FIR over 35/100 k che documentazione fornire II

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Sto esplorando una nuova strada per superare la maledetta questione del "periodo sospetto" di acquisto dei bond, che sinora ha penalizzato molti risparmiatori.
Chiedo a chi fosse interessato a perseguirla, di inviarmi messaggio privato
Sono interessato. Pregasi esplicitare modalità di partecipazione
 
Nessun altro interessato?
Come avrete letto, alcuni sono riusciti ad ottenere l'indennizzo per acquisti al di fuori del "periodo sospetto". Si tratta di tentare la stessa strada.
Rinnovo l'invito a chi non è stato indennizzato per questo motivo a contattarmi
interessato
 
Unione Naz. Consumatori: vittoria al Tar contro il Mef su banche fallite - Agenpress

Fondo indennizzo risparmiatori condannato a riaprire la procedura per gli azionisti esclusi

AgenPress. Vittoria dell’Unione Nazionale Consumatori al Tar del Lazio contro il Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef). Il Tar, infatti, ha riconosciuto il diritto degli azionisti dell’ex Banca Marche a partecipare alla procedura di indennizzo dalla quale erano stati finora esclusivi e ha, quindi, condannato la Commissione Tecnica istituita dal Mef a riaprire l’istruttoria per l’ottenimento dell’indennizzo previsto dalla legge istitutiva del Fondo indennizzo risparmiatori.

Dopo il crack di Banca Marche e delle altre banche del Centro Italia (Carife, Banca Etruria e Carichieti) e del Veneto (Popolare di Vicenza e Veneto Banca), il Mef aveva istituito un Fondo di indennizzo dei risparmiatori. Avevano presentato la richiesta 150.000 risparmiatori su circa 500.000 azionisti coinvolti nei crack e la maggior parte di essi aveva ottenuto il rimborso previsto dalla legge. Per alcuni di questi, però, la Commissione aveva rigettato l’istanza di indennizzo, ritenendo non provata la sussistenza delle violazioni massive, requisito necessario per ottenere il rimborso.

Gli azionisti di Banca Marche beffati da tale decisione, assistiti da un pool di legali dell’Unione Nazionale Consumatori, gli avv.ti Carlo Canafoglia, Corrado Canafoglia e Salvatore Menditto del Foro di Ancona, ricorrevano al Tar del Lazio sostenendo la legittimità del loro diritto al rimborso.

Con 15 sentenze, pubblicate il 16-17 marzo scorso, il Tar ha accolto i ricorsi, riconoscendo fondati i motivi proposti dai legali, ritenendo che il provvedimento di diniego risultasse “viziato da un’evidente violazione di legge, oltre che affetto da eccesso di potere per difetto di istruttoria e motivazione” e ha ordinato al Ministero di “conformarsi in via esecutiva” alla decisione adottata.


“Il presupposto del Fondo di indennizzo dei risparmiatori è proprio la sussistenza di diffuse violazioni massive che hanno causato l’azzeramento delle azioni di tutte le citate banche risolute, tra le quali appunto Banca Marche, per cui queste numerose sentenze del Tar Lazio ripristinano la volontà del legislatore” – chiosa l’avv. Corrado Canafoglia che aveva fatto parte della cabina di regia, al tempo formata dal Ministero appunto per l’istituzione del Fondo Indennizzo Risparmiatori, a tutela di tanti risparmiatori italiani truffati.

Non bisogna dimenticare che di tali violazioni massive si è avuta ulteriore conferma con la recente sentenza del Tribunale Penale di Ancona, che ha condannato i vertici della Banca a complessivi 118 anni di reclusione.


L’accertamento di tali inadempimenti diffusi messi in opera dagli istituti di credito, come sostenuto nei ricorsi e riconosciuto dal Tar, avrebbe dovuto portare alla valutazione positiva delle istanze di indennizzo.

Al di là del risultato ottenuto, che ha concluso un lungo iter amministrativo avviato dai risparmiatori e seguito dai legali dell’Unione Nazione Consumatori “si è dato finalmente il giusto riconoscimento al diritto degli azionisti e le sentenze del TAR Lazio si segnalano per essere le prime emesse sulla questione, che non risultava essere stata mai portata in sede giudiziale” concludono gli avv.ti Carlo Canafoglia e Salvatore Menditto.
 
Il crac di Banca Marche Il Tar: "Ok all’indennizzo ai beffati"


Il crac di Banca Marche Il Tar: "Ok all’indennizzo ai beffati"

L’Unione nazionale consumatori vince a Roma i ricorsi contro il Mef: nodo del contendere erano gli indennizzi previsti dal Fondo per i risparmiatori. La decisione: "Vanno riaperte le istruttorie".

