni indirizzata a trovare la soluzione e non a innalzare solo inutili barricate. Ora Ezzelino da Onara, Adusbef e ViPiu.it sono felici di aver spinto Zanettin ad impegnarsi sempre di più in una battaglia che pure stava conducendo, spesso sotto traccia senza riflettori e intemerate…

L’ordine del giorno merita di essere trascritto integralmente, rappresenta la sintesi di un impegno politico di cui va dato atto: “G1.300 Zanettin (FI) Il Senato, in sede di esame del disegno di legge di conversione in legge del decreto legge 29 dicembre 2022, n. 198, recante disposizioni urgenti in materia di termini legislativi, premesso che: • i commi da 493 a 507 dell’articolo 1, della legge 30 dicembre 2018, n. 145 (legge di bilancio 2019), e successive modificazioni e integrazioni, istituiscono presso il Ministero dell’economia e delle finanze, e disciplinano, il Fondo indennizzo risparmiatori (FIR); • il comma 496 della citata legge n. 145 del 2018, prevede che la misura dell’indennizzo per gli azionisti è commisurata al 30 per cento del costo di acquisto delle azioni, entro il limite massimo complessivo di 100.000 euro per ciascun risparmiatore; • lo stesso comma precisa altresì che tale percentuale del 30 per cento può essere incrementata qualora in ciascuno degli anni 2019, 2020 e 2021 le somme complessivamente erogate per l’indennizzo, secondo il piano di riparto siano inferiori, alla previsione di spesa; • il citato Fondo gestito da Consap aveva una dotazione iniziale di 1.575 milioni, che è stata utilizzata solo in parte; • dai dati finora messi a disposizione e pubblicati dal Ministero dell’economia e delle finanze, consta che al 31 dicembre 2022 il saldo tutt’ora inutilizzato ammonti a circa 500 milioni di euro; • i lavori della Commissione Tecnica, che erano sostanzialmente completati al 31 dicembre 2022, sono stati prorogati fino al 30 giugno 2023, ai sensi dell’articolo 3, comma 7 del decreto legge in titolo, per esaurire alcuni contenziosi, impegna il Governo: a valutare, previa istruttoria tecnica, di assumere le più opportune iniziative anche di carattere normativo per procedere all’incremento della percentuale di indennizzo prevista a favore degli azionisti, già ammessi a beneficiare del FIR, in conformità a quanto già previsto dal citato comma 496 della legge di bilancio 2019.

Tutto finito? Certo che no, ora si dovrà attendere l’istruttoria tecnica, con l’opportuno coinvolgimento delle associazioni dei consumatori che attendono da tempo un tavolo di confronto al MEF.

Ma gli impegni governativi, oggi sollecitati dal voto unanime al Senato, poi, dovranno essere mantenuti nel più breve tempo possibile si spera, perché appare superfluo dire che non c’è più tempo, la gente aspetta dagli anni della liquidazione delle banche la fine di questa storia.

L’auspicio è quello di chiuderla rapidamente, anche se lascerà un segno, inutile farsi illusioni.

Per completezza, dopo la “festosa foro di gruppo, riportiamo di seguito una nota Ansa su Zanettin e il comunicato di Ezzelino III da Onara
 
ShowDoc

1.300 (testo 2)

Zanettin (*)

Accolto

Il Senato,

in sede di esame del disegno di legge di conversione in legge del decreto legge 29 dicembre 2022, n. 198, recante disposizioni urgenti in materia di termini legislativi (AS 452-A),

premesso che:

i commi da 493 a 507 dell'articolo 1, della legge 30 dicembre 2018, n. 145 (legge di bilancio 2019), e successive modificazioni e integrazioni, istituiscono presso il Ministero dell'economia e delle finanze, e disciplinano, il Fondo indennizzo risparmiatori (FIR);

il comma 496 della citata legge n. 145 del 2018, prevede che la misura dell'indennizzo per gli azionisti è commisurata al 30 per cento del costo di acquisto delle azioni, entro il limite massimo complessivo di 100.000 euro per ciascun risparmiatore;

