8/05/2015 8.30
I mercati azionari del Nord Europa si sono distinti da inizio anno con performance a doppia cifra, visto che il listino norvegese è salito del 24,7% (indice Msci in euro) e quello della Danimarca del 28,7%, mentre più indietro è rimasta la Svezia (+11% contro una media europea del 14%). Ecco, secondo gli analisti di Barclays, fra i titoli bancari, che in media offrono rendimenti delle cedole superiori al 5%, chi comprare e chi evitare
1) DNB. Target price di 150 corone, del 10% superiore alle quotazioni attuali, che nello scenario ottimista può arrivare a 195, per la banca commerciale norvegese che merita il rating overweight (sovrappesare). Il giudizio positivo è motivato dalle condizioni economiche relativamente buone, nonostante il rallentamento del settore petrolifero, un attraente mix di impieghi e l’alta qualità del credito. I margini sui depositi sono sotto pressione ma dovrebbero migliorare. Il titolo, che a Oslo capitalizza 222 miliardi, tratta 10 volte gli utili 2015 e 9 quelli del 2016, mentre p/bv (prezzo/valore di libro) è 1,3. Il roe (ritorno sul capitale tangibile) migliora leggermente dal 13,6 al 13,9%. Interessante il dividend yield: 3,7% nell’esercizio 2015 e 5,5% nel 2016. Negli ultimi 12 mesi ha registrato un total return (performance + rendimento della cedola) del 34,5%.
2) Skandinaviska Enskilda Banken. Rating positivo (overweight) con prezzo obiettivo 121 corone (+20%), che nell’ipotesi bullish sale a 139, per il gruppo finanziario con sedi in Svezia, Germania e Paesi Baltici. Il suo punto di forza è la solida crescita degli utili che deriva dai business retail e corporate, soprattutto grazie alle commissioni nei settori wealth management, carte di credito, carte di pagamento e capital markets. Anche la divisione trading è in ripresa. Guardando ai multipli borsistici, il p/e (prezzo/utile) scende da 12 del 2015 a 10,7 nel 2016, mentre il p/bv è 1,8. Elevato il rendimento della cedola, stimato 5,6% in questo esercizio e 6,7% nel prossimo. Negli ultimi 12 mesi il titolo, che capitalizza 220 miliardi, ha reso (total return) il 20,8%.
3) Danske Bank. Giudizio overweight per il gruppo bancario danese, con prezzo obiettivo 224 corone (+17%). Nello scenario ottimista il target è 251 corone. Le potenzialità di miglioramento sul fronte dei costi e dell’efficienza del capitale non sono ancora scontate nelle quotazioni attuali, perché nel 2006-2014 è stato meno competitivo degli altri istituti, ma la situazione è destinata a cambiare. Il titolo, che a Copenhagen capitalizza 190 miliardi, viene scambiato con un multiplo di 11,5 sull’utile 2015 e 10,1 sul 2016, mentre il p/bv è 1,3. Il dividend yield sale invece dal 4,2% al 5,3%. In progresso anche il roe (tangibile) dall’11,6 al 12,7%. Il total return a 12 mesi è stato del 30%.
4) Nordea. Alle quotazioni attuali le potenzialità del gruppo finanziario svedese, che capitalizza 413,5 miliardi sul listino di Stoccolma, sono già scontate, in vista di un target di 104 corone. Il conflitto in Ucrania e le sue ripercussioni sul settore bancario in Russia, Finlandia e paesi Baltici riducono le possibilità di re-rating del titolo, considerando l’impatto su qualità del credito, crescita degli impieghi e capacità di payout. Il p/e scende da 11,6 a 10,4, mentre il p/bv è 1,6. La redditività (roe) migliora dal 14,6 al 15,1%, mentre il rendimento della cedola è 6,4% in questo esercizio e 7,3% nel prossimo. Il total return a 12 mesi è stato del 19,5%.
5) Svenska. Target price di 399 corone (+6%), contro una quotazione attuale di 376, per il gruppo svedese che opera in Europa, Asia e Usa, a cui è stato assegnato il rating equalweight, visto che è sopravvalutato rispetto ai concorrenti. Nonostante il roe competitivo, le basse perdite su crediti e un alto CT1 ratio, le potenzialità di ulteriore rialzo della quotazione sono molto limitate. Il titolo tratta infatti con un p/e superiore alla media (15,4 nel 2015 e 13,7 nel 2016) mentre p/bv è 1,8. Il roe migliora dal 12,9 al 13,3%. Elevato il dividend yield: 5% in questo esercizio e 5,7% nel prossimo. Negli ultimi 12 mesi ha registrato un total return del 22,4%.
Focus di Barclays sulle banche del Nord Europa - MilanoFinanza.it