Fondo Cometa - quale comparto scegliere

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

A proposito della rendicontazione, qualcuno è in grado di spiegare che razza di confronto hanno fatto e che benchmark viene usato?
In base a quanto riportato sulla nota informativa di Cometa per il comparto Reddito (pag. 7) si legge:
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E poi a pag. 27:
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(...omissis...)
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La deliberazione COVIP citata (dal titolo "Disposizioni sul processo di attuazione della politica di investimento") riporta all'articolo 4 ("Criteri di attuazione della politica di investimento") - grassetto mio:
1. Per il raggiungimento dell’obiettivo finanziario di ciascun comparto, il documento deve in ogni caso individuare con chiarezza:

a) la ripartizione strategica delle attività, ovvero la percentuale del patrimonio da investire nelle varie classi di strumenti (specificando le aree geografiche, i settori di attività, le valute di riferimento, nonché i margini entro i quali contenerne gli eventuali scostamenti).
La composizione azioni/obbligazioni e la durata media finanziaria (duration) della quota obbligazionaria devono essere coerenti con l’orizzonte temporale della gestione. In tale ambito sono esplicitati gli aspetti etici, sociali e ambientali cui si intende dedicare attenzione nella gestione delle risorse. In caso di adozione di strategie a benchmark, devono essere inoltre riportati gli indicatori di mercato prescelti per rappresentare le suddette classi di attività e il loro peso sul patrimonio del comparto; questi indicatori devono essere comprensivi di dividendi e cedole; per ciascuno di essi andrà specificata la valuta di denominazione. In caso di strategie non a benchmark, vanno indicati gli indirizzi che si intende seguire per assicurare l’obiettivo stabilito. In caso di adozione di comparti con orizzonte temporale predefinito (es. target date) al posto dell’indicazione dei pesi fissi dovranno essere riportate le regole attinenti al loro adeguamento all’avvicinarsi della data di scadenza del comparto;

b) gli strumenti finanziari nei quali si intende investire e i rischi connessi.
Il documento riporta le valutazioni effettuate circa l’opportunità dell’impiego di strumenti cosiddetti alternativi, derivati e OICR e le analisi compiute per individuare i rapporti rischio-rendimento associati a tali investimenti (sia considerati isolatamente che in relazione all’interazione con le altre tipologie di strumenti finanziari presenti nel portafoglio). Il documento dà conto delle cautele adottate in caso di investimenti in strumenti cosiddetti alternativi, in derivati e in OICR non armonizzati. La peculiarità di questi strumenti (ad es. scarsa liquidabilità, difficoltà di valutazione, limitata trasparenza anche con riferimento alle possibili ipotesi di conflitti di interesse, elevati rischi operativi) richiede una più rigorosa attività di analisi e verifica. Il documento deve evidenziare che l’investimento in strumenti alternativi e in OICR può essere effettuato qualora siano chiaramente esplicitati il livello di accesso da parte della forma pensionistica alle informazioni sulle strategie poste in essere dal gestore, la struttura dei costi dello strumento, i periodi di uscita dall’investimento (lock up period). La forma pensionistica deve poter disporre dei flussi informativi occorrenti per un’adeguata valutazione dell’investimento effettuato e per predisporre le segnalazioni periodiche da inviare alla COVIP. Per un contenimento ancora più rigoroso dei rischi assunti potranno essere indicati limiti:

1) quantitativi (minimi e massimi) per i singoli strumenti finanziari;
2) qualitativi (affidabilità degli emittenti/controparti, nazionalità degli emittenti, mercati di negoziazione degli strumenti finanziari, ecc.) per ogni (o per le principali) classe di attività individuata;

c) la modalità di gestione diretta o indiretta che si intende adottare e lo stile.
La forma diretta o indiretta di gestione è stabilita in conformità con la normativa in vigore. La scelta dello stile di gestione (attivo, passivo o loro combinazione) va effettuata avendo a riferimento il rapporto costi-benefici, il quale dipende in misura determinante dall’efficienza dei mercati. Va in particolare individuata la porzione di patrimonio da gestire in modo attivo, motivando adeguatamente le ragioni che inducono a ritenere possibile la realizzazione di extra rendimenti. Per una compiuta valutazione dello stile di gestione da adottare dovranno essere indicati almeno:

