HERA il thread che non c'era

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

MILANO, 11 maggio (Reuters) - Il gruppo Hera chiude il primo trimestre con un utile netto di 137,8 milioni di euro, in contrazione dell'1,8% rispetto allo stesso periodo del 2021 su ricavi pari a 5,312 miliardi (+133,8%).

Secondo una nota della multiutility di Bologna, il Mol è pari a 374 milioni (+3,3%).

A trainare i ricavi, in particolare i settori dell'energia, che presentano una crescita importante per le maggiori attività di intermediazione e l'incremento del prezzo delle commodity, oltre ai maggiori volumi venduti di gas derivanti da nuovi lotti vinti a gara e dall'effetto climatico, spiega l'azienda.

Hera sottolinea che, "nonostante i risultati del primo trimestre si collochino all'interno di uno scenario internazionale straordinariamente difficile, caratterizzato dalla volatilità del mercato energetico e da conflitti geopolitici, le politiche di gestione della multiutility si sono rivelate altamente efficaci e hanno permesso di registrare un'ulteriore crescita dei risultati, in linea con l'andamento previsto dal piano industriale al 2025".

Infine il cda, in seguito alle dimissioni dell'AD Stefano Venier, ha nominato per cooptazione al suo posto Orazio Iacono, attribuendogli i relativi poteri.
 
Come si giustifica secondo voi il crollo di oggi? Le dimissioni dell'AD?

sALUTI
 
Come si giustifica secondo voi il crollo di oggi? Le dimissioni dell'AD?

sALUTI

Mah. Vedo che tutte le municipalizzate stanno perdendo parecchio, A2A un po' meno. Vero anche che hanno tenuto bene negli ultimi mesi.
 
Hera: conti solidi, volano i ricavi a un passo da 9 mld
Oggi 15:35 - MF-DJ
MILANO (MF-DJ)--Nel primo semestre 2022, i ricavi sono stati pari a 8.896 milioni di euro, in forte aumento (+112,8%) rispetto ai 4.179,7 milioni al 30 giugno 2021, grazie al contribuito di tutti i principali business. In particolare, i settori dell''energia presentano una crescita importante legata principalmente all''incremento del prezzo delle commodity. Inoltre, si segnala la crescita dei servizi energia legati all''efficienza energetica negli edifici abitativi (bonus facciate e superbonus 110%) e l''aumento delle attivita'' per servizi a valore aggiunto per i clienti. Per quanto riguarda invece il settore ambiente, hanno inciso sui maggiori ricavi soprattutto la produzione di energia, le nuove acquisizioni nel mercato industria e la variazione dei prezzi nei mercati presidiati. Il margine operativo lordo del semestre 2022 sale a 631,2 milioni di euro (+3,3%) rispetto ai 610,9 milioni al 30 giugno 2021, con un incremento di 20,3 milioni di euro, principalmente per i contributi delle aree energy, ambiente e idrico. Il risultato della gestione finanziaria al 30 giugno 2022 e'' di 50,9 milioni di euro, in miglioramento di 4,2 milioni rispetto al 30 giugno 2021, principalmente per i minori oneri finanziari sul debito a lungo termine (frutto delle operazioni di ottimizzazione del debito) e per minori oneri da attualizzazione di fondi. Nel confronto con i dati dell''anno precedente, il risultato ante-imposte si attesta quindi a 284 milioni, in lieve crescita (+0,9%) rispetto ai 281,5 milioni del primo semestre 2021, mentre il risultato netto, pari a 201,7 milioni, si conferma in linea con quello al 30 giugno 2021. L''utile netto al 30 giugno 2022 si attesta a 201,7 milioni di euro, in contrazione rispetto ai 231,1 milioni del primo semestre 2021 che e'' comprensivo di temi speciali per 24,7 milioni, generatisi a seguito del riallineamento fiscale e del riacquisto parziale di alcuni bond. Va precisato che tutti i valori reddituali includono una rettifica gestionale che considera la valorizzazione dei flussi immessi in stoccaggio ai prezzi correnti del periodo di iniezione, con l''esclusione pertanto degli approvvigionamenti destinati alla consegna ai clienti finali con costi definiti nel 2021 (molto inferiori ai costi del secondo trimestre 2022). Nel primo semestre 2022, gli investimenti operativi del gruppo, al lordo dei contributi in conto capitale, ammontano a 287,1 milioni di euro, in forte crescita (+16,3%) rispetto ai 246,9 milioni nello stesso periodo dell''anno precedente, e sono riferiti principalmente a interventi su impianti, reti e infrastrutture. A questi si aggiungono gli adeguamenti normativi che riguardano soprattutto la distribuzione gas per la sostituzione massiva dei contatori e l''ambito depurativo e fognario. L''indebitamento finanziario netto passa dai 3.261,3 milioni al 31 dicembre 2021 ai 3.682,4 milioni al 30 giugno 2022, registrando un incremento di circa 421,1 milioni di euro rispetto all''anno precedente, principalmente per la variazione del capitale circolante netto derivante dal maggior valore degli stoccaggi gas gia'' contrattualizzati per gestire al meglio i fabbisogni della prossima stagione termica e garantire qualita'' e continuita'' del servizio ai propri clienti. Leggermente in crescita il rapporto debito netto/Ebitda, che si attesta a 2,96x. "Nonostante un contesto energetico nazionale e internazionale instabile e un''estrema volatilita'' dei mercati, nel primo semestre 2022 il Gruppo Hera ha registrato una performance migliore rispetto al semestre dell''anno precedente, ottenendo complessivamente risultati positivi in tutte le aree di business. La solidita'' finanziaria ci ha permesso di confermare l''importante programma di investimenti pianificati, in crescita nel semestre di oltre il 16% rispetto al 2021 e finalizzati all''innovazione e al miglioramento delle performance di reti e impianti, nell''ottica di assicurare sempre la massima qualita'' ed efficienza dei servizi. In parallelo abbiamo continuato a perseguire una crescita sostenibile e inclusiva, a beneficio delle comunita'' e dei territori", ha commentato l''ad, Orazio Iacono. -
 
