Fondi Pensione Vol.15

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Per chi, letta l'osservazione precedente, facesse notare: "Calcolatelo da solo!": Manca la possibilità di scaricare i dati tabulari sotto forma di foglio elettronico. Questa mi pare una carenza imperdonabile per un sito istituzionale aggiornato nel 2023 (anche perché chissà fra quanti lustri vedremo un

in verità se cerchi "estratto conto previdenziale" sul sito dell'inps trovi una pagina da cui li puoi scaricare in xml
 
in verità se cerchi "estratto conto previdenziale" sul sito dell'inps trovi una pagina da cui li puoi scaricare in xml
Intanto grazie.
Al momento se accedo al servizio "La mia pensione futura" ottengo questo rassicurante messaggio 😁 :
1674903123353.png


Per quanto riguarda la sezione "Estratto conto previdenziale"
1674903270467.png

(...omissis...)
1674903303040.png

vedo la sezione per estrarre l'XML, tuttavia:
  1. Anche qui non abbiamo un foglio elettronico (che posso rapidamente elaborare), ma un tracciato XML che - prima che possa importarlo su un foglio elettronico - devo elaborare. Non tutti sono programmatori, e anche quelli che lo sono magari preferiscono utilizzare il proprio tempo in attività a maggior valore aggiunto rispetto alla conversione XML --> CSV
  2. Non tutti i dati presenti e precalcolati nelle simulazioni della sezione "La mia pensione futura" sono disponibili nell'estratto conto. È utile avere tali dati nell'estrazione come pietra di confronto rispetto a calcoli effettuati autonomamente [a mio giudizio questo è l'unico modo per scoprire davvero le regole sottostanti a un simulatore, senza doverlo usare "black box" e capendo quali sono i criteri sottostanti]
Ciò detto, la strada che ho utilizzato nel mio messaggio precedente per fare elaborazioni con foglio elettronico è stato un "copia e incolla" dal sito seguito da un po' di lavoro di rielaborazione. Mi secca perdere tempo così (e passi) e mi secca ancor di più che tutti coloro che vogliono fare verifiche analoghe alla mia debbano ripetere un analogo lavoro manualmente.

Quindi purtroppo, a mio giudizio, l'estrazione XML è insufficiente (anzi, oserei dire inutile dal punto di vista del contribuente AGO).
 
Per l'eccesso di deduzione grazie, quindi aspetto Marzo 2023 per vedere quando dedotto nel 2022 e prendo le misure per il 2024 presupponendo che il reddito rimanga invariato, cosa che non è corretta andando a vedere le cifre su cui si basa la simulazione inps.
Grazie dei complimenti 🥰. Lavoro nello sviluppo di software fiscale.

Ipotizziamo che tua moglie voglia percorrere la strada del versamento mediante busta paga al FPN e del "bonifico di saturazione di fine anno" al FPA.
Ipotizziamo inoltre che lei voglia comunicare entro maggio la variazione del contributo, portandola dall'attuale 5% al minimo a partire dal 1° luglio.
Questo comporterebbe che:
  1. Redditi 2022: Da gennaio 22 a dicembre 22 Lady Long ha versato il 5% del RAL e il datore il 2% del minimo contrattuale di livello
  2. Redditi 2023: Da gennaio 23 a giugno 23 Lady Long verserà il 5% del RAL e il datore il 2% del minimo contrattuale di livello
  3. Redditi 2023: Da luglio 23 a dicembre 23 Lady Long verserà l'1,2% e il datore il 2% del minimo contrattuale di livello
  4. Redditi 2024: Da gennaio 24 a dicembre 24 Lady Long verserà l'1,2% e il datore il 2% del minimo contrattuale di livello
  5. Redditi 2025 e anni successivi: Come il 2024
Poiché la CU 2023 redditi 2022 riguarda per l'appunto il 2022 [quindi il punto 1 del mio elenco], quello che sarà scritto al punto 412 (contributi dedotti dal sostituto) sulla CU che tua moglie riceverà fra poco più di un mese sarà decisamente sovradimensionato per decidere l'importo del bonifico di fine anno.

Non solo: anche l'importo al punto 412 della CU 2024 redditi 23 (che la signora avrà a marzo 2024), relativo ai punti 2 e 3 del mio elenco, sarà adeguato per il "bonifico di saturazione di fine anno" per il 2024.
Solo a partire dal 2025 la situazione sarà identica all'anno successivo.