Itruffati di Banca Marche posssono sperare. Vittoria dell’Unione Nazionale Consumatori al Tar del Lazio contro il Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef). Il Tar, infatti, ha riconosciuto il diritto degli azionisti dell’ex Banca Marche a partecipare alla procedura di indennizzo dalla quale erano stati finora esclusi ed ha condannato la Commissione tecnica istituita dal Mef a riaprire l’istruttoria per l’ottenimento dell’indennizzo previsto dalla legge istitutiva del Fondo indennizzo risparmiatori. Dopo il crac di Banca Marche e delle altre banche del Centro Italia (Carife, Banca Etruriae Carichieti) e del Veneto (Popolare di Vicenza e Veneto Banca), il Mef aveva infatti istituito un Fondo di indennizzo dei risparmiatori. Avevano presentato la richiesta 150.000 risparmiatori su circa 500.000 azionisti coinvolti nei crac e la maggior parte di essi aveva ottenuto il rimborso previsto dalla legge. Per alcuni di questi, però, la Commissione aveva rigettato l’istanza di indennizzo, ritenendo non provata la sussistenza delle violazioni massive, requisito necessario per ottenere il rimborso. Due i requisiti: reddito sotto i 35mila euro e al di sotto di 100mila euro di risparmi. Gli azionisti di Banca Marche beffati da tale decisione, assistiti da un pool di legali dell’Unione Nazionale Consumatori, gli avvocati Carlo Canafoglia, Corrado Canafoglia e Salvatore Menditto del Foro di Ancona, hanno dunque fatto ricorso al Tar del Lazio sostenendo la legittimità del loro diritto al rimborso. Con 15 sentenze, pubblicate il 16-17 marzo scorso, il Tar ha accolto i ricorsi, riconoscendo fondati i motivi proposti dai legali, ritenendo che il provvedimento di diniego risultasse "viziato da un’evidente violazione di legge, oltre che affetto da eccesso di potere per difetto di istruttoria e motivazione" ha ordinato al Ministero di "conformarsi in via esecutiva" alla decisione adottata. "Il presupposto del Fondo di indennizzo dei risparmiatori è proprio la sussistenza di diffuse violazioni massive che hanno causato l’azzeramento delle azioni di tutte le citate banche risolute, tra le quali appunto Banca Marche, per cui queste numerose sentenze del Tar Lazio ripristinano la volontà del legislatore" chiosa l’avv. Corrado Canafoglia che aveva fatto parte, quale rappresentante dei tanti risparmiatori italiani truffati, della cabina di regia al tempo formata presso il Ministero appunto per l’istituzione del Fondo Indennizzo Risparmiatori. Non bisogna dimenticare che di tali violazioni massive si è avuta ulteriore conferma con la recente sentenza del Tribunale di Ancona, che ha condannato i vertici della Banca a complessivi 118 anni di reclusione.

L’esistenza di tali inadempimenti diffusi messi in opera dagli istituti di credito, come sostenuto nei ricorsi e riconosciuto dal Tar, avrebbe dovuto portare alla valutazione positiva delle istanze di indennizzo. Al di là del risultato ottenuto, che ha concluso un lungo iter amministrativo avviato dai risparmiatori e seguito dai legali dell’Unione Nazione Consumatori "si è dato finalmente il giusto riconoscimento al diritto degli azionisti e le sentenze del Tar Lazio si segnalano per essere le prime emesse sulla questione, che non risultava essere stata mai portata in sede giudiziale"
 
ciao
di sicuro vi è solo una cosa nella nostra vita: ovviamente non auguro a nessuno questo evento in tempi brevi.

Buonsenso vorrebbe che dopo 15 scoppole del Tar (con poche possibilità di rimonta nel turno di ritorno in consiglio di stato) il saggio cominciasse a dire: "il tar non ha tutti i torti: forse è meglio che qualche ragionamento lo facciamo". Ed il super saggio aggiungerebbe "certo! più a lungo tiriamo la pasta....[non aggiungo nulla se non mi becco una querela per diffamazione]!"

Spero che il buon senso e la supersaggezza, come vento impetuoso e gagliardo, entrino in quelle tristi romane stanze e portino la conversione delle menti. Sempre prima che da quelle finestre aperte non entri qualche esemplare di padulus (per chi vuole saperne di più su questo simpatico volatile rimando alla fondamentale opera letteraria di Giovanni Lucchese) e col suo becco capace e rapace afferri delle inopportune carte che poi finiranno come per magia sulla scrivania di qualche prokurator (e qui richiamo la splendida opera del grande poeta: LN- DER PROKURATOR IL PROCURATORE - GOETHE - MONDADORI --- 1994 - B - ZFS202)
 
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Chiedo a chi fosse interessato a perseguirla, di inviarmi messaggio privato
Ho inviato a tutti quelli che hanno mostrato interesse un messaggio privato.
Per cortesia leggetelo e rispondetemi.
Grazie
 
Rottweiler, potresti inviarmi la tua idea? Ti anticipo però che io ormai me la sono messa via... Sono completamente pessimista e stanco di perdere soldi e tempo...
 
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Se hai problemi, dimmelo: ti mando io un messaggio, e tu mi rispondi
anch'io sono interessato.
 
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Interessato
 
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Come per il forumer Ivigno, non sei abilitato a usare la posta privata qui.

Dovresti farti abilitare da un moderatore o appoggiarti a forumer amico abilitato (vedi indicazioni che ho dato sopra a forumer Ivigno)
 
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