Trimestrale positiva per Hera che a Piazza Affari al momento si muove in calo dello 0,44%. La società multiservizi ha chiuso il primo semestre del 2022 con ricavi pari 8.896 milioni (in aumento del 113% rispetto allo stesso periodo del 2021) e battendo le stime degli analisti che avevano previsto ricavi per 8.675 milioni di euro. La società ha chiuso il periodo con un indebitamento netto pari a €-3.682 milioni, in linea con quanto stimato dagli analisti che avevano un consensus di €-3.690 milioni.

Inoltre, l’Ebitda reported sarebbe di €543 milioni, con una diminuzione del 12% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, ma questo includendo l’effetto contabile delle perdite di magazzino dell’area gas. Gli analisti di Equita affermano che la perdita di magazzino da 88 milioni di euro ha effettivamente una natura contabile ed è stata generata dalla maggiore attività di storage richiesta da Governo e dal contesto di mercato, e verrà riassorbita nei prossimi mesi. Equita mantiene un rating “Hold” su Hera con un target price a 3,6 euro ad azione e osservano che è peggiorato il debito in quanto è salito a €-3.682 milioni e questo per gli effetti del pricing delle commodities, delle dilazioni di pagamento e del maggiore stoccaggio di gas. Secondo Equita la società nelle prossime settimane potrebbe annunciare ulteriori operazioni di M&A.
 
Trimestrale positiva per Hera che a Piazza Affari al momento si muove in calo dello 0,44%. La società multiservizi ha chiuso il primo semestre del 2022 con ricavi pari 8.896 milioni (in aumento del 113% rispetto allo stesso periodo del 2021) e battendo le stime degli analisti che avevano previsto ricavi per 8.675 milioni di euro. La società ha chiuso il periodo con un indebitamento netto pari a €-3.682 milioni, in linea con quanto stimato dagli analisti che avevano un consensus di €-3.690 milioni.

Inoltre, l’Ebitda reported sarebbe di €543 milioni, con una diminuzione del 12% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, ma questo includendo l’effetto contabile delle perdite di magazzino dell’area gas. Gli analisti di Equita affermano che la perdita di magazzino da 88 milioni di euro ha effettivamente una natura contabile ed è stata generata dalla maggiore attività di storage richiesta da Governo e dal contesto di mercato, e verrà riassorbita nei prossimi mesi. Equita mantiene un rating “Hold” su Hera con un target price a 3,6 euro ad azione e osservano che è peggiorato il debito in quanto è salito a €-3.682 milioni e questo per gli effetti del pricing delle commodities, delle dilazioni di pagamento e del maggiore stoccaggio di gas. Secondo Equita la società nelle prossime settimane potrebbe annunciare ulteriori operazioni di M&A.

bla bla bla e non si muove di la!
 
