gli USA ci maltrattano di nuovo

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Caso Abu Omar, Seldon Lady già negli Usa. Cancellieri: “Non ci sono spiegazioni”
L'ex capocentro Cia a Milano è stato rimesso in libertà dalle autorità di Panama dopo essere stato arrestato ieri sera. Era l'unico dei 23 agenti Usa condannati per la "rendition" a essere inseguito da un mandato di cattura internazionale. Il "rammarico" del ministro della Giustizia: "Nostra richiesta disattesa"
http://www.ilfattoquotidiano.it/201...a-cancellieri-non-ci-sono-spiegazioni/661378/
L’ex capocentro Cia a Milano, Robert Seldon Lady, condannato in Italia per il rapimento di Abu Omar, è stato rilasciato dalle autorità di Panama ed è in volo verso gli Usa. La conferma è arrivata dal dipartimento di Stato americano, dopo le prime indiscrezioni della stampa. Seldon Lady, secondo quanto dichiarato da fonti del ministero degli Esteri panamense, è stato riconsegnato agli americani perché Panama non ha un trattato di estradizione con l’Italia e perché la documentazione inviata dalle autorità italiane era “insufficiente”.

“Sono profondamente rammaricata per l’epilogo della vicenda”, ha commentato il ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri”, la nostra domanda è stata disattesa senza plausibili spiegazioni”. Affermazioni che erano state precedute da altre prese di posizioni filtrate da via Arenula rispetto alla tempestività e ai contenuti dell’istanza presentata dall’Italia alle autorità panamensi. Proprio da Panama, infatti, fonti del ministero degli Esteri avevano fatto sapere che la documentazione giunta dalle autorità italiane era “insufficiente” e questo, unito al fatto che Panama non ha un trattato di estradizione con l’Italia, aveva fatto sì che Bob Lady fosse riconsegnato agli Usa. Una ricostruzione contestata dal ministero della Giustizia, che ha replicato sottolineando che la richiesta di fermo provvisorio per Lady è stata “inoltrata tempestivamente”, visto che Cancellieri ha provveduto a firmarla subito, ieri pomeriggio, da Vilnius, in Lituania, dove si trovava per incontri bilaterali, non appena si è appreso della cattura dell’ex 007 e da lì ha provveduto a far inoltrare l’istanza. Ma soprattutto – e questo è un punto chiave – “non è pervenuta alcuna richiesta di supplemento di informazioni”. Quindi, quella documentazione è stata ritenuta completa e sufficiente.

Lo stesso ministro, poche ore dopo, ha voluto prendere direttamente la parola, esprimendo il suo “rammarico” per l’esito della vicenda: “Il ministero della Giustizia – ha ricostruito il Guardasigilli – una volta informato tramite Interpol che Seldon Lady era stato arrestato a Panama, ha immediatamente fatto tutti i passi diplomatici per chiedere il fermo provvisorio al governo di Panama per poi attivare la procedura per l’estradizione. Con grande stupore sono costretta a constatare che la nostra domanda è stata disattesa senza plausibili spiegazioni”.

Il rilascio di Bob Lady, secondo il Washington Post, sarebbe stato deciso proprio per “evitare la possibilità che venga estradato verso l’Italia”. L’ex capocentro della Cia a Milano, condannato in Italia a sei anni di reclusione per il sequestro dell’imam Abu Omar, è stato arrestato ieri sera a Panama. Seldom Lady, fermato dalla locale polizia di frontiera in arrivo dal Costa Rica, era l’unico dei 23 agenti della Cia condannati per quell’episodio sui quali pendeva un mandato di cattura internazionale.

Omar era stato prelevato in una via della periferia di Milano il 17 febbraio 2003 in un’operazione di extraordinary rendition nell’ambito della “guerra al Terrore” condotta dagli Stati Uniti. La Farnesina ha intanto fatto sapere che rispetta le decisioni di Panama.
 
Ma se noi siamo deficienti, già che ci p... in testa.

