Fotovoltaico su abitazione,enel green power stim ritorno sull'investimento eccessivo?

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Andre_Sant

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Enel green power e ritorno sull'investimento.. Fotovoltaico..
ciao stavo guardando il nuovo enel green power per le offerte di fotovoltaico

parlando di un'offerta da 15.800 euro per 3kwh

Dopodichè si fa notare che c'è un ritorno sull'investimento di 2303 euro all'anno pari a circa il 10% annuo


e che quindi in 7 anni uno ha già ammortizzato interamente la spesa...

a me sembrano stime moooolto ottimistiche..
sbaglio qualcosa?

Non parlo del costo dell'impianto (che magari si trova anche a qualcosa meno..) quanto al ritorno dell'investimento che si attesta a circa il 10x100 annuo, cosa che francamente mi pare improbabile.. voi che ne pensate?

grazie
 
Ultima modifica:
mi rispondo da solo: siccome l'impianto dopo 20 anni è da buttare, esso effettivamente rende solo:

2300 x 20 - 15800 costo impianto = 30200euro che sono i soldi che abbiamo messo in tasca dopo 20 anni, di cui andrebbe calcolato l'interesse composto per sapere quando rende su base annua..

facendo il conto si ottiene che la resa effettiva è solo del 3,3% lordo su base annua..

(infatti facendo 15800capitale oggi x (1+0,033interessi)^20anni=30245,7euro

se invece non si considera l'interesse composto la resa sale al 4,5lordo.. che è ancora troppo poco rispetto all'acquisto di un semplice btp a 20anni
 
Ultima modifica:
Il prezzo è caro, se hai intenzione di installare un impianto del genere guardati intorno perché potrai trovare prezzi inferiori, magari proprio da quei terzisti che poi, effettivamente, andranno ad installare per la grande impresa.
L'avviamento è il momento in cui si sconta il paggior prezzo, vuol dire che oggi paghi un prezzo per l'acquisto dei pannelli e la costruzione dell'impianto e l'allaccio in rete, in futuro, con la normale manutenzione e sostituzione dei moduli, - che sono destinati a scendere di prezzo e salire di rendimenti -, l'investimento si evolverà in maniera differente da come oggi te lo immagini.
 
Il problema fondamentale con il fotovoltaico è che gli incentivi GSE potrebbero venire meno nel futuro e quello uccide il business plan.

Metti un 3% di probabilità annuale di interruzione degli incentivi (e sto basso, in Spagna li hanno tolti e hanno ucciso il mercato) e vedi quanto è rischioso.
 
Il problema fondamentale con il fotovoltaico è che gli incentivi GSE potrebbero venire meno nel futuro e quello uccide il business plan.

Metti un 3% di probabilità annuale di interruzione degli incentivi (e sto basso, in Spagna li hanno tolti e hanno ucciso il mercato) e vedi quanto è rischioso.

in Spagna non li hanno tolti ma abbassati, e non lo hanno fatto certo retroattivamente! Ma solo per le nuove connessioni.....
Così come in Italia, chi è rientrato negli incentivi 2010 continuerà a beneficiarne per tutti e 20 anni.

L’incentivo GSE è dato da una contribuzione che ogni utente versa direttamente pagando la bolletta Enel (Tariffa A3). Non esistono quindi Fondi appositi stanziati nel bilancio di alcun Ente Pubblico, Fondi che come in altri campi accade, potrebbero esaurirsi anticipatamente.
 
L’incentivo GSE è dato da una contribuzione che ogni utente versa direttamente pagando la bolletta Enel (Tariffa A3). Non esistono quindi Fondi appositi stanziati nel bilancio di alcun Ente Pubblico, Fondi che come in altri campi accade, potrebbero esaurirsi anticipatamente.