lo stesso comma precisa altresì che tale percentuale del 30 per cento può essere incrementata qualora in ciascuno degli anni 2019, 2020 e 2021 le somme complessivamente erogate per l'indennizzo, secondo il piano di riparto siano inferiori, alla previsione di spesa;

il citato Fondo gestito da Consap aveva una dotazione iniziale di 1.575 milioni, che è stata utilizzata solo in parte;

dai dati finora messi a disposizione e pubblicati dal Ministero dell'economia e delle finanze, consta che al 31 dicembre 2022 il saldo tutt'ora inutilizzato ammonti a circa 500 milioni di euro;

i lavori della Commissione Tecnica, che erano sostanzialmente completati al 31 dicembre 2022, sono stati prorogati fino al 30 giugno 2023, ai sensi dell'articolo 3, comma 7 del decreto legge in titolo, per esaurire alcuni contenziosi,

impegna il Governo:

a procedere, previa istruttoria in sede tecnica, all'incremento della percentuale di indennizzo prevista a favore degli azionisti, già ammessi a beneficiare del FIR, in conformità a quanto già previsto dal citato comma 496 della legge di bilancio 2019.

________________

(*) Aggiungono la firma in corso di seduta la senatrice Sbrollini; i senatori Romeo, Paganella, Bizzotto, Stefani e i restanti componenti del Gruppo LSP-PSd'Az; le senatrici Guidolin, Naturale e i restanti componenti del Gruppo M5S; Martella e i restanti componenti del Gruppo PD-IDP; Lisei e i restanti componenti del Gruppo FdI; De Poli e i restanti componenti del Gruppo Cd'I-NM (UDC-CI-NcI-IaC)-MAIE; Patton e i restanti componenti del Gruppo Aut (SVP-Patt, Cb, SCN); Magni e i restanti componenti del Gruppo Misto-AVS.
 
Si continua a parlare di migliorare il ristoro per gli azionisti "gia' ammessi"...
Incredibile come dei "non ammessi" per arbitrarie interpretazioni della Commissione non freghi nulla a nessuno.
 
Si continua a parlare di migliorare il ristoro per gli azionisti "gia' ammessi"...
Incredibile come dei "non ammessi" per arbitrarie interpretazioni della Commissione non freghi nulla a nessuno.
Io speravo che l'associazione "noi che credevamo nella banca popolare di vicenza " mi aiutasse ma per gli esclusi non fa nulla
 
Azzerati Carife a Montecitorio per chiedere slocco indennizzi – Telestense

Azzerati Carife a Montecitorio per chiedere slocco indennizzi

Tra i risparmiatori che hanno avuto accesso al Fir, il Fondo indennizzi risparmiatori prorogato fino a giugno, ci sarebbe ancora chi non avrebbe ottenuto l’indennizzo e chi l’avrebbe ottenuto parzialmente a causa di un problema tecnico.

E’ quanto emerso dall’incontro a Montecitorio tra il deputato ferrarese della Lega, Davide Bergamini, e i rappresentanti degli azzerati, Milena Zaggia di Movimento Risparmiatori Traditi, Marco Cappellari e Mirko Tarroni di Amici della Carife.

“Mi farò portavoce delle istanze dei ferraresi che sono in attesa di risposte concrete” spiega Bergamini tramite una nota a margine dell’incontro e il parlamentare spera di ottenere un riscontro da parte del ministero delle Finanze.
 
Indennizzi e ‘rigettati’ Carife, il caso finisce al Mef: “Da Bergamini ottenuti impegni”

Indennizzi e ‘rigettati’ Carife, il caso finisce al Mef: “Da Bergamini ottenuti impegni”

Le associazioni Risparmiatori Traditi e Amici della Carife hanno incontrato a Montecitorio il deputato ferrarese e illustrato i problemi ancora sul tappeto: "Ci sono anche imprenditori e risparmiatori tartassati da società di recupero crediti"

La ‘storia infinita’ degli azzerati ex Carife si arricchisce di un nuovo capitolo e di nuove speranze. In questi giorni il deputato ferrarese Davide Bergamini ha accolto a Montecitorio Milena Zaggia di Movimento Risparmiatori Traditi, Marco Cappellari e Mirko Tarroni di Amici della Carife. Un incontro giudicato da entrambe le parti proficuo in cui i tre ferraresi, in rappresentanza di chi è stato colpito dalla crisi della Cassa di risparmio di Ferrara, si sono espressi in merito alle dinamiche che tutt’oggi li riguardano da vicino.

