Format PEC x Rimodulazioni prezzi lucegas ILLEGITTIME

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    Staff | FinanzaOnline
Mi risponde ARERA:

Gentile Sig. SantaBrianza,

abbiamo ricevuto la Sua comunicazione del 03/11/2022. A tale proposito, preliminarmente segnaliamo che l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (di seguito: ARERA) ha istituito lo Sportello per il consumatore energia e ambiente, presso Acquirente Unico S.p.A. al fine di fornire informazioni ed assistenza ai clienti finali di energia elettrica e gas e agli utenti del servizio idrico integrato, nonché raccogliere le segnalazioni dei clienti o utenti finali, delle Associazioni dei consumatori e delle Associazioni di categoria su disservizi ritenuti r ilevanti o criticità della regolazione. Al fine di riassumere il quadro complessivo delle regole e degli strumenti disponibili per consentire a consumatori ed imprese una corretta valutazione dei reciproci comportamenti, anche nell’ambito di applicazione dell’art. 3 del DL Aiuti bis (Decretolegge n. 115 del 2022, convertito in Legge 21 settembre 2022, n. 142), è possibile consultare il comunicato stampa ARERA-AGCM del 13 ottobre u.s. “Energia: modifiche contrattuali possibili solo a specifiche condizioni”, pubblicato in www.arera.it, che si invia in allegato. Posto quanto sopra, qualora il cliente intenda esprimere lamentele circa la non coerenza del servizio ottenuto rispetto al contratto di fornitura, ovvero circa ogni altro aspetto relativo ai rapporti con il venditore, direttamente o tramite un rappresentante legale o un’associazione di consumatori o di categoria, può inviare al medesimo venditore un reclamo scritto. L’esercente la vendita deve fornire risposta scritta motivata entro 30 giorni solari dal ricevimento del reclamo scritto. Qualora la risposta scritta motivata non venga inviata entro il termine indicato, il venditore dovrà riconoscere al cliente finale, in occasione della prima fatturazione utile, un indennizzo automatico base di euro 25.
In caso di risposta non soddisfacente o in caso di mancata risposta entro il termine di 40 giorni, il cliente finale, direttamente o tramite un delegato, potrà attivare il Servizio Conciliazione dell’Autorità (conciliazione.arera.it). Dinanzi al Servizio Conciliazione è possibile esperire il tentativo obbligatorio di conciliazione quale condizione di procedibilità per l'accesso alla giustizia ordinaria, cioè tentare di risolvere bonariamente la controversia prima di andare in giudizio. L’eventuale accordo raggiunto dalle parti, al termine della procedura, costituisce titolo esecutivo ai sensi dell’art. 2, comma 24, lettera b) della legge 14 novembre 1995, n. 481, e può essere pertanto fatto valere dinanzi al giudice competente in caso di mancato adempimento degli impegni assunti. Informiamo, infine, che la Sua comunicazione potrà essere valutata da ARERA per gli eventuali seguiti, ivi inclusa la trasmissione per competenza all’AGCM con riferimento alle condotte che integrano potenzialmente pratiche commerciali scorrette. Augurandoci di aver fornito utili informazioni, il giudizio sul servizio ricevuto può essere espresso all’indirizzo Survey - Sportello del consumatore di energia, inserendo come username il numero “Rif. SPCEN” in alto a sinistra della presente lettera e come password il codice “P” seguito da 11 cifre in basso a destra. Ulteriori informazioni sono disponibili all’indirizzo www.sportelloperilconsumatore.it, sezione Servizi - > Risoluzione Controversie - > SMART Help oppure Servizi - > Informazioni - > SMART Info. Segnaliamo che tutti i dati e le informazioni forniti saranno trattati ai sensi del Regolamento Europeo in materia di protezione dei dati personali 679/2016 (GDPR); per maggiori informazioni invitiamo a consultare l’informativa al seguente link: http://www.sportelloperilconsumatore.it/sites/default/files/privacy policy portale%20Sportello.pdf. Con i migliori saluti

Roma, lì 06/12/2022


Quindi che dite? Faccio partire il servizio di conciliazione?
 
Esatto, io ho già mandato richiesta al nuovo operatore e sono fuori dal periodo di ripensamento. Dovrei essere attivo con il nuovo operatore dal 1 febbraio 23. Pazienza, non potevo prendermi il rischio di pagare 2,35€/smc.

Andrea
Io ho tempo fino a domani per esercitare il diritto di ripensamento ma non credo lo farò.
 