Inoltre i minimi sindacali contrattuali per il CCNL metalmeccanico variano (aumentano) di anno, pertanto a situazione stabilizzata i versamenti degli anni precedenti riportati al punto 412 CU risulteranno leggermente sottodimensionati

Per stabilire l'importo del bonifico di fine anno puoi usare una di queste due tattiche:
  1. Più preciso e più lungo: la moglie guarda mese per mese le buste paga (al 20 dicembre dovrebbe avere le prime 11 mensilità e la tredicesima), somma versamenti volontari + versamenti datoriali e stima i versamenti di dicembre (la cui busta paga arriverà a gennaio) come pari a quelli di dicembre. A questo punto fa somme e sottrazioni indicate nel post precedente, e poi bonifica
  2. Più approssimativo e più rapido: dal portale di Cometa guarda i versamenti trimestrali, li estrae su foglio elettronico. A fine ottobre avrà le contribuzioni dei primi 3 trimestri (bisogna guardare il periodo di competenza), e stima il 4° trimestre con importo pari a 4/3 del terzo trimestre [nel 4° trimestre c'è la tredicesima]. Non usare questo metodo negli anni in cui vari la contribuzione (quindi il 2023 !;)), oppure se hai un aumento e versi più del contributo minimo (perché in quel caso il contributo volontario viene calcolato sul RAL "salito di colpo" e non sul minimo sindacale di livello, che sale lento lento lemme lemme)
Ecco come appare il collegamento un po' nascosto dei versamenti sul sito Cometa
1674905796319.png


E nel dettaglio si può scaricare il foglio elettronico. Qui sotto un esempio per il 2022
La trattenuta fondo non va considerata, B.P. sta per "busta paga", BON sta per bonifico.
1674906346709.png
 
Grazie alle informazioni che @CamalloSospetto mi ha fornito e appurato che il mio fondo di categoria è fon.te, non mi è chiara un'ultima cosa.
Versando nel fondo aperto l'agevolazione fiscale la recupero in fase di dichiarazione 730, nel fondo chiuso come la vedo l'agevolazione fiscale? Ho un rimborso in busta paga in fase di conguaglio a fine anno?
 
Grazie alle informazioni che @CamalloSospetto mi ha fornito e appurato che il mio fondo di categoria è fon.te, non mi è chiara un'ultima cosa.
Versando nel fondo aperto l'agevolazione fiscale la recupero in fase di dichiarazione 730, nel fondo chiuso come la vedo l'agevolazione fiscale? Ho un rimborso in busta paga in fase di conguaglio a fine anno?

No, viene dedotto direttamente in busta paga tutti i mesi.
 
Faccio qualche considerazione quantitativa sulle detrazioni da lavoro dipendente a cui si rinuncia (per il 2023) se si preferisce versare sul FP tramite bonifico anziché tramite busta paga.

Ricordiamo i vantaggi del versamento tramite bonifico:
  1. Flessibilità temporale: si può scegliere se farlo o non farlo, fino alla fine dell'anno X, garantendosi così una maggiore flessibilità allocativa
  2. Flessibilità diversificazione: per alcune situazioni il bonifico è una scelta "obbligata" (es.: utilizzo di un FPN su cui si versa tramite busta paga con il minimo per avere diritto al contributo datoriale + versamento su un secondo FPA con l'obiettivo di saturare la deducibilità e avere un profilo di rischio più aggressivo di quello consentito dall'FPN - o anche semplicemente avere una gestione ritenuta migliore)
  3. Saturazione: facendo le opportune stime, si può arrivare a saturare la soglia di deducibilità di 5.165€ in maniera molto precisa (senza dover comunicare contributi non dedotti al fondo e senza lasciare "spiccioli di deducibilità" sul campo)
Di contro il versamento in busta paga ha questi altri vantaggi:
  1. Incremento detrazioni: il reddito complessivo cala, e questo dà diritto a maggiori detrazioni da lavoro dipendente (e sotto i 15k€ al trattamento integrativo, noto anche con il triste nome di "bonus IRPEF").
  2. Anticipo risparmio deduzioni: Il risparmio su IRPEF e addizionali comunali/regionali dovuto alle deduzioni viene incamerato dal dipendente "immediatamente" (mese per mese nell'anno X), senza dover attendere il conguaglio IRPEF presente nel cedolino del mese di luglio dell'anno X+1 (se avete presentato la dichiarazione dei redditi "presto", altrimenti il conguaglio è spostato conseguentemente)
  3. Semplificazione: La dichiarazione dei redditi è leggermente più semplice
Focalizziamoci allora sul punto 1 dei vantaggi con la busta paga.
Per quanto riguarda il calcolo dell'IRPEF, consideriamo la pagina di riferimento sul sito dell'AdE, che ci rimanda alla circolare più recente sull'argomento (la 4/E 2022), nella quale troviamo descritte le detrazioni da lavoro dipendente (pagg. 6-9).
Riporto la tabella di pagina 9:
1674941372745.png

Si intravede uno scalino regressivo di ben 1.120€: a 15.000€ le detrazioni sono di 1.880€, a 15.001€ "balzano" a 3.000€, per poi scendere lentamente fino a 50k€.
Tuttavia lo scalino viene compensato dal trattamento integrativo, che per il 2023 è descritto al capitolo 1.3.2 della circolare AdE 4/E 2022 citata in precedenza (pagg. 15-20). In estrema sintesi si tratta di 1.200€ che vengono erogati sotto i 15k€ di reddito complessivo, purché ci sia capienza.

