Alessandro Celli
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Su gentile richiesta

Dopo aver notato già interesse qui:
http://www.finanzaonline.com/forum/...324-gianfranco-baruchello-che-ne-pensate.html
(grazie sa.p
)
e qui:
http://www.finanzaonline.com/forum/...lezionismo/1402038-gianfranco-baruchello.html
(grazie Arte2011
)
Tanto vale dire qualcosa di più…
Sin dai primi anni Sessanta Gianfranco Baruchello ha sviluppato una delle pratiche artistiche più sperimentali del panorama italiano, esplorando la pittura, l’installazione, l’assemblaggio, il film, la fotografia e il sonoro ed espandendo la ricerca visiva ben oltre gli ambiti linguistici tradizionali, lavorando con gli strumenti dell’agricoltura, dell’antropologia e dell’economia come forme di analisi critica della società dei consumi.
Durante un’intervista, con Angelo Capasso, affermò:
L’incontro con un mio disegno, con un quadro, un progetto o un oggetto equivale a un invito per una lettura di più significanti disposti in strati nel tentativo di costruire dei rapporti tra i singoli elementi. Una galassia di frammenti anche verbali offre una visione molteplice all’interno della quale anche il mondo onirico ha una sua collocazione. In questi diversi livelli di immagini e parole ci sono molti riferimenti alla realtà della grande cronaca, della politica, della storia. È possibile che appaia anche un taglio più o meno ironico riferito alle scienze cognitive “per sentito dire”. Parte di questo discorso complesso sconfina in chiaro nella progettazione di qualcosa che potrebbe essere definito di critica alla politica (all’economia politica) e alle istituzioni che la rappresentano non soltanto in Italia.
Pareri?
Dopo aver notato già interesse qui:
http://www.finanzaonline.com/forum/...324-gianfranco-baruchello-che-ne-pensate.html
(grazie sa.p

e qui:
http://www.finanzaonline.com/forum/...lezionismo/1402038-gianfranco-baruchello.html
(grazie Arte2011

Tanto vale dire qualcosa di più…
Sin dai primi anni Sessanta Gianfranco Baruchello ha sviluppato una delle pratiche artistiche più sperimentali del panorama italiano, esplorando la pittura, l’installazione, l’assemblaggio, il film, la fotografia e il sonoro ed espandendo la ricerca visiva ben oltre gli ambiti linguistici tradizionali, lavorando con gli strumenti dell’agricoltura, dell’antropologia e dell’economia come forme di analisi critica della società dei consumi.
Durante un’intervista, con Angelo Capasso, affermò:
L’incontro con un mio disegno, con un quadro, un progetto o un oggetto equivale a un invito per una lettura di più significanti disposti in strati nel tentativo di costruire dei rapporti tra i singoli elementi. Una galassia di frammenti anche verbali offre una visione molteplice all’interno della quale anche il mondo onirico ha una sua collocazione. In questi diversi livelli di immagini e parole ci sono molti riferimenti alla realtà della grande cronaca, della politica, della storia. È possibile che appaia anche un taglio più o meno ironico riferito alle scienze cognitive “per sentito dire”. Parte di questo discorso complesso sconfina in chiaro nella progettazione di qualcosa che potrebbe essere definito di critica alla politica (all’economia politica) e alle istituzioni che la rappresentano non soltanto in Italia.
Pareri?
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