Verm & Solitair
Legal Opinionist
- Registrato
- 22/5/00
- Messaggi
- 1.624
- Punti reazioni
- 21
O il governo (in senso lato: v. Stato, Comune, Prefettura ecc.) inizia a governare con l'uso della forza, o finisce di essere un governo. Il governo limitato, infatti, può esprimere una forma di oligopolio dell'uso della forza, finchè restano altri gruppi organizzati (camorra, mafia) che esercitano analogamente forza, la quale si esprime con conseguenze non necessariamente del tutto illecite (da atti illeciti possono conseguire anche atti leciti) e perciò da alcuni cittadini (non necessariamente delinquenti) ammesse.
Se il governo resta solo uno dei poteri consentiti dall'intero sistema, allora altri soggetti organizzati, oltre ad esso, sono teoricamente legittimati a comprimere i diritti dei cittadini (anche la camorra e la mafia, dunque!).
Se invece non è - sia in via di diritto e che di fatto - ammessa l'emersione di tali soggetti organizzati, vuol dire che vi è monopolio, di diritto e di fatto, dell'uso della forza da parte del govermo: quindi il governo non è affatto limitato e non ammette concorrenti nell'uso della forza. Il cittadino perciò delega al governo l'intero esercizio della forza. Il cittadino non può farsi giustizia da sé.
Se invece il governo non inizia a governare con la forza, o non lo fa come dovrebbe (talvolta non avendo interesse a contrastare i soggetti concorrenti organizzati) come accade a Napoli, come è accaduto a Forcella, come continua ad accadere grazie all'indifferenza del governo, allora è giusto che molti possano intendere di organizzare individualmente la propria difesa nei confronti di chi iniziasse l'uso della forza. In tal caso, il cittadino è perfettamente libero di farsi giustizia da sé, il che non può dirsi un delitto.
Spesso il dolore porta orgoglio, più spesso porta rabbia. La rabbia non va condannata, se il dolore era evitabile. Se la rabbia porta giustizia, è un bene. Se non porta nulla, qualcosa è da cambiare.
Lei da "lassù" avrà certo perdonato. Noi da "quaggiù" non possiamo però dimenticare. Per noi stessi, per i nostri figli.
Se il governo resta solo uno dei poteri consentiti dall'intero sistema, allora altri soggetti organizzati, oltre ad esso, sono teoricamente legittimati a comprimere i diritti dei cittadini (anche la camorra e la mafia, dunque!).
Se invece non è - sia in via di diritto e che di fatto - ammessa l'emersione di tali soggetti organizzati, vuol dire che vi è monopolio, di diritto e di fatto, dell'uso della forza da parte del govermo: quindi il governo non è affatto limitato e non ammette concorrenti nell'uso della forza. Il cittadino perciò delega al governo l'intero esercizio della forza. Il cittadino non può farsi giustizia da sé.
Se invece il governo non inizia a governare con la forza, o non lo fa come dovrebbe (talvolta non avendo interesse a contrastare i soggetti concorrenti organizzati) come accade a Napoli, come è accaduto a Forcella, come continua ad accadere grazie all'indifferenza del governo, allora è giusto che molti possano intendere di organizzare individualmente la propria difesa nei confronti di chi iniziasse l'uso della forza. In tal caso, il cittadino è perfettamente libero di farsi giustizia da sé, il che non può dirsi un delitto.
Spesso il dolore porta orgoglio, più spesso porta rabbia. La rabbia non va condannata, se il dolore era evitabile. Se la rabbia porta giustizia, è un bene. Se non porta nulla, qualcosa è da cambiare.
Lei da "lassù" avrà certo perdonato. Noi da "quaggiù" non possiamo però dimenticare. Per noi stessi, per i nostri figli.
Ultima modifica: