Provo a fare un po' di chiarezza riguardo ai versamenti in busta paga e all'impatto che hanno sulle detrazioni da lavoro dipendente, nella speranza di consegnare definitivamente alla storia la questione "bonus", concettualmente irrilevante.
La sintesi l'avete già letta: per massimizzare il beneficio fiscale, se siete dipendenti, conviene versare tramite datore di lavoro e non tramite bonifico.
La domanda che sorge spontanea è:
perché questa differenza?
Un paio di concetti introduttivi:
- Reddito complessivo: è il reddito sulla cui base sono calcolate le detrazioni da lavoro dipendente. In una puntata successiva - se ci sarà interesse - tratterò anche questo aspetto
- Detrazione da lavoro dipendente: è un'agevolazione sull'IRPEF che spetta ai lavoratori dipendenti (ma guarda un po'
). Come riferimento normativo corrente potete usare la circolare 4/2022 dell'AdE. Poco conta che si chiami "bonus", "trattamento integrativo", "ulteriore trattamento" o - grazie alla recente razionalizzazione - sia tornata a chiamarsi semplicemente detrazione da lavoro dipendente. Quello che conta è che sia calcolata sulla base del reddito complessivo.
Inoltre è importante sapere che la detrazione da lavoro dipendente è una misura disegnata per aumentare la progressività dell'IRPEF. Di conseguenza è tanto più alta quanto più basso è il vostro reddito complessivo.
Ma come si calcola il reddito complessivo?
Faccio riferimento per comodità al modello 730, e nello specifico all'ultimo rilasciato ufficialmente dall'AdE, il 730/22 (a giorni dovrebbe essere disponibile il 730/23).
Come potete vedere, il modello ha diversi sottomodelli:
- Il 730 vero e proprio (che deve essere compilato sulla base delle istruzioni di compilazione dell'AdE)
- Il 730-1 (scelta 8, 5 e 2 per mille da parte del contribuente)
- Il 730-2 (la ricevuta rilasciata al contribuente da chi presta assistenza fiscale - CAF, professionista, sostituto d'imposta)
- Il 730-3 (il prospetto di liquidazione).
- Il 730-4 (che è la comunicazione che l'AdE fa ai sostituti d'imposta indicando le trattenute o i rimborsi da operare nei confronti dei contribuenti, quindi - a meno che vogliate andare a battere cassa dal datore di lavoro che non vi fa il dovuto conguaglio - questo sottomodello non lo vedrete mai)
Per i nostri scopi, ci interessano 730 e 730-3. Focalizziamoci sul prospetto di liquidazione, dove c'è la sintesi delle più rilevanti grandezze fiscali. Il 730-3 viene preparato mediante il software di compilazione (quello dell'AdE se fate la dichiarazione precompilata, oppure uno commerciale di cui si serve il CAF/commercialista a cui vi rivolgete), sulla base della
circolare di liquidazione messa a disposizione anno per anno dall'AdE medesima.
Sostanzialmente tale circolare è il sancta sanctorum dei calcoli fiscali annuali (500 pagine fitte fitte di regole e calcoli, per chi si volesse cimentare).
In particolare, facendo riferimento alla
versione 2022 del modello, avrete questo 730-3:
Al paragrafo 17.4 della circolare dei calcoli 2022 trovate come viene calcolato il rigo 11 PL ossia il reddito complessivo (che, come abbiamo detto, è il valore di riferimento per le detrazioni): è pari alla somma dei righi 1+2+3+4+5+7 del PL (no, il 6 non c'è e non è una svista).
Nell'ipotesi semplificatrice di chi ha solo reddito da lavoro dipendente, il reddito complessivo è pari a quanto riportato al rigo 4 PL.
Ma cosa c'è al rigo 4 PL?
C'è la somma di quanto riportato nel quadro C, sezione I e II.
La somma non è semplice (se cercate " rigo 4 " sulla circolare di liquidazione trovate 35 occorrenze), tuttavia possiamo operare un'ulteriore semplificazione immaginando che il nostro lavoratore dipendente abbia avuto nel 2021 un solo lavoro, e di conseguenza un solo reddito, il cui importo starà nel rigo C1 colonna 3.
Ma cosa c'è al rigo C1 colonna 3?
Il modello 730 ci aiuta, dicendoci che va popolato con il punto 1, 2 o 3 della Certificazione Unica. Dobbiamo pertanto passare a quest'altro modello, la CU 2022 che
trovate qui e che viene compilata dal sostituto d'imposta (cioè il datore di lavoro) del nostro lavoratore dipendente. La sezione di interesse è quella dei "Dati per la eventuale compilazione della dichiarazione dei redditi"
E come fa il sostituto a sapere cosa deve mettere al punto 1, 2 o 3 della CU?
Il riferimento in questo caso sono le istruzioni per la
compilazione della CU (pagg. 21/22)
Supponiamo che il nostro lavoratore abbia un contratto a tempo indeterminato: il suo datore di lavoro compilerà il punto 1, e supponendo che il reddito non sia stato prodotto all'estero seguirà queste regole (evidenziazioni mie)
Nei punti 1 e 2 va indicato il totale dei redditi di lavoro dipendente, equiparati ed assimilati per i quali è possibile fruire della detrazione di cui all’art. 13, comma 1 del TUIR al netto degli oneri deducibili di cui all’art. 10 del TUIR e di disposizioni particolari, evidenziati ai punti 431 e 412, nonché dei contributi previdenziali e assistenziali che non hanno concorso a formare il reddito.
E che cosa c'è al punto 412 della CU?
Ci siamo quasi! Abbiamo trovato la previdenza complementare!
Andiamo a leggere a pag. 35 delle istruzioni CU quanto viene riportato per il punto 412 (grassetto mio):
Nel punto 412 va indicato l’importo dei contributi e premi versato dal lavoratore e dal datore di lavoro alle forme pensionistiche complementari, dedotto dai punti 1, 2, 3, 4 e 5. Si precisa che in caso di lavoratori di prima occupazione l’ammontare di contributi dedotti da indicare in tale punto non può superare il limite di 5.164,57 euro. L’importo dei contributi alle forme pensionistiche complementari versato per scelta del lavoratore in sostituzione del premio di risultato assoggettato a tassazione agevolata, non deve essere riportato nel presente punto.
Abbiamo quindi finalmente la pezza d'appoggio che indica come il versamento al fondo pensione tramite datore di lavoro:
- abbatta il punto 1 della CU
- e di conseguenza abbatta il rigo C1 col. 3 del 730
- e di conseguenza abbatta il rigo 4 del PL
- e di conseguenza abbatta il rigo 11 del PL
- e di conseguenza permetta di beneficiare delle detrazioni da lavoro dipendente.
...che al mercato mio padre comprò