fra due anni si potrà acquistare a metà prezzo!!

lisone

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leggete quest'articolo ecco l'indirizzo:

http://it.habitants.org/article/articleview/1659/1--/462/

Non comprare casa: affittala - compra casa a metà prezzo investi con un profitto del 2000% a due anni

I calcoli di tutti gli analisti dicono che i prezzi delle case sono tra un 50% e un 150% al di sopra del loro valore reale. Se riusciamo a far scoppiare la bolla immobiliaria, ed in questo momento si stanno verificando alcune condizioni idonee per farlo, in un periodo che pu oscillare tra i 18 e i 24 mesi, potrai comprare la casa dei tuoi sogni alla metà del prezzo attuale. Sei tu a decidere se vuoi spendere ora 80 milioni di pesetas per un appartamento "gonfiato" o se preferisci comprarlo per 40 milioni, tra 22 mesi.

Come già si è detto numerose volte in questo ed altri forum, la chiave perchè diminuiscano i prezzi degli appartamenti è che si abbassi la domanda. Questo è indiscutibile dal punto di vista dell'economia di mercato (che poi è lunica). Finché c'è una domanda forte (o semplicemente aspettative di domanda), la speculazione farà affari.

In Spagna ci sono 3 gruppi di acquirenti di case:

1. Le persone che realmente hanno bisogno di una casa, perchè cercano l'autonomia personale o perchè vogliono formare una famiglia o ancora perchè vogliono smettere di pagare un affitto. Di questo gruppo fanno parte quasi esclusivamente giovani tra i 20 e i 35 anni e lavoratori immigrati.

2. Gli investitori/speculatori che, con l'intento di sfruttare i bisogni del gruppo precedente, utilizzano le eccedenze di capitale (accumulato con risparmio, guadagni di impresa, profitti derivanti da affari familiari, speculazione in borsa o reddito proveniente da qualche tipo di criminalità organizzata) per acquistare appartamenti e, con un regime fiscale favorevole, aspettare che il valore cresca abbastanza per restituirli al mercato a prezzi sensibilmente più cari.

3. I nazionali o stranieri (prevalentemente della Comunità Europea) che cercano un secondo appartamento.

Fortunatamente il gruppo più numeroso è ancora il primo, pertanto è in suo potere incanalare l'offerta e la domanda verso una discesa dei prezzi. Nonostante ci, ci sono una serie di ostacoli che bisogna superare affinché questo gruppo prenda coscienza del fatto che pu e deve farlo. Si tratta di fattori psicologici di un'incredibile forza: l'idea che essere in affitto significhi gettare via i soldi, che non si è veramente liberi finché non si possiede il posto dove si vive, che in una comunità commerciale non si è nessuno se non si possiede nulla e, chiaramente, la chimera che comprando non solo ci si converte in proprietario, ma anche in speculatore, pertanto si inizia ad arricchire nel momento stesso in cui si firma l'ipoteca.

Dall'altro lato, una serie di gruppi con enormi interessi nel settore alimentano costantemente questo atteggiamento psicologico e fomentano l'ossessione della gente di affittare appartamenti a qualsiasi prezzo: i promotori immobiliari, le entità finanziarie, le agenzie di compravendita di immobili, gli investitori/speculatori (il secondo gruppo della domanda che abbiamo citato prima) e finanche il governo stesso, che si è convinto che il PIL nazionale dipende a tal punto da un rialzo dei prezzi delle case che sarebbe una catastrofe se si abbassasse il prezzo.

Disgraziatamente c'è un altro gruppo più numeroso e influente che fa pressioni nella stessa direzione: sono tutti quelli che hanno già risolto il problema perchè già comprarono, e che spingono costantemente chi non l'ha fatto, affinchè lo faccia. Questo gruppo, nonostante non abbia interessi diretti a farlo, esercita una pressione più forte degli altri, dato che di questi fanno parte i familiari, gli amici e i conoscenti di tutti quelli che cercano casa, e le loro posizioni vanno da una sincera preoccupazione per il problema fino a considerarli ******. Posizione questultima tipica di chi si è di recente ipotecato a 40 anni e più (sicuramente non sarà molto sicuro di quello che ha fatto).

Nonostante questi fattori condizionanti, nonostante si senta incapace e messo sotto pressione da tutti i lati, il futuro acquirente pu impadronirsi della situazione con estrema facilità.

Perchè le condizioni attuali sono idonee a far scoppiare la bolla?

