A parte che alcune sono anche fallite, ma comunque non ho proposto quello che scrivi tu.
Ci sono due situazioni differenti:
1) Revisione unilaterali dei prezzi che impattano su contratti in corso di validità e ne cambiano le condizioni prima della scadenza. Non si può fare e l'intervento a riguardo è stato giustissimo.
2) La successiva interpretazione che si è data dell'art. 3 (che doveva regolare il punto 1), è che se tu hai un contratto dove c'è scritto che fino al 31/12 paghi 100 e poi dal 1/1 con 3 mesi di anticipo ti mando le nuove condizioni o passi a tariffe indicizzate, come utente finale, ti viene cmq dato il diritto di mantenere le condizioni che avevi in essere fino al 31/12 anche oltre la scadenza del contratto che avevi firmato tu come utente.
Ora, che questo venga arrogato come diritto da parte di molto consumatori che altrimenti gridano allo scandalo, è quantomeno curioso. Dal mio punto di vista i contratti si firmano in 2 e si rispettano. Se poi lo stato vuole garantire ai clienti finali il mantenimento di condizioni più favorevoli deve metterci i soldi e non può chiedere di farlo a società provate. Ma insisto, questi interventi a pioggia, anche basta.