hai capito i danesi

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iakko

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19/10/02
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vanno nel senso opposto della Boldrini e della Kyenge:D

Sembrava una proposta destinata a cadere nel vuoto, forse solo una provocazione. Invece il Partito Popolare Danese l’ha spuntata: la Danimarca sospende il trattato di Schengen e reintroduce i controlli alle frontiere. Ad annunciarlo è stato Claus Hjort Frederiksen, ministro delle finanze del governo danese: “Durante gli scorsi anni abbiamo visto crescere i crimini transfrontalieri” ha spiegato, “questa decisione punta a frenare il problema”. Troppa immigrazione e troppa criminalità da oltreconfine per il governo danese: il gioco non vale più la candela, meglio tornare al passato.

Entro due, massimo tre settimane la polizia tornerà a controllare chi entra dai confini con la Germania, ma anche nei porti e sul ponte che collega Danimarca e Svezia. Il ministro Frederiksen ha spiegato che saranno istallate nuove apparecchiature elettroniche di identificazione alla frontiera tedesca, strumentazioni in grado di identificare le targhe delle macchine.
Così come gran parte delle leggi sull’immigrazione introdotte nell’ordinamento danese, anche stavolta a spingere per il ripristino dei controlli alle frontiere è stato il Partito Popolare Danese. Lotta all’immigrazione clandestina, lotta alla criminalità internazionale, lotta al narcotraffico: questi alcuni dei capisaldi del partito. La leader Pia Kjærsgaard aveva già speso parole molto chiare: “I controlli alle frontiere sono un diritto per i nostri cittadini”, un diritto ritenuto necessario per porre un freno soprattutto all’entrata in Danimarca di stranieri provenienti dai paesi dell’Europa orientale, paesi ritenuti (non solo a Copenhagen) inaffidabili nel gestire l’emigrazione: troppo pochi i controlli alle frontiere, senza regole i flussi migratori. Agli occhi del Partito Popolare danese, l’ondata di profughi proveniente dai paesi nord-africani ha aperto un secondo fronte al quale guardare con preoccupazione: “Abbiamo problemi con i cittadini dell’est Europa che stanno venendo qui e corriamo il rischio di avere gli stessi problemi con quelli dal Nord Africa” aveva detto Pia Kjærsgaard.
E così come accaduto spesso finora, il Partito Popolare Danese è stato accontentato sui controlli alle frontiere in cambio dell’appoggio alla riforma sulle pensioni presentata dal governo e in discussione da diverse settimane. Il partito della Kjærsgaard fornisce al governo liberal-conservatore del premier Lars Løkke Rasmussen un appoggio esterno fondamentale.
La Danimarca è entrata nell’area Schengen nel 2001, sei anni dopo la firma dell’accordo che aveva abolito le frontiere consentendo a tutti i cittadini europei di circolare liberamente tra gli stati. La decisione di oggi rappresenta un passo importante, ed è interessante vedere come reagiranno altri paesi dove il tema immigrazione è piuttosto caldo. La Danimarca ha dato l’esempio, altri potrebbero seguirlo. Oltretutto a Copenhagen sembrano convinti che la loro decisione rientri nei parametri europei. Per ora da Bruxelles si preferisce la cautela: Marcin Grabiec, portavoce del Commissario europeo per gli affari interni Cecilia Malmström, ha detto che dovranno leggere le carte, prima di dare un commento. Ma è indubbio che si tratta di una grossa grana.
 
ottimo, la scintilla doveva accendersi
 
l' avessimo fatto noi ...... si sarebbe scatenato un putiferio ...... e il coomento ci sarebbe gia' sicuramente stato !!!!!!! decisione razzista ..... decisione anticostituzionale ...... decisione antiumanitaria ..... che vadano a.f.f. .................
 
Hanno fatto bene, noi siamo invasi e già non c'è lavoro per noi, importiamo solo delinquenza.
 