In primo luogo perché i prezzi hanno raggiunto livelli così spropositati che iniziano già a cadere tutti i tranelli che il mercato ha messo per "dare la caccia" ai nuovi compratori, il più pernicioso dei quali è stato allungare i periodi di ammortamento dei crediti ipotecari, che sono già arrivati a 50 anni. La gente deve comprendere che una ipoteca a 50 anni è di fatto un debito intergenerazionale, e che è moralmente inaccettabile segnare il futuro dei propri figli, molti dei quali ancora non sono nati, con pesi che non sappiamo se accetterebbero.

In secondo luogo perché i prezzi hanno rallentato l'ascesa ed è più facile che la gente si convinca che vale la pena aspettare per vedere che succede.

In terzo luogo perché siamo entrati in una crisi petrolifera che lancerà l'inflazione e farà alzare il prezzo della moneta (i tipi di interesse) per cui le quote mensili diventeranno proibitive, anche per mutui a 50 anni di ammortamento.

Dunque l'unica cosa che manca per chiudere il circolo è che il principale gruppo di acquirenti, coloro che davvero hanno bisogno di una casa, decidano di ritardare per un po l'acquisto. Se affittano per un paio d'anni (al massimo), i 2,5 milioni di pesetas approssimativi che spenderanno, saranno di fatto il migliore investimento della loro vita, dal momento che possono garantire un risparmio fino a 50 milioni, a seconda del tipo di immobile che stanno cercando. Qualcuno conosce un valore, fondo di investimento, imposizione bancaria o obbligazione dello Stato capace di raggiungere una rivalorizzazione del 2000% in due anni?

Nel mercato c'è una sovraofferta di appartamenti in affitto e a prezzi ragionevoli, soprattutto se li paragoniamo ai prezzi di vendita. Considerare una stupidaggine pagare un affitto è come considerare che pagare una stanza in hotel sia da ******. Qualcuno ti offre un servizio (in questo caso ti mette a disposizione una casa per un certo periodo di tempo) e tu paghi. Che c'è di stupido in una transazione commerciale? Quando si dice che per lo stesso prezzo dell'affitto o poco più potresti comprare casa mediante un'ipoteca a largo periodo, ci si dimentica che con gli attuali prezzi di vendita, quello a cui puoi accedere è una casa molto più piccola e peggio situata di quella che ottieni in affitto, e che pagherai questo prezzo (o di più se gli interessi salgono) per 40 o 50 anni. O guardandolo in altra maniera: con il capitale e gli interessi che devi investire per comprare una casa, potresti affittarla per 100 anni e più. Chi è dunque lo stupido?

Che succede, se nonostante tutto, i prezzi non scendono?

E' uno scenario economicamente improbabile e sociologicamente impossibile. Gli unici requisiti affinché la strategia non fallisca sono che la gente non cambi la propria posizione come minimo per un anno e mezzo e naturalmente che la posizione di affittare invece che di comprare sia ampliamente assecondata.
Senza dubbio, bisogna aver chiaro lo scenario che si produrrà una volta che la gente si decide a far scoppiare la bolla. Questa è forse la parte più importante della proposta e per questo dovrebbe essere diffusa e letta dal maggior numero possibile di persone interessate.

1) Nei primi mesi il mercato a stento mostrerà una reazione. I suoi agenti (immobiliari, organi dell'Amministrazione, banche, ecc.) non mostreranno un grande allarme e si pianteranno con più forza nella loro comoda posizione "comprate ora e diventate ricchi anche voi". E' possibile che all'inizio dell'abbassarsi dei prezzi (le prime a risentirne saranno le case che piu hanno aumentato i prezzi), gli investititori/speculatori approfitteranno per fare alcune acquisizioni in quello che pu sembrare un buon affare, per cui forniranno al mercato una piccola boccata di ossigeno.

2) Una volta passata questa prima apparente reazione al rialzo, i prezzi inizieranno a cadere, ora ormai in caduta libera. La spiegazione è molto semplice. Anche se alcuni investitori "ingenui" hanno visto una buona opportunità in quanto i prezzi sono stagnanti o un po' più bassi, la maggior parte, completamente immersi nelle lotte speculative, stavano aspettando e, appena si rendono conto che la reazione al rialzo è solo un miraggio, si lanciano rapidamente a liquidare i loro investimenti. Questa è la dinamica di tutti i crack speculativi e già se ne sono verificati alcuni.

3) In questo momento, calcolo che dopo piu o meno un anno dacchè la gente si è decisa per l'affitto, giá è venuto dalla nostra parte, suo malgrado, il gruppo degli speculatori; precisamente quello che più danno provoc in fase di inflazione. Naturalmente, arriverà il panico delle entità finanziarie e del governo, arriveranno gli appelli alla calma, l'annuncio di aiuti al settore, le misure per riattivare la domanda, ecc.