Se ci sono troppi richiedenti o si alza l'aliquota o non ci sono abbastanza soldi per tutti.
Inoltre se ti fidi dello stato bravo te...
Fattosta che ritenerli *CERTI* è palesemente sbagliato. Si può discutere della probabilità che vengano rimossi, ma ritenerla 0% è oggettivamente sbagliato e non ha senso economico (è un rischio che va computato).

in Spagna non li hanno tolti ma abbassati, e non lo hanno fatto certo retroattivamente! Ma solo per le nuove connessioni.....

E' in discussione da mesi al parlamento spagnolo un taglio pesante anche retroattivo; la comunità economica lo ritiene praticamente inevitabile.
 
E' in discussione da mesi al parlamento spagnolo un taglio pesante anche retroattivo; la comunità economica lo ritiene praticamente inevitabile.

esatto: è in discussione un TAGLIO, e non tolti come dicevi....
anche in Italia, il governo aveva discusso sull'ipotesi di togliere la detrazione del 55% retroattivamente....
poi però tutte le associazioni di categoria si sono mosse e non solo non lo hanno tolto ma lo hanno anche prorogato!

Se vuoi continuare ad avere voti da tuoi elettori non ti puoi permettere mosse del genere, specialmente a scapito di uno dei pochi settori ancora in crescita e che negli ultimi anni ha dato lavoro a molte persone....
 
mi rispondo da solo: siccome l'impianto dopo 20 anni è da buttare, esso effettivamente rende solo:

2300 x 20 - 15800 costo impianto = 30200euro che sono i soldi che abbiamo messo in tasca dopo 20 anni, di cui andrebbe calcolato l'interesse composto per sapere quando rende su base annua..

facendo il conto si ottiene che la resa effettiva è solo del 3,3% lordo su base annua..

(infatti facendo 15800capitale oggi x (1+0,033interessi)^20anni=30245,7euro

se invece non si considera l'interesse composto la resa sale al 4,5lordo.. che è ancora troppo poco rispetto all'acquisto di un semplice btp a 20anni

Ti sbagli. Dopo 20 anni l'impianto non è da buttare, semplicemente esce dalla garanzia del fabbricante (nessuno ama concedere garanzie troppo lunghe), e perde il diritto agli incentivi, ma continua a funzionare perfettamente. Un impianto fotovoltaico non ha parti in movimento: in teoria potrebbe funzionare per l'eternità, in pratica evidentemente no, ma non mi stupirei se dopo 50 o 100 anni producesse ancora elettricità.

A me comunque €15800 per un impianto di 3 kW mi sembra caro, credo tu possa trovare a meno se cerchi bene. Piuttosto abiti al nord o a sud? Fra Sondrio e Siracusa c'è un buon 30% di maggior rendimento.
 
Allora.
Sono mesi che sulle frequenze di "Radioradio" la società Skylinesun promuove l'investimento in una quota di una centrale di produzione fotovoltaica a Valmontone.

Adotta un campo fotovoltaico


L'investimento per quota è di 38.500 euro e dà la proprietà di 10 Kw.
Sono altrettanti mesi che mi chiedo se l'investimento sia valido o no.
Loro promettono una rendita "garantita dallo stato" attraverso i contributi, superiore al 10%, al netto dei costi di gestione per almeno 20 anni.
Io però mi faccio queste domende:
1) Se uno investisse i 38.500 euro in un BTPi ventennale, avrebbe una rendita parametrata all'inflazione e in più, alla scadenza anche i 38.500 euro rivalutati dell'inflazione totale. Nel caso dell'impianto, i 38.500 euro servono per l'acquisto di una parte di impianto, per cui non ti ritornano dopo 20 anni se non sotto forma di pannelli solari ormai vecchi e sicuramente molto meno efficienti di quelli che ci saranno. Ovvero, tra 20 anni il capitale è bello che sfumato.
2) e se gli incentivi vengono "proditoriamente" eliminati? Tanto le scuse non mancano mai ai vari ministri: dobbiamo tagliare, mancano i soldi, non possiamo più sostenere l'impegno, ecc...
3) e se in questi 20 anni inventano un pannello 100 volte più efficiente? O addirittura un sistema di produzione molto meno costoso? Chi glielo fa fare al gestore di pagare la corrente il quadruplo o il decuplo a me che ho fatto l'investimento?
4) il rendimento poi dei pannelli calerà nel tempo, per cui con quello diminuirà anche il ritorno economico.

