gli statalocrati gettano nel ce$$o lavoro e soldi a gratis: PALALUMIERE

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pierre cardin, noto stilista, vuole regalare e regalarsi un regalo importante, un torre di 300 metri per la cui costruzione sono necessarie migliaia di posti di lavoro per i prossimi anni e materiale a non finire (ILVA?)
ci avrebbe messo pure la bonifica del terreno, e sarebbe stata pure una attrazione turistica con risvolti futuri

poi sono prevalsi gli interessi di parte, e la tipica inefficienza statalocrate italiota

ma come non capirli??? gli statalocrati hanno sempre lo stipendio GARANTITO, e se non c'è lo stipendio c'è il gettone o la diaria o il rimborso spese

... e lui se ne va in cina dove (scommettiamo???) prima della fine del 2015 la sua idea troverà compimento finale
peccato, sarebbe stato una vigorosa boccata d'aria per porto marghera e la disoccupazione che la circonda ...
poi pensi che (solo) a roma non ci sentano per il verso giusto, ma poi si mettono, non contente, pure le autorità locali ad aggrovigliare per bene il tutto


Venezia, sfuma il sogno del Palais Lumière: Troppi intoppi burocratici - Cronaca - la Nuova di Venezia

VENEZIA - Il Palais Lumiere di Pierre Cardin non si farà a Marghera: lo ha annunciato all’Ansa, da Parigi, l’ingegnere Rodrigo Basilicati, nipote dello stilista italo-francese, amministratore delegato della società Concept Creatif Pierre Cardin SpA, che ha realizzato il progetto molto contestato di una torre alta oltre 300 metri nei pressi di Venezia. «Abbiamo dovuto recedere dalla Bozza di Accordo di Programma del 21 dicembre 2012 sottoscritta con le Autorità locali per la realizzazione a Marghera del Palais Lumiere - spiega Basilicati -. La scelta si è resa inevitabile dopo che, a oltre due anni e mezzo dalla presentazione dell’iniziativa, non è stato possibile concludere la procedura con l’approvazione formale di un accordo con tutte le amministrazioni pubbliche coinvolte». Per Basilicati sono aumentati col tempo gli ostacoli procedurali, «fino alla recente presa di posizione del Ministero dei beni culturali circa la presunta esistenza in zona di un vincolo paesaggistico finora mai fatto valere nè applicato a tutti coloro che hanno edificato nella zona».

Il nipote di Cardin lamenta che nel frattempo sono scaduti i termini massimi di efficacia dei contratti già conclusi per avere la disponibilità delle aree necessarie e sufficienti per la conclusione dell’iter amministrativo. «Abbiamo già investito nel territorio somme ingentissime per realizzare un sogno e contribuire così alla rigenerazione di Marghera - prosegue Basilicati -: a tutt’oggi non si sono verificate le condizioni minime di certezza di consensi e tempi per proseguire l’attività e continuare a investire le somme ancora più cospicue richiesteci da ogni parte sia per le aree che per le procedure». E conclude: « A questo punto non ci resta che augurare alle amministrazioni locali e ai proprietari delle aree di riuscire presto a riqualificare Marghera anche senza l’apporto del nostro entusiasmo».

Zaia tenta l'incontro in extremis. Il governatore del Veneto Luca Zaia tiene ancora una porta aperta ai promotori del progetto Palais Lumière di Pierre Cardin a Marghera. «La Regione - spiega Zaia - ha ancora fissata una riunione martedì prossimo con i rappresentanti del progetto, alla luce delle ultime carte consegnate circa alla metà di giugno. In questa occasione, sostanzialmente, si sarebbe concretizzato un passaggio fondamentale dell’iter burocratico». «Sono cosciente del fatto - aggiunge - che restano in piedi temi con la Vas, la Via e il grande confronto con il Ministero dei beni culturali, ma spero che nonostante questo, e la pastoie burocratiche del paese Italia, ci sia la volontà di ripensare a questa decisione, rivalutando l’operazione». Zaia ricorda che la Regione «ha sempre creduto a quest’opera e l’ha sostenuta. Ciò per due fattori fondamentali: per il fatto che potesse diventare un’opera simbolo, di grande visibilità, e di ritorno economico per le aziende, in primis quelle venete, e poi per l’opportunità che il Palais dava di recuperare gli investitori stranieri, ridando loro fiducia nell’Italia».


Orsoni. «Il conservatorismo e la visione per il no all’innovazione a Venezia di certi ambienti romani hanno avuto il loro peso». È duro il commento del sindaco Giorgio Orsoni alla notizia dello stop al progetto del Palais Lumiere di Pierre Cardin a Marghera. Il sindaco ha detto di aver appreso la notizia due ore fa direttamente dal nipote dello stilista Rodrigo Basilicati. «Da un lato effettivamente sembrava ci fossero problemi di reperimento dei finanziamenti, come più volte sottolineato anche da noi - aggiunge - dall’altra ha pesato la diffidenza degli stranieri nei confronti della nostra burocrazia. La Regione - rincara - l’ha tirata molto per le lunghe nell’ultimo mese, non muovendo alcuna carta». Il Comune, sottolinea, «ha sempre fatto tutto quello che doveva: francamente mi dispiace che questa cosa finisca così».

Ripa di Meana: "Ritirerò l'esposto". «Il 14 settembre 2012 mia moglie Marina ed io avevamo presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Roma, denunciando il grave pericolo che la costruzione di Palais Lumiere poteva rappresentare per la sicurezza della navigazione aerea, trovandosi a brevissima distanza dall’aeroporto internazionale di Venezia-Tessera»: lo dice Carlo Ripa di Meana. «Senza entrare nel merito delle valutazioni estetiche del progetto - aggiunge - ne risultavano investite le caratteristiche paesaggistiche e ambientali della gronda lagunare di Venezia. Questa inchiesta è ancora in corso e il 19 giugno 2013 abbiamo conferito in proposito con esperti della Procura di Roma. Come Italia Nostra abbiamo fatto inoltre ricorso presso il Tar sul rifiuto dell’Enac a fornire la documentazione relativa alla loro deroga all’altezza massima di oltre cento metri dell’erigendo Palais Lumiere». Dopo l’annuncio giunto ieri sera da Parigi da parte dell’ingegnere Rodrigo Basilicati, nipote di Pierre Cardin e amministratore delegato della società Concept Creatif Pierre Cardin SpA, di rinunciare definitivamente al progetto, «Marina ed io desideriamo informare che lunedì intendiamo ritirare il nostro esposto - annuncia Ripa di Meana - e consigliamo anche a Italia Nostra di ritirare il ricorso contro l’Enac, essendo venuto meno il motivo del contendere».

Numerose e qualificate, conclude, sono state nel corso di questi due anni «le opposizioni, da parte di architetti e personalità del mondo della cultura italiana, quali Vittorio Gregotti, Paolo Portoghesi, Salvatore Settis, Carlo Ginzburg, Desidera Pasolini dall’Onda, Carlo Ripa di Meana, Giancarlo Carnevale, Lionello Puppi, Franco Miracco e Rita Paris, nonchè da parte di organi di stampa nazionali e internazionali, come la New York Review of Books e il Times»
 
vabbè ma che ci fa una cafonata alta 300m in laguna?
che poi finisce come il ponte di Calatrava che il terreno non regge

cmq sarei curiosa di vedere il progetto
e non mi pare che gli ostacoli fossero essenzialmente burocratici
mi piacerebbe poi sapere se non ci sono, anche giuste, ragioni di sostenibilità economico finanziaria del progetto che sono venute meno
 
vabbè ma che ci fa una cafonata alta 300m in laguna?
che poi finisce come il ponte di Calatrava che il terreno non regge

cmq sarei curiosa di vedere il progetto
e non mi pare che gli ostacoli fossero essenzialmente burocratici
mi piacerebbe poi sapere se non ci sono, anche giuste, ragioni di sostenibilità economico finanziaria del progetto che sono venute meno

LOL, il ponte di calatrava
costo previsto in origine: 1.000.000 di euro
costo finale: 18.000.000 di euro (CACCIARIIIIIIIIIII, PlDDIOTA, ... dove sei ???)

prezzo pagato all'azienda che ha fatto l'opera, rimanendo sul fatto che lo stato paga seppure in ritardo: 600.000 euro pagati in ritardo --> LA DITTA E' FALLITA

un errore a caso: nei PROGETTI ESECUTIVI hanno sbagliato ad indicare la distanza totale del ponte, di 2 metri ... hanno dovuto tornare in azienda a risistemare il ponte .... ovviamente la colpa di tutto ciò è dell'aziende che non ha verificato le quote esecutive (in parte è vero, il costruttore deve sempre verificare ... ma dei progettisti che ne diciamo???)

decine di infortuni all'anno, parecchie gambe rotte


però, siccome si vuole mantenere il vetro a pavimento (perchè c'è un architetto con idee idiote avvalorate da politici e tecnici ancora più idyoti --> PlDDIOTI), adesso bisogna cambiere 14 lastroni (scheggiati ... e te credo, è vetro) ed il costo è di 7.000 euro cadauno ---> 100.000 euro per sostituire dei vetri (che devono essere più lunghi possibili ...) + posa in opera


per un ponte CHE NON SERVE A NESSUNO ma solo per qualche turista che dovrebbe accorciare di qualche centinaio di metri il percorso per arrivare in stazione ...