4) Dobbiamo tenere duro, che non ti convincano di essere il colpevole di niente: né della disoccupazione edilizia, né delle difficoltà di questa o quella impresa, ancora meno della riduzione del PIL o della stagnazione economica. Tu solo volevi e vuoi comprare una casa al prezzo reale di mercato e non gravata da una "tassa rivoluzionaria" che andava a finire nelle mani di alcuni speculatori senza scrupoli. E stato il governo che ti ha spinto ad agire per conto tuo, non avendo fatto nulla per regolare un mercato basato sulla rapina e la corruzione.
Malgrado i prezzi si siano già abbassati abbastanza e possa risultare una tentazione comprare, finché la casa desiderata non arrivi al 50% del valore che aveva all'inizio del processo conviene non farlo; sia per la perdita di denaro assurda che comporterebbe, sia per il rischio di arrestare il processo prima del tempo. Renditi conto che la domanda si sta avvicinando a zero, posto che non solo i compratori per necessità si sono decisi ad aspettare e gli speculatori a vendere, ma anche che chi cercava una seconda casa, ossia chi aveva meno fretta di comprare, al vedere ci che sta succedendo, avrà lasciato la decisione in sospeso.

5) Nella fase finale del processo persino le agenzie di compravendita, che così dannose sono state nella fase di inflazione dei prezzi, verranno dalla nostra parte. Si pensi che queste imprese sono neutrali riguardo a rialzi o ribassi del mercato (seppure preferiscano la prima alla seconda, comunque guadagnano più soldi per ogni transazione). Quello che non si possono permettere è che il mercato si paralizzi, per cui se prima dicevano ai clienti venditori che potevano guadagnare dai loro immobili molti più milioni di quanto avevano sognato, ora diranno loro di vendere a qualunque prezzo.

In questo modo il buco della bolla immobiliaria è un processo che si alimenta da sè. L'unica cosa che noi che abbiamo bisogno di una casa dobbiamo fare è sederci ad aspettare in poltrona, nel nostro appartamento in affitto. Che nessuno si allarmi, il Paese non crollerà per questo. Fortunatamente la Spagna fa affidamento su settori più creativi, più risanati e onesti per crescere economicamente. E non solo: una volta razionalizzato e equilibrato, il settore edilizio tornerà nelle mani degli imprenditori più specializzati e più capaci (ora stanno promuovendo case perfino i toreri), e scompariranno felicemente dalla scena personaggi sinistri, prevaricatori e corrotti.

Infine, il presupposto principale di questa proposta è suscitare una risposta in massa di coloro che hanno necessità di comprare, affinché si decidano per l'affitto; è pertanto necessario che arrivi al maggior numero possibile di persone interessate. Si potrebbero diffondere messaggi brevi come quelli che appaiono all'inizio della proposta, o mediante blog, forum, e-mail o sms, includendo sempre il riferimento a questa pagina web o a qualche altra dove è possibile leggere e scaricare il contenuto completo della proposta. Vanno bene anche adesivi su autobus o vetrine, annunci sulle bacheche universitarie o nelle sezioni di compravendita dei giornali, etc. In ogni caso ci che bisogna cambiare è la pressione alla quale si vedono sottomessi i possibili acquirenti nell'ambiente a loro più vicino, per cui è molto importante inondare in modo massiccio di messaggi a favore dell'affitto come misura provvisoria per poter accedere a una casa di proprietà dignitosa.

di Francisco Eppur Muove
www.viviendadigna.org, info@viviendadigna.org
 
lisone ha scritto:
Non comprare casa: affittala - compra casa a metà prezzo investi con un profitto del 2000% a due anni

I calcoli di tutti gli analisti dicono che i prezzi delle case sono tra un 50% e un 150% al di sopra del loro valore reale. Se riusciamo a far scoppiare la bolla immobiliaria, ed in questo momento si stanno verificando alcune condizioni idonee per farlo, in un periodo che pu oscillare tra i 18 e i 24 mesi, potrai comprare la casa dei tuoi sogni alla metà del prezzo attuale. Sei tu a decidere se vuoi spendere ora 80 milioni di pesetas per un appartamento "gonfiato" o se preferisci comprarlo per 40 milioni, tra 22 mesi.