Consideriamo per semplicità di trattazione che il nostro lavoratore dipendente:
  1. versi attualmente tramite busta paga il minimo contributo volontario necessario ad attivare il contributo datoriale
  2. il suo versamento deducibile (quota volontaria + quota datoriale) sia pari a circa 1.165€/anno
  3. abbia intenzione di saturare la soglia di deducibilità di 5.165€ e voglia determinare quanto vantaggio fiscale perderebbe scegliendo la strategia di versare 4k€ tramite bonifico [quello che @rrupoli mi pare chiami "il costo del bonifico"]
Nei seguenti scenari chiamiamo:
  • RCbon il reddito complessivo in caso di bonifico
  • IB l'importo del bonifico (negli esempi sarà quasi sempre di 4k€, considererò anche alcuni casi con importi inferiori)
  • RCbp il reddito complessivo che il dipendente avrebbe versando tramite busta paga anziché tramite bonifico. Per costruzione, RCbp = RCbon - IB
  • DLDbon la detrazione da lavoro dipendente che spetta con versando mediante bonifico
  • DLDbp la detrazione da lavoro dipendente che si otterrebbe con versamento in busta paga
  • CB costo del bonifico = DLDbp - DLDbon

Scenario A: RCbon > 50k€ + IB
In questo caso, con un versamento in busta paga, il reddito complessivo si abbatte fino a un importo comunque superiore ai 50k€.
Quindi: DLDbon = 0, DLDbp= 0

Esempio A1
Il nostro ipotetico lavoratore con RCbon pari a 55k€ e un bonifico da 4k€ non ha comunque diritto a detrazioni, e il costo del bonifico è nullo.

Scenario B: 50k€ <= RCbon < (50k€ + IB)
In questo caso, il dipendente che bonifica non ha diritto a detrazioni (DLDbon=0), tuttavia se passasse alla busta paga si porterebbe a casa solo un fetta delle detrazioni (quelle relative alla "porzione di bonifico" che lo farebbero cadere sotto la soglia dei 50k€)

Esempio B1 con bonifico di 4k€ e RCbon di 53k€:
RCbp = RCbon - IB = 53k€ - 4k€ = 49k€
DLDbp: 1.910€ * (50k€ - 49k€)/22k€ = 1.910€ / 22 = 86,82€
CB = DLDbp - DLDbon = 86,82€ - 0€ = 86,82€

Esempio B2 con bonifico di 4k€ e RCbon di 51k€:
RCbp = RCbon - IB = 51k€ - 4k€ = 47k€
DLDbp: 1.910€ * (50k€ - 47k€)/22k€ = 1.910€ * 3 / 22 = 260,45€
CB = DLDbp - DLDbon = 260,45€ - 0€ = 260,45€

Scenario C: 35k€ + IB < RCbon < 50k€
In questo caso, il costo del bonifico dipende solo dall'importo del bonifico e non dal reddito complessivo.
Infatti la detrazione che il dipendente ottiene con il bonifico è pari a
DLDbon = 1.910€ * (50k€ - RCbon)/22k€
...mentre la detrazione che otterrebbe in busta paga è pari a
DLDbon = 1.910€ * (50k€ - RCbp)/22k€
Di conseguenza:
CB = DLDbp - DLDbon = [1.910€ * (50k€ - RCbp)/22k€] - [1.910€ * (50k€ - RCbon)/22k€]
....raccogliendo un paio di termini...
CB = 1.910€ * (RCbp - RCbon)/22k€
...e tenendo conto che la differenza tra i 2 RC è proprio l'importo del bonifico otteniamo
CB = 1.910€ * IB/22k€

Esempio C1 con bonifico di 4k€ e RCbon di 47k€:
CB = 1.910€ * 4 / 22 = 347,27€

Esempio C2 con bonifico di 4k€ e RCbon di 39k€:
CB = 1.910€ * 4 / 22 = 347,27€

Esempio C3 con bonifico di 2k€ e RCbon di 41k€:
CB = 1.910€ * 2 / 22 = 173,64€

Scenario D: 28k€ + IB <= RCbon <= 35k€ + IB

In questo scenario i conti sono identici al caso precedente, con l'unica differenza che ora subentra anche l'aumento della detrazione di 65€
Il costo del bonifico dipenderà pertanto dal solo importo del bonifico e sarà pari a:
CB = 65€ + [1.910€ * IB/22k€]

Esempio D1 con bonifico di 4k€ e RCbon di 38k€:
CB = 65€ + [1.910€ * 4 / 22] = 412,27€

Esempio D2 con bonifico di 5.165€ e RCbon di 34k€:
CB = 65€ + [1.910€ * 5.165 / 22] = 513,42€

Scenario E: 28k€ < RCbon <= 28k€ + IB
In questo scenario cadiamo nuovamente in un caso in cui il costo del bonifico dipende sia dal suo importo, sia da quanto il bonifico faccia "scavallare" da uno scaglione per le detrazioni al precedente.

