Ferro Vecchio
vecchio brontolone
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long con un cippetto su stoxx. alla fine devo dare credito ai segnali senno tanto vale tradare ad ******m come fa dang
Buongiorno,
chiudo con profitto lo short sulle PUT DAX , che ormai hanno poco gain potenziale residuo e investo i profitti acquistando opzioni call su giugno.
buy (close) DAX MAR8 12000 PUT 107 (vendute a 230)
buy DAX JUN8 13000 CALL 195
chiudo con profitto lo short sulle PUT DAX , che ormai hanno poco gain potenziale residuo e investo i profitti acquistando opzioni call su giugno.
buy (close) DAX MAR8 12000 PUT 107 (vendute a 230)
buy DAX JUN8 13000 CALL 195
SNaa
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Sotto il punto cruciale è attorno a 2665. Se lo mollano lo raccogliamo molto, molto più giù.Se rompono in giù 2705 vanno dritti a 2690
Ps: una opzione put, solo qualche centinaio di euro per partecipare alla lotteria
SNaa
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Ieri ho chiuso il vertical marzo 2795-2810 (era tutto a credito dopo il solo acquisto 2795 quando il mercato era sui 2535). Pochi e maledetti ma subitoSotto il punto cruciale è attorno a 2665. Se lo mollano lo raccogliamo molto, molto più giù.
Ps: una opzione put, solo qualche centinaio di euro per partecipare alla lotteria
fjr1300massi
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cavoli ferro ..hai lautamente guadagnato con lo short ..rimanere flat qualche volta e osservare? e sapersi accontentare?
miluna
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Scusa Tulip, parli delle put 12000 marzo? le mensili?
Ferro Vecchio
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schulz non vuole. la merkel invece è flat. sappilo
Ti serve mica un treno ?
eddie12
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per la serie: "Si vede una luce in fondo al tunnel.....è il treno che arriva in contromano.....".....saluti Spike.
ludagi
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Newtrader82
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spiegazioni
Buongiorno gentilmente qualcuno può spiegarmi il funzionamento delle opzioni? Ad esempio se penso che a giugno il DAX tenderà a 13000 devo comprare oggi le put o le call DAX JUN 13000?
Grazie in anticipo
Buongiorno gentilmente qualcuno può spiegarmi il funzionamento delle opzioni? Ad esempio se penso che a giugno il DAX tenderà a 13000 devo comprare oggi le put o le call DAX JUN 13000?
Grazie in anticipo
Ciao
Anche. Però mi rifacevo alla vendita di treni in programma da Trenord. Vogliono liberarsi di vagoni vecchi. Li regalano. Mi incuriosisce sta cosa. Cioè metti di tornare a casa da tua moglie e dirle: domani prendo un treno. E torni a casa con un treno appunto......
Kione Erik
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concordo ... anche se il range è così stretto (parlo di mib) che basta poco per prendere direzione up o down..
come detto di la, 720-410 mib per me è flat e prenderò posizione alla rottura daily confermata di uno di questi due valori
I robot della finanza e il lato oscuro dei mercati - Il Sole 24 Ore
analizzano le conversazioni su internet ......
per la serie, taci che il nemico ascolta....
Mi piacerebbe constatare che operazione di trading imposterebbe l'AI analizzando le min.kiate che scrivo.
analizzano le conversazioni su internet ......
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Mi piacerebbe constatare che operazione di trading imposterebbe l'AI analizzando le min.kiate che scrivo.
ludagi
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se credi che il mercato sale comprare call
se credi che il mercato scende comprare put
sbertani
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AGEITALIA oggi estratto dal report
Il rally correttivo mostra la corda. Gli indici azionari hanno terminato la corsa a ridosso dello short stop giornaliero, ovvero - quelli più forti - poco sopra. L'idea è che ieri sia iniziata la fase correttiva che dovrebbe condurci al minimo calendarizzato dal Delta System; auspicabilmente, su livelli superiori rispetto al bottom registrato in ordine sparso nella prima decade di febbraio.
