FTSEMIB e altri Indici, Materie Prime 171

Angelo, come già detto, se sei in trend il gain si riduce per via della leva variabile che diminuisce allontanandosi dalla barriera - se invece sei controtrend le perdite aumentano in modo smisurato per una leva che aumenta esageratamente all'avvicinarsi della barriera.
Come venga calcolata questa leva variabile non l'ho mai capito chiaramente, probabilmente hanno un software moltiplicatore....del loro guadagno.
Sui prodotti il cui sottostante continua ad essere trattato oltre le 17,30 mi sono già espresso: bisogna toccarsi le @@ e/o raccomandarsi ai Santi

Ciao Giovanni, mi dispiace contraddirti, ma non è così. Quando entri con uno strumento di questi con la leva scelta (5, 10, 20 o....) qualunque cosa accada al sottostante (che si allarghi o si restringa secondo il movimento del sottostante giustamente come tu dici), per te rimane sempre uguale, cioè quella che hai scelto al momento dell'ingresso. La differenza la fa sulla percentuale di gain (o loss) del capitale investito.

Ritorniamo all'esempio fatto sopra (entrata long sul dax con strike 10000), adesso ha leva 5. Se il dax sale dell'1%, quindi di 125 punti, a te se hai preso un mini ti saranno riconosciuti 125 punti di gain. Quei 125 punti, se hai preso 100 pezzi, diventano 125 euro che, come percentuale di gain sui 2500 euro impiegati fanno esattamente il + 5%. Se poi hai la fortuna che il dax galoppa e sale ancora di un'altro 1,2,3%, la leva si accorcia allontanandosi più dallo strike ma per te non cambia niente, ogni punto percentuale che sale avrai altri 5% in più ogni punto, che incideranno sul capitale investito, portandolo a + 10, 15, 20%. La stessa cosa avverrà, ovviamente in negativo, se accade il contrario. Una precisazione, sui primi 125 punti, ne incassi effettivi 117 perchè ammortizzi gli 8 punti di spread D/L, sugli eventuali altri, NO.

Così funzionano, non c'è niente di smisurato, è matematica, forse in caso il mercato ti va contro, si nota di più.

Spero di non essermi incartato, causa fretta, nella spiegazione e che si capisca.
 
Sono d'accordo, uso entrambe le strategie. Mi piace l'idea di essere esposto con cifre piccole e leve alte, non dovrebbero esserci problemi di solvibilità delle emittenti o porcàte delle emittenti, ma in quel caso è meglio essere esposto su cifre piccole
Sugli stessi asset (es il gas) mi sono esposto anche su tre diversi certificati, a leve molto diverse (5, 10, 25-30) chiaramente con capitali investiti diversi.
In passato ho perso abbastanza. Ho sempre corretto e smentito chi mi ha attribuito capacità di investire che non avevo o non avevo nella misura che, sbagliando, mi si riconosceva.
Quest'anno da quando uso turbo e i minifutures la musica sta cambiando, sto iniziando a guadagnare abbastanza da permettermi qualche errore (c'è stato, ma per fortuna ho tagliato in fretta le perdite e ha toccato asset su cui avevo investito meno rispetto a quelli in utile)
Probabilmente ho una certa voglia di rifarmi delle perdite del passato, atteggiamento sbagliato su cui sto lavorando. Infatti quest'anno ho investito soprattutto a marzo e da ottobre, con lunghi periodi in cui non ho investito.

Come ho già detto, per me questo è un passatempo, non cavalco mai più di 1, 2, 3 cavalli per volta. Se ho la giornata disponibile da passare tutta davanti al pc, faccio intraday e uso strike vicino al sottostante (quindi leve alte), se la prospettiva è di più largo respiro, strike lontani.