Esempio E1 con bonifico di 4k€ e RCbon di 31k€:
DLDbon = 65€ + [1.910€ * (50k€ - RCbon)/22k€] = 65€ + [1.910€ * (50k€ - 31k€)/22k€] = 65€ + 1.910€ * 19 / 22 = 1.714,55€
DLDbp = 65€ + 1.910€ + [1.190€ * (28k€ - RCbp)/13k€] = 65€ + 1.910€ + [1.190€ * (28k€ - 27k€)/13k€] = 2.066,54€
CB = DLDbp - DLDbon = 2.066,54€ - 1.714,55€ = 352€

Scenario F: 25k€ + IB < RCbon <= 28k€

Caso discretamente marginale, che si può verificare solo per importi di bonifico < 3k€, e sempre più piccoli mano a mano che RCbon si abbassa verso 25k€

Con calcoli analoghi allo scenario C abbiamo che:
DLDbon = 65€ + 1.910€ + [1.190€ * (28k€ - RCbon)/13k€]
DLDbp = 65€ + 1.910€ + [1.190€ * (28k€ - RCbp)/13k€]
E di conseguenza
CB = 1.190€ * IB/13k€

Esempio F1 con bonifico di 2k€ e RCbon di 27,5k€:
CB = 1.190€ * 2k€/13k€ = 183,08€

Scenario G: 25k€ < RCbon <= 25k€ + IB

In questo scenario con il versamento in busta paga non si hanno più i 65 euro "extra".

Esempio G1 con bonifico di 4k€ e RCbon di 27k€:
DLDbon = 2.066,54€ (si veda esempio E1, calcolo di DLDbp)
DLDbp = 1.910€ + [1.190€ * (28k€ - RCbp)/13k€] = 1.910€ + [1.190€ * (28k€ - 23k€)/13k€] = 2.367,69€
CB = DLDbp - DLDbon = 2.367,69€ - 2.066,54€ = 301,15€

Scenario H: 15k€ + IB < RCbon <= 25k€

Con calcoli analoghi allo scenario F abbiamo che:
DLDbon = 1.910€ + [1.190€ * (28k€ - RCbon)/13k€]
DLDbp = 1.910€ + [1.190€ * (28k€ - RCbp)/13k€]
...e di conseguenza anche la stessa formula dello scenario F
CB = 1.190€ * IB/13k€

Esempio H1 con bonifico di 4k€ e RCbon di 20k€:
CB = 1.190€ * 4k€/13k€ = 366,15

Scenario I: 15k€ < RCbon <= 15k€ + IB

Qui paradossalmente il costo del bonifico sembra diventare negativo. Tuttavia c'è da tener contro del fatto che subentra il trattamento integrativo (quindi, purché ci sia capienza, il costo del bonifico rimane positivo)

Esempio I1 con bonifico di 4k€ e RCbon di 18k€:
DLDbon = 1.910€ + [1.190€ * (28k€ - RCbon)/13k€] = 1.910€ + [1.190€ * (28k€ - 18k€)/13k€] = 2.825,38€
DLDbp + Trattamento integrativo = 1.880€ + 1.200€
CB = DLDbp + TIbp - DLDbon = 1.880€ + 1.200€ - 2.825,38€ = 254,62€

Scenario L: RCbon <= 15k€
In questo scenario le detrazioni sono in misura fissa e pari a 1.880€ + 1.200€ di trattamento integrativo
Di conseguenza il costo del bonifico è nullo
CB = DLDbp + TIbp - DLDbon -TIbon = 3.080€ +3.080€= 0€

Per cortesia, correggetemi dove avessi sbagliato [un errore l'ho già trovato da solo: avevo scordato il trattamento integrativo].
 
Ultima modifica:
Versando nel fondo aperto l'agevolazione fiscale la recupero in fase di dichiarazione 730, nel fondo chiuso come la vedo l'agevolazione fiscale? Ho un rimborso in busta paga in fase di conguaglio a fine anno?
Dal punto di vista sostanziale ti ha già risposto @Ludovico Massa.

La differenza in realtà non è dovuta a FPA/FPN, ma al fatto che il versamento avvenga o meno tramite busta paga.
Mi pare che [attendiamo conferma da qualche esperto o da chi ha qualche FPA/FPN che non si comporta come descritto]:
  • Gli FPN consentano il versamento tramite busta paga anche di quote che non includano il TFR (in questo caso il dipendente rinuncia, per legge, al contributo datoriale)
  • Alcuni FPA (tra gli altri Allianz Insieme, mi pare di ricordare) consentono il versamento tramite datore di lavoro ma solo se si versa anche il TFR (in questo caso comunque il contributo datoriale per legge non c'è, a meno di accordi particolari)
  • Non conosco casi in cui si riesca a seguire la strategia "capra e cavoli" (doppio versamento con il datore di lavoro, al FPN con il minimo per avere contributo datoriale, all'FPA per saturare la soglia di deducibilità, avere le detrazioni da lavoro dipendente e andare su un comparto più aggressivo). Sarei lieto di essere smentito da qualche partecipante, con qualche caso reale di "doppietta in busta paga"
 
@CamalloSospetto sotto la risposta del consulente del lavoro,
a quanto corrisponde l'1% a carico del lavoratore da calcolarsi sul minimo tabellare, contingenza ed E.D.R?

