Francia:fisco,Depardieu emigra in Belgio

Comunque in Francia i soldi sono ben spesi chi ha figli prende bei soldi, gli ospedali funzionano e la pubblica amm.ne per quanto onnipresente funziona bene, da noi le tasse vanno per comprare le cartucce per la caccia dei leghisti o per le feste di Batman.

Sono relativamente ben spesi rispetto a noi, ma la Francia comunque è un altro paese in discreta difficoltà (in termini di crescita) per eccessiva spesa pubblica.
 
Comunque in Francia i soldi sono ben spesi chi ha figli prende bei soldi, gli ospedali funzionano e la pubblica amm.ne per quanto onnipresente funziona bene, da noi le tasse vanno per comprare le cartucce per la caccia dei leghisti o per le feste di Batman.

o caricano sugli aerei di stato le loro baldracche e poi le fanno eleggere deputate
fai una cosa di sto genere in francia e vedi dove finisci :D
ma che parliamo a fa........
 
ma quanto vi serve per vivere bene?
Magari ci arriviamo anche con una colletta
 
ma quanto vi serve per vivere bene?
Magari ci arriviamo anche con una colletta

sempre di più,per avidi schiavi del denaro

L'appello dei ricchissimi francesi" Tassateci!"

Lo lanciano e firmano
Jean-Paul Agon, PDG de L’Oréal ; Liliane Bettencourt, actionnaire de L’Oréal ; Antoine Frérot, PDG de Veolia Environnement ; Denis Hennequin, PDG d’Accor ; Marc Ladreit de Lacharrière, président de Fimalac ; Maurice Lévy, PDG de Publicis ; Christophe de Margerie, PDG de Total ; Frédéric Oudéa, PDG de la Société générale ; Claude Perdriel, président du conseil de surveillance du Nouvel Observateur ; Jean Peyrelevade, président de Leonardo & Co France ; Franck Riboud, PDG de Danone ; Stéphane Richard, PDG d’Orange ; Louis Schweitzer, président de Volvo et d’AstraZeneca ; Marc Simoncini, président de Meetic, fondateur de Jaïna Capital ; Jean-Cyril Spinetta, président d’Air France-KLM, président du conseil de surveillance d’Areva ; Philippe Varin, président du directoire de PSA Peugeot Citroën
 
mettemose d'accordo però
negli USA un miliardone ha da poco lamentato il fatto di pagare di meno della sua segretaria, forse era pazzo completo non so :o

Mettiamoci pure d'accordo sui dati.
Qui ce n'è qualcuno interessante: Reynolds: Taxes and the Top Percentile Myth - WSJ.com

"the upper 1% of the income distribution earned 19.6% of total income before tax [in 2004], and paid 41% of the individual federal income tax." No other major country is so dependent on so few taxpayers.


Once higher tax rates cause the top 1% to report less income, then top taxpayers would likely pay a much smaller share of taxes, just as they do in, say, France or Sweden.

Gli Usa con le aliquote non punitive riescono a far pagare ai "ricchi" una fetta del gettito grossa come non accade da nessun'altra parte.
 
Mettiamoci pure d'accordo sui dati.
Qui ce n'è qualcuno interessante: Reynolds: Taxes and the Top Percentile Myth - WSJ.com

"the upper 1% of the income distribution earned 19.6% of total income before tax [in 2004], and paid 41% of the individual federal income tax." No other major country is so dependent on so few taxpayers.


Once higher tax rates cause the top 1% to report less income, then top taxpayers would likely pay a much smaller share of taxes, just as they do in, say, France or Sweden.

Gli Usa con le aliquote non punitive riescono a far pagare ai "ricchi" una fetta del gettito grossa come non accade da nessun'altra parte.

:bow:
 
diciamo che come risposta mi permetto di usare il messaggio di rolarossi
aggiungo che l'eccessiva concentrazione di denaro oltre un certo limite produce solo effetti dannosi per l'economia
Non confondiamo gli investimenti privati, che creano svluppo e benessere, con la spesa pubblica.

Un minimo di spesa pubblica, nei limiti necessari per finanziare i bisogni collettivi, la difesa, l'ordine pubblico e pochissimo altro, puo' essere positiva, ma un eccesso odierno di spesa pubblica sara' pagato amaramente domani.

Diciamo che quando la spesa pubblica (tasse + aumento del debito pubblico + stampaggio di moneta) supera il 30% (il 20% per i paesi come la Francia che, facendo parte della NATO, non hanno piena autonomia in politica estera e quindi possono/devono tagliare titto il tagliabile sulle spese militari) del pil siamo oltrei limiti del sostenibile.
 
i miliardari francesi che vogliono una tassazione supplementare fanno eco al miliardario americano Warren Buffet che ha chiesto lo stesso sforzo ai suoi connazionali straricchi....... :o

roba da matti :o
 
Mettiamoci pure d'accordo sui dati.
Qui ce n'è qualcuno interessante: Reynolds: Taxes and the Top Percentile Myth - WSJ.com

"the upper 1% of the income distribution earned 19.6% of total income before tax [in 2004], and paid 41% of the individual federal income tax." No other major country is so dependent on so few taxpayers.


