Se aspettiamo che le banche si sbattano per sta storia o che le depositarie decidano di sganciare, oppure se aspettiamo le pagliacciate delle varie Payments agents possiamo crepare...
Pensavo che si potrebbe redarre un testo comune e inviare al presidente della commissione finanze senatore Bagnai, altre idee? La mia convinzione è che quasi nessuno a livello politico sia al corrente della situazione e comunque tanto peggio di così...
Se qualcuno ha voglia di buttare giù 2 righe...
Vedi l'allegato 2890454
...di seguito una bozza del possibile testo.....ogni proposta di modifica è ben accetta
Spett.le …..………..
Le scrivo per chiedere un Suo autorevole intervento in riferimento alla situazione che stà coinvolgendo lo scrivente e numerosi altri risparmiatori italiani che hanno investito, in periodi precedenti al verificarsi delle note vicende belliche, in obbligazioni di aziende russe. L’improvvisa situazione di crisi internazionale ha reso impossibile, per tali soggetti, chiudere le posizioni in essere ed ha reso, altresì, impossibile intraprendere una qualsiasi operazione di vendita, anche parziale.
Questo, inspiegabilmente, anche per le obbligazioni di aziende non oggetto di sanzioni (es. Gazprom o altre) tanto che, In Italia, la stessa società Hi-Mtf ha comunicato, con un documento datato 03/03/2022, di aver sospeso, solo
temporeaneamente ed in attesa di chiarimenti su eventuali provvedimenti sanzionatori, due strumenti finanziari emessi da Gazprom e che analoga situazione si è potuta riscontrare per analoghe società che gestiscono strumenti finanziari.
Ad oggi la situazione non è stata ancora definita nonostante nel sito del Consiglio Europeo, nel documento che illustra le sanzioni UE nei confronti della Russia, la società Gazprom non risulti destinataria di alcun provvedimento sanzionatorio.
Si è a conoscenza, nondimeno, che gli obblighi in capo a tali emittenti, Gazprom ed altri, ovvero le cedole periodiche da saldare risultano regolarmente corrisposte, anche per evitare pericolose dichiarazioni di insolvenza, ma che queste non vengono versate nei conti dei titolari in quanto rimangono nelle casse delle società che regolano le transazioni internazionali che, nell’Unione Europea, sono le società Euroclear e Clearstrem. La società di compensazione svizzera Six Interbanking Clearing stà, invece, provvedendo regolarmente al versamento delle cedole ai suoi clienti.
I risparmiatori italiani, pertanto, mantengono in portafoglio tali obbligazioni, non le possono scambiare, pagano l’imposta di bollo, in riferimento ad un valore non aggiornato ai valori di mercato, ma non possono beneficiare, a parziale ristoro, delle cedole periodiche.
Preciso che le vicende di questi risparmiatori non sono liquidabili come sventure da speculatori ma sono vicende di investitori che, al pari di altre aziende e istituzioni, hanno avuto rapporti con aziende russe in periodi nei quali era normale intrattenere affari con il mondo delle istituzioni e dell’imprenditoria russa.
Sono certo, oltre che della Sua competenza, anche della Sua sensibilità verso il tema della tutela del risparmio, peraltro sancita all’art 47 della Costituzione Italiana, e Le chiedo, pertanto, un Suo autorevole intervento presso la Consob e la Banca d’Italia affinchè si definisca, con oggettività, tale situazione, anche in riferimento al sistema sanzionatorio in essere, e si intraprendano le opportune iniziative affinche le società di compensazione europee Euroclear e Cleastream adempiano ai loro obblighi contrattuali.
Ringrazio per la cortese attenzione e porgo Cordiali Saluti.