1) il livello massimo o l’obiettivo di rotazione annua del patrimonio (turnover);​
2) in caso di adozione di strategie a benchmark, il livello massimo di variabilità annua delle differenze di rendimento tra il portafoglio gestito e quello benchmark (ad es. tracking error volatility). I valori per il calcolo di detto indicatore da inserire nella convenzione di gestione debbono essere rilevati con cadenza tale da evitare un’eccessiva rotazione del patrimonio dovuta unicamente alla necessità di un continuo ribilanciamento tra le varie attività;​
3) in caso di adozione di strategie non a benchmark, indicatori di rischio assoluto coerenti con l’obiettivo stabilito;​

d) le caratteristiche dei mandati (per le gestioni in convenzione) relativamente:

1) al numero minimo e massimo dei mandati in cui articolare la gestione;​
2) a eventuali requisiti che i gestori devono avere in aggiunta a quelli stabiliti dalla legge;​
3) alla durata, da definire tenuto conto dell’arco temporale del comparto di investimento e della necessità di consentire un’efficace valutazione dell’operato dei gestori;​
4) alla natura e alla tipologia dei mandati che si intende affidare (specialistici/generalisti; attivi/passivi, mandati di gestione del rischio);​
5) alla struttura del regime commissionale (commissioni base e/o di incentivo);​

e) i criteri per l’esercizio dei diritti di voto spettanti al fondo.
Il documento riporta gli indirizzi da seguire per assicurare una partecipazione attiva alla conduzione delle società emittenti i titoli detenuti.
 
In base a quanto riportato sulla nota informativa di Cometa per il comparto Reddito (pag. 7) si legge:
Vedi l'allegato 2874880
E poi a pag. 27:
Vedi l'allegato 2874881
(...omissis...)
Vedi l'allegato 2874882

La deliberazione COVIP citata (dal titolo "Disposizioni sul processo di attuazione della politica di investimento") riporta all'articolo 4 ("Criteri di attuazione della politica di investimento") - grassetto mio:

Ripeto, secondo me è una presa per i fondelli perchè viene presentato rendimento benchmark a 0% nel 2021 e 2019-2021 dello 0,49%.
Se non avessero messo alcun benchmark dopo il 2017, anche il periodo 2019-2021 dovrebbe essere con benchmark a zero.
Se avessero preso come obbiettivo di rendimento il tfr, i valori nello stesso periodo anche calcolati al netto della tassazione del 17% sarebbero diversi.

TFR – il coefficiente di rivalutazione

Tu che spiegazione ti dai per questa incongruenza?
 
Ripeto, secondo me è una presa per i fondelli perchè viene presentato rendimento benchmark a 0% nel 2021 e 2019-2021 dello 0,49%.
Se non avessero messo alcun benchmark dopo il 2017, anche il periodo 2019-2021 dovrebbe essere con benchmark a zero.
Se avessero preso come obbiettivo di rendimento il tfr, i valori nello stesso periodo anche calcolati al netto della tassazione del 17% sarebbero diversi.

TFR – il coefficiente di rivalutazione

Tu che spiegazione ti dai per questa incongruenza?
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Allora vediamo.
Per il 2021 parrebbe l'unica interpretazione che so dare è quella di un doppio errore:
  1. Invece della rivalutazione TFR è stato indicato come benchmark l'inflazione (che è il benchmark del comparto monetario plus, a quanto sembra di vedere
    1674900551938.png
  2. Invece dei periodi indicati in colonna, sono stati indicati i periodi sfasati di un anno all'indietro (al posto del 2021, il 2020; al posto del 2019-2022, il 2018-2020)
    Dal sito Istat Rivaluta:
    1674900940029.png
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Quindi le interpretazioni possibili sono 2, e sono:
a) Incompetenza + negligenza: la tabella è stata compilata da uno stagista rimborsato a buoni pasto, che è stato semplicemente cialtrone e ha copiato per errore la riga di benchmark dell'anno precedente da un altro comparto. Nessuno ha poi controllato
b) Incompetenza + dolo: stessa situazione di prima, e il controllore se n'è accorto ma ha preferito non apportare correzioni, potendo eventualmente nascondersi in futuro nella negligenza.

Personalmente - per come ho avuto modo di conoscere gli uomini nell'ultimo mezzo secolo - io uso questo approccio: "Non è necessario presumere il dolo laddove l'incompetenza sia una giustificazione sufficiente dei fatti".
Non intendo che gli uomini siano tutti buoni, ma che la proporzione malvagi:cialtroni è piccolissima 🥸
 
@CamalloSospetto suppongo che incompetenza sia la parola corretta. Aspetto il prossimo resoconto annuale, e se ancora il benchmark non torna, chiederò lumi a Cometa.