Lo schema interpretativo dominante classifica la recente correzione in termini di aggiustamento della tendenza rispetto ad una traiettoria da cui ci eravamo eccessivamente allontanati. Ora che il riallineamento è stato compiuto, le borse potrebbero ripartire; se non fosse che necessitano riparazioni doverose ad una struttura che presenta tuttora alcune crepe. Prendiamo il sentiment: il Fear&Greed, calcolato da CNN Money, in effetti segnala un persistente pessimismo, da parte degli investitori, che tipicamente si registra in prossimità dei minimi di mercato. I precedenti episodi di novembre 2016 e agosto dello scorso anno stanno lì a dimostrarlo. Tuttavia, non si può ignorare la vistosa discrepanza fra il boom di afflussi al mercato, da parte di fondi ed ETF azionari, nel mese di gennaio; e d'altro canto i deflussi soltanto marginali fatti registrare in concomitanza con il sell-off. Peraltro, in parte compensati dal ritorno di interesse maturato la passata settimana (la mentalità del buy on dip essendosi ormai radicata).
Certo, bisogna ammettere che un ruolo non marginale nel rally è stato giocato anche dalle banche centrali: con la Federal Reserve che per un attimo ha messo da parte i propositi di ridimensionamento del bilancio, e con la BCE che ha dimenticato l'impegno di contenimento dell'espansione quantitativa, acquistando la passata settimana titoli per oltre 11 miliardi di euro.
Bisognerà esaminare con attenzione profondità e durata di questo ripiegamento: per verificare che resti contenuto nei confini delineati negli ultimi rapporti. In attesa che si registrino quei definitivi segnali di ripartenza, di cui invece di occupiamo nel Rapporto Giornaliero di oggi.
Il rally correttivo mostra la corda. Gli indici azionari hanno terminato la corsa a ridosso dello short stop giornaliero, ovvero - quelli più forti - poco sopra. L'idea è che ieri sia iniziata la fase correttiva che dovrebbe condurci al minimo calendarizzato dal Delta System; auspicabilmente, su livelli superiori rispetto al bottom registrato in ordine sparso nella prima decade di febbraio.
Lo schema interpretativo dominante classifica la recente correzione in termini di aggiustamento della tendenza rispetto ad una traiettoria da cui ci eravamo eccessivamente allontanati. Ora che il riallineamento è stato compiuto, le borse potrebbero ripartire; se non fosse che necessitano riparazioni doverose ad una struttura che presenta tuttora alcune crepe. Prendiamo il sentiment: il Fear&Greed, calcolato da CNN Money, in effetti segnala un persistente pessimismo, da parte degli investitori, che tipicamente si registra in prossimità dei minimi di mercato. I precedenti episodi di novembre 2016 e agosto dello scorso anno stanno lì a dimostrarlo. Tuttavia, non si può ignorare la vistosa discrepanza fra il boom di afflussi al mercato, da parte di fondi ed ETF azionari, nel mese di gennaio; e d'altro canto i deflussi soltanto marginali fatti registrare in concomitanza con il sell-off. Peraltro, in parte compensati dal ritorno di interesse maturato la passata settimana (la mentalità del buy on dip essendosi ormai radicata).
Certo, bisogna ammettere che un ruolo non marginale nel rally è stato giocato anche dalle banche centrali: con la Federal Reserve che per un attimo ha messo da parte i propositi di ridimensionamento del bilancio, e con la BCE che ha dimenticato l'impegno di contenimento dell'espansione quantitativa, acquistando la passata settimana titoli per oltre 11 miliardi di euro.
Bisognerà esaminare con attenzione profondità e durata di questo ripiegamento: per verificare che resti contenuto nei confini delineati negli ultimi rapporti. In attesa che si registrino quei definitivi segnali di ripartenza, di cui invece di occupiamo nel Rapporto Giornaliero di oggi.
eddie12
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il mago della sintesi.....ehehheheh
eddie12
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ahahhaa.........una buona ragione per divorziare da mogli che lamentano la sempiterna carenza di spazio a casa.........del genere: "ma non avevamo una cantinola ampia?"......l'unico contento sarebbe mio figlio, se gli dicessi di avergli comprato un treno, vero, me lo "comprerei" per sempre.....ehehehe