Alle sette società viene contestata la mancata sospensione delle comunicazioni di proposta di modifica unilaterale delle condizioni economiche, inviate prima del 10 agosto 2022 e, in seguito, le proposte di aggiornamento o di rinnovo dei prezzi di fornitura, di carattere peggiorativo, giustificate sulla base della asserita scadenza delle offerte a prezzo fisso.

quindi AGCM ribadisce CHIARAMENTE che anche le rimodulazioni ( quelle inviate 90gg prima della fine dei 12/24mesi) a scadenza del periodo a prezzo fisso SONO NON LEGIT

vediamo se adesso le compagnie informano velocemente tutti i loro clienti a cui hanno mandato rimodulazioni, che queste rimodulazioni NON sono valide

Nel frattempo, purtroppo, in tanti avranno cambiato operatore a causa dell'incertezza del congelamento o del non congelamento della PMU/RIMODULAZIONE
E questi ultimi che potrebbero fare ora?
 
E questi ultimi che potrebbero fare ora?
dovrebbero ricevere una letterina del vecchio operatore che gli propone di ritornare con al vecchio operatore al prezzo PRErimodulazione....insomma un caos a livello di gestione operativa

AGCM ha ritardato troppo il comunicato:wall: ....doveva farlo il 13 novembre....mica il 13 dicembre......

Io ho sottoscritto un passaggio IERI 12 dicembre da Enel Energia a Gesam ......con ripensamento che scade il 26 dicembre....vediamo se Enel Energia segue le direttive AGCM e manda, entro il 18dicembre, la letterina che dice che la rimodulazione del 1 febbraio 2023 NON sarà eseguita
 
Io ho appena mandato la terza pec ad Enel Energia (cc AGCM e ARERA) per la fornitura dell'attività, allegando anche il provvedimento dell'AGCM di oggi. Avevo ricevuto la modifica delle condizioni a luglio, con decorrenza dal 1.11: sono proprio curioso di vedere come emetteranno la fattura di novembre/dicembre, se al vecchio o al nuovo prezzo...
In ogni caso, ad oggi Enel non ha mai risposto vediamo se si attiene a quanto deciso da AGCM e ci scrive entro 5 giorni.
L'unico riscontro che ho avuto è stato da parte di ARERA, del tenore simile a quello di @santabrianza
 
Attendiamo fiduciosi questi 5 gg, aspetto al varco quei fenomeni di Enel.
 
Io ho sottoscritto un passaggio IERI 12 dicembre da Enel Energia a Gesam ......con ripensamento che scade il 26 dicembre....vediamo se Enel Energia segue le direttive AGCM e manda, entro il 18dicembre, la letterina che dice che la rimodulazione del 1 febbraio 2023 NON sarà eseguita
Potrei anch'io esercitare il ripensamento entro domani con Acea, aspettare fino a domenica oppure sottoscrivere con il ripensamento Estra o Gesam (fanno decidere se accettare o no il periodo ripensamento?) sperando che Engie revochi in fretta le rimodulazioni. Siamo pero' a metà dicembre, periodo festivo, si rischia di saltare lo switching di gennaio... :rolleyes: penso che questa volta passo. Al limite faccio febbraio variabile e poi altri 2 mesi alle vecchie tariffe Engie.
 
Potrei anch'io esercitare il ripensamento entro domani con Acea, aspettare fino a domenica oppure sottoscrivere con il ripensamento Estra o Gesam (fanno decidere se accettare o no il periodo ripensamento?) sperando che Engie revochi in fretta le rimodulazioni. Siamo pero' a metà dicembre, periodo festivo, si rischia di saltare lo switching di gennaio... :rolleyes: penso che questa volta passo. Al limite faccio febbraio variabile e poi altri 2 mesi alle vecchie tariffe Engie.

Gesam Segnoverde NON permette rinuncia ai 14gg di ripensamento
Estra NON so ....xke NON ho mai sottoscritto niente.....dato che NON sono mai riuscito a parlare al loro Servizio Clienti su 10 volte che ho chiamato
 
Gesam Segnoverde NON permette rinuncia ai 14gg di ripensamento
Estra NON so ....xke NON ho mai sottoscritto niente.....dato che NON sono mai riuscito a parlare al loro Servizio Clienti su 10 volte che ho chiamato
Neanche Estra prevede la rinuncia del periodo di ripensamento.
 
Altro caso paradossale è il divieto di modifica unilaterale dei contratti (il famigerato articolo 3 del DL Aiuti bis, oggetto proprio oggi di una nuova iniziativa dell'Antitrust), su cui il legislatore non si spinge fino a reintrodurre i prezzi amministrati in un congelamento d'imperio ai livelli pre crisi, ma con ogni apparenza sembra volerlo fare in modo surrettizio: facendo leva su una norma scritta male quanto basta per consentire all'Antitrust di interpretarla nel modo più estensivo, ma senza esporre lo Stato a rischi e scaricando sui tribunali amministrativi l'onere di definire la questione.