Come la vedete voi?
Sicuramente comprare 10Kw in questo modo costa meno che comprarseli da soli.
 
Allora.
Sono mesi che sulle frequenze di "Radioradio" la società Skylinesun promuove l'investimento in una quota di una centrale di produzione fotovoltaica a Valmontone.

Adotta un campo fotovoltaico


L'investimento per quota è di 38.500 euro e dà la proprietà di 10 Kw.
Sono altrettanti mesi che mi chiedo se l'investimento sia valido o no.
Loro promettono una rendita "garantita dallo stato" attraverso i contributi, superiore al 10%, al netto dei costi di gestione per almeno 20 anni.
Io però mi faccio queste domende:
1) Se uno investisse i 38.500 euro in un BTPi ventennale, avrebbe una rendita parametrata all'inflazione e in più, alla scadenza anche i 38.500 euro rivalutati dell'inflazione totale. Nel caso dell'impianto, i 38.500 euro servono per l'acquisto di una parte di impianto, per cui non ti ritornano dopo 20 anni se non sotto forma di pannelli solari ormai vecchi e sicuramente molto meno efficienti di quelli che ci saranno. Ovvero, tra 20 anni il capitale è bello che sfumato.
2) e se gli incentivi vengono "proditoriamente" eliminati? Tanto le scuse non mancano mai ai vari ministri: dobbiamo tagliare, mancano i soldi, non possiamo più sostenere l'impegno, ecc...
3) e se in questi 20 anni inventano un pannello 100 volte più efficiente? O addirittura un sistema di produzione molto meno costoso? Chi glielo fa fare al gestore di pagare la corrente il quadruplo o il decuplo a me che ho fatto l'investimento?
4) il rendimento poi dei pannelli calerà nel tempo, per cui con quello diminuirà anche il ritorno economico.

Come la vedete voi?
Sicuramente comprare 10Kw in questo modo costa meno che comprarseli da soli.


Quello è un campo fotovoltaico, si stava parlando di integrato, quindi con rendimenti anche maggiori in teoria.
L'operazione è molto furba per chi l'ha messa in piedi.
Si costruisce una Newco veicolo di scopo, si raccolgono adesioni esterne per raggiungere la quota di equity prevista per l'imprenditore, quindi si accede, molto probabilmente, ad una copertura finanziaria per il resto, molto probabilmente un leasing.
Trovata intelligente, senza dubbio, ma non capisco chi aderisce, visto che con lo stesso schemino ci si può associare, fare un qualcosa di più piccolo ed avere il controllo della Newco.
Ma se non ci si vuole strapazzare con autorizzazioni amministrative, business plane, ricerca di supporti finaniari, progettazioni ecc., la cosa può essere interessante.
 
Ultima modifica:
in merito alla garanzia, per qualsiasi prodotto

- per tutti (aziende e privati) vi è una GARANZIA MINIMA di 12 mesi per qualsiasi prodotto (ovvero, 1 anno); la garanzia è prevista anche se nella confezione o fattura non è scritto alcunchè

- un PRIVATO (e non una azienda) può esercitare la garanzia per guasti/malfunzionamenti entro il 24esimo mese purchè il guasto sia accaduto entro i primi 12 mesi (come dire: se si rompe al 20esimo mese, basta che ti presenti al negozio e riferisci che si è rotto al 10imo mese, e te lo sei tenuto li fermo e rotto per un bel po' prima di portarlo a riparare -- attenzione, NON vale per le aziende questo discorso) - (ovvero, 2 anni)

- la GARANZIA MASSIMA è di 120 mesi, ovvero 10 anni; se nelle istruzioni trovate scritto che ve lo garantiscono per 20 anni, è come se fosse scritto che la garanzia vale 10 anni, il resto è solo marketing e creduloneria che mette l'acquirente


quindi, quando trovate materassi garantiti 100 anni, sistemi di allarme garantiti 15 anni, impianti fotovoltaici garantiti 20 anni .... in realtà significa che per 10 anni ve li garantiscono, dopo vi trovate l'avvocato con la certezza di essere dalla parte del torto
 
in merito alla garanzia, per qualsiasi prodotto

...