PS. Guarda che secondo me c'è un errore nel calcolare l'incidenza dello spread D/L. Sempre secondo me, questo si deve calcolare in base alla percentuale che il sottostante deve muoversi per ammortizzarlo. Nel caso specifico del Mib, 3 punti sul prezzo del prodotto, corrispondenti a 30 punti di Mib. Al valore attuale del Mib, circa 20000, 30 punti incidono per circa lo 0,15%. Quindi, basta che il mib si muova nella direzione da te voluta per lo 0,15%, che il gap D/L sul tuo certificato si è annullato.
 
Ciao Giovanni, mi dispiace contraddirti, ma non è così. Quando entri con uno strumento di questi con la leva scelta (5, 10, 20 o....) qualunque cosa accada al sottostante (che si allarghi o si restringa secondo il movimento del sottostante giustamente come tu dici), per te rimane sempre uguale, cioè quella che hai scelto al momento dell'ingresso. La differenza la fa sulla percentuale di gain (o loss) del capitale investito.

Ritorniamo all'esempio fatto sopra (entrata long sul dax con strike 10000), adesso ha leva 5. Se il dax sale dell'1%, quindi di 125 punti, a te se hai preso un mini ti saranno riconosciuti 125 punti di gain. Quei 125 punti, se hai preso 100 pezzi, diventano 125 euro che, come percentuale di gain sui 2500 euro impiegati fanno esattamente il + 5%. Se poi hai la fortuna che il dax galoppa e sale ancora di un'altro 1,2,3%, la leva si accorcia allontanandosi più dallo strike ma per te non cambia niente, ogni punto percentuale che sale avrai altri 5% in più ogni punto, che incideranno sul capitale investito, portandolo a + 10, 15, 20%. La stessa cosa avverrà, ovviamente in negativo, se accade il contrario. Una precisazione, sui primi 125 punti, ne incassi effettivi 117 perchè ammortizzi gli 8 punti di spread D/L, sugli eventuali altri, NO.

Così funzionano, non c'è niente di smisurato, è matematica, forse in caso il mercato ti va contro, si nota di più.

Spero di non essermi incartato, causa fretta, nella spiegazione e che si capisca.

Come ho già detto, per me questo è un passatempo, non cavalco mai più di 1, 2, 3 cavalli per volta. Se ho la giornata disponibile da passare tutta davanti al pc, faccio intraday e uso strike vicino al sottostante (quindi leve alte), se la prospettiva è di più largo respiro, strike lontani.

PS. Guarda che secondo me c'è un errore nel calcolare l'incidenza dello spread D/L. Sempre secondo me, questo si deve calcolare in base alla percentuale che il sottostante deve muoversi per ammortizzarlo. Nel caso specifico del Mib, 3 punti sul prezzo del prodotto, corrispondenti a 30 punti di Mib. Al valore attuale del Mib, circa 20000, 30 punti incidono per circa lo 0,15%. Quindi, basta che il mib si muova nella direzione da te voluta per lo 0,15%, che il gap D/L sul tuo certificato si è annullato.

Intanto confermo tutto quanto hai detto sulla conservazione della leva su ogni blocco investito, in linea con il mio post precedente.L'ho capito fino in fondo solo dopo aver visto il video della vontobel che ho riportato
Diventa un problema, almeno per me, la valutazione di posizioni costruite con diversi prezzi del sottostante e quindi, a parità di cambio, con leve diverse. Il concetto di prezzo medio non lo capisco bene su posizioni costruite su più ingressi, perchè ci vorrebbe un correttivo per ogni diverso valore di media (media pesata), non solo sul numero di quote ma, credo, anche sulla leva di ogni pacchetto investito. E' un concetto che mi è ancora un po' oscuro
E' corretto anche il tuo ragionamento sul denaro lettera, ma con le leve alte che uso (se posso mai sotto leva 5) e i bassi spread di bnp non mi sono ancora posto il problema, mentre sono molto più interessato in una logica di trading su quanto mi costa alleggerire la posizione per poi rientrare in termini di spread e commissioni fisse della banca
 