All'occorrenza bisognerebbe segnalare il problema alla Covip, se serve a qualcosa ... :mmmm:
Guida alla trasmissione degli esposti alla COVIP | COVIP

Ma tanto ciò che conta è il rendimento di Cometa, indicato dal valore della quota. La segnalazione non lo aumenterebbe :o
 
Ciao, sono un novellino sotto questo argomento.
Ho 32 anni, una ral di 37k (con super minimo e aumento assorbibile) e un tfr sempre lasciato in azienda.
Sto valutando l’ingresso in un fondo pensione (cometa, Essendo mentalmeccanico).
Con questa ral riuscirei a percepire i vantaggi della deduzione fiscale riguardo l’Irpef sulla busta paga?
Se decidessi di versare il mio contributo minimo, dovrei versare ogni mese l’1,2% del mio lordo, circa 44 euro mese?
Mi pare però di aver letto che il tfr versato non è deducibile, a quanto ammonterebbe, in caso, il risparmio fiscale?

Grazie a chi cercherà di chiarirmi le idee :)
 
Ciao, sono un novellino sotto questo argomento.
Ho 32 anni, una ral di 37k (con super minimo e aumento assorbibile) e un tfr sempre lasciato in azienda.
Sto valutando l’ingresso in un fondo pensione (cometa, Essendo mentalmeccanico).
Con questa ral riuscirei a percepire i vantaggi della deduzione fiscale riguardo l’Irpef sulla busta paga?
Se decidessi di versare il mio contributo minimo, dovrei versare ogni mese l’1,2% del mio lordo, circa 44 euro mese?
Mi pare però di aver letto che il tfr versato non è deducibile, a quanto ammonterebbe, in caso, il risparmio fiscale?

Grazie a chi cercherà di chiarirmi le idee :)
Ops....ti ho risposto nel thread "generalista".
 
@CamalloSospetto suppongo che incompetenza sia la parola corretta. Aspetto il prossimo resoconto annuale, e se ancora il benchmark non torna, chiederò lumi a Cometa.
@banloca, credo di aver trovato il "benchmark" di Cometa.
Si trova nella sezione "Documenti del fondo", sotto il poco espressivo nome Comunicazione ai sensi dell'Art 124_Sexies TUF 2023
Per il comparto Reddito non si tratta di un vero e proprio benchmark (come per il comparto Crescita): non ci sono indici riportati

Ecco cosa compare alle pagg. 4 e 5 del documento di cui sopra:
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Ultima modifica:
Ciao,

se aderisco al cometa lasciando il tfr in azienda e versando il minimo dell'1.2%, il datore di lavoro è sempre obbligato a versare il 2%?
Ha senso questa diversificazione?

Grazie
 
Ciao,

se aderisco al cometa lasciando il tfr in azienda e versando il minimo dell'1.2%, il datore di lavoro è sempre obbligato a versare il 2%?
Ha senso questa diversificazione?

Grazie
Per aderire a cometa devi per forza portarci anche il tfr
 
ciao a tutti, ho 34 anni e da quando lavoro ho sempre mantenuto il TFR in azienda. Da due anni lavoro in questa nuova azienda con contratto metalmeccanico e stavo pensando questi giorni l'iscrizione al fondo Cometa (versando il minimo, cioè 1.2%).
Ad oggi è sempre una scelta consigliata? Pensavo al comparto Reddito. Avrebbe senso secondo voi?
Grazie mille in anticipo!
 
ciao a tutti, ho 34 anni e da quando lavoro ho sempre mantenuto il TFR in azienda. Da due anni lavoro in questa nuova azienda con contratto metalmeccanico e stavo pensando questi giorni l'iscrizione al fondo Cometa (versando il minimo, cioè 1.2%).
Ad oggi è sempre una scelta consigliata? Pensavo al comparto Reddito. Avrebbe senso secondo voi?
Grazie mille in anticipo!
Vista la tua età, e beato te, andrei inizialmente sul Crescita. Ok per il minimo per avere il contributo datoriale.
Poi devi valutare se aderire ad un FPA per avere la massima deduzione possibile.
 
Grazie @juanito . Allora direi che per ora potrei inziare con Cometa piuttosto che mantenerlo in azienda. Mi devo informare meglio per il secondo punto da te suggerito in quanto al momento mi è un pò ostico l'argomento :).
 