- un PRIVATO (e non una azienda) può esercitare la garanzia per guasti/malfunzionamenti entro il 24esimo mese purchè il guasto sia accaduto entro i primi 12 mesi (come dire: se si rompe al 20esimo mese, basta che ti presenti al negozio e riferisci che si è rotto al 10imo mese, e te lo sei tenuto li fermo e rotto per un bel po' prima di portarlo a riparare -- attenzione, NON vale per le aziende questo discorso) - (ovvero, 2 anni)

...

Quest'ultima non mi torna. La garanzia di 2 anni al consumatore differisce da quella alle aziende dal fatto che per il primo anno la garanzia e' fornita dal costruttore, il secondo anno e' invece a carico del venditore.
Il quale portera' il prodotto al centro assistenza e ne paghera' le spese.
Posso pero' confermare che il tutto e' molto legato anche alla buona volonta' delle Case. Prodotti che avevano 2 anni di garanzia, portati in un centro assistenza dopo il primo anno, e' stato riparato lo stesso in garanzia anche senza passare per il venditore, prodotti in garanzia (pochi giorni...:angry:) che NON vengono riparati dal centro assistenza, dopo essere passati dal negozionte e vengono sostituiti dopo tempi inaccettabili solo previa lettera di minaccia dell'avvocato (Sony... poi mi dicono della qualita' giapponese), con vergognoso ostruzionismo e pretesa di affibbiarmi un apaprecchio riparato (di eta' e provenienza incerta) al posto di uno nuovo. O monitor di portatile (HP) guasti dopo un anno e non riparati perche', al pari delle batterie, "parti soggette ad usura e deterioramento" e monitor dello stesso identico tipo richiamati dalla Casa anche per portatili fuori garanzia (purche' entro i 3 anni) da un'altro (Dell).

Per quanto riguarda la garanzia, bisogna avvertire entro 8 giorni dalla scoperta del vizio. Almeno secondo il 1495 CC che regola la garanzia legale. Per quella ai consumatori non so come venga regolata. Sicuramente non posso dire che si e' guastato 10 mesi fa e lo porto a riparare solo adesso.
 
Ultima modifica:
quindi, quando trovate materassi garantiti 100 anni, sistemi di allarme garantiti 15 anni, impianti fotovoltaici garantiti 20 anni .... in realtà significa che per 10 anni ve li garantiscono, dopo vi trovate l'avvocato con la certezza di essere dalla parte del torto

ma dove sta scritto questo?
al massimo possiamo dire che il materasso te lo garantisco 100 anni, ma poi dopo 2 anni falliscono e quindi la garanzia te la cacci su per il c**o ......

ma per il modulo fotovoltaico non si sta parlando della classica garanzia obbligatoria per legge....
o meglio le garanzie sono 2: quella di cui stai parlando tu (che più che altro è per i difetti di fabbricazione) e quella sulla producibilità che è tutta un'altra storia....
nella maggiore parte dei casi è una garanzia che il modulo continui a produrre almeno l'80% della potenza iniziale per 25 anni
 
Il deterioramento dei pannell fotovoltaici c'e', ma la sua valutazione e' alquanto incerta. Con il tempo si deteriorano i collegamenti tra le celle e si opacizzano i cristalli. Gli inverter hanno anche loro una vita, finita, se fatti molto (ma molto) bene 10-15 anni, se non salta magari una ventola da pochi euro che manda in fumo i mosfet. Prevedere almeno una volta ogni 2-3 anni interventi di manutenzione sull'elettronica, da base (ventola da cambiare) a complessa (qualche inverter scoppiato).
Se ci sono batterie (utili per integrare la produzione a un effetto "gruppo di continuita'" casalingo, consigliabile anche per non vendere elettricita' che comunque consumiamo) vanno sostituite ogni 2-3 anni massimo.