Intanto confermo tutto quanto hai detto sulla conservazione della leva su ogni blocco investito, in linea con il mio post precedente.L'ho capito fino in fondo solo dopo aver visto il video della vontobel che ho riportato
Diventa un problema, almeno per me, la valutazione di posizioni costruite con diversi prezzi del sottostante e quindi, a parità di cambio, con leve diverse. Il concetto di prezzo medio non lo capisco bene su posizioni costruite su più ingressi, perchè ci vorrebbe un correttivo per ogni diverso valore di media (media pesata), non solo sul numero di quote ma, credo, anche sulla leva di ogni pacchetto investito. E' un concetto che mi è ancora un po' oscuro
E' corretto anche il tuo ragionamento sul denaro lettera, ma con le leve alte che uso (se posso mai sotto leva 5) e i bassi spread di bnp non mi sono ancora posto il problema, mentre sono molto più interessato in una logica di trading su quanto mi costa alleggerire la posizione per poi rientrare in termini di spread e commissioni fisse della banca

Sarà perchè io ho un diverso approccio per operare (più spesso intra, più di rado multiday e altrettanto di rado mi capita di mediare), ma quello è un problema che non mi sono mai posto "la valutazione di posizioni costruite....................". Premesso che opero prevalentemente su nasdaq, dax e spoor (raramente sul mib, sia perchè lo spread è più alto sia perchè meno affidabile) quando mi capita di mediare non mi faccio problemi di incidenza di leva o quant'altro, esempio guardo questo: ho speso per tot pezzi 100 euro per la prima entrata, per la seconda (se ho cannato la prima e non stoppo), impiego ugualmente li stessi 100 euro, però compro più pezzi (in modo da essere più vicino al sottostante), massimo 3 entrate. Spesa 300 diviso i pezzi ho il prezzo medio di carico. A quel punto, o recupero o fisso lo stop loss con la perdita che ritengo accettabile.

Come calcolo l'ammortamento dello spread D/L l'ho detto sopra per il Mib indicando anche la percentuale. Sugli altri, inesistente sul nasdaq (2 punti su 12000 di valore) 10 punti sullo sporr (su 3500 di valore incide per 0,03%), 8 punti suk dax (su 12500 di valore incide tra lo 0,06/7%).

Non so quanto spendi tu di commissioni, ma per me non è un grosso problema neanche quello. Pago 1 per mille, con un minimo di 5 euro e un massimo di 15 euro ad eseguito.

Non so se, comprendendo bene i tuoi dubbi, ti ho chiarito qualcosa di più.

PS. ovviamente ho scritto 100 euro di spesa come esempio per comodità di calcolo
 
Ultima modifica:
Vix day in real time! Ennesimo candelone rosso, area 20 potrebbe essere un target!
Con il persistente calo di VI viene così prezzato sempre più a sconto il prezzo delle opzioni; pertanto gli operatori non scommettono, al momento, su crolli dei mercati

Vix.jpg
 
Ultima modifica:
snaa che paroloni ..crolli .. realizzi + o - consistenti ..non crolli KO!
 
Come venga calcolata questa leva variabile non l'ho mai capito chiaramente
.
Nei minifutures con sottostante in euro, le variazioni percentuali del prezzo saranno un multiplo di quelle del sottostante, a meno dei costi che verranno dalla lenta variazione dello strike.

Detto S il livello del sottostante e K lo strike, il prezzo P del minifuture sarà sempre (a meno del multiplo)

chart
.

Se il sottostante si muoverà con una variazione di x%

chart
,

la variazione percentuale del prezzo del certificato sarà

chart
.

