Germania: fine dell’egemonia in Europa

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    Settimana tutto sommato positiva per le principali piazze internazionali che proseguono così il rimbalzo dai minimi di ottobre. Novembre sarà ricordato come uno dei mesi migliori nella storia più o meno recente dei mercati finanziari. Il calo dei rendimenti, con un ulteriore irripidimento delle curve, ha portato gli indici obbligazionari globali a registrare le migliori performance mensili dalla Grande Crisi Finanziaria, ovvero da dicembre 2008. Per l’azionario globale, invece, è stato il miglior rally mensile dal 2020. L’impulso è stato fornito anche dai dati sull’inflazione nell’area euro, che hanno rafforzato la tendenza ad anticipare la tempistica di un primo taglio dei tassi da parte della Bce già a partire dal 2024. Per continuare a leggere visita il link

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Barbara75

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Crollo della presunta egemonia Germanica , ritorno del Mito Francese

Dal Telegraph, l’analisi di Ambrose Evans-Pritchard - La Germania ha ormai raggiunto l’apice del successo. La sua egemonia sull’Europa è soltanto una "illusione di potere"; un insieme di vantaggi fugaci che presto saranno sopraffatti dall’effetto di ritardato di un errore e dalla sbandata delle forze storiche.

Se il destino è scritto nella demografia, allora entro cinque anni la Germania perderà il proprio ascendente sull’Europa e nel giro di 20 anni, Francia e Regno Unito torneranno ad essere le due potenze dominanti del vecchi continente, com’era nel 19° secolo, anche se con un ruolo diverso.

Germania al culmine della produttività, dopo c’è solo il declino?
Il report della Commissione Europea del 2012 sull’invecchiamento della popolazione dimostra come la Germania passerà da 82 milioni di abitanti a 66 milioni, nel giro dei prossimi 50 anni a causa delle strutture sociali che minacciano la fertilità del paese. Tuttavia, si tratta di dati un po’ vecchi, se si considera che a maggio un censimento in Germania ha rilevato 1.5 milioni di abitanti in meno rispetto a quanto stimato: gli immigrati scontenti che tornano a casa.

Il tasso di dipendenza senile passerà dal 31% del 2010 al 36% nel 2020. Con la forza lavoro in calo di 200 mila unità ogni decade, la dipendenza senile arriverà al 57% nel 2045.

"La Germania è al culmine della produttività, non potrà diventare più forte", spiega Guenther Oettinger, commissario tedesco UE.

Jorg Asmussen, l’uomo tedesco alla BCE, ha di recente fatto un interessante commento al riguardo, sostenendo che il paese rischia di diventare "il nuovo malato d’Europa nel giro di 5 o 10 anni" se non deciderà di intervenire su istruzione e infrastrutture. L’università al top dell’istruzione in Germania, la Munich Techincal, si attesta al 53esimo posto nella classifica mondiale dove i primi 19 istituti sono Anglosassoni.

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Siamo stati indotti a credere che la Germania si fosse trasformata nella tigre teutonica con le riforme di Gerhard Schroder di dieci anni fa. Ma questa è solo una mezza verità.

Le riforme, infatti, hanno reso più facile la via per aziende come Volkswagen o Club Med facendo scendere i costi unitari del lavoro. Ma l’effetto collaterale per la Germania è stato il più rapido aumento del divario sociale tra il reddito dei "ricchi" e quello dei "poveri".

Questa politica di "svalutazione interna" viene oggi ritentata in qualche modo anche in Italia, Spagna e Portogallo. Tuttavia, senza il vento favorevole del boom economico che ha accompagnato l’ascesa della Germania, l’impresa sembra impossibile.

Germania: punti di forza e punti deboli
Ciò che distingue la Germania è una superba base ingegneristica ed un settore automobilistico molto forte; ma tutti gli sforzi vanno alle esportazioni. Questo miracolo commerciale, inoltre, si accompagna con un settore dei servizi sclerotico e fasce di inefficienza a livello nazionale. La produttività annua per lavoratore, ad esempio, è aumentata soltanto dello 0.6% dal 2000 al 2010, in netta inferiorità rispetto alla media dei paesi OCSE all’1.4%.

Nella classifica della World Bank per l’avvio di investimenti, la Germania si colloca al 20esimo posto, al 106esimo per le pratiche di apertura di un’attività. Il World Economic Forum colloca la Germania al sesto posto per la competitività, con un’eccellenza in capacità di innovazione (3), sofisticazione dei prodotti (3) e qualità dei fornitori locali (4).

Ma non mancano le debolezze: scende infatti il posto in classifica quando si tratta di questioni come la banda larga mobile (31), l’accesso ai finanziamenti (44), la solidità delle banche (75), il tasso di assunzioni e licenziamenti (127) e la flessibilità dei salari (139).

Dunque, tirando le somme: non c’è niente di speciale in Germania. Al momento il paese si trova nel punto di un ciclo economico lusinghiero. In realtà, spiega Simon Tilford del Centre for European Reform, la Germania non è mai stata così debole come sembrava all’inizio di questo decennio, e non è tanto forte quanto sembra.

