Il report di MF sulla trimestrale:
Generali, utile netto stabile a 2,2 miliardi ma oltre il consenso. Senza Russia sarebbe aumentato del 5,5%
di Anna Messia
Il gruppo assicurativo conferma gli obiettivi del piano industriale. A causa dell'inflazione ci saranno aumenti delle tariffe, dicono da Trieste. No comment su Guggenheim e felici azionisti di Banca Generali
L'utile netto di Generali nei primi nove mesi dell'anno è pressoché stabile a 2,233 miliardi (-0,8%), oltre il consenso medio di 2,049 miliardi e della forchetta tra 1,867 miliardi e 2,231 miliardi, ma senza gli impatti degli investimenti russi sarebbe aumentato a 2,374 miliardi (+5,5%). Il risultato operativo è invece in ulteriore crescita a 4,8 miliardi (+7,8%), oltre il consenso che nel valore massimo indicava 4,672 miliardi, grazie allo sviluppo positivo dei segmenti Vita e Danni. I premi lordi sono risultati in lieve aumento a 59,8 miliardi (+1,3%), battendo anche in questo caso il consenso medio di 59,302 miliardi e nella parte alta dell'intervallo atteso tra 56,182 e 61,719 miliardi, grazie in particolare allo sviluppo del Danni (+10,3%), in particolare nel non auto, mentre i premi sono in calo nel Vita (-2,9%).
Confermati gli obiettivi del piano industriale
"I risultati dei primi nove mesi riflettono la solidità del nostro gruppo basata sulla nostra strategia focalizzata sulle linee di business più profittevoli e su fonti di utili diversificate. Questo ci permette di continuare a generare valore nonostante il contesto macroeconomico. Generali sta conseguendo con successo una crescita sostenibile e sta aumentando costantemente il proprio risultato operativo, in coerenza con l'efficace implementazione del nostro piano strategico Lifetime Partner24: Driving Growth", ha dichiarato il cfo, Cristiano Borean. E resta solida anche la posizione di capitale con il Solvency Ratio a 223% (rispetto al 227% di fine 2021) pari quindi a 2,23 volte il minimo richiesto dal regolatore.
A causa dell'inflazione aumenteranno le tariffe Danni
Guardando alle prospettive future il gruppo guidato da Philippe Donnet ha spiegato che proseguirà con il ribilanciamento del proprio portafoglio Vita a rafforzamento ulteriore della profittabilità e con una logica di più efficiente allocazione di capitale. "Continueranno a essere chiave la semplificazione e l'innovazione, con l'introduzione di una gamma di soluzioni modulari di prodotto, disegnate sulle specifiche esigenze e nuovi bisogni del cliente, e offerte al mercato tramite i più idonei, efficienti e moderni canali distributivi", hanno spiegato dalla compagnia. Mentre nel Danni, l'obiettivo del gruppo nei mercati assicurativi maturi in cui è presente è di massimizzare la crescita profittevole, soprattutto nella linea non auto, è di continuare a rafforzarsi nei mercati ad alto potenziale di crescita, ampliando la propria presenza e offerta sul territorio. "Dato l’attuale contesto di inflazione crescente e l’aumento dei costi di gestione dei sinistri, il gruppo prevede ulteriori adeguamenti tariffari, in aggiunta a quelli già intrapresi", hanno fatto poi sapere da Trieste.
No comment su Guggenheim e felici azionisti di Banca Generali
Il cfo Borean ha scelto invece la linea del no comment all'ipotesi che il gruppo possa realizzare un'operazione di acqusizione l'asset manager Usa Guggenheim, operazione che sarebbe finita in stand by negli ultime giorni e che, sarebbe potura essere finanziata con una cessione della partecipazioen di Banca Generali. "Siamo felici azionisti di Banca Generali", ha chiosato. (riproduzione risrevata)
Ultimo aggiornamento: 10/11/2022 09:09