Sono tutti costi da prevedere, non si tratta di un impianto "metti e scordati".
Come tutte le apparecchiature elettriche/elettroniche la massima probabilita' di guasti si ha ad inizio vita e fine vita (prima difetti di produzione, dopo fine della vita del componente), con un relativamente lungo lasso di tempo di funzionamento senza problemi (salvo imprevisti, legati quasi sempre alle parti meccaniche, ventole, contatti, rele', motori).
 
Con il tempo si deteriorano i collegamenti tra le celle e si opacizzano i cristalli. Gli inverter hanno anche loro una vita, finita, se fatti molto (ma molto) bene 10-15 anni, se non salta magari una ventola da pochi euro che manda in fumo i mosfe

In tutti i business plan (seri) che ho visto sul fotovoltaico è prevista la sostituzione degli inverter dopo 10 anni. Almeno di quello tengono conto.

Rimane una follia stimare come "certi" i contributi GSE per 20 anni.
 
Allora.
Sono mesi che sulle frequenze di "Radioradio" la società Skylinesun promuove l'investimento in una quota di una centrale di produzione fotovoltaica a Valmontone.

Adotta un campo fotovoltaico


L'investimento per quota è di 38.500 euro e dà la proprietà di 10 Kw.
Sono altrettanti mesi che mi chiedo se l'investimento sia valido o no.
Loro promettono una rendita "garantita dallo stato" attraverso i contributi, superiore al 10%, al netto dei costi di gestione per almeno 20 anni.
Io però mi faccio queste domende:
1) Se uno investisse i 38.500 euro in un BTPi ventennale, avrebbe una rendita parametrata all'inflazione e in più, alla scadenza anche i 38.500 euro rivalutati dell'inflazione totale. Nel caso dell'impianto, i 38.500 euro servono per l'acquisto di una parte di impianto, per cui non ti ritornano dopo 20 anni se non sotto forma di pannelli solari ormai vecchi e sicuramente molto meno efficienti di quelli che ci saranno. Ovvero, tra 20 anni il capitale è bello che sfumato.
2) e se gli incentivi vengono "proditoriamente" eliminati? Tanto le scuse non mancano mai ai vari ministri: dobbiamo tagliare, mancano i soldi, non possiamo più sostenere l'impegno, ecc...
3) e se in questi 20 anni inventano un pannello 100 volte più efficiente? O addirittura un sistema di produzione molto meno costoso? Chi glielo fa fare al gestore di pagare la corrente il quadruplo o il decuplo a me che ho fatto l'investimento?
4) il rendimento poi dei pannelli calerà nel tempo, per cui con quello diminuirà anche il ritorno economico.

Come la vedete voi?
Sicuramente comprare 10Kw in questo modo costa meno che comprarseli da soli.


Io mi faccio questa domanda,ma se fosse veramente un'affare avrebbero bisogno dei nostri 38500€?

:no::no::no:
 
Io mi faccio questa domanda,ma se fosse veramente un'affare avrebbero bisogno dei nostri 38500€?

In realtà sì, perchè a molti piace monetizzare immediatamente e poterne fare altri di affari...

Non che questo giustifichi l'investimento, ma di per sè vendere quote non significa che si tratti di una brutta idea.
 
Io mi faccio questa domanda,ma se fosse veramente un'affare avrebbero bisogno dei nostri 38500€?

:no::no::no:

per sentito dire al sud ci sono aziende che sostanzialmente ti "affittano" il tetto : ti regalano la corrente in cambio degli incentivi.
 
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