Ciao Flavio, per la previdenza complementare "contrattuale" e quindi relativa a un fondo pensione chiuso il CCNL prevede il fondo FON.TE.
L'adesione è contrattuale previa domanda di iscrizione le cui modalità sono specificate nel sito Fon.Te. - Fondo Pensione Complementare in cui troverai tutti i dettagli.

Per aderire ecco il link Fon.Te. - Fondo Pensione Complementare
Il finanziamento alla previdenza complementare avviene con la quota del TFR maturando.

In ogni caso, il fondo prevede la gestione del fondo in busta paga nelle seguenti misure:

Contribuzione:
- 1% a carico dell'azienda da calcolarsi sul minimo tabellare, contingenza ed E.D.R.;
- 1% a carico del lavoratore da calcolarsi sul minimo tabellare, contingenza ed E.D.R.;
- 16% del TFR maturando per i lavoratori assunti prima del 28/4/1993; - 100% del TFR per tutti gli altri lavoratori.

Quota d'iscrizione pari a :
- euro 11,88 a carico dell'azienda;
- euro 3,62 a carico del lavoratore.
 
Dal punto di vista sostanziale ti ha già risposto @Ludovico Massa.

La differenza in realtà non è dovuta a FPA/FPN, ma al fatto che il versamento avvenga o meno tramite busta paga.
Mi pare che [attendiamo conferma da qualche esperto o da chi ha qualche FPA/FPN che non si comporta come descritto]:
  • Gli FPN consentano il versamento tramite busta paga anche di quote che non includano il TFR (in questo caso il dipendente rinuncia, per legge, al contributo datoriale)
  • Alcuni FPA (tra gli altri Allianz Insieme, mi pare di ricordare) consentono il versamento tramite datore di lavoro ma solo se si versa anche il TFR (in questo caso comunque il contributo datoriale per legge non c'è, a meno di accordi particolari)
  • Non conosco casi in cui si riesca a seguire la strategia "capra e cavoli" (doppio versamento con il datore di lavoro, al FPN con il minimo per avere contributo datoriale, all'FPA per saturare la soglia di deducibilità, avere le detrazioni da lavoro dipendente e andare su un comparto più aggressivo). Sarei lieto di essere smentito da qualche partecipante, con qualche caso reale di "doppietta in busta paga"

Aggiungo la mia esperienza, la nostra azienza, tramite accordi, ci faceva scegliere tra FONTE FPN e PREVIGEN FPA.
L'accordo con PREVIGEN permette anche il versamento del datore di lavoro, insieme a quello del dipendente (e TFR volendo) tramite cedolino.
 
Dal punto di vista sostanziale ti ha già risposto @Ludovico Massa.

La differenza in realtà non è dovuta a FPA/FPN, ma al fatto che il versamento avvenga o meno tramite busta paga.
Mi pare che [attendiamo conferma da qualche esperto o da chi ha qualche FPA/FPN che non si comporta come descritto]:
  • Gli FPN consentano il versamento tramite busta paga anche di quote che non includano il TFR (in questo caso il dipendente rinuncia, per legge, al contributo datoriale)
  • Alcuni FPA (tra gli altri Allianz Insieme, mi pare di ricordare) consentono il versamento tramite datore di lavoro ma solo se si versa anche il TFR (in questo caso comunque il contributo datoriale per legge non c'è, a meno di accordi particolari)

Personalmente per un paio di anni sono riuscito a versare in busta su un FPA, dipende piu' che altro se l'ufficio paghe ha voglia di sbattersi. Purtroppo a me versavano ogni 6 mesi e a un certo punto hanno fatto un pasticcio non dividendo piu' i contributi dal TFR e quindi ho smesso.
Ma non credo ci siano impedimenti di legge al versamento in busta su FPA, qualunque sia.


  • Non conosco casi in cui si riesca a seguire la strategia "capra e cavoli" (doppio versamento con il datore di lavoro, al FPN con il minimo per avere contributo datoriale, all'FPA per saturare la soglia di deducibilità, avere le detrazioni da lavoro dipendente e andare su un comparto più aggressivo). Sarei lieto di essere smentito da qualche partecipante, con qualche caso reale di "doppietta in busta paga"

La vedo dura :D
 
@CamalloSospetto sotto la risposta del consulente del lavoro,
a quanto corrisponde l'1% a carico del lavoratore da calcolarsi sul minimo tabellare, contingenza ed E.D.R?

Ciao, in fonte il versamento (tuo e del datore) è tipicamente calcolato applicando, ad ogni cedolino, la percentuale alla retribuzione complessiva assunta come base per il calcolo TFR (è diverso da cometa).

Dico tipicamente perché a fonte aderiscono molte diverse categorie, ognuna delle quali ha un proprio ccnl.