Come già si è detto numerose volte in questo ed altri forum, la chiave perchè diminuiscano i prezzi degli appartamenti è che si abbassi la domanda. Questo è indiscutibile dal punto di vista dell'economia di mercato (che poi è lunica). Finché c'è una domanda forte (o semplicemente aspettative di domanda), la speculazione farà affari.


www.viviendadigna.org, info@viviendadigna.org

Penso che già la premessa sia sbagliata. Ad andare in affitto non si fa diminuire la domanda.
Per farla diminuire si deve rinunciare ad andare a vivere da soli. Allora o si sta a casa con i genitori, o con la moglie insopportabile, o si condivide con altre famiglie - persone lo stesso appartamento - casa.
Un passo indietro dal punto di vista della civiltà insomma. Per cosa poi?
E se questa è la premessa...
 
se cerchi casa in Spagna libero di crederci...qui in Italia è leggermente diversa la situazione.
 
il giorno in cui le case si potranno comprare a meta' prezzo, la maggiorparte dei post del forum dira' di non comprarle.
 
klaus_roma ha scritto:
il giorno in cui le case si potranno comprare a meta' prezzo, la maggiorparte dei post del forum dira' di non comprarle.

perchè ci piace comprare tutto ai massimi e quando i prezzi sono convenienti,aspettiamo che tornino su prima di comprare?? :D
 
Interessante articolo. Tuttavia il mercato ha dinamiche complesse, mi sembra semplicistico credere di poterlo pilotare. In Italia la situazione è diversa rispetto alla Spagna, visto che l'80% delle famiglie possiede almeno una casa di proprietà.
Questo è un punto di forza o di debolezza? Dipende dai punti di vista.
Non dimentichiamo che l'informazione in Italia è sempre più "pilotata", l'allarmismo è funzionale agli interessi di chi conta, pertanto quando si griderà allo scoppio della bolla immobiliare in televisione quello sarà il momento di comprare.
Chi PUO' comprare la prima casa farebbe bene a farlo, il problema è che parecchia gente non poteva ma l'ha comprata lo stesso.
E comunque io non ho mai creduto all'ipotesi che siano i piccoli a muovere il mercato, cosa è cambiato rispetto a 10 anni fa, la popolazione è più o meno la stessa, i privati non possono incidere più di tanto su dinamiche di mercato mosse da forze speculative potenti.
I mercati azionari hanno corso tantissimo, l'obbligazionario pure e sta dando ritorni interessanti, la speculazione si è già spostata dall'immobiliare alle borse negli ultimi 2-3 anni, pian piano lo farà anche sull'obbligazionario con i tassi che a breve saranno ben oltre il 4,25%
La rete l'hanno gettata, insieme alle banche, adesso la tireranno su,piena di pesci, prima sull'immobiliare e poi a catena sull'azionario.

Charlie
 
Non tutto l'articolo è condivisibile e un aspetto non viene preso in considerazione.
Oggi, in italia, è un pullulare di finanziarie e Banche che invitano i privati ad indebitarsi per mantenere il proprio tenore di vita(enormemente indebolito alla faccia dell'inflazione ufficiale), se hanno una casa di proprietà l'accesso al credito è immediato.
Attori, ex calciatori, comici e altro prestano la loro immagine per sponsorizzare un paese del Bengodi dove si può acquistare il Mercedes con mini rate, fare una vita da nababbi e, per i nonni pensionati(l'ho letta ieri),andare a Cuba per farsi la scopata della vita prima di crepare.
Le stesse Banche stanno sposando questa filosofia con i mutui di liquidità per permettere ai clienti di disporre di cifre anche considerevoli da usare a proprio piacimento.
Questi disgraziati non si rendono conto che un cumulo delle rate non pagate porta, invitabilmente, ad un esercizio dell'azione ipotecaria; questo potrà comportare, nel futuro, ad un eccesso di offerta sul mercato immobiliare ed ad un crollo dello stesso.