"La Germania è molto più vulnerabile di quanto sembrano credere i politici tedeschi. - commenta poi Tilford- La sua ascesa economica e politica sarà di breve durata".

Cosa potrebbe andare storto? È facile immaginarlo. Il Giappone ha appena svalutato lo Yen di 35 punti percentuali rispetto all’Euro, rubando una marcia ai mercati di Stati Uniti e Cina, dove compete testa a testa con la Germania.

La decisione del post-Fukushima presa dalla Cancelliera Merkel di abbandonare l’industria nucleare a favore delle turbine a vento nel Baltico è un salto nel vuoto. I costi energetici in Germania sono già alle stelle e il paese rischia una vera e propria crisi energetica.

Euro: alla fine ci sarà una rottura?
I leader politici della Germania sembrano ancora una volta sicuri di aver risolto la crisi dell’Euro, ma la verità non è propriamente questa. Le strategie di svalutazione interna attuate al Sud sono attività di autolesionismo. Il calo del Pil nominale sta portando le dinamiche del debito fuori controllo e nel frattempo sta sprecando un’intera generazione di giovani.

Alla fine ci sarà la rottura: o un’uscita dall’unione monetaria da parte dei paesi vittima, in cerca di liberazione, oppure un default interno all’Eurozona. In entrambi i casi la Germania subirà un colpo. Hans Werner Sinn, dell’istituto IFO, teme che i tedeschi possano un giorno svegliarsi per poi scoprire che gran parte del denaro messo da parte per la vecchiaia è andato in fumo.

Nella saga della crisi dell’Euro la Germana non è il cattivo. È una vittima dell’unione monetaria, proprio come qualsiasi altro paese, anche se le perdite arriveranno in ritardo e con una velocità più lenta. L’inasprirsi del sentimento anti-tedesco che pervade l’Europa minaccia di compromettere 50 anni di diplomazia illuminata.

Per quanto riguarda le qualità della Germania, queste sono fuori discussione. La Germania è il paese che più di tutti difende la libertà della democrazia in Europa. Tuttavia, il miracolo tedesco delle riforme è stato ampiamente sopravvalutato ed avrà vita breve.
 
Berlino è diventata de facto il cuore di un'area geopolitica, la Mitteleuropa (formata dal Bundeswelt sommato a Ungheria, Cecoslovacchia, Polonia e repubbliche baltiche), che nei prossimi anni si potenzierà enormemente, con un est che si allinea lentamente al livello economico dell'ovest e le industrie di eccellenza immuni alla concorrenza di altri paesi drogati dal solo job dumping.

Quello che faranno Francia e UK non è dato sapere, ma se la Germania è alle porte di una fase di declino, io sono Pippo Baudo.
 
Berlino è diventata de facto il cuore di un'area geopolitica, la Mitteleuropa (formata dal Bundeswelt sommato a Ungheria, Cecoslovacchia, Polonia e repubbliche baltiche), che nei prossimi anni si potenzierà enormemente, con un est che si allinea lentamente al livello economico dell'ovest e le industrie di eccellenza immuni alla concorrenza di altri paesi drogati dal solo job dumping.

Quello che faranno Francia e UK non è dato sapere, ma se la Germania è alle porte di una fase di declino, io sono Pippo Baudo.

il punto di svolta potrebbe essere un accordo con la Russia su larga scala a quel punto la Germania diventerebbe il nuovo Giappone
 
Berlino è diventata de facto il cuore di un'area geopolitica, la Mitteleuropa (formata dal Bundeswelt sommato a Ungheria, Cecoslovacchia, Polonia e repubbliche baltiche)

Mmmmm...e Monaco e Vienna? Io non sono al 100% sicuro che Berlino sia il punto di riferimento. Per quella che e´ la mia impressione, gran parte dell'est europeo guarda verso Vienna, mentre la Germania e´ vista come piu´ problematica.
 
il punto di svolta potrebbe essere un accordo con la Russia su larga scala a quel punto la Germania diventerebbe il nuovo Giappone

La Germania si trova in Europa solo perchè la Francia l'ha imposto, non ha futuro. L'Economia tedesca è completamente drogata ,con uno stato sociale orrido e lontano anni luce da quello francese. Certo se negli anni futuri porterà l'età pensionabile a 90 anni e pagherà i lavoratori 200 euro al mese magari rimane a galla... Le grandi riforme teteske :o Una volta cedute le obbligazioni comuni non l'ascolterà più nessuno, unico loro potere di ricatto, perchè la padrona in Europa non l'ha mai fatta.. L'intera Unione Europea è una costruzione francese e sempre lo sarà, francofobi permettendo. OK!
 
La Germania si trova in Europa solo perchè la Francia l'ha imposto, non ha futuro. L'Economia tedesca è completamente drogata ,con uno stato sociale orrido e lontano anni luce da quello francese. Certo se negli anni futuri porterà l'età pensionabile a 90 anni e pagherà i lavoratori 200 euro al mese magari rimane a galla... Le grandi riforme teteske :o Una volta cedute le obbligazioni comuni non l'ascolterà più nessuno, unico loro potere di ricatto, perchè la padrona in Europa non l'ha mai fatta.. L'intera Unione Europea è una costruzione francese e sempre lo sarà, francofobi permettendo. OK!

a me pare che il paese che dovrà tagliare spese sarà la Francia...
 