Tra i risparmiatori che hanno avuto accesso al Fir (il Fondo indennizzo risparmiatori), “c’è chi ancora non ha ottenuto l’indennizzo – spiega Marco Cappellari – e chi l’ha ottenuto solo in maniera parziale a causa di un problema tecnico e per questo motivo la proroga fino a giugno del Fondo indennizzi rappresenta un’ulteriore opportunità per le pratiche ancora in lista”. “Si tratta – ha aggiunto Cappellari – di un migliaio circa di ferraresi ‘rigettati’. Cercheremo quindi di ‘recuperarli’ grazie anche all’impegno che si è assunto Bergamini di capire quali possano essere i margini “. Ma i problemi messi sul tappeto non si fermano qui: “Al Fondo indennizzo è rimasto un avanzo di 500 milioni e da tempo diciamo che, come stabilisce la legge, questo denaro debba essere redistribuito a chi non ha ancora avuto indennizzi e per incrementare un po’ quel 30% di rimborsi molti hanno già ottenuto”.

“A Bergamini – conclude Cappellari – abbiamo anche segnalato che a distanza di anni dal crollo della banca ci sono ancora piccoli imprenditori e risparmiatori che vengono tartassati dalle società di recupero crediti, perché l’altro paradosso è che sono state azzerate le azioni, è stata azzerata la banca, ma i debiti (sotto forma di mutui e finanziamenti) sono stati lasciati. Bergamini ha assicurato il suo impegno in merito a tutti i problemi che abbiamo messo sul tavolo: nascerà dunque una interlocuzione con il Mef e con Consap, l’ente che paga gli indennizzi”.

“È stato un vero piacere poter affrontare la questione con i diretti interessati – ha dichiarato Bergamini – e sviluppare un clima di collaborazione e un percorso che mi consentirà di farmi portavoce delle istanze dei ferraresi che sono in attesa di risposte concrete al fine di recepire l’indennizzo che gli spetta. Lavoriamo per ottenere un riscontro da parte del Ministero delle Finanze e con l’obiettivo di fornire il prima possibile un responso ai tanti ferraresi che hanno avuto un problema con l’istituto bancario in questione”.
 
Qualcuno di voi è a conoscenza se quelli del FIR stanno andando avanti con la visione delle pratiche rimaste? O siamo tutti in attesa che il governo batta un colpo?
In ogni caso, con pessimismo, ritengo che i fregati siamo e resteremo noi
 
Da un quotidiano finanziario

Incardinata al Senato la nuova bicamerale banche

Muove i primi passi la nuova commissione d'inchiesta sul sistema bancario, ormai un classico da due legislature. La proposta istitutiva di un nuovo organismo, presentata dal senatore di Forza Italia, Pierantonio Zanettin, è stata assegnata alla commissione Finanze di Palazzo Madama. La fine anticipata della passata legislatura non aveva permesso di chiudere i lavori della commissione presieduta da Carla Ruocco. Non era stato tra l'altro possibile approfondire i temi legati alle cripto-attività, alla finanza sostenibile e alle non performing exposure (npe).