comunque, tornando al PALALUMIERE
Palaislumiere - STUDIO PIERRE CARDIN
 
Ultima modifica:
oddio ...
basti vedere nel rendering le proporzioni con i dintorni

Palaislumiere - STUDIO PIERRE CARDIN




Torre Eiffel - Wikipedia

L'ingegnere Gustave Eiffel decise di far incidere, sotto la balconata del primo piano della torre, i nomi di 72 cittadini francesi - soprattutto scienziati e ingegneri - in segno di riconoscimento per i loro studi.[4] I nomi, ben visibili dal suolo, si trovano su tutti i quattro lati della torre (18 per ciascun lato); erano stati ricoperti di vernice all'inizio del XX secolo, ma vennero recuperati e restaurati tra il 1986 ed il 1987.[4] Curiosamente dell'elenco non fa parte nessuna donna: critiche furono in particolare mosse per l'esclusione della matematica Sophie Germain le cui ricerche sulla teoria dell'elasticità furono cruciali per la costruzione della torre stessa. Nonostante la torre sia uno degli esempi di architettura dell'era post industriale di maggiore impatto, essa venne interamente ideata e progettata da un ingegnere, il quale decise di rendere omaggio, sulla facciata trocadero agli esponenti del mondo scientifico e non umanistico, i quali, in fase di costruzione e oltre non si risparmiarono critiche denigratorie "dell'orrendo mostro metallico"
 
guarda secondo me il problema principale di una simile costruzione è la sostenibilità geologica
pesa tonnellate e mi chiedo quale sia l'impatto in laguna, tutto qui
per altri versi è un progetto che almeno nella ripartizione delle funzioni ha da insegnare a certi progetti di recupero nostrani

cmq sia non prima di dare la colpa alla burocrazia andrei ad indagare
 
guarda secondo me il problema principale di una simile costruzione è la sostenibilità geologica
pesa tonnellate e mi chiedo quale sia l'impatto in laguna, tutto qui
per altri versi è un progetto che almeno nella ripartizione delle funzioni ha da insegnare a certi progetti di recupero nostrani

cmq sia non prima di dare la colpa alla burocrazia andrei ad indagare


pesa migliaia di tonnellate ma gli edifici sono scatole vuote
un po' di palificazioni ben fatte e siamo apposto
 
per me la fai semplice .. se c'è un territorio fragile è la laguna ..
non deve essere solido solo oggi ma anche tra 40 60 100 anni .. senza costi manutentivi abnormi
 
pali di 40m reggono 300m di costruzione su terreno come? l'analisi geologica è stata fatta? è antisismico?
 
Alcuni dei grandi osannati architetti, sono in realtà bravi disegnatori con grande senso della spazialità. Molte delle loro opere si reggono in piedi a stento e a costo di strutture costosissime progettate da altri, mentre, se l'architettura ha un senso, gli architetti dovrebbero pensare strutture belle e che sian facili da realizzare, ma i loro studi prevedono solo accenni di matematica e di scienza delle costruzioni.
 
senza voler entrare nel merito, in generale non è che qualunque cosa crei lavoro va bene.

Anche Hitler aveva creato migliaia di posti di lavoro più l'indotto gigantesco con il sistema dei lager.

Poi magari sta cosa sarebbe stata bellissima e genialissima, non so.
Certo è che se fanno le cose ci si lamenta che abbiano dato le autorizzazioni.
Se non le fanno che non le abbiano date.

Mah.

vero, il lamento e lo scaricabarile

ma non serve riferirsi ad hitler ...
basta citare le decine di migliaia di dipendenti statali, ad esempio i forestali, oppure i dipendenti di camera o Senato o quirinale, o i migliaia di contabili che gestiscono una assurda macchina burocratica burocrati il cui scopo unico e finale è alimentare se stessa
 
E' un po' il discorso della tav. A tirare una linea sulla cartina geografica, senza vincoli di costi, fra Torino e Lione, sono buoni tutti, specialmente se delegano a terzi la soluzione dei problemi tecnici che essi stessi creano, fre gandosene
La bravura invece consiste nel trovare soluzioni soddisfacenti al traffico ferroviario a costi ben inferiori
 
Alcuni dei grandi osannati architetti, sono in realtà bravi disegnatori con grande senso della spazialità. Molte delle loro opere si reggono in piedi a stento e a costo di strutture costosissime progettate da altri, mentre, se l'architettura ha un senso, gli architetti dovrebbero pensare strutture belle e che sian facili da realizzare, ma i loro studi prevedono solo accenni di matematica e di scienza delle costruzioni.

il committente ha 91 anni e vorrebbe vederla finita entro 2/3 anni
i tempi per realizzarla sono sufficienti, in Asia edifici simili si alzano di 2 - 3 piani a settimana
i soldi li mette tutti il committente, e visto il tipo ha fatto già i suoi conti
l'ubicazione del sito non lo ha scelto lui, gli è stato proposto e se del caso si può spostare di qualche chilometro
parlare di sismicità a Venezia significa di non esserci mai stati, o di averla visitata limitandosi alle foto di rito in piazza San Marco e qualche foto con i piccioni
parlare di sismicità a porto marghera, con tutti gli impianti che ci sono ...
parlare di sismicità per strutture in acciaio significa dire che il Giappone non esiste
 
parlavo di calatrava. Se poi è possibile spostarlo su terreni più resistenti, non c'è problema.
 
Venezia non è sismica, perchè i terreni alluvionali recenti e profondi fanno da ammortizzatore.

molti terremoti in calabria e sicilia hanno ipocentro a oltre 100km di profondità e si sentono tutti. In romagna e veneto le scosse sono ammortizzate. a modena anno sentito il terremoto poco profondo non provocato dalle zolle tettoniche che si sovrappongono come al sud, ma da fenomeni locali, quali le estrazioni
 
NB se non si fa a Venezia verrà costruita in Cina dove ovviamente verrà costruita ovviamente alla Carlona, è risaputo che ad hong kong ed a Shangai collassano periodicamente su se stessi edifici simili
 
e dire che c'è un commercialista che di cognome fa Carlona. :)
 
Venezia non è sismica, perchè i terreni alluvionali recenti e profondi fanno da ammortizzatore.

molti terremoti in calabria e sicilia hanno ipocentro a oltre 100km di profondità e si sentono tutti. In romagna e veneto le scosse sono ammortizzate. a modena anno sentito il terremoto poco profondo non provocato dalle zolle tettoniche che si sovrappongono come al sud, ma da fenomeni locali, quali le estrazioni

non è sismica ma sprofonda
non so cosa sia meglio
se sprofondasse una cosa di diverse tonnellate forse un micro sisma locale lo crea no? stile frana ..
 
non è sismica ma sprofonda
non so cosa sia meglio
se sprofondasse una cosa di diverse tonnellate forse un micro sisma locale lo crea no? stile frana ..

guarda che non deve esistere in ogni caso un motivo per dire che la cosa non si può fare
Sembrerà incredibile ma alcune cose sono semplici (sssst .... Che se lo sanno gli statalocrati dell'UCAS - ufficio complicazione affari semplici -- poi vogliono metterci il loro contributo burocratico)
Un edificio di quel genere è molto leggero (spazi vuoti pari ad almeno il 90%), una autentica gruviera circondata da vetro
equivale a scavare una cava e riempire il vuoto creato mettendoci sopra il palalumiere a parità di peso
E qui forse, rileggendo quanto sopra, è chiaro quanto la cosa possa influire sullo sprofondamento e su eventi tellurici condizionati dalla costruzione: nulla!

detta in altro modo scavare 500 metri di un tunnel di una linea metropolitana, ai fini della massa, è la stessa identica cosa ... pensa Roma con la metro che passa sopra i monumenti ed attraverso reperti archeologici . .
... Aspetta, ma a Venezia si sta già parlando di metropolitana??? Uh? ...
 
guarda che non deve esistere in ogni caso un motivo per dire che la cosa non si può fare
Sembrerà incredibile ma alcune cose sono semplici (sssst .... Che se lo sanno gli statalocrati dell'UCAS - ufficio complicazione affari semplici -- poi vogliono metterci il loro contributo burocratico)
Un edificio di quel genere è molto leggero (spazi vuoti pari ad almeno il 90%), una autentica gruviera circondata da vetro
equivale a scavare una cava e riempire il vuoto creato mettendoci sopra il palalumiere a parità di peso
E qui forse, rileggendo quanto sopra, è chiaro quanto la cosa possa influire sullo sprofondamento e su eventi tellurici condizionati dalla costruzione: nulla!

detta in altro modo scavare 500 metri di un tunnel di una linea metropolitana, ai fini della massa, è la stessa identica cosa ... pensa Roma con la metro che passa sopra i monumenti ed attraverso reperti archeologici . .
... Aspetta, ma a Venezia si sta già parlando di metropolitana??? Uh? ...

hai visto il progetto? fatto analisi geologica? sei ingegnere strutturalista?
a me interessa che prima di un progetto del genere siano fatti i suddetti controlli
poi se arriva un assenso guarderò solo al fatto estetico
ed esteticamente non è sgradevole anche se mi chiedo impatto su skyline
 
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