Per fugare definitivamente questa sgradevole sensazione non c'è che un modo: chiarire la norma. Arera è stata sollecitata a farlo da tutti gli operatori durante le audizioni annuali e sicuramente un suo intervento sarebbe quanto mai auspicabile. Resta che l'obbligo ultimo di chiarezza spettava e spetta al governo e al legislatore, che non possono continuare a nascondersi dietro un dito.
 
Auguri col ripensamento ad ACEA.

SPQR. E non sta per Senatus Populus Quirites Romani...
Non che le altre compagnie brillino in efficienza... con Plenitude, ultimamente, non sono riuscito neppure a sottoscrivere un contratto (tariffa regolata) dopo oltre 10 telefonate; addetti del CC scogli@nati o incompetenti, errori di data entry, giro di responsabilità, ecc. alla fine ho lasciato stare.
 
14-12-2022
In verde Enel +0,7% che ha annunciato che impugnerà l'istruttoria avviata ieri dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato contro le 7 principali società fornitrici di energia elettrica e di gas naturale sul mercato libero (rappresentano circa l’80% del mercato). Alle società "viene contestata la mancata sospensione delle comunicazioni di proposta di modifica unilaterale delle condizioni economiche, inviate prima del 10 agosto 2022 e, in seguito, le proposte di aggiornamento o di rinnovo dei prezzi di fornitura, di carattere peggiorativo, giustificate sulla base della asserita scadenza delle offerte a prezzo fisso". "Le imprese dovranno, quindi, sospendere l’applicazione delle nuove condizioni economiche, mantenendo o ripristinando i prezzi praticati prima del 10 agosto 2022 e, inoltre, dovranno comunicare all’Autorità le misure che adotteranno al riguardo. Entro sette giorni, le imprese potranno difendersi e l’Autorità potrà confermare o meno i provvedimenti cautelari".

Fonte: ADVFN.it
 
14-12-2022
In verde Enel +0,7% che ha annunciato che impugnerà l'istruttoria avviata ieri dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato contro le 7 principali società fornitrici di energia elettrica e di gas naturale sul mercato libero

Che Enel impugni quanto detto dall'Antitrust è perfettamente normale
L'Antitrust non potrà far altro che tenere il punto

L'ago della bilancia sarà il governo che tramite Arera, o direttamente, potrà spazzare via ogni tentativo velleitario da parte delle aziende energetiche.
Personalmente non mi stupirei se, quei quattro scappati di casa che ci governano, dovessero fare il colpo gobbo aiutanto le aziende energetiche.
 
Che Enel impugni quanto detto dall'Antitrust è perfettamente normale
L'Antitrust non potrà far altro che tenere il punto

L'ago della bilancia sarà il governo che tramite Arera, o direttamente, potrà spazzare via ogni tentativo velleitario da parte delle aziende energetiche.
Personalmente non mi stupirei se, quei quattro scappati di casa che ci governano, dovessero fare il colpo gobbo aiutanto le aziende energetiche.
Purtroppo, la vedo come te. La cosa non mi stupirebbe.
 
Su questa interpretazione molto forzata dell'art.3 è bene dire che le società energetiche hanno perfettamente ragione e sarebbe bene che governo e Arera lo chiarissero subito. Se poi vogliono dare seguito a quello che chiede l'Antitrust il governo dovrebbe stanziare i fondi necessari, ma anche no.
 

DL Aiuti bis, Enel ricorre al Tar: da Antitrust interpretazione errata​

Il gruppo: "la decisione dell'Agcm danneggia i clienti rischiando di trasferirli nei più costosi servizi di ultima istanza". Anche A2A verso il ricorso​

Anche Enel ha commentato l'avvio delle istruttorie con misure cautelari dell'Antitrust sull'applicazione del divieto di modifica unilaterale delle condizioni di fornitura di energia prevista dal DL Aiuti bis, sottolineando "di non avere modificato alla propria clientela le condizioni economiche durante il periodo di validità dei contratti, conformemente a quanto disposto dall'art. 3 del Decreto Legge c.d. “Aiuti bis”".
"L'Autorità - rileva Enel - chiede di applicare l'articolo in questione anche ai rinnovi contrattuali, proponendo dunque un'interpretazione analogica errata di una disposizione eccezionale, in contrasto con le norme nazionali ed i regolamenti europei".
"Enel ha sinora fatto fronte alla grave crisi provocata dall'aumento dei costi del gas mantenendo invariati i prezzi per i propri clienti durante tutta la validità dei contratti. Per far ciò la società ha mantenuto il prezzo di vendita dell'energia rinnovabile sui valori storici di prima della crisi ed ha sopportato le perdite determinate dalla crescita del prezzo del gas che ha penalizzato le imprese generatrici di energia elettrica", aggiunge il gruppo.
"Il provvedimento emanato - conclude Enel - impedendo di recepire le variazioni di costo intervenute dopo la scadenza del contratto, danneggia i clienti per i quali gli operatori elettrici non avranno energia disponibile a prezzi pre-crisi che rischiano, dunque - stante l'impossibilità di rinnovare il contratto - di transitare sul mercato tutelato o della salvaguardia che oggi pratica prezzi più alti di quelli applicati in sede di rinnovo delle offerte in scadenza".
Per tale motivo, conclude la nota, "a tutela delle proprie ragioni e degli interessi di tutta la clientela, Enel impugnerà immediatamente il provvedimento dell'Autorità confidando che la valutazione di un giudice terzo possa ripristinare le minime condizioni di diritto necessarie per la sopravvivenza di un mercato già afflitto da tanta turbolenza".
Anche A2A si è riservata il ricorso al Tar. In una nota la società "ribadisce di aver onorato tutti i contratti a prezzo fisso sottoscritti con i propri clienti fino alla loro naturale scadenza, consentendo loro un risparmio di circa 520 M€ rispetto ai prezzi del mercato tutelato nei primi 9 mesi del 2022. Anche le proposte di rinnovi contrattuali sono state indirizzate esclusivamente ai clienti con condizioni contrattuali in scadenza. Per le utenze di luce e gas, inoltre, sono state concesse rateizzazioni, in linea con le policy del Gruppo, per un valore 5 volte superiore allo stesso periodo (9 mesi) dell'anno precedente e a 8 volte rispetto al periodo pre-pandemico. A2A Energia, certa di poter dimostrare la correttezza del proprio operato, si riserva di tutelare le proprie ragioni nelle sedi competenti", conclude la nota.
 
Su questa interpretazione molto forzata dell'art.3 è bene dire che le società energetiche hanno perfettamente ragione e sarebbe bene che governo e Arera lo chiarissero subito. Se poi vogliono dare seguito a quello che chiede l'Antitrust il governo dovrebbe stanziare i fondi necessari, ma anche no.
Cioè dobbiamo dare dei ristori alle società energetiche che hanno fatto utili da favola negli ultimi mesi?

L'antitrust non è Assoconsumatori, i suoi componenti sono nominati dai presidneti di Camera e Senato, per cui mi aspetto che come minimo si siano interfacciati con chi ha scritto la legge in questione.

Poi certo si può sempre sbagliare (ma sarebbe davvero un errore enorme da parte loro) e soprattutto, l'indirizzo politico è cambiato, è questo quello che fa più paura
 
Cioè dobbiamo dare dei ristori alle società energetiche che hanno fatto utili da favola negli ultimi mesi?

L'antitrust non è Assoconsumatori, i suoi componenti sono nominati dai presidneti di Camera e Senato, per cui mi aspetto che come minimo si siano interfacciati con chi ha scritto la legge in questione.

Poi certo si può sempre sbagliare (ma sarebbe davvero un errore enorme da parte loro) e soprattutto, l'indirizzo politico è cambiato, è questo quello che fa più paura
A parte che alcune sono anche fallite, ma comunque non ho proposto quello che scrivi tu.

Ci sono due situazioni differenti:
1) Revisione unilaterali dei prezzi che impattano su contratti in corso di validità e ne cambiano le condizioni prima della scadenza. Non si può fare e l'intervento a riguardo è stato giustissimo.
2) La successiva interpretazione che si è data dell'art. 3 (che doveva regolare il punto 1), è che se tu hai un contratto dove c'è scritto che fino al 31/12 paghi 100 e poi dal 1/1 con 3 mesi di anticipo ti mando le nuove condizioni o passi a tariffe indicizzate, come utente finale, ti viene cmq dato il diritto di mantenere le condizioni che avevi in essere fino al 31/12 anche oltre la scadenza del contratto che avevi firmato tu come utente.

Ora, che questo venga arrogato come diritto da parte di molto consumatori che altrimenti gridano allo scandalo, è quantomeno curioso. Dal mio punto di vista i contratti si firmano in 2 e si rispettano. Se poi lo stato vuole garantire ai clienti finali il mantenimento di condizioni più favorevoli deve metterci i soldi e non può chiedere di farlo a società provate. Ma insisto, questi interventi a pioggia, anche basta.
 
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