A questo qua c'era da dare una medaglia, noi difendiamo il terrorista ?
 
Ma se noi siamo deficienti, già che ci p... in testa.

A questo qua c'era da dare una medaglia, noi difendiamo il terrorista ?

taci ! anzi fai così, manda un fax alla NSA e chiedi che vengano a metterti una microspia in camera da letto
 
taci ! anzi fai così, manda un fax alla NSA e chiedi che vengano a metterti una microspia in camera da letto

da loro "buonismo" è parola vietata e se devono prendere un criminale cercano di prenderlo in qualsiasi modo
 
Noi invece spendiamo soldi per giudici e processi, poi si arriva alla sentenza e ci spernacchiano bellamente e il ministro si rammarica. Ennesimo episodio della considerazione che il mondo ha di noi, pari all'amico fessacchiotto da prendere in giro che tutti hanno. :rolleyes:
 
da loro "buonismo" è parola vietata e se devono prendere un criminale cercano di prenderlo in qualsiasi modo

certo, poi chi se ne frega se nel frattempo spiano le comunicazioni mondiali alla ricerca di segreti tecnologici , aziendali , nazionali o personali
 
certo, poi chi se ne frega se nel frattempo spiano le comunicazioni mondiali alla ricerca di segreti tecnologici , aziendali , nazionali o personali

Il tema del 3D mi pare sia un altro.
Se Abu Omar l'avessimo preso noi, visto che era in Italia, tutto questo non sarebbe successo.
 
Il tema del 3D mi pare sia un altro.
Se Abu Omar l'avessimo preso noi, visto che era in Italia, tutto questo non sarebbe successo.

Cioè?
secondo te è normale sequestrare una persona sulla base di un sospetto e sottoporla a maltrattamenti ?

L'operazione della CIA ha interrotto le indagini che la procura di Milano stava conducendo su Nasr in merito alla partecipazione ad organizzazioni fondamentaliste islamiche.
 
Caso Abu Omar, Seldon Lady già negli Usa. Cancellieri: “Non ci sono spiegazioni”
L'ex capocentro Cia a Milano è stato rimesso in libertà dalle autorità di Panama dopo essere stato arrestato ieri sera. Era l'unico dei 23 agenti Usa condannati per la "rendition" a essere inseguito da un mandato di cattura internazionale. Il "rammarico" del ministro della Giustizia: "Nostra richiesta disattesa"
Caso Abu Omar, Seldon Lady già negli Usa. Cancellieri: “Non ci sono spiegazioni” - Il Fatto Quotidiano
L’ex capocentro Cia a Milano, Robert Seldon Lady, condannato in Italia per il rapimento di Abu Omar, è stato rilasciato dalle autorità di Panama ed è in volo verso gli Usa. La conferma è arrivata dal dipartimento di Stato americano, dopo le prime indiscrezioni della stampa. Seldon Lady, secondo quanto dichiarato da fonti del ministero degli Esteri panamense, è stato riconsegnato agli americani perché Panama non ha un trattato di estradizione con l’Italia e perché la documentazione inviata dalle autorità italiane era “insufficiente”.

“Sono profondamente rammaricata per l’epilogo della vicenda”, ha commentato il ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri”, la nostra domanda è stata disattesa senza plausibili spiegazioni”. Affermazioni che erano state precedute da altre prese di posizioni filtrate da via Arenula rispetto alla tempestività e ai contenuti dell’istanza presentata dall’Italia alle autorità panamensi. Proprio da Panama, infatti, fonti del ministero degli Esteri avevano fatto sapere che la documentazione giunta dalle autorità italiane era “insufficiente” e questo, unito al fatto che Panama non ha un trattato di estradizione con l’Italia, aveva fatto sì che Bob Lady fosse riconsegnato agli Usa. Una ricostruzione contestata dal ministero della Giustizia, che ha replicato sottolineando che la richiesta di fermo provvisorio per Lady è stata “inoltrata tempestivamente”, visto che Cancellieri ha provveduto a firmarla subito, ieri pomeriggio, da Vilnius, in Lituania, dove si trovava per incontri bilaterali, non appena si è appreso della cattura dell’ex 007 e da lì ha provveduto a far inoltrare l’istanza. Ma soprattutto – e questo è un punto chiave – “non è pervenuta alcuna richiesta di supplemento di informazioni”. Quindi, quella documentazione è stata ritenuta completa e sufficiente.

Lo stesso ministro, poche ore dopo, ha voluto prendere direttamente la parola, esprimendo il suo “rammarico” per l’esito della vicenda: “Il ministero della Giustizia – ha ricostruito il Guardasigilli – una volta informato tramite Interpol che Seldon Lady era stato arrestato a Panama, ha immediatamente fatto tutti i passi diplomatici per chiedere il fermo provvisorio al governo di Panama per poi attivare la procedura per l’estradizione. Con grande stupore sono costretta a constatare che la nostra domanda è stata disattesa senza plausibili spiegazioni”.

Il rilascio di Bob Lady, secondo il Washington Post, sarebbe stato deciso proprio per “evitare la possibilità che venga estradato verso l’Italia”. L’ex capocentro della Cia a Milano, condannato in Italia a sei anni di reclusione per il sequestro dell’imam Abu Omar, è stato arrestato ieri sera a Panama. Seldom Lady, fermato dalla locale polizia di frontiera in arrivo dal Costa Rica, era l’unico dei 23 agenti della Cia condannati per quell’episodio sui quali pendeva un mandato di cattura internazionale.

Omar era stato prelevato in una via della periferia di Milano il 17 febbraio 2003 in un’operazione di extraordinary rendition nell’ambito della “guerra al Terrore” condotta dagli Stati Uniti. La Farnesina ha intanto fatto sapere che rispetta le decisioni di Panama.

Abu Omar, beffata l’Italia: lo spione torna negli Usa
SELDON LADY, L’EX CAPO CIA A MILANO FERMATO A PANAMA, GIÀ RICONSEGNATO IL PAESE CENTRAMERICANO: “LA DOCUMENTAZIONE DI ROMA ERA INCOMPLETA”
di Giampiero Gramaglia
Panama ci provò, una volta, a rifiutarsi di consegnare agli Stati Uniti qualcuno cui loro tenevano. Era il 1989: arrivarono i marines e gli elicotteri – nome dell’operazione in codice, “Giusta Causa” – per prendersi l’ex presidente Noriega, ricercato per traffico di droga e violazione dei diritti umani. “Faccia d’Ananas” si rifugiò nella Nunziatura, dove i marines non entrarono. Ma, due anni dopo, si consegnò: processato, condannato a 40 anni, è tornato a casa solo vent’anni dopo, quasi 80enne. Stavolta, le autorità panamensi non hanno voluto rischiare. Due giorni dopo il suo arresto, Robert Seldon Lady ha già potuto ripartire per gli Stati Uniti. Su Mister Bob, 59 anni, ex capo centro Cia di Milano, pesa una condanna della Cassazione in via definitiva a 9 anni per il sequestro dell’imam Abu Omar, avvenuto a Milano il 17 febbraio 2003, ai tempi della guerra al terrorismo dei tandem B&B, Bush e Blair, ma pure Bush e Berlusconi.

DIFFICILE, adesso, prendersela con Panama, che s’è comportata con gli Stati Uniti più o meno come noi ci siamo comportati con il Kazakistan nella vicenda di Alma e Alua: sudditanza e acquiescenza. Con l’attenuante, per il paese del Canale, che gli Stati Uniti non sono una dittatura che viola sistematicamente i diritti dell’uomo.