In base alla proposta la nuova commissione dovrà essere composta da 15 deputati e altrettanti senatori. Come in passato avrà i poteri e le medesime limitazioni dell'autorità giudiziaria. Tra gli ambiti di intervento ci sarà la valutazione di impatto della regolamentazione (Vir) sulle banche popolari e di credito cooperativo, la governance delle fondazioni bancarie; la gestione degli istituti bancari, finanziari e assicurativi, coinvolti in situazioni di crisi o di dissesto e salvati con risorse pubbliche. Una lente sarà poi puntata sulle politiche di remunerazione degli istituti. In settimana intanto, quando sono trascorsi quattro mesi dall'inizio della legislatura, potrebbe chiudersi il cerchio sulla composizione delle commissioni bicamerali. (riproduzione riservata)
 
In base alle regole del diritto amministrativo si: ma tra commissione e diritto amministrativo corre grave inimicizia. O almeno così ho capito io. E sarei felicissimo di ammettere il mio errore
 
In base alle regole del diritto amministrativo si: ma tra commissione e diritto amministrativo corre grave inimicizia. O almeno così ho capito io. E sarei felicissimo di ammettere il mio errore
Esatto. Non mi risulta che ad oggi ci siano stati riesami delle pratiche respinte. Quindi mi piacerebbe capire di che cosa parla la Zaggia
 
Abbiamo avuto dei rigetti per esame errato Ade.
Attraverso sito Consap sezione Contatti e selezionando FIR, si può chiedere riesame domanda riallegando documenti (esempio conti correnti cointestato)
 
Abbiamo avuto dei rigetti per esame errato Ade.
Attraverso sito Consap sezione Contatti e selezionando FIR, si può chiedere riesame domanda riallegando documenti (esempio conti correnti cointestato)
Ah ok. Quindi solo problema Ade. Credevo si parlasse anche di chi è stato rigettato nel “merito”…. Merito che riguarda solo arbitrarie date di acquisto. Grazie del chiarimento
 
Ah ok. Quindi solo problema Ade. Credevo si parlasse anche di chi è stato rigettato nel “merito”…. Merito che riguarda solo arbitrarie date di acquisto. Grazie del chiarimento
A mio parere possono chiedere il riesame rigetto anche coloro che sono stati parzialmente indennizzati allegando altra documentazione.
Per la determina annualità per Istituto novembre 2022 della Commissione Tecnica, a domande già inviate chiedere il riesame domanda evidenziando che le annualità non sono previste nella 145/18 che per altro cita la "detenzione" .
La Commissione Tecnica ha avuto la proroga fino al 30/06/2023 per il riesame.... utile che lavori e produca
 
Io speravo che l'associazione "noi che credevamo nella banca popolare di vicenza " mi aiutasse ma per gli esclusi non fa nulla
Non è vero che non interessa a nessuno. Andate nel sito Consap sezione CONTATTI e chiedete spiegazioni direttamente
 
A mio parere possono chiedere il riesame rigetto anche coloro che sono stati parzialmente indennizzati allegando altra documentazione.
Per la determina annualità per Istituto novembre 2022 della Commissione Tecnica, a domande già inviate chiedere il riesame domanda evidenziando che le annualità non sono previste nella 145/18 che per altro cita la "detenzione" .
La Commissione Tecnica ha avuto la proroga fino al 30/06/2023 per il riesame.... utile che lavori e produca
Cara Milena

mi fa piacere che Tu segua questo 3d. Più brigata più allegria (e forse meno pena per recuperare i nostri investimenti).

Speriamo solo che la Commissioni metta giudizio e agisca secondo equità. Altrimenti qui siamo qualche centinaia di persone che aspettano una sentenza del consiglio di stato (sulla giurisdizione di queste controversia) per iniziare le cause davanti al giudice ordinario
 
mi era sfuggita: ormai siamo già a ricorsi al Presidente della Repubblica



REPUBBLICA ITALIANA

Consiglio di Stato

Sezione Prima

Adunanza di Sezione del 11 gennaio 2023


NUMERO AFFARE 00593/2022

OGGETTO:

Ministero dell'economia e delle finanze.