Puoi rivolgerti anche al thread specifico...

Fondo Fonte capitolo 4 - fondo pensione per i dipendenti da aziende del terziario ...
 
Provo a fare un po' di chiarezza riguardo ai versamenti in busta paga e all'impatto che hanno sulle detrazioni da lavoro dipendente, nella speranza di consegnare definitivamente alla storia la questione "bonus", concettualmente irrilevante.
La sintesi l'avete già letta: per massimizzare il beneficio fiscale, se siete dipendenti, conviene versare tramite datore di lavoro e non tramite bonifico.
La domanda che sorge spontanea è: perché questa differenza?

Un paio di concetti introduttivi:
  • Reddito complessivo: è il reddito sulla cui base sono calcolate le detrazioni da lavoro dipendente. In una puntata successiva - se ci sarà interesse - tratterò anche questo aspetto
  • Detrazione da lavoro dipendente: è un'agevolazione sull'IRPEF che spetta ai lavoratori dipendenti (ma guarda un po' 😁 ). Come riferimento normativo corrente potete usare la circolare 4/2022 dell'AdE. Poco conta che si chiami "bonus", "trattamento integrativo", "ulteriore trattamento" o - grazie alla recente razionalizzazione - sia tornata a chiamarsi semplicemente detrazione da lavoro dipendente. Quello che conta è che sia calcolata sulla base del reddito complessivo.
    Inoltre è importante sapere che la detrazione da lavoro dipendente è una misura disegnata per aumentare la progressività dell'IRPEF. Di conseguenza è tanto più alta quanto più basso è il vostro reddito complessivo.

Ma come si calcola il reddito complessivo?
Faccio riferimento per comodità al modello 730, e nello specifico all'ultimo rilasciato ufficialmente dall'AdE, il 730/22 (a giorni dovrebbe essere disponibile il 730/23).
Come potete vedere, il modello ha diversi sottomodelli:
  • Il 730 vero e proprio (che deve essere compilato sulla base delle istruzioni di compilazione dell'AdE)
  • Il 730-1 (scelta 8, 5 e 2 per mille da parte del contribuente)
  • Il 730-2 (la ricevuta rilasciata al contribuente da chi presta assistenza fiscale - CAF, professionista, sostituto d'imposta)
  • Il 730-3 (il prospetto di liquidazione).
  • Il 730-4 (che è la comunicazione che l'AdE fa ai sostituti d'imposta indicando le trattenute o i rimborsi da operare nei confronti dei contribuenti, quindi - a meno che vogliate andare a battere cassa dal datore di lavoro che non vi fa il dovuto conguaglio - questo sottomodello non lo vedrete mai)
Per i nostri scopi, ci interessano 730 e 730-3. Focalizziamoci sul prospetto di liquidazione, dove c'è la sintesi delle più rilevanti grandezze fiscali. Il 730-3 viene preparato mediante il software di compilazione (quello dell'AdE se fate la dichiarazione precompilata, oppure uno commerciale di cui si serve il CAF/commercialista a cui vi rivolgete), sulla base della circolare di liquidazione messa a disposizione anno per anno dall'AdE medesima.
Sostanzialmente tale circolare è il sancta sanctorum dei calcoli fiscali annuali (500 pagine fitte fitte di regole e calcoli, per chi si volesse cimentare).

In particolare, facendo riferimento alla versione 2022 del modello, avrete questo 730-3:
Vedi l'allegato 2873909
Al paragrafo 17.4 della circolare dei calcoli 2022 trovate come viene calcolato il rigo 11 PL ossia il reddito complessivo (che, come abbiamo detto, è il valore di riferimento per le detrazioni): è pari alla somma dei righi 1+2+3+4+5+7 del PL (no, il 6 non c'è e non è una svista).
Nell'ipotesi semplificatrice di chi ha solo reddito da lavoro dipendente, il reddito complessivo è pari a quanto riportato al rigo 4 PL.

Ma cosa c'è al rigo 4 PL?
C'è la somma di quanto riportato nel quadro C, sezione I e II.
Vedi l'allegato 2873911
La somma non è semplice (se cercate " rigo 4 " sulla circolare di liquidazione trovate 35 occorrenze), tuttavia possiamo operare un'ulteriore semplificazione immaginando che il nostro lavoratore dipendente abbia avuto nel 2021 un solo lavoro, e di conseguenza un solo reddito, il cui importo starà nel rigo C1 colonna 3.

