Ho trovato l'articolo che allego su Morningstar. Mi domando se, rimanendo sull'obbligazionario, si tratti di prodotti convenienti per chi vuole un flusso periodico e non ha molto tempo ed esperienza per il fai da te.
Qualcuno può aiutarmi ed eventualmente suggerire anche qualche fondo buono allo scopo?
Grazie in anticipo
E il fondo staccò la cedola
Cresce il numero di strumenti a distribuzione dei proventi, compresi gli Etf e i prodotti immobiliari. L’incasso del dividendo determina un calo della quota, spiazzando gli investitori. Ai quali, però, piace ricevere un flusso monetario periodico, come avviene con i titoli di Stato.
Accomuna i fondi a distribuzione (cosiddetti Inc per Morningstar), quelli immobiliari e gli Exchange traded fund. E molti lo fanno in questo periodo, spesso spiazzando gli investitori. Perché lo stacco della cedola è solitamente associato ai titoli obbligazionari e il pagamento del dividendo a quelli azionari, mentre recentemente è divenuta una pratica diffusa anche tra gli strumenti di risparmio gestito.
I fondi azionari Inc sono circa 240, quelli obbligazionari 151, i bilanciati meno di cinquanta e i monetari una ventina. In Paesi come gli Stati Uniti, i fondi immobiliari devono, per legge, distribuire gli utili per un importo non inferiore al 90%. In Italia, tale obbligo non c’è, ma la pratica è diffusa. Infine, gli Etf possono pagare periodicamente un dividendo annualmente o trimestralmente.
Un fondo comune realizza un guadagno quando vende un titolo a un prezzo superiore a quello di acquisto e una perdita in caso opposto. Se i ritorni positivi superano quelli negativi, il gestore può decidere, secondo quanto stabilito nel Prospetto informativo, di usare tali somme per acquistare altre azioni o obbligazioni oppure distribuirle all’investitore. Analogamente i dividendi delle azioni sottostanti possono essere re-investiti o elargiti ai sottoscrittori. Nel caso dei prodotti specializzati sul reddito fisso, fonte di ricavi possono essere anche gli interessi corrisposti, mentre nel settore del real estate le plusvalenze sono realizzate attraverso la gestione ordinaria (canoni di affitto dedotti i costi) e le vendite di immobili.
Quando viene distribuito il dividendo, il valore della quota (Nav) scende per un ammontare pari all’importo della cedola e questo può allarmare l’investitore, anche se ne è data adeguata comunicazione e pubblicità attraverso i quotidiani. In realtà, non vi è alcuna perdita: se il Nav è pari a 8 euro e 2 sono distribuiti, la quota scende a 6, ma la restante parte è corrisposta in forma di liquidità al risparmiatore. Per questo motivo, guardare solo il Nav può essere fuorviante, in quanto non riflette il valore reale del fondo. Per rendere omogeneo il confronto dei rendimenti tra prodotti concorrenti, Morningstar re-integra il Nav, assumendo che il dividendo sia stato reinvestito.
Per i fondi immobiliari esiste una ulteriore causa di riduzione del valore della quota, il rimborso parziale del capitale in conseguenza alla cessione di beni. Anche in questo caso, però, l’investitore non subisce alcuna perdita, perché rientra in anticipo di una parte della somma versata al momento del collocamento.
I fondi a distribuzione dei proventi sono strumenti adatti a investitori che vogliono ricevere periodicamente un flusso cedolare. Bisogna, però, ricordare che se i dividendi sono elargiti non vengono impiegati dal gestore per acquistare titoli, che possono generare nuovi guadagni. E’ importante, quindi, che il risparmiatore sia consapevole che la distribuzione o l’accumulazione dei proventi rispondono ad esigenze diverse: nel primo caso, l’obiettivo è quello di ottenere ritorni scadenzati nel tempo, nel secondo di accrescere il capitale nel medio-lungo periodo, lasciando al fund manager il compito di re-investire i guadagni conseguiti. Nel confrontare le due tipologie, è bene ribadirlo, è necessario tenere presente che il valore della quota dei prodotti Inc scende in corrispondenza con lo stacco della cedola, ma questo non significa che il fondo ha reso meno.