Ricorso straordinario al Presidente della Repubblica proposto da -OMISSIS- nei confronti di Consap– Concessionaria dei servizi assicurativi pubblici S.p.A. e Italian Building and Petroleum S.r.l. per l’annullamento:
- del provvedimento di diniego del 21 dicembre 2021 - Class A20 Coll RD1 211221_0035 con il quale è stata rigettata la Domanda ID 123251 – Protocollo 200331_0071 presentata in data 29 marzo 2020 dal sig. -OMISSIS- al fine di ottenere l’indennizzo pari al 30% del valore delle sue azioni “Veneto Banca SpA”, richiesto ai sensi della Legge 30 dicembre 2018, n. 145 s.m.i., istitutiva del “Fondo Indennizzo Risparmiatori – FIR”;
- del provvedimento di diniego del 21 dicembre 2021 - Class A20 Coll RD1 211221_0034 con il quale è stata rigettata la Domanda ID 105063 – Protocollo 200312_0623 presentata in data 2 marzo 2020 dalla -OMISSIS- al fine di ottenere l’indennizzo pari al 30% del valore delle sue azioni “Veneto Banca SpA”, richiesto ai sensi della Legge 30 dicembre 2018, n. 145 s.m.i., istitutiva del “Fondo Indennizzo Risparmiatori – FIR”;
- del provvedimento di diniego del 28 dicembre 2021 - Class A20 Coll RD1 211228_0005 con il quale è stata rigettata la Domanda ID 138454 – Protocollo 200609_1386 presentata in data 12 maggio 2020 dal -OMISSIS-al fine di ottenere l’indennizzo pari al 30% del valore delle sue azioni “Veneto Banca SpA”, richiesto ai sensi della Legge 30 dicembre 2018, n. 145 s.m.i., istitutiva del “Fondo Indennizzo Risparmiatori – FIR”.

LA SEZIONE

Vista la nota di trasmissione della relazione n. 83146 del 17 ottobre 2022 con la quale il Ministero dell'economia e delle finanze ha chiesto il parere del Consiglio di Stato sull'affare consultivo in oggetto;

Esaminati gli atti e udito il relatore, consigliere Marina Perrelli;


Premesso:

1. Con ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, notificato il 20 aprile 2022 e depositato ai sensi dell’art. 11 del d.P.R. n. 1199 del 1971, i ricorrenti hanno impugnato i provvedimenti indicati in epigrafe, deducendone l’illegittimità sotto molteplici profili.

2. Con nota prot. n. 83146 del 17 ottobre 2022 il Ministero dell’economia e delle finanze ha trasmesso la relazione istruttoria comunicando che con atto del 16 giugno 2022, notificato nella stessa data, l’Avvocatura dello Stato ha proposto opposizione, ai sensi dell’art. 10 del d.P.R. n. 1199 del 1971, e che la parte ricorrente ha successivamente notificato al suddetto Ministero l’atto di trasposizione giurisdizionale innanzi al TAR del Lazio.

3. Con nota depositata il 3 ottobre 2022 i ricorrenti hanno inviato al Consiglio di Stato anche la sentenza del TAR del -OMISSIS-, II Sezione n. -OMISSIS- del -OMISSIS- che ha definito il giudizio trasposto.

Considerato:

4. All’esito dell’avvenuta proposizione dell’opposizione, ai sensi dell’art. 10 del d.P.R. n. 1199/1971, e preso atto anche dell’avvenuta definizione del giudizio trasposto con la sentenza del TAR del -OMISSIS-, II Sezione n. -OMISSIS- del -OMISSIS-, la Sezione esprime il parere che il ricorso debba essere dichiarato improcedibile per trasposizione.

P.Q.M.

La Sezione esprime parere che il ricorso sia dichiarato improcedibile per trasposizione.

Ritenuto che sussistano i presupposti di cui all'articolo 52, commi 1 e 2, del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, e dell’articolo 9, paragrafo 1, del Regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio del 27 aprile 2016, a tutela dei diritti o della dignità della parte interessata, manda alla Segreteria di procedere all'oscuramento delle generalità nonché di qualsiasi altro dato idoneo ad identificare i ricorrenti.




L'ESTENSORE IL PRESIDENTE
Marina Perrelli Roberto Garofoli




IL SEGRETARIO

Maria Cristina Manuppelli



In caso di diffusione omettere le generalità e gli altri dati identificativi dei soggetti interessati nei termini indicati.
 
