Herd immunity, suppression, mitigation.

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

deltamarco

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Le strategie con cui l' epidemia è stata affrontata nelle varie parti del mondo sono sostanzialmente tre. Herd immunity: non fare (quasi) nulla attendendo l' immunità di gregge (idea accarezzata da molti governi, ma applicata solo in Svezia). Suppression: perseguire lo sradicamento del virus (strategia applicata soprattutto in Asia, in Australia e in Nuova Zelanda); Mitigation: frenare la corsa del virus mediante il lockdown, sperando di tenerlo sotto controllo dopo la riapertura (strategia applicata nella maggior parte dei Paesi occidentali). L' Italia sceglie quest' ultima strategia, che è la più inefficiente.

Luca Ricolfi
Il Messaggero
 
Una cosa non potete fare: Dare la colpa ai cittadini” - lo sfogone di luca ricolfi contro il governo: “da giorni il ritornello è sempre lo stesso: Vi assembrate e noi siamo costretti a chiudervi. C'è solo un popolo indisciplinato, che deve essere rimesso in riga. Questo racconto è falso. Coloro che avrebbero dovuto informarci, guidarci, proteggerci, come si sono mossi? Risposta: In estate con il bonus vacanze e le discoteche aperte; in questi giorni pre-natalizi con gli esercizi commerciali spalancati, il cash-back, la lotteria degli scontrini. Che immane ipocrisia....
 
Le strategie con cui l' epidemia è stata affrontata nelle varie parti del mondo sono sostanzialmente tre. Herd immunity: non fare (quasi) nulla attendendo l' immunità di gregge (idea accarezzata da molti governi, ma applicata solo in Svezia). Suppression: perseguire lo sradicamento del virus (strategia applicata soprattutto in Asia, in Australia e in Nuova Zelanda); Mitigation: frenare la corsa del virus mediante il lockdown, sperando di tenerlo sotto controllo dopo la riapertura (strategia applicata nella maggior parte dei Paesi occidentali). L' Italia sceglie quest' ultima strategia, che è la più inefficiente.

Luca Ricolfi
Il Messaggero

non c'erano dubbi..... se devono scegliere tra due opzioni che prendano sempre quella peggiore è matematico, farlo su tre è ancora più difficile, ma pesando i personaggi sono perfettamente in grado di farlo.:o
 
Next one?
Culling

:D
 
Luca Ricolfi: "Il lockdown era la via maestra per evitare la caduta del Pil" | L'HuffPost


Lo dica…

Penso che sia inutile fare proposte, perché è troppo tardi. Quando proprio lei mi fece la stessa domanda, qualche mese fa, risposi con tre proposte, che andavano nella direzione di trasformare l’Italia in un “paradiso imprenditoriale”, una sorta di Irlanda del Mediterraneo, in cui la Pubblica Amministrazione paga i suoi creditori, e fisco e burocrazia non vessano le imprese. Allora si poteva ancora fare qualcosa (non necessariamente quel che proponevo io), perché il governo non aveva ancora dilapidato interamente 100 miliardi di extra-deficit che si è allegramente permesso di mettere a bilancio. Ora invece non si può più fare nulla di incisivo, perché avendo sparato quasi tutte le cartucce i margini di manovra sono diventati minimi. Basteranno tutt’al più a placare l’ira degli esercenti con i cosiddetti “ristori”.

Ha una proposta concreta, anche piccola, per aiutare le categorie più coinvolte dalle chiusure?

Sì, una piccolissima idea ce l’avrei. Mi hanno molto colpito le proteste degli esercenti, che dicono: voi ci chiudete, non vi rendete conto che noi non solo non incassiamo niente, ma abbiamo dei costi fissi – affitti e utenze, innanzitutto – che generano inesorabilmente perdite, mese dopo mese, giorno dopo giorno. Ed ecco la proposta: anziché elargire ridicoli bonus e improbabili “ristori” (che brutto termine per dire elemosine di Stato) lo Stato – ogni volta che impone chiusure – consenta a chi ha un’attività di sospendere il pagamento degli affitti, e risarcisca direttamente (nella misura del ragionevole) i proprietari degli immobili commerciali affittati.

Per un commerciante, un artigiano, un piccolo imprenditore è molto diverso, già solo sul piano psicologico, poter operare senza perdite grazie al fatto che i minori incassi sono bilanciati da minori spese fisse, o invece essere chiamato a mantenere in vita un’attività che perde, contando solo su modesti sussidi che si limitano a lenire le ferite inferte dalle chiusure.
 
Alla logica dell’emergenza si aggiunge un altro fattore che pesa e non poco sulle prospettiva dell’economia e del paese per i prossimi mesi: l’incertezza. Un sondaggio Swg mostra che non è mai stata così alta. Il combinato disposto di massima incertezza e visione a corto raggio del governo non rischia di essere una miscela esplosiva?