Once higher tax rates cause the top 1% to report less income, then top taxpayers would likely pay a much smaller share of taxes, just as they do in, say, France or Sweden.

Gli Usa con le aliquote non punitive riescono a far pagare ai "ricchi" una fetta del gettito grossa come non accade da nessun'altra parte.

il sistema di tassazione americano fa felici i ricchi statunitensi che se lo sono ritagliato a misura.Oltre un certo limite di ricchezza secondo me non si deve andare altrimenti non si parla più di democrazia
 
sempre di più,per avidi schiavi del denaro

L'appello dei ricchissimi francesi" Tassateci!"

Lo lanciano e firmano
Jean-Paul Agon, PDG de L’Oréal ; Liliane Bettencourt, actionnaire de L’Oréal ; Antoine Frérot, PDG de Veolia Environnement ; Denis Hennequin, PDG d’Accor ; Marc Ladreit de Lacharrière, président de Fimalac ; Maurice Lévy, PDG de Publicis ; Christophe de Margerie, PDG de Total ; Frédéric Oudéa, PDG de la Société générale ; Claude Perdriel, président du conseil de surveillance du Nouvel Observateur ; Jean Peyrelevade, président de Leonardo & Co France ; Franck Riboud, PDG de Danone ; Stéphane Richard, PDG d’Orange ; Louis Schweitzer, président de Volvo et d’AstraZeneca ; Marc Simoncini, président de Meetic, fondateur de Jaïna Capital ; Jean-Cyril Spinetta, président d’Air France-KLM, président du conseil de surveillance d’Areva ; Philippe Varin, président du directoire de PSA Peugeot Citroën

potevano fare una donazione se volevano regalare soldi allo stato francese.

Quando tra amici si fa una colletta per fare un regalo a qualcuno , ognuno mette la stessa cifra e non succede che qualcuno metta 5 cents e un altro € 200 :D
A livello fiscale si potrebbe anche applicare il testatico con una contribuzione fissa uguale per tutti da versare alo stato :D

Chi guadagna milioni di euro all' anno , e magari non utilizza la sanità pubblica, anche con un' aliquota del 40% verserebbe allo stato molto di più di chi guadagna qualche decina di migliaia di € all' anno.

E' ovvio che un' aliquota del 75% è troppo elevata.
In un' economia di mercato alcuni guadagno di più, ed è socialmente utile che l' impegno individuale sia incentivato con redditi differenziati senza che oltre il 50% del reddito venga espropriato dallo stato.

Chi guadagna certe cifre non le ottiene in regalo.
Chi vuole guadagnare ciò che guadagna Depardieu provi a fare l' attore.

Il Belgio non è un paradiso fiscale, ha solo una tassazione normale.

Da anni ci sono tennisti che prendono residenza a Monetcarlo per motivi fiscali
 
Ultima modifica:
Non confondiamo gli investimenti privati, che creano svluppo e benessere, con la spesa pubblica.

Un minimo di spesa pubblica, nei limiti necessari per finanziare i bisogni collettivi, la difesa, l'ordine pubblico e pochissimo altro, puo' essere positiva, ma un eccesso odierno di spesa pubblica sara' pagato amaramente domani.

Diciamo che quando la spesa pubblica (tasse + aumento del debito pubblico + stampaggio di moneta) supera il 30% (il 20% per i paesi come la Francia che, facendo parte della NATO, non hanno piena autonomia in politica estera e quindi possono/devono tagliare titto il tagliabile sulle spese militari) del pil siamo oltrei limiti del sostenibile.

determinano il tipo di sviluppo e il concetto di benessere.
è proprio il tuo discorso che non voglio seguire, per una serie di ragioni che vanno al di la della tassazione.
In una situazione di crisi come questa la speranza è che se ne esca in tutt'altro modo. Se si mantengono i presupposti precedenti credo avverrà solo una netta separazione fra chi ha e chi no, ma non voglio uscire del tutto dal tema.
 
determinano il tipo di sviluppo e il concetto di benessere.
è proprio il tuo discorso che non voglio seguire, per una serie di ragioni che vanno al di la della tassazione.
In una situazione di crisi come questa la speranza è che se ne esca in tutt'altro modo. Se si mantengono i presupposti precedenti credo avverrà solo una netta separazione fra chi ha e chi no, ma non voglio uscire del tutto dal tema.
La crisi attuale e' causata anche e soprattutto dalla tassazione progressiva dei redditi, in vigore da molti anni in quasi tutti gli stati che oggi sono in bancarotta (fraudolenta).
 
Chi guadagna milioni di euro all' anno , e magari non utilizza la sanità pubblica, anche con un' aliquota del 40% verserebbe allo stato molto di più di chi guadagna qualche decina di migliaia di € all' anno.

