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(AGI) - Roma, 14 lug. - Annota che "dopo le elezioni politiche di febbraio sono stato contattato ufficialmente, con una lettera o una mail seguita da una telefonata, dagli ambasciatori dei principali Paesi" e che "solo una grande Nazione non ha chiesto un incontro ufficiale: la Germania. Sono convinto che si tratta di una distrazione". Beppe Grillo analizza costi e benefici dell'operazione euro e intanto riserva una stoccata a Matteo Renzi, che a Berlino c'e' andato giovedi' scorso, mettendone in dubbio anche i 'titoli': "Il pellegrinaggio ossequioso, subito dopo il loro insediamento, dei nostri primi ministri, come Rigor Montis e Capitan Findus Letta, presso la Merkel, e persino del voglioso ebetino di Firenze, che non vanta alcuna credenziale se non quella di aver vinto alla Ruota della Fortuna, ricordano la ricerca della benedizione papale dei grandi feudatari del medio evo". Insomma, Italia "in ginocchio, baciando il sacro anello".
E, in aggiunta, la citazione del "Gott mit uns". GRILLO, NON MORIREMO PER BERLINO. CON O SENZA EURO "Non possiamo morire per Berlino, ne' fare la fine della Grecia per accontentare gli interessi tedeschi e le ambizioni dei nostri politici. Primum vivere, con o senza euro". Lo dice Beppe Grillo dal suo blog.
Il leader M5S spiega di aver riscontrato, nel corso dei suoi contatti con gli ambasciatori stranieri successivi alle elezioni, "grande curiosita' e interesse per il M5S e forte preoccupazione per il futuro dell'Italia e per l'effetto domino che una crisi del nostro Paese potrebbe comportare", e assicura che "negli incontri ho ribadito, sempre, la necessita' per l'Italia di avere una maggiore sovranita' per le decisioni in campo economico, militare, monetario". "Non credo sfugga a nessuno che l'Italia di oggi assomigli in modo sempre piu' smaccato a quella del Seicento, del 'Franza o Spagna purche' se magna'. Sostituite la Francia e la Spagna con la Germania e gli Stati Uniti e ci ritroviamo nel XXI° secolo", dice ancora Grillo. "Gli interessi economici della Germania e quelli dell'Italia non coincidono piu' da molto tempo, dal nostro ingresso nell'euro, che in realta' e' un marco mascherato", e' l'analisi di Grillo. "E' necessaria una mediazione, un confronto alla pari, per uscire dall'attuale impasse, non la continua genuflessione dei nostri politici. Nell'euro, a queste condizioni, non possiamo piu' restare se vogliamo mantenere in piedi il nostro sistema produttivo", dice il leader M5S che torna a ricordare la sua ricetta anticrisi: "O si creano gli eurobond, titoli pubblici garantiti dalla BCE, per suddividere il rischio Paese su tutta l'area euro, o si ristruttura il nostro debito pubblico, in sostanza si congela il capitale investito o si rinegoziano gli interessi nel tempo. Entrambe queste ipotesi sono viste dalla Germania, che possiede una gran parte dei nostri titoli pubblici, come l'orticaria, ma tertium non datur, non vedo altre possibilita' per rimanere nell'euro". (AGI) .
E, in aggiunta, la citazione del "Gott mit uns". GRILLO, NON MORIREMO PER BERLINO. CON O SENZA EURO "Non possiamo morire per Berlino, ne' fare la fine della Grecia per accontentare gli interessi tedeschi e le ambizioni dei nostri politici. Primum vivere, con o senza euro". Lo dice Beppe Grillo dal suo blog.
Il leader M5S spiega di aver riscontrato, nel corso dei suoi contatti con gli ambasciatori stranieri successivi alle elezioni, "grande curiosita' e interesse per il M5S e forte preoccupazione per il futuro dell'Italia e per l'effetto domino che una crisi del nostro Paese potrebbe comportare", e assicura che "negli incontri ho ribadito, sempre, la necessita' per l'Italia di avere una maggiore sovranita' per le decisioni in campo economico, militare, monetario". "Non credo sfugga a nessuno che l'Italia di oggi assomigli in modo sempre piu' smaccato a quella del Seicento, del 'Franza o Spagna purche' se magna'. Sostituite la Francia e la Spagna con la Germania e gli Stati Uniti e ci ritroviamo nel XXI° secolo", dice ancora Grillo. "Gli interessi economici della Germania e quelli dell'Italia non coincidono piu' da molto tempo, dal nostro ingresso nell'euro, che in realta' e' un marco mascherato", e' l'analisi di Grillo. "E' necessaria una mediazione, un confronto alla pari, per uscire dall'attuale impasse, non la continua genuflessione dei nostri politici. Nell'euro, a queste condizioni, non possiamo piu' restare se vogliamo mantenere in piedi il nostro sistema produttivo", dice il leader M5S che torna a ricordare la sua ricetta anticrisi: "O si creano gli eurobond, titoli pubblici garantiti dalla BCE, per suddividere il rischio Paese su tutta l'area euro, o si ristruttura il nostro debito pubblico, in sostanza si congela il capitale investito o si rinegoziano gli interessi nel tempo. Entrambe queste ipotesi sono viste dalla Germania, che possiede una gran parte dei nostri titoli pubblici, come l'orticaria, ma tertium non datur, non vedo altre possibilita' per rimanere nell'euro". (AGI) .