E, del resto, al fatto che Panama ci estradasse Mister Bob non ci credeva nessuno. Ferdinando Pomarici, che, da procuratore aggiunto di Milano, coordinò con Armando Spataro le indagini sul rapimento dell’Imam, era stato facile profeta: “Le autorità statunitensi si opporranno in tutti i modi all’estradizione di Lady e faranno pressioni in tutti i sensi affinché ciò non avvenga”. Così è stato. Tutto s’è risolto persino più rapidamente di quanto Pomarici pensava. Anche perché Panama sarà pure il cortile di casa degli americani, ma, lì, noi abbiamo amici fidati: il presidente è quel Ricardo Alberto Martinelli Berrocal, d’origini italiane, che fu pappa e ciccia con il premier nostro Silvio Berlusconi, tramite il faccendiere in disgrazia Valter Lavitola.

PROBABILMENTE la telefonata di Lavitola non è arrivata. Forse n’è arrivata una più convincente. Fatto sta che, a metà giornata, il Dipartimento di Stato Usa faceva sapere che Lady aveva lasciato Panama e stava tornando negli Stati Uniti. Il ministero della Giustizia italiano non ha manco avuto il tempo d’inoltrare la richiesta d’estradizione. Secondo il Washington Post, i panamensi si sarebbero affrettati a rimettere in libertà l’ex capocentro Cia proprio per evitarsi la grana di dover decidere poi sul-l’estradizione. L’arresto di Lady era avvenuto quasi per caso mercoledì: entrato in Panama dal Costa Rica, Mister Bob, che viaggiava con una donna colombiana e un regolare visto, sarebbe stato fermato all’uscita dal Paese per il mancato pagamento di una tassa turistica. Dopo l’arresto, l’uomo, su cui pendeva un mandato di cattura internazionale dell’Italia, sarebbe stato consegnato all’Interpol.

Gli italiani sono abituati a restare a mani vuote, quando ci sono di mezzo cittadini americani e crimini compiuti sul territorio italiano o contro cittadini italiani. Due casi su tutti: la tragedia del Cermis nel 1998, 20 morti, e l’uccisione a Baghdad nel 2005 di Nicola Calipari, l’agente del Sismi che ottenne la liberazione della giornalista rapita Giuliana Sgrena. Il pilota dell’aereo che tranciò i cavi del Cermis, Richard Ashby, fu processato in patria e assolto per tutti quei morti. Il marine che sparò a Calipari, Mario Lozano, venne prosciolto nel dicembre 2007.

SI CAPISCE, dunque, che le reazioni siano caute, quasi rassegnate. La Farnesina “rispetta la decisione delle autorità panamensi” sul rilascio di Lady. Quelle panamensi, d’altronde, hanno pure fatto sapere che, a parte che non esiste un trattato bilaterale con Roma, “la documentazione era insufficiente” per trattenere Lady. A quel punto s’è fatto sentire il ministero della Giustizia: gli avevamo consegnato tutto subito e “non è pervenuta alcuna richiesta di supplemento di informazioni”. Come che sia, resta la sensazione che l’arresto di Mister Bob fosse, per l’Italia, più un fastidio che un elemento di soddisfazione. Se il premier Letta avesse potuto scegliere quali timbri “fatto” poter finalmente stampigliare sul registro vuoto del suo governo, certo non avrebbe puntato sul “caso Ablyazov” e neppure sul “caso Lady”. L’espulsione di Alma ed Alua vale all’esecutivo tremolii nella maggioranza e scossoni nell’opinione pubblica; l’arresto di Lady creava imbarazzi con gli Usa e non emozionava il pubblico. W Panama, allora: vuoi vedere che l’hanno fatto perché ci sono amici?
 

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ma che volete che sia... gli amici sono amici. :)
 
Se noi porgiamo l'altra guancia, che colpa ne hanno gli usa? :confused:
 
Se noi porgiamo l'altra guancia, che colpa ne hanno gli usa? :confused:

gli usa hanno (non dico le colpe) ma senz'altro la responsabilità politica del mondo attuale, da quando hanno stravinto la guerra ad oggi, le basi ci impongono la servitù...

se gli amici sono amici una ragione deve pur esserci, e questa ragione non può che essere storica ... :cool:
 
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