Ma cosa c'è al rigo C1 colonna 3?
Il modello 730 ci aiuta, dicendoci che va popolato con il punto 1, 2 o 3 della Certificazione Unica. Dobbiamo pertanto passare a quest'altro modello, la CU 2022 che trovate qui e che viene compilata dal sostituto d'imposta (cioè il datore di lavoro) del nostro lavoratore dipendente. La sezione di interesse è quella dei "Dati per la eventuale compilazione della dichiarazione dei redditi"
Vedi l'allegato 2873914

E come fa il sostituto a sapere cosa deve mettere al punto 1, 2 o 3 della CU?
Il riferimento in questo caso sono le istruzioni per la compilazione della CU (pagg. 21/22)
Supponiamo che il nostro lavoratore abbia un contratto a tempo indeterminato: il suo datore di lavoro compilerà il punto 1, e supponendo che il reddito non sia stato prodotto all'estero seguirà queste regole (evidenziazioni mie)



E che cosa c'è al punto 412 della CU?
Vedi l'allegato 2873918
Ci siamo quasi! Abbiamo trovato la previdenza complementare!
Andiamo a leggere a pag. 35 delle istruzioni CU quanto viene riportato per il punto 412 (grassetto mio):

Abbiamo quindi finalmente la pezza d'appoggio che indica come il versamento al fondo pensione tramite datore di lavoro:
  1. abbatta il punto 1 della CU
  2. e di conseguenza abbatta il rigo C1 col. 3 del 730
  3. e di conseguenza abbatta il rigo 4 del PL
  4. e di conseguenza abbatta il rigo 11 del PL
  5. e di conseguenza permetta di beneficiare delle detrazioni da lavoro dipendente.
...che al mercato mio padre comprò
Buongiorno, ho girato tutto al commercialista, il quale mi dice di aver simulato entrambe le ipotesi, bonifico diretto e versamento diretto del datore di lavoro ma a livello di risultato complessivo non cambia nulla. Se così fosse posso tranquillamente versare il minimo su cometa e dirottare su fpa o pip la parte deducibile rimanente.
 
Buongiorno a tutti. Ho aperto amundi secondapensione con 100% espansione, ora ho un dubbio: se spostassi in amundi il montante che ho in un altro fondo pensione, questo verrebbe investito in automatico tutto su espansione o potrei decidere , solo per questi soldi, un altro comparto. Grazie
 
Buongiorno a tutti, grazie ai vostri contributi e in particolar modo a @CamalloSospetto e @marble , mi sono fatto un'idea chiara del funzionamento dei fondi pensione.
Vorrei condividere con voi cosa avrei deciso al momento, in modo da avere un vostro feedback.
Potrei aderire al FPN chiuso Fon.te con i pro e contro di questa tipologia di fondo oppure al FPA (io avrei scelto seconda pensione per la facilità di gestione essendo tutto online).
Avrei scelto il FPA, sapendo che rinuncio al contributo del datore di lavoro, per i seguenti motivi:
• Il mio portafoglio finanziario è all'80% investito in azioni, lasciando il TFR avrei un capitale tra X anni investito con un tasso d'interesse Risk Free.
Ho sotto controllo i versamenti in modo da non sforare il montante tra X anni per poter ritirare il 100% del capitale
• Ho la possibilità di andare a saturare la deduzione IRPEF fino a 5.164,57

Costi Fon.te
Schermata 2023-01-31 alle 08.59.12.png


Costi Seconda Pensione
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Rendimenti Fon.te
Schermata 2023-01-31 alle 09.00.24.png


Rendimenti Seconda pensione
Schermata 2023-01-31 alle 09.01.01.png



Cosa ne pensate?
 
Ultima modifica:
Buongiorno, ho girato tutto al commercialista, il quale mi dice di aver simulato entrambe le ipotesi, bonifico diretto e versamento diretto del datore di lavoro ma a livello di risultato complessivo non cambia nulla. Se così fosse posso tranquillamente versare il minimo su cometa e dirottare su fpa o pip la parte deducibile rimanente.

Se la tua RAL supera i 60k Euro allora il tuo commercialista non sbaglia.
Se la tua RAL è inferiore allora ti suggerisco prima di studiare bene il quaderno del killer e poi decidi serenamente come muoverti...
 
Se la tua RAL supera i 60k Euro allora il tuo commercialista non sbaglia.
Se la tua RAL è inferiore allora ti suggerisco prima di studiare bene il quaderno del killer e poi decidi serenamente come muoverti...
Grazie. La sua ral e' di 40k. Dalla tua risposta desumo che il mio commercialista stia sbagliando. Se ne parlava ieri sera e mi ha detto di aver simulato con il programma che usa lui, di piu' non so perche' non e' il mio lavoro. Grazie per il link.
 
Ciao a tutti, stavo guardando un calcolo per capire se mia madre potrà riscattare totalmente il suo fondo pensione.
In pratica si prende il 70% del montante finale e si "converte in rendita".
Ecco, ma che significa sta roba qui? Cosa vuol dire "si converte in rendita"? Che calcolo devo fare?

Grazie
 
Ciao a tutti, stavo guardando un calcolo per capire se mia madre potrà riscattare totalmente il suo fondo pensione.
In pratica si prende il 70% del montante finale e si "converte in rendita".
Ecco, ma che significa sta roba qui? Cosa vuol dire "si converte in rendita"? Che calcolo devo fare?

Grazie

Penso tu sappia cos'e' la rendita. Primo link a caso, sceglie Google.