La leva L (rapporto fra la variazione % di prezzo del minifuture e la variazione x% del sottostante) dipende solo dal valore del sottostante al momento dell'acquisto:

chart
 
Sarà perchè io ho un diverso approccio per operare (più spesso intra, più di rado multiday e altrettanto di rado mi capita di mediare), ma quello è un problema che non mi sono mai posto "la valutazione di posizioni costruite....................". Premesso che opero prevalentemente su nasdaq, dax e spoor (raramente sul mib, sia perchè lo spread è più alto sia perchè meno affidabile) quando mi capita di mediare non mi faccio problemi di incidenza di leva o quant'altro, esempio guardo questo: ho speso per tot pezzi 100 euro per la prima entrata, per la seconda (se ho cannato la prima e non stoppo), impiego ugualmente li stessi 100 euro, però compro più pezzi (in modo da essere più vicino al sottostante), massimo 3 entrate. Spesa 300 diviso i pezzi ho il prezzo medio di carico. A quel punto, o recupero o fisso lo stop loss con la perdita che ritengo accettabile.

Come calcolo l'ammortamento dello spread D/L l'ho detto sopra per il Mib indicando anche la percentuale. Sugli altri, inesistente sul nasdaq (2 punti su 12000 di valore) 10 punti sullo sporr (su 3500 di valore incide per 0,03%), 8 punti suk dax (su 12500 di valore incide tra lo 0,06/7%).

Non so quanto spendi tu di commissioni, ma per me non è un grosso problema neanche quello. Pago 1 per mille, con un minimo di 5 euro e un massimo di 15 euro ad eseguito.

Non so se, comprendendo bene i tuoi dubbi, ti ho chiarito qualcosa di più.

PS. ovviamente ho scritto 100 euro di spesa come esempio per comodità di calcolo

Grazie per il contributo. Interessante la scelta di modificare il numero di quote in base alla leva, facilita di molto i conti, per quanto se mi decidessi a formalizzare gli ingressi su foglio elettronico potrei eseguirci le elaborazioni del caso. Devo pensarci un po' su, nelle ultime due settimane il tempo dedicato agli investimenti l'ho passato davanti al monitor, non a studiare, spero di invertire la tendenza nelle prossime settimane
Il vantaggio di lavorare con gli indici è la grande scelta di leve, ma sugli indici finora ci ho preso poco.
Trovo interessanti i certificati sul FAANG nel caso di reverse del mercato.
Per le commissioni ho scelto la commissione fissa di 11 euro per operazione. Mi penalizza per entrate di piccole entità, tipo piano di accumulo concentrato in pochi giorni, per distribuire il rischio, ma compenso alzando la leva e vendendo poi più blocchi contemporaneamente.
Questo contratto (trading+) lo pago però 25 euro al mese. Per adesso mi va bene, ma da qui ad un anno valuto il passaggio ad un broker più specializzato con commissioni, servizi aggiunti e piattaforma più decenti.

PS: scusa l'ignoranza, ma spoor cos'è ? SP500 ?
 
Ultima modifica:

E' lo stesso che risulta a me. Sul video che ho riportato ci sono esempi e tabelle di verifica. Sul sito di bnp sono riportati grafici con l'andamento comparato di sottostante e valore del certificato (avevo allegato un link a un certificato a caso con uno di questi grafici)
Il modo migliore per verificare la formula è costruirsi un foglio elettronico con le due colonne sottostante-prezzo certificato testando il modello.
Attenzione che il tuo modello va bene, a meno della parità, per sottostanti in euro, altrimenti devi tener conto del cambio. Sul gas, per esempio, non mi tornavano i conti proprio perchè non avevo tenuto conto del cambio (il gas ha un sottostante in dollari). Tenendone conto tornava tutto.
 
Non bastava il lock down......una intera settimana a parlare di ciofeche ma che colpa abbiamo noi???????
Adesso capisco perche i mercati sono molto più irrazionali del normale, devono ( gli emittenti di queste ciofeche) fare la festa ai loro stessi clienti.
AAA cercasi volontario che faccia nascere un forum alternativo semplice per gente seria........
 