Hanno fatto bene, noi siamo invasi e già non c'è lavoro per noi, importiamo solo delinquenza.

il grosso problema è quello ... se arrivassero persone con voglia di fare, si potrebbe (e dico potrebbe, controllando i flussi) farli entrare, ma finchè ci mandano solo scarti della società che servono a riempire le carceri e gonfiare il circolo della delinquenza, tutti quelli che si fanno promotori della migrazione, dovrebbero prenderli e portarseli in casa propria.
 
ihihih vado a prendere i popcorn e una birra ghiacciata intanto che aspetto il commento dei "soliti" :o:clap:
 
La notizia è vera, ma risale al 2010.
Schengen fu davvero sospeso allora, e rimase sospeso fino a ottobre 2011, quando andarono al governo i socialdemocratici.
E' probabile che verrà sospeso nuovamente nel 2014.
I socialdemocratici non hanno NESSUNA possibilità di vincere le prossime elezioni (sono scesi ai minimi dal 1896 - milleOTTOCENTOnovantasei), ben sotto il 20%, mentre Dansk Folkeparti (Partito Popolare Danese, il più ostile a immigrazione islamica e dell'est europeo) viaggia vicino al 20%, e i liberali sopra il 30%.
Le elezioni, se non prima (lo statsminister può sciogliere il parlamento quando vuole), saranno entro ottobre 2014.
 
ihihih vado a prendere i popcorn e una birra ghiacciata intanto che aspetto il commento dei "soliti" :o:clap:

specialmente su questa frase:o

“Abbiamo problemi con i cittadini dell’est Europa che stanno venendo qui e corriamo il rischio di avere gli stessi problemi con quelli dal Nord Africa” aveva detto Pia Kjærsgaard.
 
La notizia è vera, ma risale al 2010.
Schengen fu davvero sospeso allora, e rimase sospeso fino a ottobre 2011, quando andarono al governo i socialdemocratici.
E' probabile che verrà sospeso nuovamente nel 2014.
I socialdemocratici non hanno NESSUNA possibilità di vincere le prossime elezioni (sono scesi ai minimi dal 1896 - milleOTTOCENTOnovantasei), ben sotto il 20%, mentre Dansk Folkeparti (Partito Popolare Danese, il più ostile a immigrazione islamica e dell'est europeo) viaggia vicino al 20%, e i liberali sopra il 30%.
Le elezioni, se non prima (lo statsminister può sciogliere il parlamento quando vuole), saranno entro ottobre 2014.

sei sicuro? perchè sembra che sia di 3 giorni fa
 
In compenso questo è di pochi giorni fa.
Non parla una estremista, ma l'ex ministro liberale per occupazione e pari opportunità del precedente governo. Ha immediatamente dopo ricevuto minacce di morte da un paio di imam di Danimarca.
Evito i link in danese, che credo pochi possano leggere.
http://cphpost.dk/news/immigration-amp-denmark/venstre-unhappy-muslims-find-somewhere-else-live
http://www.imolaoggi.it/?p=56414

“La Danimarca è la terra dei danesi e tutti sono benvenuti e possono diventare parte della comunità, ma a quei musulmani che costantemente lavorano contro di noi, che costantemente ci criticano, sono sempre insoddisfatti, commettono delitti d’onore, incitano a partire per la guerra santa in Siria, sminuiscono i nostri valori, la nostra bandiera e le nostre abitudini io dico: andatevene e trovate un altro posto dove vivere. Nessuno è obbligato a restare”.
Queste parole di rara chiarezza e coraggio sono state pronunciate dalla mite ma decisa Inger Støjberg , portavoce di “Venstre” il partito liberale danese di ispirazione moderata il cui ex leader, Anders Fogh Rasmussen, già primo ministro a Copenhagen è oggi segretario generale della NATO.
Non stiamo quindi parlando di scalmanati o di estremisti, ma di un partito di grande moderazione tra i già calmi danesi. Eppure la pazienza ha un limite e dopo i ripetuti (e inascoltati) allarmi lanciati dalla polizia che non riesce più ad arginare la violenza di alcune gang di cosiddetti “giovani”, la Støjberg ha deciso di dare la sveglia al governo di sinistra che dal 2011 governa il paese ed è andata dritta al punto senza nascondersi dietro alle parole o alle definizioni di comodo come “giovani problematici”.
La Støjberg pone chiaramente il problema: o dichiariamo che tutti i principi su cui si basa la socialdemocrazia e lo stato sociale tipico della Scandinavia sono sbagliati oppure, se li riteniamo validi, non possiamo permettere che qualcuno si ritenga in diritto di non rispettarli in nome di una diversità religiosa. Partendo da un sondaggio che mostra come il 64% degli islamici in Danimarca pensi che la libertà di espressione debba essere limitata la rappresentante liberale dice:
“I musulmani che non vogliono adattarsi ai valori danesi dovrebbero chiedersi perchè sono venuti in Danimarca. Noi li abbiamo accettati e adesso è il loro turno di dimostrare il necessario rispetto per la nostra società e i valori fondamentali su cui è costruita”.

