FaGal
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Generali lancia polizza da 2,4 mld di $ in Cina
S’infiamma la sfida orientale del Leone che cresce in Cina entrando nel mercato delle polizze collettive. Generali China Life, la joint venture paritetica tra il gruppo triestino e la China National Petroleum Corporation, ha lanciato uno schema previdenziale destinato a coprire 390 mila ex dipendenti della Cnpc per un premio unico di circa 2,4 miliardi di dollari. Con questa maxi-polizza l’amministratore delegato, Sergio Balbinot, accelera dunque sul piano industriale 2003-2005 che collocava la Cina tra le aree di espansione: nel 2002 è partita la licenza per operare nel ramo Vita a Canton che ha portato alla nascita di una rete di oltre 1.300 agenti e a un importante accordo di bancassicurazione con l’Industrial Commercial Bank of China (il quarto istituto di credito del Paese) e altre due importanti banche locali. Poi, nell’aprile dell’anno scorso, l’inaugurazione della nuova sede della compagnia a Pechino seguita a dicembre da quella di Foshan. Oggi l’opportunità delle polizze collettive colta insieme a Cnpc, la più grande società petrolchimica della Cina e una delle compagnie leader nel campo energetico a livello mondiale. Direttamente controllata dallo Stato, la società ha chiuso il 2004 con un fatturato complessivo di 66,4 miliardi di dollari, generando un incremento del 15,7% rispetto all’anno precedente e un utile complessivo pari a 13,3 miliardi (+50% rispetto al 2003). La strategia di Trieste concordata col partner locale è focalizzata su un modello distributivo multicanale e sull’espansione in centri urbani caratterizzati da un elevato tasso di crescita economica e da una bassa penetrazione assicurativa. Il mercato dell’industria assicurativa Vita cinese può contare su 39 miliardi di dollari di premi, in crescita del 7,2% rispetto all’anno precedente, di cui 1,1 miliardi relativi alle joint venture con partner stranieri. A dicembre una nuova opportunità: grazie agli accordi Wto, in Cina le compagnie straniere hanno cominciato a operare anche a livello di gruppo oltre a vendere le polizze individuali. Il secondo pilastro previdenziale consente dunque al Leone di conquistare non solo le aziende locali ma anche le multinazionali che operano in questo Paese. In Asia il gruppo Generali è presente anche in Giappone, Hong Kong, Filippine e Thailandia. Nel mondo il presidio del Leone riguarda 40 Paesi. Le aree chiave restano quelle dove la compagnia triestina ha posizioni consolidate come la Francia, con una quota di mercato del 6,2%, e la Germania (7,9%).
http://www.assinews.it/rassegna/articoli/fm260105ge.html
S’infiamma la sfida orientale del Leone che cresce in Cina entrando nel mercato delle polizze collettive. Generali China Life, la joint venture paritetica tra il gruppo triestino e la China National Petroleum Corporation, ha lanciato uno schema previdenziale destinato a coprire 390 mila ex dipendenti della Cnpc per un premio unico di circa 2,4 miliardi di dollari. Con questa maxi-polizza l’amministratore delegato, Sergio Balbinot, accelera dunque sul piano industriale 2003-2005 che collocava la Cina tra le aree di espansione: nel 2002 è partita la licenza per operare nel ramo Vita a Canton che ha portato alla nascita di una rete di oltre 1.300 agenti e a un importante accordo di bancassicurazione con l’Industrial Commercial Bank of China (il quarto istituto di credito del Paese) e altre due importanti banche locali. Poi, nell’aprile dell’anno scorso, l’inaugurazione della nuova sede della compagnia a Pechino seguita a dicembre da quella di Foshan. Oggi l’opportunità delle polizze collettive colta insieme a Cnpc, la più grande società petrolchimica della Cina e una delle compagnie leader nel campo energetico a livello mondiale. Direttamente controllata dallo Stato, la società ha chiuso il 2004 con un fatturato complessivo di 66,4 miliardi di dollari, generando un incremento del 15,7% rispetto all’anno precedente e un utile complessivo pari a 13,3 miliardi (+50% rispetto al 2003). La strategia di Trieste concordata col partner locale è focalizzata su un modello distributivo multicanale e sull’espansione in centri urbani caratterizzati da un elevato tasso di crescita economica e da una bassa penetrazione assicurativa. Il mercato dell’industria assicurativa Vita cinese può contare su 39 miliardi di dollari di premi, in crescita del 7,2% rispetto all’anno precedente, di cui 1,1 miliardi relativi alle joint venture con partner stranieri. A dicembre una nuova opportunità: grazie agli accordi Wto, in Cina le compagnie straniere hanno cominciato a operare anche a livello di gruppo oltre a vendere le polizze individuali. Il secondo pilastro previdenziale consente dunque al Leone di conquistare non solo le aziende locali ma anche le multinazionali che operano in questo Paese. In Asia il gruppo Generali è presente anche in Giappone, Hong Kong, Filippine e Thailandia. Nel mondo il presidio del Leone riguarda 40 Paesi. Le aree chiave restano quelle dove la compagnia triestina ha posizioni consolidate come la Francia, con una quota di mercato del 6,2%, e la Germania (7,9%).
http://www.assinews.it/rassegna/articoli/fm260105ge.html