Il Wall Street Journal del 5 dicembre spiegava con un linguaggio insolitamente esplicito: “L'aumento delle insolvenze sui mutui negli ultimi mesi mette alle strette chi presta e gli investitori mondiali nel mercato ipotecario USA, che vale 10 mila miliardi di dollari. La cosa colpisce di più tra i mutui subprime [concessi a clienti scarsamente affidabili], anche se si sta diffondendo ad altre parti del mercato ipotecario”. Le insolvenze aumentano da più di un anno, ma negli ultimi due o tre mesi c'è stata una vera e propria impennata. Secondo l'ente FDIC, la metà di tutti gli assets bancari USA, che ammonta a 11,75 mila miliardi di dollari, sono investimenti nel mercato immobiliare.
I mutui subprime costituiscono uno dei comparti più vulnerabili del mercato della casa, dove le crepe sono più vistose. Ad ottobre il totale dei mutui subprime sottoscritti quest'anno, che sono in arretrati superiori ai 90 giorni o su cui grava procedura di esproprio o riacquisto, sono saliti al 2,52% ad ottobre.
Crediti e mutui subprime sono concessi a categorie sociali a basso reddito, soprattutto neri ed ispanici, a condizioni punitive: alti tassi d'interesse, forti penalizzazioni sugli arretrati, ecc. Alla fine degli anni Novanta il volume del credito subprime era a 100 miliardi, oggi è salito a qualcosa tra i 650 e i 980 miliardi, di cui un decimo sono mutui-casa.
Una decina d'anni fa questo era il mercato degli usurai, ma le grandi banche commerciali hanno esaurito il mercato rappresentato dai ceti medi. Nel 2005 per la metà dei prestiti subprime le banche non hanno chiesto documentazioni sul reddito. Nella prima metà del 2006 un mutuo casa su cinque è stato stipulato a condizioni subprime, riferisce la Mortgage Bankers Association.
Il 4 e 6 dicembre hanno chiuso i battenti la Sebring Capital Partners, in Texas, e la Ownit Mortgage Solutions, in California, tutt'e due attive nel mercato subprime dove la seconda era all'undicesimo posto nella categoria. Il mercato dei derivati ha subito una forte scossa: il costo per uno swaps CDS, per proteggere dal rischio di insolvenza 10 milioni di dollari di bonds subprime valutati BBB, è passato da 310 a 389 mila dollari. Anche i bond sottostanti hanno registrato la maggiore perdita dell'anno.
Il principale studio di consulenza fiscale H&R Block ha annunciato perdite per 156,5 miliardi di dollari nei tre mesi conclusi il 31 ottobre. Le perdite sono dovute alla sussidiaria Option One Mortgage impegnata nel mercato ipotecario subprime. Le perdite registrate nel trimestre precedente erano di 131 miliardi.
La Toll Brothers, costruttrice delle costose abitazioni “McMansion”, ha dovuto ritoccare al ribasso le previsioni per il 2007 dopo aver registrato un crollo del 50% dei profitti nel terzo trimestre. Il fatturato è sceso dai 310 milioni del 2005 a 178. La cancellazione degli ordinativi ha raggiunto il 37%.
La finanziaria britannica HSBC, terza nella graduatoria mondiale per il valore di mercato, ha annunciato un rallentamento delle entrate nel terzo trimestre a motivo dell'aumento dei crediti difficilmente esigibili in America e in Inghilterra. Insolvenze e cancellazioni sono aumentate come conseguenza dei fallimenti e della debolezza del mercato della casa.
Il 10 dicembre Lyndon LaRouche ha indicato un fattore cruciale, sebbene non evidente, nella dinamica del grippaggio del mercato immobiliare USA, le vendite che non si effettuano come conseguenza della contrazione generale del mercato:
“Qualcuno possiede una proprietà che vale diciamo 800 mila dollari, ma l'offerta migliore che ottiene è di 600 mila. Il proprietario è costretto a tenersela. Ma il mese successivo il buco sarà di 300 mila e l'altro mese ancora di 400 mila. Dinamiche di questo tipo. Ciò che accade è che questo fattore costituisce un rischio aggiuntivo, diventa un potenziale detonatore nell'intero mercato in caduta. E quando la reazione s'innesca non fa che alimentare se stessa”.

I dati più recenti non fanno che confermare questa tendenza così come una frenata nell'acquisto degli stessi.
Difficile pensare che una crisi del mercato immobiliare americano non abbia ripercussioni a livello internazionale.
Il mercato immobiliare italiano è completamente diverso, per ora.
Ma se le Banche dovessero continuare a scimmiottare gli americani il rischio diventerebbe credibile.
 
