Nonostante i conti relativamente buoni del III trimestre la quotazione arranca e “sembra essere ampiamente controllata”, e il fatto che non vi siano stati tentativi di strappi al rialzo, anche per una semplice speculazione, mi porta alla convinzione che i movimenti per mantenere la quotazione schiacciata a questi livelli, siano le premesse per un delisting nel prox periodo.
Che dire, la proprietà di Geox agli occhi del mercato non ci fa una gran bella figura. Dai livelli raggiunti negli anni passati, con crescita sia produttiva che di valore, che restano solo un lontano ricordo, assistiamo ormai da qlc anno ad una caduta libera: tre bilanci consecutivi in perdita, e non sono poca cosa.
I tagli del personale e dei punti di vendita hanno ridotto si i costi ma anche le entrate. Evidente la difficoltà a mettere in campo azioni utili nel dare risposte puntuali al mercato in una competizione non facile, vero, ma che altri brand hanno saputo fare. Resta da vedere se il risultato di questo 2022 cambierà effettivamente il passo, o se invece dobbiamo aspettarci un altro anno di miseria.