Ciao a tutti, mi affaccio per la prima al mondo dei fondi pensione con alcuni dubbi, spero chi tra voi è esperto possa essermi d’aiuto.
Ho cominciato quest’anno a lavorare, nel settore pubblico. In teoria questo dovrebbe far applicare la clausola transitoria dell’articolo 23, comma 6, dlgs 252/2006, secondo cui si applicherebbe il regime previgente, credo molto più sfavorevole in termini fiscali. Ma mi sembra di aver capito che questo sia stato in parte superato e io voglio aderire a un fondo pensione aperto, quindi non dovrebbe rilevare dove io lavoro; è così?
Per il momento, infatti, non credo di aderire al fondo pensione negoziale del mio comparto, Perseo-Sirio, perché non mi convincono i rendimenti, il contributo del datore è basso, se cambio lavoro a breve penso otterrei il TFR a tassazione separata con un’aliquota non troppo elevata.
Quello che servirebbe a me è un fondo pensione aperto, avrei individuato quale ipotetica scelta Allianz Insieme che sembrerebbe far i migliori in termini di rendimento-costi, cui versare somme però non mensilmente sullo stipendio, ma a carattere saltuario, come fosse un investimento in fondi “normali”. Secondo voi ciò è possibile?
Le ragioni principali che mi spingono per adesso a voler fare così, forse sbagliate, ditemi voi, sono: per ora vorrei aderire anche solo per far scattare le soglie di annualità per le deduzioni (i primi 5 anni per aumentare le deduzioni successive, gli anni successivi al 15° per ridurre la tassazione sulle prestazioni – nonostante la clausola dell’art. 23 che dicevo prima, questi si applicano anche a me no?) e perché il mio reddito imponibile per l’anno 2022 è poco superiore alla soglia che prevede un salto di addizionale irpef regionale di 300€ che vorrei risparmiarmi deducendo qualcosa dal reddito.
Quindi vorrei versare al fondo tramite bonifico senza periodicità definita, senza contributo del datore, senza trasferimento del TFR.
Ho detto tante idiozie? E’ fattibile o secondo voi è una strategia troppo bizzarra?