PREMAFIN: G.LIGRESTI,IMMOBILI VINCENTI, NON ESCLUDIAMO ALTRO

(ANSA) - MILANO, 3 MAG - Premafin, holding della famiglia
Ligresti, giudica "vincente" la diversificazione nel settore
immobiliare e resta "attenta alle occasioni che il mercato
offre" con disponibilità da investire di "qualche decina di
milioni di euro all'anno".
Per ora, ha spiegato Giulia
Ligresti, presidente e ad di Premafin, non ha in programma
operazioni di accorciamento della catena di controllo, su
Fondiaria-Sai, il suo asset principale.
"Non sono previsti accorciamenti della catena di controllo o
fusioni" ha detto Giulia Ligresti a margine dell'assemblea che
ha approvato il bilancio 2006 e rinnovato il cda, confermato in
blocco con il solo ingresso di Stefano Carlino, già direttore
generale della finanziaria. Nel corso dell'assemblea,
rispondendo alle domande degli azionisti, la figlia di Antonino
Ligresti aveva anche escluso "aumenti gratuiti di capitale".
Parlando dei progetti immobiliari in cui il gruppo è
impegnato, dallo sviluppo dell'area ex Varesine a quella
Garibaldi-Repubblica fino a Citylife, la Ligresti ha
sottolineato che "la scelta di diversificare nel settore
immobiliare è stata una scelta assolutamente vincente". Sul
futuro la holding sarà "attenta alle occasioni che il mercato
offre" con una capacità di investimento "di qualche decina di
milioni di euro all'anno". "Per ora siamo nell'immobiliare -
ha risposto a chi chiedeva in quali settori la holding potesse
concentrare gli investimenti - per il futuro non escludiamo
altro".
Per quanto riguarda l'andamento borsistico di Fondiaria-Sai,
ai massimi storici, per Giulia Ligresti "riflette l'andamento
dei risultati, superiori a qualsiasi aspettativa". A spingere
il titolo, dunque, "c'é solo la gestione operativa, non ci
sono operazioni straordinarie".
Intanto i tre figli di Antonino Ligresti hanno limato le
quote nella finanziaria detenute attraverso Canoe securities
(Giulia Ligresti), Hike Securities (Jonella Ligresti) e Limbo
invest (Paolo Ligresti) dal 9,68% al 9,31% ciascuno. Sale
invece, rispetto agli ultimi dati disponibili sulla Consob,
Starlife, passata dal 15,78% al 17,45%.
 
Ottimo Catullo. Questo conferma quanto sostengo da tempo, cioè che una parte della bolla immobiliare è dovuta all'allargamento dei cordoni delle borse da parte delle banche.
Perchè 15 anni fa non si potevano ottenere mutui superiori al 60/70% del valore di una casa, e adesso si arriva tranquillamente al 100%?
E' per un discorso analogo a quello delle banche USA: per espandere la clientela non resta che ricorrere al mercato subprime.
Solo che rispetto agli USA siamo messi "meglio" (o peggio, dipende dai punti di vista): mentre negli USA per subprime intendono chi non ha redditi certi e non può offrire garanzie, in Italia intendono "chi ha redditi bassi" e "le garanzie le danno almeno in parte i genitori".
Si parla di mutui al 100%, ma provate a presentarvi in banca senza un reddito certo, sicuro e continuativo e senza garanzie: vi ridono in faccia, o quanto meno si cautelano mettendo un limite più basso al mutuo concesso per assorbire eventuali cali di valore dell'immobiliare (il risk management delle banche sull'immobiliare non viene fatto leggendo le valutazioni ottimistiche dei fan dell'immobiliare di FOL :D )
In teoria quindi ci sono ampi margini per concedere ulteriori mutui, ma "purtroppo" in Italia, a differenza degli USA, c'è una mobilità più scarsa tra le varie regioni del Paese, l'80% delel famiglie ha una casa, le banche senza garanzie minime non prestano niente a nessuno.
In pratica: il fondo del barile in Italia lo stanno già raschiando, ma difficilmente le banche correranno rischi come le società di mortgage degli USA.
Quindi non vedo proprio chi e cosa possa trainare veramente il mercato immobiliare nei prossimi anni: l'euro ormai l'hanno introdotto, soldi ce ne sono pochi, il lavoro è retribuito poco, i capitali che dovevano rientrare dall'estero sono rientrati (e stanno uscendo di nuovo, grazie alle lungimiranti politiche fiscali di visco &c. :rolleyes: ), i flussi migratori non sono qualificati al punto da trainare il vero mercato immobiliare se non quello di "scarto".
In Italia le banche stanno adesso puntando ad un target di clientela più "anziano" che però possiede la casa di proprietà, spingendoli ad ipotecarla in cambio di soldi in prestito.
Ma il rischio per le banche è basso, perchè questi clienti hanno comunque una pensione più o meno alta, e ne possono sempre pignorare un quinto, oltre alla forte garanzia della casa.
Subprime in Italia? E' cosa ben diversa dal subprime degli USA.
Comprate azioni bancarie, i profitti le banche li faranno sempre in Italia.
Con mercati orso o toro non importa. Ovviamente anche qui serve TIMING.