Certamente. L’incertezza paralizza gli investimenti, deprime i consumi, induce a ridurre l’attività produttiva per minimizzare costi e rischi: un vero disastro. Quanto alla miopia del governo, alla sua incapacità di fornire un argine all’epidemia e quindi sicurezza ai cittadini, credo non vi possano essere dubbi che è il fattore chiave della tragedia che viviamo. Devo dire, tuttavia, che quella miopia riflette anche i limiti dell’opinione pubblica e la cautela (per non dire la pavidità) dell’informazione. Non credo vi siano dubbi sul fatto che, nel governo, conta più Rocco Casalino, che gestisce l’immagine pubblica di Conte, che il Comitato tecnico-scientifico, che dà pareri spesso inascoltati. Però se siamo nelle mani di un comico (Grillo) e di uno “spin doctor” (Casalino) è anche perché in Italia l’informazione non fa il suo mestiere e, anche per questo, i cittadini sono spesso passivi, rassegnati, e in definitiva incapaci di richiamare il ceto politico alle sue responsabilità. A me colpisce molto il fatto che, con i gravissimi e visibilissimi peccati di imprudenza che stava commettendo, Conte sia rimasto popolare per almeno otto mesi. E ancor più mi colpisce il modo con cui la maggior parte dei media hanno legittimato il racconto governativo (“siamo stati i più bravi”) e hanno accuratamente evitato di tallonare il governo nei mesi cruciali, quando si dimenticava di moltiplicare i tamponi, rafforzare le terapie intensive e la medicina territoriale, ampliare il trasporto pubblico locale, o chiudeva un occhio su assembramenti e movida, così preparando il disastro attuale. Del resto basterebbe un “esperimento mentale” per rendersi conto dell’anomalia.

Quale esperimento mentale?

Proviamo a immaginare che, al posto di Conte e del governo giallo-rosso, vi fosse stato Salvini, alla guida di un governo di centro-destra. Qualcuno può credere che i maggiori giornali avrebbero sorvolato sulle infinite omissioni del governo? Possiamo pensare che non sarebbero partite inchieste dettagliate, denunce, e che qualcuno non avrebbe martellato il governo con liste di domande imbarazzanti, come quelle con cui, dalle colonne di Repubblica, Giuseppe D’Avanzo mise sulla graticola Berlusconi nel 2009? E il Fatto Quotidiano, così attento a difendere l’indifendibile quando al potere ci sono i Cinque Stelle, non avrebbe improvvisamente ritrovato la sua verve giacobina e anti-governativa?

Ma non è solo questo, non è solo il fatto che l’informazione in Italia è partigiana, e quindi non riesce a svolgere con continuità la sua funzione di critica e controllo del potere. Il problema siamo anche noi, cittadini di una società che ha cambiato pelle e somiglia sempre meno a una fabbrica e sempre più a un luna park. In realtà io penso che – come una volta ebbe a dire Norberto Bobbio – abbiamo i governanti che ci meritiamo, e che se è doveroso criticarli quando ci stanno portando al disastro, non possiamo dimenticare che se ci portano al disastro con tanta spensierata incoscienza è anche perché noi non siamo più in grado di accettare alcun sacrificio che leda quelli che consideriamo ormai diritti fondamentali, come il divertimento, le vacanze, l’evasione, più in generale i riti del consumo di massa. Ve li immaginate, oggi, dei genitori che dicano ai loro figli: per quest’estate niente vacanze nei santuari del turismo di massa, pensate piuttosto a recuperare quel che non avete potuto studiare nei mesi della didattica a distanza? E’ un caso che, sulla scena pubblica, solo Antonio Scurati e Federico Rampini abbiano avuto il coraggio di fare discorsi di questo tipo? E ve lo immaginate, oggi, un leader politico che, come Berlinguer nel 1977, richiamasse i cittadini alla necessità di fare rinunce in nome del bene comune?
 
Sempre il sondaggio Swg ci dice che gli altri due sentimenti che crescono nel paese sono rabbia e paura. Possono davvero fornire il clima ideale per il ritorno di azioni eversive, come segnala Minniti?

Azioni eversive non credo proprio, tutt’al più penso che potrebbe aumentare la criminalità comune, italiana e straniera. Quel che invece non mi sento di escludere è la nascita di movimenti popolari alimentati dalla disperazione dei non garantiti. I governi che si autoproclamano progressisti amano molto presentarsi come strenui nemici delle diseguaglianze, ma alla prova dei fatti si rivelano formidabili macchine della diseguaglianza. In questa crisi la frattura fondamentale della società italiana, che è quella fra garantiti e non garantiti, si è enormemente accentuata, in barba alla promessa di non lasciare indietro nessuno. La realtà è che la stragrande maggioranza di pensionati, dipendenti pubblici, lavoratori a tempo indeterminato delle grandi fabbriche non hanno perso né il posto, né lo stipendio, né le tutele di cui hanno sempre goduto, mentre precari, lavoratori irregolari, artigiani, commercianti, hanno già perso o stanno rischiando di perdere quasi tutto.....