In un recente dibattito ad esempio Støjberg aveva condannato la pratica dei matrimoni arrangiati dalle famiglie dei minorenni, denunciato alcuni insegnanti musulmani che rifiutano di relazionarsi con le colleghe e le allieve, e criticato le richieste delle famiglie tese a segregare le ragazze nelle ore di educazione fisica..
“Non dovremmo mai arrivare al punto in cui per tentare di essere tolleranti- afferma- noi finiamo per accettare azioni e valori che non condividiamo semplicemente perchè i portatori di quei valori sono una minoranza”.
 
sei sicuro? perchè sembra che sia di 3 giorni fa

No, di pochi giorni fa è quella che ho postato poco sopra, quella con la ex ministra che dice “La Danimarca è la terra dei danesi: se non vi piace, andatevene”
Quando è uscita quella, alcuni hanno ripreso la vecchia notizia, ma hanno fatto un po' di confusione. La vecchia notizia fa ancora riferimento al governo Rassmussen. Oggi statsminister è invece la Thorning-Schmidt.
 
atti concreti e opportuni, alla faccia di tutto il blabla ipocrita (ripugnante) dell' uè, del quale i danesi sembrano infischiarsene altamente. OK!
 
No, di pochi giorni fa è quella che ho postato poco sopra, quella con la ex ministra che dice “La Danimarca è la terra dei danesi: se non vi piace, andatevene”
Quando è uscita quella, alcuni hanno ripreso la vecchia notizia, ma hanno fatto un po' di confusione. La vecchia notizia fa ancora riferimento al governo Rassmussen. Oggi statsminister è invece la Thorning-Schmidt.

OK!
 
atti concreti e opportuni, alla faccia di tutto il blabla ipocrita (ripugnante) dell' uè, del quale i danesi sembrano infischiarsene altamente. OK!

a noi invece cercano di far passare il messaggio che non si può far nulla, che dobbiamo rassegnarci all'impotenza...:censored::cool:
 
...quà fanno comandare gli stranieri di ogni provenienza...per seppellirci vivi...
 
atti concreti e opportuni, alla faccia di tutto il blabla ipocrita (ripugnante) dell' uè, del quale i danesi sembrano infischiarsene altamente. OK!

Anche se, come ho scritto, è accaduto un paio di anni fa e non oggi, la Danimarca lo ha fatto davvero. Ha reintrodotto i controlli alle frontiere, e se ne è fregata delle proteste UE.
E non è cascato il mondo.
 
magari se vi foste accorti che le conseguenze sono PER GLI UE
più che per gli extraUE .. così, eh ,,
quindi addio sognetti danesi ...

gli extraue non girano liberamente in ue se non come turisti e manco troppo quello (ci vuole visto)
 
vanno nel senso opposto della Boldrini e della Kyenge:D

Sembrava una proposta destinata a cadere nel vuoto, forse solo una provocazione. Invece il Partito Popolare Danese l’ha spuntata: la Danimarca sospende il trattato di Schengen e reintroduce i controlli alle frontiere. Ad annunciarlo è stato Claus Hjort Frederiksen, ministro delle finanze del governo danese: “Durante gli scorsi anni abbiamo visto crescere i crimini transfrontalieri” ha spiegato, “questa decisione punta a frenare il problema”. Troppa immigrazione e troppa criminalità da oltreconfine per il governo danese: il gioco non vale più la candela, meglio tornare al passato.

