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JacquesLeGoff ha scritto:
La divisa internazionale deve avere una caratteristica fondamentale: avere alle spalle un mercato finanziario vasto, profondo e garantito da leggi.
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Adesso si...
 
https://notizie.tiscali.it/esteri/a...itari-cinesi-si-avvicinano-confine-00001/?chn

Alcuni elicotteri militari cinesi hanno sorvolato questa mattina l'isola di Pingtan, nella provincia del Fujian, uno dei punti della Cina continentale piu' vicini all'isola di Taiwan. La manovra anticipa di qualche ora la massiccia esercitazione militare annunciata dall'esercito cinese in risposta alla visita diplomatica a Taiwan della speaker della Camera dei rappresentanti americana, Nancy Pelosi. Un gesto che ha irritato fortemente Pechino e che ha portato la tensione con gli Stati Uniti a livelli mai toccati negli ultimi mesi.
 
🔍🌎 Il massacro dell'ospedale di Gaza, l'assalto alle sedi diplomatiche Usa e altre notizie interessanti

MASSACRO ALL’OSPEDALE DI GAZA

L’ospedale al-Ahli Arab gestito dalla diocesi anglicana di Gerusalemme nella città di Gaza è stato colpito da un missile che ha causato la morte di almeno cinquecento persone, tra cui numerose donne e bambini. Ḥamās (Hamas) ha immediatamente incolpato le Forze di difesa di Israele (Idf, Tsahal), le quali avrebbero intenzionalmente bersagliato la struttura medica. Le autorità dello Stato ebraico rigettano qualsiasi accusa e avanzano la tesi del lancio fallito di un razzo palestinese ricaduto precocemente a terra. Il primo ministro Binyamin Netanyahu non ha dubbi: “Il mondo intero deve sapere: sono stati i barbari terroristi di Gaza ad attaccare l’ospedale, non l’Idf. Coloro che hanno brutalmente ucciso i nostri figli ammazzano anche i propri”. Ma subito dopo il tragico episodio, le principali testate del mondo hanno rimbalzato la notizia dello strike israeliano senza preliminare fact checking (verifica dei fatti). Più della veridicità dei fatti, in Medio Oriente conta la percezione del colpevole.

Per approfondire: La guerra tra Israele e Palestina dura da 75 anni. Ora basta

RABBIA IN MEDIO ORIENTE
  • Il leader dell’Autorità nazionale palestinese (Anp) Maḥmūd ʿAbbās (Abu Mazen) ha proclamato tre giorni di lutto per la strage dell’ospedale di Gaza.
  • Nella città di Rāmallāh e in altre località della Cisgiordania sono scoppiati violenti scontri tra la popolazione e gli agenti di polizia palestinesi. L’Anp è percepita come troppo morbida e accondiscendente verso lo Stato di Israele, considerato causa delle sofferenze dei connazionali di Gaza e del popolo palestinese nel suo complesso.
  • Il vertice a quattro ad Amman tra il presidente Usa Joe Biden, il re Abdullah II di Giordania, il capo di Stato dell’Egitto Abd al-Fattāḥ al-Sīsī e il leader dell’Anp Maḥmūd ʿAbbās (Abu Mazen) è stato cancellato. L’inquilino della Casa Bianca si vede costretto a rinviare la visita programmata in Giordania, dove sperava di trovare una sponda per stemperare la pericolosa crisi regionale. Ma poiché il leader palestinese ha annullato la propria partecipazione per lutto, il sovrano hashemita ha ritenuto più opportuno cancellare anche i restanti incontri.
  • Centinaia di persone si sono radunate nei pressi dell’ambasciata di Israele ad Amman (Giordania), appiccando un piccolo incendio all’esterno dell’edificio. Le forze di polizia giordane hanno confermato il tentativo di assalto di alcuni facinorosi, ma hanno precisato che sono stati immediatamente dispersi.
  • Il presidente dell’Egitto al-Sisi ha condannato il “deliberato attacco” di Israele: “È una chiara violazione del diritto internazionale e umanitario”.
  • In assenza di sedi diplomatiche israeliane, a Teheran si è radunato un gran numero di contestatori davanti alle ambasciate occidentali di Regno Unito e Francia, prese di mira con lancio di uova. Il presidente della Repubblica Islamica dell’Iran Ebrahim Raisi ha tuonato minaccioso: “Le fiamme delle bombe israelo-americane divoreranno presto Israele”.
  • Ḥizbullāh (Hezbollah) ha proclamato un “giorno di rabbia senza precedenti” contro le azioni di Israele e in occasione del tour in Medio Oriente di Biden. A Beirut migliaia di manifestanti si sono accalcati di fronte all’ambasciata degli Stati Uniti inneggiando alla causa palestinese e scagliando fuochi d’artificio contro l’edificio diplomatico.
  • In Turchia, una nutrita folla sventolante bandiere palestinesi e urlante slogan antisionisti ha protestato vigorosamente di fronte al consolato di Israele a Istanbul. Simili manifestazioni di sdegno si sono tenute simultaneamente in altre città turche: Trabzon, Erzurum, Konya, Bursa, Edirne, Burdur, Uşak… A Malatya, nella Turchia orientale, un gruppo di dimostranti ha cercato addirittura di irrompere nella base militare (sistemi radar) della Nato, dove sono di stanza soldati americani.
Per approfondire: Governo, territorio, popolazione. La forza di Hezbollah a nord di Israele
 
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