Charlie
 
Charlie ha scritto:
Ottimo Catullo. Questo conferma quanto sostengo da tempo, cioè che una parte della bolla immobiliare è dovuta all'allargamento dei cordoni delle borse da parte delle banche.
Perchè 15 anni fa non si potevano ottenere mutui superiori al 60/70% del valore di una casa, e adesso si arriva tranquillamente al 100%?
E' per un discorso analogo a quello delle banche USA: per espandere la clientela non resta che ricorrere al mercato subprime.
Solo che rispetto agli USA siamo messi "meglio" (o peggio, dipende dai punti di vista): mentre negli USA per subprime intendono chi non ha redditi certi e non può offrire garanzie, in Italia intendono "chi ha redditi bassi" e "le garanzie le danno almeno in parte i genitori".
Si parla di mutui al 100%, ma provate a presentarvi in banca senza un reddito certo, sicuro e continuativo e senza garanzie: vi ridono in faccia, o quanto meno si cautelano mettendo un limite più basso al mutuo concesso per assorbire eventuali cali di valore dell'immobiliare (il risk management delle banche sull'immobiliare non viene fatto leggendo le valutazioni ottimistiche dei fan dell'immobiliare di FOL :D )
In teoria quindi ci sono ampi margini per concedere ulteriori mutui, ma "purtroppo" in Italia, a differenza degli USA, c'è una mobilità più scarsa tra le varie regioni del Paese, l'80% delel famiglie ha una casa, le banche senza garanzie minime non prestano niente a nessuno.
In pratica: il fondo del barile in Italia lo stanno già raschiando, ma difficilmente le banche correranno rischi come le società di mortgage degli USA.
Quindi non vedo proprio chi e cosa possa trainare veramente il mercato immobiliare nei prossimi anni: l'euro ormai l'hanno introdotto, soldi ce ne sono pochi, il lavoro è retribuito poco, i capitali che dovevano rientrare dall'estero sono rientrati (e stanno uscendo di nuovo, grazie alle lungimiranti politiche fiscali di visco &c. :rolleyes: ), i flussi migratori non sono qualificati al punto da trainare il vero mercato immobiliare se non quello di "scarto".
In Italia le banche stanno adesso puntando ad un target di clientela più "anziano" che però possiede la casa di proprietà, spingendoli ad ipotecarla in cambio di soldi in prestito.
Ma il rischio per le banche è basso, perchè questi clienti hanno comunque una pensione più o meno alta, e ne possono sempre pignorare un quinto, oltre alla forte garanzia della casa.
Subprime in Italia? E' cosa ben diversa dal subprime degli USA.
Comprate azioni bancarie, i profitti le banche li faranno sempre in Italia.
Con mercati orso o toro non importa. Ovviamente anche qui serve TIMING.

Charlie
hai mai provato a chiedere un mutuo adesso.
:no:
io li ho accessi sia adesso che 2 3 anni fa ed anche 5 anni fa.
ti assicuro che adesso le maglie delle banche sono molto più strette se non hai capacità di reddito per restituire col :censored: che ti danno i soldi.

prova e mi dici :bye:
 
porchetto ha scritto:
hai mai provato a chiedere un mutuo adesso.
:no:
io li ho accessi sia adesso che 2 3 anni fa ed anche 5 anni fa.
ti assicuro che adesso le maglie delle banche sono molto più strette se non hai capacità di reddito per restituire col :censored: che ti danno i soldi.

prova e mi dici :bye:

Sinceramente Porchetto io ho avuto 300K approvati in due giorni.

Con una " busta paga " ( non ho busta paga ma distribuzione utili ) tutto sommato non eccezionale
 
Charlie ha scritto:
E comunque io non ho mai creduto all'ipotesi che siano i piccoli a muovere il mercato, cosa è cambiato rispetto a 10 anni fa, la popolazione è più o meno la stessa, i privati non possono incidere più di tanto su dinamiche di mercato mosse da forze speculative potenti.
insomma
negli ultimi 10 anni la popolazione è aumentata di circa 2 milioni di abitanti , se ci aggiungi i separati sono almeno 1 milione di unità abitative in più richieste dal mercato
 
La bolla immbiliare è inversamente proporzionale al livello sociale.
 
porchetto ha scritto:
hai mai provato a chiedere un mutuo adesso.
:no:
io li ho accessi sia adesso che 2 3 anni fa ed anche 5 anni fa.
ti assicuro che adesso le maglie delle banche sono molto più strette se non hai capacità di reddito per restituire col :censored: che ti danno i soldi.

prova e mi dici :bye:

2 o 3 anni fa i mutui di liquidità, quasi, non esistevano.
La capacità di reddito è scontata(almeno in Italia); il problema è che la garanzia richiesta, attualmente, è una proprietà personale o di un garante.
Oltretutto, sino a pochi anni fa si concedevano mutui che impegnavano, al massimo, il 30% del reddito e oggi si arriva a più del 50% per arrivare, come in Spagna, a ammortamenti di 50 anni.
Tutti elementi che dovrebbero far riflettere su cosa succederebbe se qualche rotella di questo meccanismo si dovesse rompere.
E' ovvio che le Banche stiano attente; loro saranno(come sottolinea Charlie)le ultime a rimetterci e il cerino acceso non rimarrà certo in mano a loro.
Parmalat docet.
 