Questa prestazione può essere erogata in tre diverse forme:

  • rendita vitalizia immediata, o rendita al 100%, per cui mensilmente si riceve la pensione integrativa da affiancare a quella pubblica;
  • 50% del capitale in forma di rendita e 50% in un’unica soluzione al momento del pensionamento;
  • 100% in un’unica soluzione, ma soltanto in casi particolari, cioè se l’adesione risale a una data antecedente al 29 aprile 1993, oppure se convertendo il 70% capitale accumulato si ottiene una rendita annua di importo inferiore al 50% dell’assegno sociale (per il 2022 questo importo è pari a 468,11 euro, dunque la rendita non deve superare i 234 euro).
Dunque, la rendita è proprio quella che possiamo definire pensione integrativa, un assegno mensile che serve a mantenere un tenore di vita adeguato nel corso della vita del pensionato, attutendo la riduzione delle entrate che colpisce tutti nel passaggio dalla fase lavorativa a quella della pensione.

Ma forse ti conviene un infarinatura sui fondi pensione, leggi e se hai dubbi chiedi.

https://www.covip.it/sites/default/files/guida_introduttiva_alla_previdenza_complementare_0.pdf
 
Penso tu sappia cos'e' la rendita. Primo link a caso, sceglie Google.

Questa prestazione può essere erogata in tre diverse forme:

  • rendita vitalizia immediata, o rendita al 100%, per cui mensilmente si riceve la pensione integrativa da affiancare a quella pubblica;
  • 50% del capitale in forma di rendita e 50% in un’unica soluzione al momento del pensionamento;
  • 100% in un’unica soluzione, ma soltanto in casi particolari, cioè se l’adesione risale a una data antecedente al 29 aprile 1993, oppure se convertendo il 70% capitale accumulato si ottiene una rendita annua di importo inferiore al 50% dell’assegno sociale (per il 2022 questo importo è pari a 468,11 euro, dunque la rendita non deve superare i 234 euro).
Dunque, la rendita è proprio quella che possiamo definire pensione integrativa, un assegno mensile che serve a mantenere un tenore di vita adeguato nel corso della vita del pensionato, attutendo la riduzione delle entrate che colpisce tutti nel passaggio dalla fase lavorativa a quella della pensione.

Ma forse ti conviene un infarinatura sui fondi pensione, leggi e se hai dubbi chiedi.

https://www.covip.it/sites/default/files/guida_introduttiva_alla_previdenza_complementare_0.pdf
No, non mi è chiaro cos'è la rendita.
Rendita al 2%? Al 4%? All'8%?

Senza numeri vuol dire tutto e nulla 😅
Quanto è sta benedetta rendita?
Mi serve saperlo altrimenti non posso sapere qual è il massimo importo da farle mettere perché si garantisca il riscatto totale.
 
No, non mi è chiaro cos'è la rendita.
Rendita al 2%? Al 4%? All'8%?

Senza numeri vuol dire tutto e nulla 😅
Quanto è sta benedetta rendita?
Mi serve saperlo altrimenti non posso sapere qual è il massimo importo da farle mettere perché si garantisca il riscatto totale.
Dalla guida (ci si mette 10 minuti a leggerla, comunque)

La rendita ti verrà pagata dall’impresa di assicurazione con cui la forma pensionistica complementare è convenzionata oppure direttamente dal fondopensionesehai requisitifissatidallalegge.Puoianchetrasferirela tua posizione individuale presso un’altra forma pensionistica complementare per avvalerti di eventuali migliori condizioni di rendita.
L’importo della rendita che costituirà la tua pensione complementare si ottiene applicando alla tua posizione individuale accumulata un coefficiente di trasformazione, che dipende da:

  • ✓ la speranza di vita, ovvero la vita media attesa dopo il pensionamento
  • ✓ il tasso tecnico, cioè il tasso di rendimento minimo garantito al momento della determinazione della rendita
  • ✓ icostiapplicati.
    Puoi scegliere il tipo di rendita che intendi percepire tra quelle previste dalla forma pensionistica, ad esempio la rendita vitalizia (ricevuta dal momento del pensionamento per tutta la vita), oppure la rendita differita (pagata da un certo momento in poi per tutta la vita) o infine una rendita associata a una copertura long-term care (in tal caso, la rendita viene aumentata se interviene la non autosufficienza).
    Al momento del pensionamento puoi anche valutare di assicurare, in caso di decesso, l’erogazione della rendita (rendita reversibile) o del capitale residuo a un soggetto da te designato.
    In caso di decesso prima del pensionamento, la tua posizione individuale è riscattata dai soggetti da te designati oppure dagli eredi se non sono stati designati altri soggetti

Se tua madre ha gia' un fondo pensione, ogni anno viene mandato un prospetto dove ci sono varie simulazioni di rendita vitalizia.
Alla fine e' la stessa cosa della pensione: se hai un montante di 400k ti danno una pensione, con un montante INPS di 600k sara' piu' alta.
 
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