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Sistema bancario, verso la costituzione della commissione d’inchiesta parlamentare. Coviello: “Zanettin e Cappelletti ne facciano parte”
Di Andrea Polizzo -28 Febbraio 2023, 10:27357

https://www.vipiu.it/leggi/sistema-bancario-commissione-inchiesta-zanettin-cappelletti-coviello/


La proposta istitutiva di una nuova commissione d’inchiesta sul sistema bancario è stata assegnata alla commissione Finanze del Senato. Lo si apprende da Milano Finanza, noto quotidiano economico-finanziario italiano che sottolinea, tra le altre cose, come la “bicamerale banche” sia ormai “un classico” da due legislature.


Come riportato anche da queste pagine (leggi qui), ad ottobre dello scorso anno è stato presentato un disegno di legge “per l’Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sul sistema bancario, finanziario e assicurativo” a firma del senatore vicentino Pierantonio Zanettin di Forza Italia.

L’organismo, che dovrebbe dunque essere incardinato a Palazzo Madama, dovrebbe proseguire il lavoro interrotto per via della fine della precedente legislatura, occupandosi in particolare di “indagare su vicende e comportamenti che hanno provocato la crisi di istituti bancari nazionali e sui fallimenti bancari dell’ultimo decennio e, più in generale, per monitorare il complessivo funzionamento del sistema finanziario del Paese”, aveva sottolineato lo stesso Zanettin.

E, ancora, di temi dettati dalla profonda trasformazione che il sistema bancario ha registrato negli ultimi anni: cripto-attività, finanza sostenibile e Non Performing Exposure (NPE).

“Tra gli ambiti di intervento – spiega MF – ci sarà la valutazione di impatto della regolamentazione (Vir) sulle banche popolari e di credito cooperativo, la governance delle fondazioni bancarie, la gestione degli istituti bancari, finanziari e assicurativi, coinvolti in situazioni di crisi o di dissesto e salvati con risorse pubbliche. Una lente sarà poi puntata sulle politiche di remunerazione degli istituti”.

La commissione dovrà essere composta da 15 deputati e 15 senatori e, quanto ai tempi di costituzione, viene ipotizzato che già in settimana potrebbero esserci fatti concreti.

La costituzione della commissione parlamentare sul sistema bancario risulta senza dubbio di forte interesse per il tema dei risparmiatori azzerati dalle banche fallite, che in Veneto in particolar modo ha lasciato segni tangibili in riferimento ai casi di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca.

Al complesso sistema del tema in questione, comprensivo della vicenda del Fondo Indennizzo Risparmiatori e del riparto del suo avanzo, si è molto speso ViPiù dedicano numerosi articoli e approfondimenti (clicca qui per consultare una rassegna di articoli).

Verso la costituzione dell’organismo bicamerale sulle banche il direttore Giovanni Coviello ha commentato: “Auspico che i parlamentari veneti Pierantonio Zanettin ed Enrico Cappelletti facciano parte della commissione parlamentare d’inchiesta sul sistema bancario, per via dell’impegno e dei risultati ottenuti in materia con il loro operato.

Sono certo – ha aggiunto – che questo mio auspicio sia condiviso da centinaia di migliaia di risparmiatori veneti e non solo.

Per Zanettin poi spenderei, non da solo, più di una parola per valutare il conferimento a lui della presidenza della Commissione, per quanto fatto in quella precedente e tenendo conto della sua nota esperienza giuridica, anche da membro del Csm e da presidente dell’altra commissione decaduta a fine scorsa legislatura, quella sulla morte di David Rossi del MPS”, ha concluso Coviello.
 
Cara Milena

mi fa piacere che Tu segua questo 3d. Più brigata più allegria (e forse meno pena per recuperare i nostri investimenti).

Speriamo solo che la Commissioni metta giudizio e agisca secondo equità. Altrimenti qui siamo qualche centinaia di persone che aspettano una sentenza del consiglio di stato (sulla giurisdizione di queste controversia) per iniziare le cause davanti al giudice ordinario
Auguri
 
Stato
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