E' ovvio che un' aliquota del 75% è troppo elevata.
In un' economia di mercato alcuni guadagno di più, ed è socialmente utile che l' impegno individuale sia incentivato con redditi differenziati senza che oltre il 50% del reddito venga espropriato dallo stato.

Chi guadagna certe cifre non le ottiene in regalo.
Chi vuole guadagnare ciò che guadagna Depardieu provi a fare l' attore.

Ma infatti.
Va be' un sistema un po' progressivo, ma pensare che chi guadagni tanto regali tutto allo stato è semplicemente una stupidaggine.
O se ne va o evita di guadagnare visto che tanto non serve a niente.
 
ma se chiedono loro di essere tassati e con un appello dalle parole nobilissime,glielo vuoi suggerire tu quel che devono fare??? :confused:

Ma cosa gli devi spiegare?
Se vogliono devolvere il loro reddito allo stato sono liberi di farlo anche senza obbligare tutti gli altri.

I dati sul sistema Usa sono molto chiari, non capisco di cosa si stia parlando.
 
il sistema di tassazione americano fa felici i ricchi statunitensi che se lo sono ritagliato a misura.Oltre un certo limite di ricchezza secondo me non si deve andare altrimenti non si parla più di democrazia
fa felici anche i poveri statunitensi
e qual'è il limite oltre il quale non si deve andare ? avere una casetta dove abitare , come per Monti e Bersani ? Guadagnare 16 mila lordi che già vogliono il 27% ? :cool:

da noi il minimo è 23% fino a 15mila euro , negli Usa il 10% fino a 17 mila $, 15% fino a 69 mila $

da noi paghi il 27% da 15 a 28mila euro , negli Usa il 28% da 139 a 212 mila $
 
Ma infatti.
Va be' un sistema un po' progressivo, ma pensare che chi guadagni tanto regali tutto allo stato è semplicemente una stupidaggine.
O se ne va o evita di guadagnare visto che tanto non serve a niente.

beh diciamo che ci sarebbero innumerevoli soggetti che se evitassero di guadagnare farebbero solo un piacere alla comunità
 
ma se chiedono loro di essere tassati e con un appello dalle parole nobilissime,glielo vuoi suggerire tu quel che devono fare??? :confused:

ma loro possono decidere per se stessi e non per altre persone ad alto reddito.
Quello che hanno chiesto non riguarda solo i firmatari. Se loro vogliono decidere per altri allora anch' io posso dire quello che mi pare.

Ad altri francesi ad alto reddito ciò non va bene e infatti si stanno trasferendo dove la tassazione è diversa.

E così da alcuni francesi ad alto reddito la Francia incasserà meno di ciò che avrebbe incassato con l' aliquota precedente.

Tra gli stati c' è competizione fiscale : se si impongono aliquote troppo alte, come appunto il 75% , si perdono contribuenti tra i privati cittadini e tra le aziende.

Alcuni privati cittadini non possono trasferirsi, ma chi lavora in varie parti del mondo , come tennisti, artisti, attori, può prendere la residenza dove il fisco non è vessatorio.

E' ridicolo che qualche politicante socialista critichi chi semplicemente pensa ai propri interessi.

Alcuni, guidati dall' invidia, possono volere leggi che rappresentano un esproprio eccessivo del reddito di persone ad altro reddito, ma alcuni che possono fuggono da un tale sistema.
 
Ultima modifica:
stralci dell'appello dei miliardari di Francia

Noi, presidenti o dirigenti d'impresa, uomini o donne d'affari, finanzieri, professionisti o cittadini ricchi, desideriamo l'applicazione di un "contributo eccezionale" che riguarderebbe i contribuenti francesi più ricchi. Questo contributo sarebbe calcolato in proporzioni ragionevoli, nella preoccupazione di evitare gli effetti economici indesiderabili come la fuga dei capitali o l'aumento dell'evasione fiscale.

Siamo coscienti s'avere pienamente beneficiato di un modello francese e di un ambiente europeo ai quali siamo attaccati e che desideriamo contribuire a preservare. Questo contributo non è una soluzione in sè deve inscriversi in uno sforzo più globale di riforme, tanto sulle spese che sulle entrate.

Nel momento in cui il deficit delle finanze pubbliche e le prospettive di aggravamento del debito dello Stato minacciano l'avvenire della Francia e dell'Europa, nel momento in cui il governo chiede a tutti uno sforzo di solidarietà, a noi sembra necessario contribuirvi.
 
beh diciamo che ci sarebbero innumerevoli soggetti che se evitassero di guadagnare farebbero solo un piacere alla comunità

Quindi? Bisogna fondare il sistema fiscale su princìpi del genere? :rolleyes:

Anch'io pensi che certi calciatori ed altri dubbi personaggi sarebbe meglio guadagnassero di meno, ma non ho la presunzione e l'arroganza di impedirglielo, visto che non sono soldi che pago io.
 
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