Generali lancia polizza da 2,4 mld di $ in Cina

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

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Generali lancia polizza da 2,4 mld di $ in Cina

S’infiamma la sfida orientale del Leone che cresce in Cina entrando nel mercato delle polizze collettive. Generali China Life, la joint venture paritetica tra il gruppo triestino e la China National Petroleum Corporation, ha lanciato uno schema previdenziale destinato a coprire 390 mila ex dipendenti della Cnpc per un premio unico di circa 2,4 miliardi di dollari. Con questa maxi-polizza l’amministratore delegato, Sergio Balbinot, accelera dunque sul piano industriale 2003-2005 che collocava la Cina tra le aree di espansione: nel 2002 è partita la licenza per operare nel ramo Vita a Canton che ha portato alla nascita di una rete di oltre 1.300 agenti e a un importante accordo di bancassicurazione con l’Industrial Commercial Bank of China (il quarto istituto di credito del Paese) e altre due importanti banche locali. Poi, nell’aprile dell’anno scorso, l’inaugurazione della nuova sede della compagnia a Pechino seguita a dicembre da quella di Foshan. Oggi l’opportunità delle polizze collettive colta insieme a Cnpc, la più grande società petrolchimica della Cina e una delle compagnie leader nel campo energetico a livello mondiale. Direttamente controllata dallo Stato, la società ha chiuso il 2004 con un fatturato complessivo di 66,4 miliardi di dollari, generando un incremento del 15,7% rispetto all’anno precedente e un utile complessivo pari a 13,3 miliardi (+50% rispetto al 2003). La strategia di Trieste concordata col partner locale è focalizzata su un modello distributivo multicanale e sull’espansione in centri urbani caratterizzati da un elevato tasso di crescita economica e da una bassa penetrazione assicurativa. Il mercato dell’industria assicurativa Vita cinese può contare su 39 miliardi di dollari di premi, in crescita del 7,2% rispetto all’anno precedente, di cui 1,1 miliardi relativi alle joint venture con partner stranieri. A dicembre una nuova opportunità: grazie agli accordi Wto, in Cina le compagnie straniere hanno cominciato a operare anche a livello di gruppo oltre a vendere le polizze individuali. Il secondo pilastro previdenziale consente dunque al Leone di conquistare non solo le aziende locali ma anche le multinazionali che operano in questo Paese. In Asia il gruppo Generali è presente anche in Giappone, Hong Kong, Filippine e Thailandia. Nel mondo il presidio del Leone riguarda 40 Paesi. Le aree chiave restano quelle dove la compagnia triestina ha posizioni consolidate come la Francia, con una quota di mercato del 6,2%, e la Germania (7,9%).
http://www.assinews.it/rassegna/articoli/fm260105ge.html
 
Generali assicura le pensioni di Cnpc
La joint venture del colosso triestino entra nel segmento della previdenza collettiva




MILANO • È una polizza vita destinata, per ammontare (2,4 miliardi di dollari), ad entrare di diritto nel Guiness dei primati. È il contratto assicurativo «a premio unico non ricorrente» che Generali China Life — la joint venture costituita dal gruppo Generali con la China National Petroleum Corporation (Cnpc)— ha sottoscritto con la stessa conglomerata cinese per corrispondere una rendita ai suoi 390mila ex dipendenti. L'annuncio di quello che passerà probabilmente alla storia come un record nell'industria assicurativa mondiale, è stato dato ieri dalla compagnia triestina che, ad appena anni dall'avvio delle operazioni nel Paese asiatico con il suo importante partner industriale, coglie un primo rilevante successo della sua strategia di penetrazione. Già attiva in tre città della repubblica popolare cinese (Pechino, Canton, Foshan), la compagnia entra ora nel business delle polizze collettive con un simile biglietto da visita.
Generali China Life ha chiuso i conti del 2004 con un portafoglio di circa 30 milioni di euro, al quinto posto nella classifica delle joint venute costituite da compagnie internazionali con partner locali. Ma l'accordo annunciato ieri la colloca letteralmente, anche se provvisoriamente, su un altro emisfero. Un premio unico di simile entità è oltre il doppio della raccolta assicurativa realizzata complessivamente nel 2004 da tutte le joint venture internazionali in Cina (1,1 miliardi di dollari) il cui mercato vita ha rag• giunto le dimensioni di 39 miliardi di dollari (+7,2% rispetto all'anno precedente). La superpolizza rappresenta anche il 5,7% dell'intera raccolta premi globale delle Generali nel 2003.
E, soprattutto, è giunto a conclusione un progetto industriale assai impegnativo. Corrispondere una rendita previdenziale ad un numero così rilevante di soggetti, impone infatti una precisa misurazione dei rischi attuariali oltre ad uno sforzo organizzativo ed informatico non indifferente. Suddiviso per ciascun ex dipendente della Cnpc il premio pagato (6.153 dollari in media) genererà rendite mensili, non reversibili, di qualche decina di dollari.
Nel contesto cinese si tratta di una pensione significativa soprattutto se raffrontata con il debole pilastro previdenziale pubblico. L'importanza del nuovo accordo, per i manager triestini, sta soprattutto nel fatto di rappresentare una prova di efficienza e credibilità che può aprire ulteriori porte in un mercato dallo sviluppo potenzialmente assai rapido.
«Aver raggiunto una posizione di primo piano tra le joint venture straniere operanti in Cina dopo appena due anni dall'avvio dell'attività sottoscrittiva — ha sottolineato Sergio Balbinot, amministratore delegato del gruppo che ha seguito personalmente tutte le fasi del "progetto Cina" — è fonte di grande soddisfazione per noi e testimonia l'elevato grado di credibilità raggiunta dalla nostra compagnia sul mercato assicurativo cinese». È un risultato che rappresenta — ha proseguito — «il miglior viatico allo sviluppo di Generali China Life nel settore delle polizze vita in Cina». In questo scenario di crescita, i proventi immediati attesi dalla "super polizza" vengono in secondo piano. Il premio — spiegano a Trieste — è stato studiato per sostenere, in aggiunta ad un modesto margine, i costi organizzativi che graveranno alla compagnia dalla gestione del contratto e per far fronte al costo del capitale necessario per soddisfare i ratios di vigilanza. Da un punto di vista teorico il 4% del margine di solvibilità richiesto su un simile premio assicurativo vita si traduce in circa 100 milioni di dollari di ulteriore capitale per Generali China Life che la compagnia italiana dovrebbe ripartire a metà con il suo partner orientale.
Il contratto a premio unico delle Generali rappresenta infine un nuovo passo in avanti nella modernizzazione del mercato assicurativo cinese. In relazione alle condizioni del Paese e del debole welfare state che protegge i suoi lavoratori, la crescita del mercato vita — segnala Nmg, società internazionale di consulenza assicurativa, basata a Singapore — è fin qui avvenuta soprattutto nel segmento delle polizze vita "caso morte" che coprono il rischio di decesso dei lavoratori in attività. Negli ultimi tempi hanno conquistato significative quote di mercato i contratti universal life ("caso vita e caso morte") e nel 2004 la compagnia Ping, tra i maggiori operatori locali, ha lanciato le prime polizze finanziarie unit linked.
http://www.assinews.it/rassegna/articoli/sole260105ge.html
 
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