Ciao Giovanni, mi dispiace contraddirti, ma non è così. Quando entri con uno strumento di questi con la leva scelta (5, 10, 20 o....) qualunque cosa accada al sottostante (che si allarghi o si restringa secondo il movimento del sottostante giustamente come tu dici), per te rimane sempre uguale, cioè quella che hai scelto al momento dell'ingresso. La differenza la fa sulla percentuale di gain (o loss) del capitale investito.

Ritorniamo all'esempio fatto sopra (entrata long sul dax con strike 10000), adesso ha leva 5. Se il dax sale dell'1%, quindi di 125 punti, a te se hai preso un mini ti saranno riconosciuti 125 punti di gain. Quei 125 punti, se hai preso 100 pezzi, diventano 125 euro che, come percentuale di gain sui 2500 euro impiegati fanno esattamente il + 5%. Se poi hai la fortuna che il dax galoppa e sale ancora di un'altro 1,2,3%, la leva si accorcia allontanandosi più dallo strike ma per te non cambia niente, ogni punto percentuale che sale avrai altri 5% in più ogni punto, che incideranno sul capitale investito, portandolo a + 10, 15, 20%. La stessa cosa avverrà, ovviamente in negativo, se accade il contrario. Una precisazione, sui primi 125 punti, ne incassi effettivi 117 perchè ammortizzi gli 8 punti di spread D/L, sugli eventuali altri, NO.

Così funzionano, non c'è niente di smisurato, è matematica, forse in caso il mercato ti va contro, si nota di più.

Spero di non essermi incartato, causa fretta, nella spiegazione e che si capisca.

Forse ho capito perchè dici che, in caso di controtrend, le perdite aumentano in modo smisurato.

Quindi ho ripreso questo post per completare (ieri non avevo tempo) l'esposizione dei 2 esempi che avevo fatto nel post che hai quotato, cioè i 100 pezzi presi sugli strike 10.000 e 12.000.

L'esempio sullo strike 10.000 l'ho fatto sopra, ora quello sullo strike 12.000: Questo ha leva 25, quindi come nell'esempio sopra, se il dax sale dell'1% gaini 125 euro i quali, in rapporto al capitale investito (500 euro), fanno un + 25%. Lasciandolo correre se il dax salisse ancora di un ulteriore 3% (totale 4%) il valore del dax raggiungerebbe i 13.000, per cui, nel primo caso (leva 5 e strike 10,000) il certificato pagato 25 euro a pezzo lo venderemmo a 30 euro con un gain del 20% sul capitale investito. Nell'altro caso (leva 25 e strike 12.000) il certificato pagato 5 euro a pezzo lo venderemmo a 10 euro con un gain del 100%.

Passiamo al contrario se il mercato ci va contro. Se non stoppiamo le perdite e lo lasciamo andare fino alla perdita del 4% e, quindi, al raggiungimento del valore del dax di 12.000, avremo, nel primo caso (lo strike 10.000) una perdita di 500 (l'abbiamo pagato 25 euro a pezzo, vale ora 20 euro a pezzo) euro pari al 20% del capitale investito (però siamo, in questo caso, ancora in gioco). Nell'altro caso (lo strike 12.000) avremo la morte del certificato (raggiungimento della barriera/strike) con perdita del 100% del capitale investito. Ma già strada facendo , - 1% , - 2% ecc. la perdita ci sembrerà esponenziale, smisurata perchè il rosso sarà - 25%, - 50% ecc.. La sostanza, però, non cambia, sempre 500 euro abbiamo perso sia nell'uno che nell'altro caso.

PS. ovviamente questi esempi fatti sul dax, valgono per tutti i sottostanti e sono fatti su cifra tonda per comodità di calcolo.
 