Hera: conti solidi, volano i ricavi a un passo da 9 mld
Oggi 15:35 - MF-DJ
MILANO (MF-DJ)--Nel primo semestre 2022, i ricavi sono stati pari a 8.896 milioni di euro, in forte aumento (+112,8%) rispetto ai 4.179,7 milioni al 30 giugno 2021, grazie al contribuito di tutti i principali business. In particolare, i settori dell''energia presentano una crescita importante legata principalmente all''incremento del prezzo delle commodity. Inoltre, si segnala la crescita dei servizi energia legati all''efficienza energetica negli edifici abitativi (bonus facciate e superbonus 110%) e l''aumento delle attivita'' per servizi a valore aggiunto per i clienti. Per quanto riguarda invece il settore ambiente, hanno inciso sui maggiori ricavi soprattutto la produzione di energia, le nuove acquisizioni nel mercato industria e la variazione dei prezzi nei mercati presidiati. Il margine operativo lordo del semestre 2022 sale a 631,2 milioni di euro (+3,3%) rispetto ai 610,9 milioni al 30 giugno 2021, con un incremento di 20,3 milioni di euro, principalmente per i contributi delle aree energy, ambiente e idrico. Il risultato della gestione finanziaria al 30 giugno 2022 e'' di 50,9 milioni di euro, in miglioramento di 4,2 milioni rispetto al 30 giugno 2021, principalmente per i minori oneri finanziari sul debito a lungo termine (frutto delle operazioni di ottimizzazione del debito) e per minori oneri da attualizzazione di fondi. Nel confronto con i dati dell''anno precedente, il risultato ante-imposte si attesta quindi a 284 milioni, in lieve crescita (+0,9%) rispetto ai 281,5 milioni del primo semestre 2021, mentre il risultato netto, pari a 201,7 milioni, si conferma in linea con quello al 30 giugno 2021. L''utile netto al 30 giugno 2022 si attesta a 201,7 milioni di euro, in contrazione rispetto ai 231,1 milioni del primo semestre 2021 che e'' comprensivo di temi speciali per 24,7 milioni, generatisi a seguito del riallineamento fiscale e del riacquisto parziale di alcuni bond. Va precisato che tutti i valori reddituali includono una rettifica gestionale che considera la valorizzazione dei flussi immessi in stoccaggio ai prezzi correnti del periodo di iniezione, con l''esclusione pertanto degli approvvigionamenti destinati alla consegna ai clienti finali con costi definiti nel 2021 (molto inferiori ai costi del secondo trimestre 2022). Nel primo semestre 2022, gli investimenti operativi del gruppo, al lordo dei contributi in conto capitale, ammontano a 287,1 milioni di euro, in forte crescita (+16,3%) rispetto ai 246,9 milioni nello stesso periodo dell''anno precedente, e sono riferiti principalmente a interventi su impianti, reti e infrastrutture. A questi si aggiungono gli adeguamenti normativi che riguardano soprattutto la distribuzione gas per la sostituzione massiva dei contatori e l''ambito depurativo e fognario. L''indebitamento finanziario netto passa dai 3.261,3 milioni al 31 dicembre 2021 ai 3.682,4 milioni al 30 giugno 2022, registrando un incremento di circa 421,1 milioni di euro rispetto all''anno precedente, principalmente per la variazione del capitale circolante netto derivante dal maggior valore degli stoccaggi gas gia'' contrattualizzati per gestire al meglio i fabbisogni della prossima stagione termica e garantire qualita'' e continuita'' del servizio ai propri clienti. Leggermente in crescita il rapporto debito netto/Ebitda, che si attesta a 2,96x. "Nonostante un contesto energetico nazionale e internazionale instabile e un''estrema volatilita'' dei mercati, nel primo semestre 2022 il Gruppo Hera ha registrato una performance migliore rispetto al semestre dell''anno precedente, ottenendo complessivamente risultati positivi in tutte le aree di business. La solidita'' finanziaria ci ha permesso di confermare l''importante programma di investimenti pianificati, in crescita nel semestre di oltre il 16% rispetto al 2021 e finalizzati all''innovazione e al miglioramento delle performance di reti e impianti, nell''ottica di assicurare sempre la massima qualita'' ed efficienza dei servizi. In parallelo abbiamo continuato a perseguire una crescita sostenibile e inclusiva, a beneficio delle comunita'' e dei territori", ha commentato l''ad, Orazio Iacono. -

il russo ce lo ha messo nel fiocco!:'(:'(:'(
 
PERCHE E COSI BASSA?

Mi sfugge il motivo per cui un'azienda che numeri alla mano ha conti superlativi si trova con un valore del titolo che perde costantemente !
I numeri di luglio sono buoni ...boh!:wall:
 
Mi sfugge il motivo per cui un'azienda che numeri alla mano ha conti superlativi si trova con un valore del titolo che perde costantemente !
I numeri di luglio sono buoni ...boh!:wall:

Io le ho prese pochi giorni fa e sono sotto del 5%
 
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