Ecc. Ecc. Questa intervista è stata fatta a fine ottobre, quando i ns politici ci dicevano che avremmo passato un Natale sereno.....non era dunque difficile prevedere quello che sarebbe accaduto....
 
non c'erano dubbi..... se devono scegliere tra due opzioni che prendano sempre quella peggiore è matematico, farlo su tre è ancora più difficile, ma pesando i personaggi sono perfettamente in grado di farlo.:o

Fossero anche state cinque opzioni, avrebbero sempre scelto la peggiore...:D
 
Che bello, sono arrivati i vaccini e parte il vaccino dai promesso dal Dinamico Duo Arcuri-Conte. Senza ancor ai “Padiglioni Petalosi”, ma nel perfetto stile del governo Rosso-Giallo, cioè in tono di farsa: su 60 milioni di italiani il “Vaccino Day” parte con ….9750 dosi.

Che senso ha parlare di “Giorno dei Vaccini”senza vaccini? Nessun senso, se non nell’ottica della solita vuota, irritanti, assurda e demenziale comunicazione trionfalistica del Governo. Non ci sono dosi per vaccinare nessuno, neppure fra il personale sanitario a rischio. per fare un sempio all’Ospedale Sant’Orsola di Bologna arriveranno 300 dosi su 8000 dipendenti del personale medico da vaccinare. Tutto è pronto, si sono preparati gli stadi ( a Bologna la Unipol Arena, dove si tengono i concerti rock), peccato che non ci siano dosi e non ce ne saranno sino alla seconda metà di gennaio. Però bisogna iniziare, far vedere che il Governo fa qualcosa di più rispetto a “Tramare con il favore dell’oscurità” e tenere conferenza stampa con due ore di ritardo, mostrando l’assoluto e totale disprezzo per gli italiani. Allora si fa un finto inizio di vaccinazione di massa, con dosi per ben lo 0,016% della popolazione italiana e solo per la prima delle due inoculazioni.

Come se non bastasse il vaccino disponibile, è solo quello più complicato, recente e, che per ora, ha dato più effetti collaterali: il Pfizer Biontech, quello da 80 gradi sotto zero. Con 10 mila dosi non ci sono problemi logistici, bastano pochi contenitori, ma se ci saranno centinaia di migliaia di dosi d muoversi, come faremo? Perchè non si lavora per valutare in modo molti rapido lo Sputnik V, che è già in produzione? Che si aspetta a distribuire il vaccino Moderna? Se la finalità è una vaccinazione di massa perchè concentrasi su un solo prodotto.

Infine perchè non curare i malati in modo adeguato? a Latina si producono gli anticorpi monoclonali della Eli Lilly, 950 milioni di dosi , tutte esportate, soprattutto negli USA: Perchè? Perchè l’AIFA dorme non ha fatto neanche partire l’uso sperimentale? Perchè, alla fine, il nostro è solo un governo di annunci e quaquaraqua.

9750 DOSI PER 60 MILIONI DI ITALIANI. Il "Vaccino day" di Arcuri e Conte e solo l'ennesima presa in giro
 
Ma questa è gente che non ha la minima conoscenza del processo economico prima ancora che del processo produttivo, parliamo di gente che insegnava storia e filosofia e si trova ministro delle finanze o gente che vendeva lattine allo stadio e si trova a gestire sequestri ricatti e trattati...lo stesso incaricato dei rapporti con la comunità europea è un terzomediota che lavorava come commesso e manco parla inglese.

Ma come pensavate che potesse finire?

Lo stesso ministro della salute che scrive libri su come abbiamo sconfitto il covid e poi parte un altro lockdown il mese dopo senza parlare della ministra dell'istruzione che spende budget degni di finanziarie autunnali per compare banchi con le rotelle.
 
Ma questa è gente che non ha la minima conoscenza del processo economico prima ancora che del processo produttivo, parliamo di gente che insegnava storia e filosofia e si trova ministro delle finanze o gente che vendeva lattine allo stadio e si trova a gestire sequestri ricatti e trattati...lo stesso incaricato dei rapporti con la comunità europea è un terzomediota che lavorava come commesso e manco parla inglese.

Ma come pensavate che potesse finire?

Lo stesso ministro della salute che scrive libri su come abbiamo sconfitto il covid e poi parte un altro lockdown il mese dopo senza parlare della ministra dell'istruzione che spende budget degni di finanziarie autunnali per compare banchi con le rotelle.

Messe tutte insieme mi provocano un malessere insopportabile

Ottimo riassunto
 
Più sono ignoranti e più sono facilmente manovrabili ...
Nomina un professionista per un incarico e lui se si renderà conto di fare del male si rifiuterà e tornerà a fare altro ma nomina un incapace a fare altro in quel campo senza prospettive e avrai la sua fedeltà a vita.
 
Nomina un professionista per un incarico e lui se si renderà conto di fare del male si rifiuterà e tornerà a fare altro ma nomina un incapace a fare altro in quel campo senza prospettive e avrai la sua fedeltà a vita.

Esattamente...
 
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