Qualcuno può aiutarmi ed eventualmente suggerire anche qualche fondo buono allo scopo?
Grazie in anticipo
E il fondo staccò la cedola
Cresce il numero di strumenti a distribuzione dei proventi, compresi gli Etf e i prodotti immobiliari. L’incasso del dividendo determina un calo della quota, spiazzando gli investitori. Ai quali, però, piace ricevere un flusso monetario periodico, come avviene con i titoli di Stato.
Accomuna i fondi a distribuzione (cosiddetti Inc per Morningstar), quelli immobiliari e gli Exchange traded fund. E molti lo fanno in questo periodo, spesso spiazzando gli investitori. Perché lo stacco della cedola è solitamente associato ai titoli obbligazionari e il pagamento del dividendo a quelli azionari, mentre recentemente è divenuta una pratica diffusa anche tra gli strumenti di risparmio gestito.
I fondi azionari Inc sono circa 240, quelli obbligazionari 151, i bilanciati meno di cinquanta e i monetari una ventina. In Paesi come gli Stati Uniti, i fondi immobiliari devono, per legge, distribuire gli utili per un importo non inferiore al 90%. In Italia, tale obbligo non c’è, ma la pratica è diffusa. Infine, gli Etf possono pagare periodicamente un dividendo annualmente o trimestralmente.
Un fondo comune realizza un guadagno quando vende un titolo a un prezzo superiore a quello di acquisto e una perdita in caso opposto. Se i ritorni positivi superano quelli negativi, il gestore può decidere, secondo quanto stabilito nel Prospetto informativo, di usare tali somme per acquistare altre azioni o obbligazioni oppure distribuirle all’investitore. Analogamente i dividendi delle azioni sottostanti possono essere re-investiti o elargiti ai sottoscrittori. Nel caso dei prodotti specializzati sul reddito fisso, fonte di ricavi possono essere anche gli interessi corrisposti, mentre nel settore del real estate le plusvalenze sono realizzate attraverso la gestione ordinaria (canoni di affitto dedotti i costi) e le vendite di immobili.
Quando viene distribuito il dividendo, il valore della quota (Nav) scende per un ammontare pari all’importo della cedola e questo può allarmare l’investitore, anche se ne è data adeguata comunicazione e pubblicità attraverso i quotidiani. In realtà, non vi è alcuna perdita: se il Nav è pari a 8 euro e 2 sono distribuiti, la quota scende a 6, ma la restante parte è corrisposta in forma di liquidità al risparmiatore. Per questo motivo, guardare solo il Nav può essere fuorviante, in quanto non riflette il valore reale del fondo. Per rendere omogeneo il confronto dei rendimenti tra prodotti concorrenti, Morningstar re-integra il Nav, assumendo che il dividendo sia stato reinvestito.
Per i fondi immobiliari esiste una ulteriore causa di riduzione del valore della quota, il rimborso parziale del capitale in conseguenza alla cessione di beni. Anche in questo caso, però, l’investitore non subisce alcuna perdita, perché rientra in anticipo di una parte della somma versata al momento del collocamento.
I fondi a distribuzione dei proventi sono strumenti adatti a investitori che vogliono ricevere periodicamente un flusso cedolare. Bisogna, però, ricordare che se i dividendi sono elargiti non vengono impiegati dal gestore per acquistare titoli, che possono generare nuovi guadagni. E’ importante, quindi, che il risparmiatore sia consapevole che la distribuzione o l’accumulazione dei proventi rispondono ad esigenze diverse: nel primo caso, l’obiettivo è quello di ottenere ritorni scadenzati nel tempo, nel secondo di accrescere il capitale nel medio-lungo periodo, lasciando al fund manager il compito di re-investire i guadagni conseguiti. Nel confrontare le due tipologie, è bene ribadirlo, è necessario tenere presente che il valore della quota dei prodotti Inc scende in corrispondenza con lo stacco della cedola, ma questo non significa che il fondo ha reso meno.