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Grazie per il contributo. Interessante la scelta di modificare il numero di quote in base alla leva, facilita di molto i conti, per quanto se mi decidessi a formalizzare gli ingressi su foglio elettronico potrei eseguirci le elaborazioni del caso. Devo pensarci un po' su, nelle ultime due settimane il tempo dedicato agli investimenti l'ho passato davanti al monitor, non a studiare, spero di invertire la tendenza nelle prossime settimane
Il vantaggio di lavorare con gli indici è la grande scelta di leve, ma sugli indici finora ci ho preso poco.
Trovo interessanti i certificati sul FAANG nel caso di reverse del mercato.
Per le commissioni ho scelto la commissione fissa di 11 euro per operazione. Mi penalizza per entrate di piccole entità, tipo piano di accumulo concentrato in pochi giorni, per distribuire il rischio, ma compenso alzando la leva e vendendo poi più blocchi contemporaneamente.
Questo contratto (trading+) lo pago però 25 euro al mese. Per adesso mi va bene, ma da qui ad un anno valuto il passaggio ad un broker più specializzato con commissioni, servizi aggiunti e piattaforma più decenti.

PS: scusa l'ignoranza, ma spoor cos'è ? SP500 ?

si, per velocizzare scrivo spoor:D
 
direi un ronzino o un mulo, più che un cavallo....attenzione che scalcia pure :censored:
ha già scalciato e colpito Fuffa-Massi-Vulfardo, con danni per lui irreparabili:D
(buon we anche a te)
 
Ultima modifica:
O.T. ma non troppo - chi è il nuovo CEO mondiale;

Nato nel 1942 in una cittadina di provincia della Pennsylvania, Scranton, e cresciuto tra quest’ultima e il Delaware Biden proviene da una famiglia di middle class ordinaria: il padre, Joe Biden sr., si stabilì in Delaware proprio per portare avanti la sua attività di venditore di macchine usate con cui avrebbe mantenuto la sua famiglia.

Primo di quattro fratelli in una famiglia profondamente cattolica, Biden si formò studiando storia e scienze politiche all’Università del Delaware, facendosi strada grazie a programmi di assistenza e borse di studio fino alla successiva specializzazione in legge a Syracuse.

Ammesso al foro del Delaware, Biden nel 1966 sposò la moglie Neilia Hunter, che sarebbe deceduta in un tragico incidente d’auto nel 1972 assieme a Naomi, la più piccola dei tre figli del futuro vicepresidente, dopo Beau e Robert Hunter, quest’ultimo al centro del famoso caso “Ucrainagate” che ha recentemente portato alla votazione, fallita, sull’impeachment del presidente Trump.

La tragica circostanza avvenne poche settimane dopo che Biden aveva, a sorpresa, vinto a soli 31 anni la corsa al seggio senatoriale del Delaware per il Partito Democratico, a cui si era unito appena tre anni prima, sconfiggendo il veterano repubblicano Cale Boggs, che godeva dell’appoggio del presidente Richard Nixon ed era ritenuto tanto favorito da scoraggiare i maggiorenti democratici dallo sfidarlo in prima persona.

Dal gennaio 1973, anno della sua prima elezione, al gennaio 2009, anno di inaugurazione della presidenza Obama, Biden avrebbe costruito una solida carriera da Senatore.

Considerato un democratico centrista, per quanto favorevole in campo economico a misure più aperte in tema di spesa pubblica, Biden in Senato ha esordito con disegni di legge favorevoli ad accelerare il superamento della segregazione razziale per poi specializzarsi su temi quali la giustizia e la politica estera.

Per otto anni a capo del comitato per la Giustizia di Capitol Hill (1987-1995), Biden si costruì una notevole autorevolezza in materia di contrasto al traffico di droga e la prevenzione del crimine. Ha inoltre diretto dal 2001 al 2003 e dal 2007 al 2009 il comitato per gli Affari Internazionali del Senato, risultandone alla guida al momento della risposta agli attentati dell’11 settembre e delle votazioni in Congresso sull’inizio delle ostilità contro l’Iraq di Saddam Hussein.