Mmmmm...e Monaco e Vienna? Io non sono al 100% sicuro che Berlino sia il punto di riferimento. Per quella che e´ la mia impressione, gran parte dell'est europeo guarda verso Vienna, mentre la Germania e´ vista come piu´ problematica.

Vienna??
Monaco???

Berlino è la capitale economica d'Europa
 
Mmmmm...e Monaco e Vienna? Io non sono al 100% sicuro che Berlino sia il punto di riferimento. Per quella che e´ la mia impressione, gran parte dell'est europeo guarda verso Vienna, mentre la Germania e´ vista come piu´ problematica.

Perdonami, ho scritto Berlino per dire la Germania, o perlomeno il potere politico tedesco. Che quello industriale sia in Baviera on in BaWu e quello finanziario in Assia poco importa :) .. ci siamo capiti !
Così come è davvero incredibile il livello di occupazione e benessere che l'Austria riesce a dare ai propri cittadini "senza" avere alcuna gallina dalle uova d'oro.

Aldilà delle simpatie e dei rancori, la mitteleuropa è storicamente un'area molto interconnessa, a prescindere dal "principe elettore" di turno.

Tra parentesi avrei davvero voglia di visitare Vienna, non ci sono mai stato.
 
Vienna??
Monaco???

Berlino è la capitale economica d'Europa

Macroeconomica sì...
Se per economica intendiamo consumistica .. oddio.. ha molta strada da fare.
Ma è un cantiere aperto da vent'anni e la "gentrificazione" sta portando prezzi e stili di vita ai livelli dellealtre capitali europee
 
La Germania si trova in Europa solo perchè la Francia l'ha imposto, non ha futuro. L'Economia tedesca è completamente drogata ,con uno stato sociale orrido e lontano anni luce da quello francese. Certo se negli anni futuri porterà l'età pensionabile a 90 anni e pagherà i lavoratori 200 euro al mese magari rimane a galla... Le grandi riforme teteske :o Una volta cedute le obbligazioni comuni non l'ascolterà più nessuno, unico loro potere di ricatto, perchè la padrona in Europa non l'ha mai fatta.. L'intera Unione Europea è una costruzione francese e sempre lo sarà, francofobi permettendo. OK!

Sì vabbè..
Con tutta la simpatia per i francesi, è dalla guerra francoprussiana che cercano di imporsi sulla Germania e perdono colpi su colpi.. :D
 
Macroeconomica sì...
Se per economica intendiamo consumistica .. oddio.. ha molta strada da fare.
Ma è un cantiere aperto da vent'anni e la "gentrificazione" sta portando prezzi e stili di vita ai livelli dellealtre capitali europee

è il parallelo futuro di New York in Europa
 
Me lo auguro di cuore perché spero di andarci a vivere tra non meno di un paio d'anni
 
a me pare che il paese che dovrà tagliare spese sarà la Francia...

:yes:

Si stanno italianizzando, però fanno parte degli europei di serie A ai quali gli sforamenti e i rientri con comodo sono consentiti.
 
Credo confondiate troppo la differenza tra "sviluppo di aree povere" e "motore economico di una nazione".
Il cuore dell'Europa è industrialmente intorno alla Svizzera mentre per servizi e motivi politici c'è il Benelux. E' quindi palese che l'Europa si trova nel confine tra Germania e Francia.
Indubbiamente l'Est-Europa continuerà la sua crescita ma ha solo bisogno di colmare un gap che ormai era diventato troppo grande, non ha assolutamente i mezzi per diventare la "New York europea" come qualcuno suggeriva.
 
Mah, mi pare na sparata, potresti un attimo espandere sui motivi

- città quasi completamente nuova a causa della guerra

- multietnicità

- grande estensione su un terreno pianeggiante quindi facilità nel costruire le infrastrutture

- in proiezione la città più ricca dell'euro
 
In effetti il famigerato "Oleodotto Ribbentrop-Molotov" di Schröder va in questa direzione...

ma c'è anche tutto il resto, la Germania avrà sempre più bisogno di energia anche in ottica di dismissione del nucleare e la Russia invece di tutto il resto, treni, auto, tecnologia meccanica
 
Credo confondiate troppo la differenza tra "sviluppo di aree povere" e "motore economico di una nazione".
Il cuore dell'Europa è industrialmente intorno alla Svizzera mentre per servizi e motivi politici c'è il Benelux. E' quindi palese che l'Europa si trova nel confine tra Germania e Francia.
Indubbiamente l'Est-Europa continuerà la sua crescita ma ha solo bisogno di colmare un gap che ormai era diventato troppo grande, non ha assolutamente i mezzi per diventare la "New York europea" come qualcuno suggeriva.

credo che dovresti informarti circa l'andamento del mercato immobiliare berlinese ad esempio rispetto alle zone "intorno alla Svizzera" per vedere dove c'è crescita
 
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