Charlie ha scritto:
Interessante articolo. Tuttavia il mercato ha dinamiche complesse, mi sembra semplicistico credere di poterlo pilotare. In Italia la situazione è diversa rispetto alla Spagna, .visto che l'80% delle famiglie possiede almeno una casa di proprietà
Questo è un punto di forza o di debolezza? Dipende dai punti di vista.
Non dimentichiamo che l'informazione in Italia è sempre più "pilotata", l'allarmismo è funzionale agli interessi di chi conta, pertanto quando si griderà allo scoppio della bolla immobiliare in televisione quello sarà il momento di comprare.
Chi PUO' comprare la prima casa farebbe bene a farlo, il problema è che parecchia gente non poteva ma l'ha comprata lo stesso.
E comunque io non ho mai creduto all'ipotesi che siano i piccoli a muovere il mercato, cosa è cambiato rispetto a 10 anni fa, la popolazione è più o meno la stessa, i privati non possono incidere più di tanto su dinamiche di mercato mosse da forze speculative potenti.
I mercati azionari hanno corso tantissimo, l'obbligazionario pure e sta dando ritorni interessanti, la speculazione si è già spostata dall'immobiliare alle borse negli ultimi 2-3 anni, pian piano lo farà anche sull'obbligazionario con i tassi che a breve saranno ben oltre il 4,25%
La rete l'hanno gettata, insieme alle banche, adesso la tireranno su,piena di pesci, prima sull'immobiliare e poi a catena sull'azionario.

Charlie


Scusami ma questo dato lo sento spesso, alcune domande:

Chi fornisce tale dato?
Tale valore comprende anche chi ha ancora il mutuo e deve ancora finire di pagarla?
Famiglie, se devo essere sincero non mi piace come termine (statisticamente parlando), molto vago.
Chi ha link interessanti o maggior informazioni scriva pure, voglio capire bene.

Grazie in anticipo
Saluti
Cantor
 
io comunque l'ho sempre detto che mischiare vino e birra fa male. poi fate voi...
 
Cantor ha scritto:
Scusami ma questo dato lo sento spesso, alcune domande:

Chi fornisce tale dato?
Tale valore comprende anche chi ha ancora il mutuo e deve ancora finire di pagarla?
Famiglie, se devo essere sincero non mi piace come termine (statisticamente parlando), molto vago.
Chi ha link interessanti o maggior informazioni scriva pure, voglio capire bene.

Grazie in anticipo
Saluti
Cantor

Hai colto assolutamente nel segno ed è una questione che ho sottoposto + a volte all'attenzione di tutti:

1) Chi contrae un mutuo trentennale è considerato conducente di un immobile di tua proprietà. Ovviamente questa è una stortura perchè il bene non sarà mai tuo se non viene interamente pagato
2) non ha nessun senso parlare di numero di famiglie proprietarie di immobili. La mia famiglia ha un immobile di proprietà e il nucleo familiare è composto da 4 persone. Io e mio fratello per avere una casa di proprietà o facciamo un mutuo oppure aspettiamo l'eredità.

Quindi su una famiglia proprietaria 3 soggetti su 4 non hanno immobili intestati.

I dati sono tutti pilotati.
 
veezmo ha scritto:
H
1) Chi contrae un mutuo trentennale è considerato conducente di un immobile di tua proprietà. Ovviamente questa è una stortura perchè il bene non sarà mai tuo se non viene interamente pagato

Per la legge tu sei il proprietario perchè lo hai interamente pagato al proprietario precedente; poi è chiaro che c'è una ipoteca gravante sull'immobile, ma nella grande maggioranza dei casi il mutuo viene estinto regolarmente e non vedo perchè una persona che ricorre al mutuo non deve essere considerata proprietaria dell'immobile :mmmm:
 
veezmo ha scritto:
2) non ha nessun senso parlare di numero di famiglie proprietarie di immobili. La mia famiglia ha un immobile di proprietà e il nucleo familiare è composto da 4 persone. Io e mio fratello per avere una casa di proprietà o facciamo un mutuo oppure aspettiamo l'eredità.

Quindi su una famiglia proprietaria 3 soggetti su 4 non hanno immobili intestati.

Scusa ma non ti seguo; chi lo ha detto che ci vuole 1 casa di proprietà per PERSONA?
 
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