Critico alla prima guerra del Golfo nel 1990-1991, Biden ha invece appoggiato l’intervento americano in Jugoslavia tra il 1994 e il 1995, promosso assieme al repubblicano John McCain la Kosovo Resolution del 1999 (autorizzante l’amministrazione Clinton a muovere guerra alla Serbia), accettato l’invasione dell’Afghanistan nel 2001 e votato a favore dell’autorizzazione all’uso della forza contro Saddam nel 2002, per quanto in seguito abbia dichiarato che il consenso alla guerra in Iraq sia stato un errore.

Nel frattempo, Biden tentò per due volte la corsa alla nomination democratica, nel 1988 e nel 2008. In quest’ultima occasione, fu scelto come candidato vicepresidente da Barack Obama, risultando dopo la vittoria di Obama contro McCain il primo vice cattolico della storia degli Usa.

Joe Biden, come era logico aspettarsi, ha concentrato la sua attività da vicepresidente, che nella cronaca internazionale pareva quasi marginale, nelle negoziazioni tra democratici e repubblicani in Senato per far passare iniziative bipartisan e portare avanti l’agenda obamiana.

Nei suoi otto anni da vicepresidente, Biden non ha mai promosso un intervento diretto a sbloccare un voto finito in parità in Senato, preferendo, come detto, la mediazione. Tale attività è risultata più facile nel corso del primo mandato, dato che nel 2013 la polarizzazione della contrapposizione tra repubblicani e democratici ha impedito sostanziali avanzamenti legislativi.

Nel corso degli otto anni di Obama, comunque, Biden ha negoziato con la maggioranza repubblicana in Senato il Tax Relief Act del 2010, finalizzato a dare respiro all’economia dopo la Grande Recessione, il Budget Act del 2011, che risolse la crisi del debito Usa e la fine dello shutdown apertosi a fine 2013.

Dopo la fine della presidenza Obama, Biden è risultato uno dei più aspri critici di Donald Trump, nei cui confronti si è espresso spesso con durezza. L’amicizia con John McCain, capofila dei nemici repubblicani del Presidente, fino alla sua morte nel 2018 ha sicuramente contribuito a consolidare un asse tra gli establishment democratici e repubblicani volto a porre un argine alla nuova amministrazione. In questo contesto matura la volontà di Biden di candidarsi alla Casa Bianca, annunciata nell’aprile 2019. Per la prima volta, l’uomo d’apparato Biden ha dovuto affrontare una campagna a viso aperto in solitaria e riscattare la debacle democratica del 2016. Sfida dura, ma sicuramente coinvolgente per un uomo che da quattro anni è al centro della vita politica della prima superpotenza mondiale.

di A. Muratore

ps-i poteri forti hanno rimesso a posto le cose, Papa Francesco tira un respiro di sollievo e presto lo riceverà in Vaticano
 
X Xinian

Non esiste nulla di paragonabile su piattaforme Mt4,che tu sappia?
Ad una prima ricerca io non ho trovato nulla di simile

di preconfenzionato non c'è nulla, ti devi scrivere il codice
come ha fatto l'utente CfdFX , che posta anche qui, oppue fattelo passare...
 
Oggi a 3285 chiuderò il long sullo stoxx di qualche sett, fa a 3277, preso per sbaglio ( l'andazzo di allora era per lo short) e non chiuso per sfortuna i 2 gg successivi più o meno al mio prezzo in quanto si fermò a pochissimi punti dal mio ordine . Poi é sceso tutto fino a 400 punti sotto il mio prezzo ( 4000€ di potenziale perdita) adesso che é tornato in pari vorrei sapere se quel 'operazione fosse stata fatta con uno strumento diciamo " alternativo" mi era possibile trovare il pareggio.
Nel frattempo durante la discesa ho comprato dei mini ( fino a 4) ed 1 ancora lo ho.
 
nei 19760 future primo supporto individuato ..
decisamente a favore cina bilancia commerciale nei confronti degli usa KO!

incremento short ai 19980 future ..euro troppo forte :wall:

e wti stellare :wall::wall:
 
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ma cosa continuano a salire che tanto a noi shorter ci avete già ammazzatti dieci volte...
 
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