FTSEMIB e altri Indici - 8.0

xinian70

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Un po' di Storico....

http://www.finanzaonline.com/forum/futures-cfd-leverage-certificate-cw-e-commodities/1655947-ftsemib-e-altri-indici-7-0-a.html

FTSEMIB e altri Indici - 6.0

http://www.finanzaonline.com/forum/futures-cfd-leverage-certificate-cw-e-commodities/1646593-ftsemib-e-altri-indici-5-0-a.html

http://www.finanzaonline.com/forum/...ies/1641696-ftsemib-e-altri-indici-4-0-a.html

http://www.finanzaonline.com/forum/futures-cfd-leverage-certificate-cw-e-commodities/1635326-ftsemib-e-altri-indici-3-0-a.html

http://www.finanzaonline.com/forum/futures-cfd-leverage-certificate-cw-e-commodities/1626653-ftsemib-e-altri-indici-2-0-a-189.html

http://www.finanzaonline.com/forum/futures-cfd-leverage-certificate-cw-e-commodities/1591042-ftsemib-e-altri-indici.html



Un po di F.A.Q. sui TS (in costruzione)


Il TS ADX/ADM


L'ADX o Average Directional Index

è un ottimo indicatore di medio periodo però
indica solo la forza del trend e non la sua direzione.

Il valore dell'ADX può essere compreso tra 0 e 100. Tipicamente un trend caratterizzato da un ADX al di sotto del 20 è considerato debole, mentre sopra 25 è da considerarsi forte.

Molto più utili gli indicatori +DI (Positive Directional Indicator) ed il -DI (Negative Directional Indicator), considerando la loro media a 14 giorni: +DI14 in verde e -DI14 in rosso.

I loro incroci deteminano la la direzione del trend.

+DI14 > -DI14+10% = LONG
+DI14 < -DI14-10% = SHORT
FLAT nella fascia -10% +10% dell'incrocio

L'ADM o Average Daily Movement è un indicatore Intraday basato sulla volatilità

vengono dati ogni giorno 2 entry (Long o Short) e 3 Take Profit (Long e Short)




Operativamente

…. se non arriva il TP xx entro chiusura
se siamo in trend (vedi ADX) si va in over e il giorno dopo
si chiude se entra il reverse
se siamo controtrend (ADX contrario) si chiude in chiusura mercato

per esempio…

al segnale io entro long con 3 posizioni (3 contratti, ecc…)

la 1° pos va in take profit sul TP1
la 2° sul TP2
la 3° sul TP3

- se ADX è FLAT o LONG, se non ha raggiunto uno dei target si porta la posizione in over…..
- se ADX è SHORT meglio chiuderla in giornata

-----------------------------------------------------------------------------------

Il TS di medio-lungo periodo (X4)


il CMX o Complex Momentum Index

il CMX o Complex Momentum Index, è un indicatore proprietario che analizza le proprietà fisiche delle armoniche che compongono l’andamento dell’indice.
La formula al momento è segreta.
Rappresenta in un “certo modo” l’andamento ombra dell’indice..



quando CMX supera la linea dello 0 da sotto a sopra l’indice riceve un impulso long (freccia azzurra verso l’alto)

quando CMX supera la linea dello 0 da sopra a sotto l’indice riceve un impulso short (freccia fucsia verso il basso)

Per le inversioni si usa accoppiato all’ X+4 (Ciclo Ombra di medio-lungo periodo)



quando CMX supera verso l’alto X+4 del 15% inversione long di medio-lungo periodo (freccia verde verso l’alto)

tra -15% e + 15% è FLAT (cerchio o elisse color giallo chiaro)

quando CMX supera verso il basso X+4 del 15% inversione short di medio-lungo periodo (freccia rossa verso il basso)
 
Ultima modifica:
Scusa xinian ma con il leva 2 sul silver
il contago di quanto e' su base mensile anche
se con l'euro che scende e' una protezione
del contago visto che il silver e' quotato
in dollari............grazie1000

contango sul silver.. praticamente ininfluente .... 0,15% al mese
 
dunque ricapitoliamo. u/y sta prendendo botte da orbi dalla mezzanotte , europa dopo giorni di super long oggi è in fase riflessiva (ancora non si può dire short) , su sp indicatori segnalano forte debolezza ma i prezzi stanno tenendo. probabile che alle 15,30 si scenda. io cerco solo entrate short adesso e long solo sopra i max di ieri
 
torno adesso ...lincremento di put stamattina sui max non è stato poi cosi malvaggio ;) 570 supportino rotto adesso ci sono I 480 e poi....
 
torno adesso ...lincremento di put stamattina sui max non è stato poi cosi malvaggio ;) 570 supportino rotto adesso ci sono I 480 e poi....



chiuso lo short a 570 ................provo long a 480................
 
secondo voi,stasera tiene e domani apre in gap up?
 