Grazie @juanito . Allora direi che per ora potrei inziare con Cometa piuttosto che mantenerlo in azienda. Mi devo informare meglio per il secondo punto da te suggerito in quanto al momento mi è un pò ostico l'argomento :).

Leggiti il thread Fondi Pensione generalista. Non sarà difficile.
 
Ciao a tutti, mi servirebbe un consiglio dato che sono anni e anni che rimando il discorso sul fondo pensione... ho provato a leggere il topic con i vari calcoli e su cosa conviene fare con bonifico o meno, ma sinceramente non ci ho capito nulla, perdonatemi :D

Il mio caso è questo: 38 anni, 48k di RAL.

Cosa mi conviene fare?
E poi, quale comparto scegliere per come stanno andando le cose?
Infine, secondo voi mi conviene chiedere all'azienda di spostare il tfr nel fondo, o lo tengo lì (ho un'anzianità di 6-7 anni).

Grazie!
 
Ciao a tutti, mi servirebbe un consiglio dato che sono anni e anni che rimando il discorso sul fondo pensione... ho provato a leggere il topic con i vari calcoli e su cosa conviene fare con bonifico o meno, ma sinceramente non ci ho capito nulla, perdonatemi :D

Il mio caso è questo: 38 anni, 48k di RAL.

Cosa mi conviene fare?
E poi, quale comparto scegliere per come stanno andando le cose?
Infine, secondo voi mi conviene chiedere all'azienda di spostare il tfr nel fondo, o lo tengo lì (ho un'anzianità di 6-7 anni).

Grazie!
Parere mio. Con Cometa vai su azionario, che e' comunque molto conservativo, e versa il minimo per poter usufruire del contributo dell'azienda + parallelamente apri un altro pip/fpa che e' amministrato in modo piu' degno, fino al raggiungimento dei 5100 euro
 
Parere mio. Con Cometa vai su azionario, che e' comunque molto conservativo, e versa il minimo per poter usufruire del contributo dell'azienda + parallelamente apri un altro pip/fpa che e' amministrato in modo piu' degno, fino al raggiungimento dei 5100 euro
quindi in ogni caso è sempre meglio versare tutti i 5100 euro... ma i fondi diversi da cometa poi come funzionano? Si possono ritirare i soldi quando si vuole o valgono sempre le stesse condizioni tipo raggiungimento pensione, licenziamento, ecc.. ?

Però da quanto ho capito, poi facendo il bonifico diretto ad altro fondo, perderei il vantaggio sulle detrazioni da lavoro dipendente. O sbaglio?

Mi ritroverei nell'esempio C2, perdendo i 347 euro di detrazione per dipendenti. Oppure non ho capito nulla?
Questo l'estratto della spiegazione con esempi:

Scenario C: 35k€ + IB < RCbon < 50k€
In questo caso, il costo del bonifico dipende solo dall'importo del bonifico e non dal reddito complessivo.
Infatti la detrazione che il dipendente ottiene con il bonifico è pari a
DLDbon = 1.910€ * (50k€ - RCbon)/22k€
...mentre la detrazione che otterrebbe in busta paga è pari a
DLDbon = 1.910€ * (50k€ - RCbp)/22k€
Di conseguenza:
CB = DLDbp - DLDbon = [1.910€ * (50k€ - RCbp)/22k€] - [1.910€ * (50k€ - RCbon)/22k€]
....raccogliendo un paio di termini...
CB = 1.910€ * (RCbp - RCbon)/22k€
...e tenendo conto che la differenza tra i 2 RC è proprio l'importo del bonifico otteniamo
CB = 1.910€ * IB/22k€

Esempio C1 con bonifico di 4k€ e RCbon di 47k€:
CB = 1.910€ * 4 / 22 = 347,27€

Esempio C2 con bonifico di 4k€ e RCbon di 39k€:
CB = 1.910€ * 4 / 22 = 347,27€

Esempio C3 con bonifico di 2k€ e RCbon di 41k€:
CB = 1.910€ * 2 / 22 = 173,64€
 
Ultima modifica:
Ciao a tutti, c'è un qualche modo per capire bene quale percentuale mettere nel modulo per aprire cometa? Leggo che il 2% dell'azienda si calcola sul minimo tabellare, mentre la mia parte sul vero lordo.
Quindi il calcolatore che c'è sul sito cometa è un poco approssimativo...
 
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