Entro due, massimo tre settimane la polizia tornerà a controllare chi entra dai confini con la Germania, ma anche nei porti e sul ponte che collega Danimarca e Svezia. Il ministro Frederiksen ha spiegato che saranno istallate nuove apparecchiature elettroniche di identificazione alla frontiera tedesca, strumentazioni in grado di identificare le targhe delle macchine.
Così come gran parte delle leggi sull’immigrazione introdotte nell’ordinamento danese, anche stavolta a spingere per il ripristino dei controlli alle frontiere è stato il Partito Popolare Danese. Lotta all’immigrazione clandestina, lotta alla criminalità internazionale, lotta al narcotraffico: questi alcuni dei capisaldi del partito. La leader Pia Kjærsgaard aveva già speso parole molto chiare: “I controlli alle frontiere sono un diritto per i nostri cittadini”, un diritto ritenuto necessario per porre un freno soprattutto all’entrata in Danimarca di stranieri provenienti dai paesi dell’Europa orientale, paesi ritenuti (non solo a Copenhagen) inaffidabili nel gestire l’emigrazione: troppo pochi i controlli alle frontiere, senza regole i flussi migratori. Agli occhi del Partito Popolare danese, l’ondata di profughi proveniente dai paesi nord-africani ha aperto un secondo fronte al quale guardare con preoccupazione: “Abbiamo problemi con i cittadini dell’est Europa che stanno venendo qui e corriamo il rischio di avere gli stessi problemi con quelli dal Nord Africa” aveva detto Pia Kjærsgaard.
E così come accaduto spesso finora, il Partito Popolare Danese è stato accontentato sui controlli alle frontiere in cambio dell’appoggio alla riforma sulle pensioni presentata dal governo e in discussione da diverse settimane. Il partito della Kjærsgaard fornisce al governo liberal-conservatore del premier Lars Løkke Rasmussen un appoggio esterno fondamentale.
La Danimarca è entrata nell’area Schengen nel 2001, sei anni dopo la firma dell’accordo che aveva abolito le frontiere consentendo a tutti i cittadini europei di circolare liberamente tra gli stati. La decisione di oggi rappresenta un passo importante, ed è interessante vedere come reagiranno altri paesi dove il tema immigrazione è piuttosto caldo. La Danimarca ha dato l’esempio, altri potrebbero seguirlo. Oltretutto a Copenhagen sembrano convinti che la loro decisione rientri nei parametri europei. Per ora da Bruxelles si preferisce la cautela: Marcin Grabiec, portavoce del Commissario europeo per gli affari interni Cecilia Malmström, ha detto che dovranno leggere le carte, prima di dare un commento. Ma è indubbio che si tratta di una grossa grana.

lo so che nn sapete molto leggere, la xenofobia acceca .. ma così, eh
 
magari se vi foste accorti che le conseguenze sono PER GLI UE
più che per gli extraUE .. così, eh ,,
quindi addio sognetti danesi ...

gli extraue non girano liberamente in ue se non come turisti e manco troppo quello (ci vuole visto)

Lo scopo principale della misura era bloccare i rumeni, che infatti sono arrivati a valanghe appena i socialdemocratici hanno rimosso la misura, e i molti extraUE che, pur non avendo i requisiti per entrare in Danimarca, avevano ottenuto l'ingresso in un altro paese UE più permissivo, e chiedevano la conversione in un permesso di soggiorno danese.
 
magari se vi foste accorti che le conseguenze sono PER GLI UE
più che per gli extraUE .. così, eh ,,
quindi addio sognetti danesi ...

gli extraue non girano liberamente in ue se non come turisti e manco troppo quello (ci vuole visto)

"sognetti danesi"...questa tua forsennata difesa dell'immigrazione non la capisco.

definire sognetti il il diritto di una nazione/stato a tutelare il suo paese da un'invasione di persone che delinquono o che pretendono di imporre una cultura totalmente opposta a quella di quel popolo :rolleyes:

non stupitevi se continuando su questa strada fra qualche anno rischierete di trovarvi tra due fuochi che limiterebbero le libertà individuali:cool:
 
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