FR0010446146 vi risulta liquido per uno short breve?
 
La Grecia? E’ solo la punta dell’iceberg. Parola di Stiglitz.

21 gennaio 2015 alle 14:30



-grecia-europaUn’Europa da rifare, da ricostruire, da rifondare. Sono stati compiuti già fin dall’origine della sua costituzione una serie di errori ahimè imperdonabili. Ma ormai che cosa possiamo farci? Occorre essere COSTRUTTIVI e propositivi.

La BCE farà sicuramente la sua parte, ma gli stessi esiti del suo operato (ormai scontato e fortemente voluto dal mercato) saranno di poco conto, in quanto NON esiste RIPRESA se non si cambierà lo status quo.

Si necessita di un cambiamento radicale. Ma fintanto che ve lo dice un blogger di mediocre livello come il sottoscritto, sicuramente tutti questi ragionamenti possono anche essere affascinanti, ma sono poi presi come utopici o irrealizzabili. Ma poi quando si legge che le stesse cose le ribadisce un Premio Nobel di prim’ordine, allora magari occorre tendere meglio l’orecchio e fare molta attenzione a quanto è scritto in quest’articolo, segnalatomi dal lettore Fred e pubblicato su VociDall’Estero.

Il personaggi in oggetto è il premio Nobel per l’economia Joseph Stiglitz. Un articolo tutto da leggere e meditare dove il prestigioso personaggio ci fa capire che la Grecia è solo la punta dell’iceberg dei problemi che affliggono l’Eurozona. E il rischio è proprio quello che vi illustro da anni ormai. Il conflitto sociale.

Buona lettura.


Joseph_E._Stiglitz_Finalmente, gli Stati Uniti stanno mostrando segni di ripresa dalla crisi scoppiata al termine dell’amministrazione del Presidente George W. Bush, quando la quasi-implosione del suo sistema finanziario ha destabilizzato il mondo. Ma non è una ripresa robusta; nella migliore delle ipotesi, il divario tra la crescita potenziale e quella effettiva non si sta allargando. Se si sta restringendo, lo sta facendo molto lentamente; il danno causato dalla crisi sembra essere di lungo termine.

Certo, potrebbe andare peggio. Al di là dell’Atlantico, non ci sono segnali nemmeno di una ripresa modesta come quella USA: il divario tra lo stato effettivo dell’economia europea e la sua crescita potenziale in assenza della crisi continua a crescere. Nella maggior parte dei paesi dell’Unione Europea, il PIL pro capite è inferiore a quello di prima della crisi. Un quinquennio perduto si sta rapidamente trasformando in un intero decennio. Dietro le fredde statistiche, ci sono vite rovinate, sogni delusi, e famiglie distrutte (o mai formate), mentre la stagnazione – in alcune zone vera e propria depressione – prosegue anno dopo anno.

Il popolo europeo è fatto di persone di grande talento, con una buona istruzione. I suoi paesi membri hanno ordinamenti giuridici solidi e società ben funzionanti. Prima della crisi, la maggior parte dei paesi avevano anche delle economie efficienti. In alcune zone, la produttività oraria – o il suo tasso di crescita – era tra le più elevate del mondo.

Ma l’Europa non è una vittima. Sì, l’America ha gestito male la sua economia; ma, no, gli Stati Uniti non hanno fatto in modo di scaricare il peso della crisi globale sulle spalle dell’Europa. Il malessere dell’UE è auto-inflitto, provocato da una serie senza precedenti di decisioni economiche sbagliate, a cominciare dalla creazione dell’euro. Anche se progettato per unire l’Europa, l’euro alla fine l’ha divisa e, in mancanza della volontà politica di creare quelle istituzioni che avrebbero consentito alla moneta unica di funzionare, il danno non è stato riparato.

L’attuale caos nasce in parte dall’aderire a quella fiducia su mercati perfettamente funzionanti, privi di imperfezioni per quanto riguarda le informazioni e la concorrenza, che ormai è stata screditata da tempo. Ma anche la “hybris” ha giocato un ruolo. Altrimenti, come spiegare il fatto che, anno dopo anno, le previsioni dei funzionari europei sulle conseguenze delle loro politiche economiche si siano rivelate costantemente sbagliate?

austerity

Queste previsioni si son dimostrate sbagliate non perché i paesi dell’UE non siano riusciti a implementare le ricette prescritte, ma perché i modelli su cui si basavano quelle politiche erano completamente sbagliati. In Grecia, ad esempio, le misure volte a ridurre l’onere del debito hanno in realtà lasciato il paese più indebitato di quanto non fosse nel 2010: il rapporto debito-PIL è aumentato a causa dell’impatto brutale dell’austerità fiscale sul PIL. Alla fine, almeno il Fondo Monetario Internazionale ha ammesso questi fallimenti intellettuali e di politica economica.

I leader europei rimangono convinti che le riforme strutturali debbano essere l’assoluta priorità. Ma i problemi che loro indicano erano già presenti negli anni precedenti alla crisi, e non hanno fermato la crescita. L’Europa ha bisogno, più che di riforme strutturali all’interno dei paesi membri, di una riforma della struttura della zona euro stessa e di un’inversione delle politiche di austerità, che hanno sempre fallito nel tentativo di riaccendere i motori della crescita economica.

Coloro che pensavano che l’euro non sarebbe sopravvissuto si sono ripetutamente sbagliati. Ma i critici hanno avuto ragione su una cosa: a meno che la struttura dell’eurozona non venga riformata e rovesciata l’austerità, l’Europa non si riprenderà.

Il dramma in Europa è tutt’altro che finito. Uno dei punti di forza dell’UE è la vitalità delle sue democrazie. Ma l’euro ha tolto ai cittadini – soprattutto nei paesi in crisi – qualsiasi voce in capitolo sul destino delle loro economie. Ripetutamente gli elettori hanno fatto cadere i governi in carica, insoddisfatti della direzione dell’economia – solo per avere un nuovo governo a continuare lo stesso percorso imposto da Bruxelles, Francoforte e Berlino.

Ma per quanto tempo può andare avanti così? E come reagiranno gli elettori? In tutta Europa abbiamo visto l’allarmante crescita di partiti nazionalisti estremisti, in contrasto coi valori dell’Illuminismo che tanto successo hanno dato all’Europa. In alcune aree, stanno nascendo grandi movimenti separatisti.

greece-austerity

Ora la Grecia rappresenta ancora un’altra prova per l’Europa. Il calo del PIL greco dal 2010 è di gran lunga peggiore di quello registrato in America durante la grande depressione degli anni ’30. La disoccupazione giovanile è oltre il 50%. Il governo del primo ministro Antonis Samaras ha fallito, e ora, a causa dell’incapacità del Parlamento di scegliere un nuovo Presidente, il 25 gennaio si terranno elezioni anticipate .

Il partito di opposizione di sinistra Syriza, che si è impegnato a rinegoziare i termini del piano di salvataggio della Grecia da parte dell’UE, è in testa nei sondaggi. Se Syriza vince ma non prende il potere, la ragione principale sarà la paura di come l’UE potrebbe reagire. La paura non è la più nobile delle emozioni, e non darà luogo a quel genere di consenso nazionale di cui la Grecia ha bisogno per andare avanti.

Il problema non è la Grecia. È l’Europa. Se l’Europa non cambia – se non riforma l’eurozona e non revoca l’austerità – una violenta reazione popolare diventerà inevitabile. La Grecia forse terrà duro stavolta. Ma questa follia economica non può continuare per sempre. La Democrazia non lo consentirà. Ma quanto dolore dovrà ancora sopportare l’Europa prima che la razionalità torni a prevalere?
 
da contrapporre allo short prediligi gold, silver o petrolio xin?;)
 
oppure fanno entrare gli amici del quartiere...................
e domani pomeriggio brindano insieme................

detto fatto avete visto che por.ca.ta che hanno fatto
sotto di duecento punti..........e subito recupero...............
 
voi cosa pensate,tenere duro o chiudere oggi?
 
partito il missileeeee.... Ma Draghi non parla domani :D
 
come non detto dopo -1 ... + 0,40
 
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