I CARRARMATI

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

Anche i Bradley non li sottovaluterei , pur non essendo carri armati. Nelle operazioni desert storm e desert sabre sfondarono i t72 iracheni che sono i medesimi bidoni dei russi.
---> bradley (e in genere gli APV occidentali ) serviranno per la ricognizione armata e per segnalare gli obiettivi all'artiglieria e ai MBT e non per affrontare direttamente i tank russi....anche se dotati di TOW, a differenza della guerra del golfo, i bradley saranno sotto il tiro dell'artiglieria russa grazie alla diffusione sul campo di battaglia dei droni ed altri mezzi da ricognizione e scoperta...
 

Annunciamo il premio per il primo Leopardo catturato e il primo distrutto (FOTO)​

Annunciamo il premio per il primo carro armato Leopard 2 catturato e il primo distrutto.

► 1 milione per il primo serbatoio catturato;
► 500mila per il primo distrutto.

Il premio sarà ritirato da imprenditori patrioti più vicini all'apparizione dei carri armati nemici al fronte.


I guerrieri si preparano e studiano l'equipaggiamento nemico.


Источник: https://rusvesna.su/news/1674744233

ci sara' la fila a farsi consegnare un atgm

credo cq si tratti di rubli:D
Per poi farci cosa? Reverse engineering? e poi? dopo quanto tempo pensano di mettere in produzione, testare ed infine produrre per mandare al fronte?

Il reverse engineering è "una buona cosa", ma solitamente su roba complessa richiede i "suoi" tempi.
 
" Zelensky risponde sulla tv tedesca Ard: «10, 20, 50 carri armati non risolvono il problema, ma motivano i nostri soldati a combattere per i propri valori, perché dimostrano che il mondo intero è con te»."

che poeta e che teste quelli che gli scrivono i copioni.... :D


Mondo
Tutta la storia dei Leopard 2 all’Ucraina, dall’inizio
Vincenzo Poti
24 gennaio 2023 • 17:28Aggiornato, 24 gennaio 2023 • 19:21

Il ministro della Difesa di Varsavia annuncia la richiesta ufficiale e spinge la Germania a inviare i propri carri per la «sicurezza di tutta l’Europa». I “tank” sono tornati

Come annunciato via Twitter, il ministro della Difesa polacco, Mariusz Blaszczak, ha inoltrato alla Germania la richiesta di autorizzazione per l’invio all’Ucraina dei carri armati Leopard 2, fabbricati dalla tedesca Rheinmetall, in possesso dell’esercito di Varsavia. Alla richiesta è stato affiancato un accorato invito all’emulazione, con il ministro che ha nuovamente chiesto alla Germania di «unirsi alla coalizione di paesi che sostengono l’Ucraina con i carri armati Leopard 2» legando l’invio dei mezzi al mantenimento della «sicurezza di tutta l’Europa».

L’autorizzazione sembra però una formalità. Berlino, che esaminerà la richiesta, si è già detta pronta a consentire il trasferimento da altri paesi, forse nel tentativo di prolungare i tempi della decisione riducendo la pressione dei “falchi” sulla Germania stessa. In Polonia, con una mossa probabilmente elettorale in vista delle elezioni del novembre 2023, il governo ha provato a derubricare l’autorizzazione tedesca, definendo il consenso di Berlino «secondario».
Mondo
La Germania consentirà alla Polonia di inviare carri armati in Ucraina

Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, oggi fa un passo oltre e, dopo aver incontrato il ministro della Difesa Boris Pistorius, dice di essere fiducioso sulla rapidità della decisione tedesca. L’interlocutore è più cauto: «Non c’è ancora nessuna novità» sui Leopard, ma la decisione verrà presa «a breve». Premettendo che la Nato «non deve diventare parte del conflitto», il ministro tedesco apre all’inizio dell’addestramento degli ucraini da parte degli alleati disposti a consegnare i carri.

Secondo quanto dichiarato da due funzionari statunitensi a Reuters, gli Stati uniti potrebbero presto comunciare la decisione di mandare i propri carri M1 Abrams al fronte, adempiendo così alla condizione posta dai tedeschi per l’invio dei Leopard 2.

Indiscrezioni di Der Spiegel suggeriscono che la stessa Germania sia, dunque, pronta a sbloccare i propri Leopard 2, portando così nell’ordine del centinaio i mezzi corazzati che potrebbero presto arrivare in Ucraina.
Le premesse

Recentemente il governo di Olaf Scholz ha subito pressioni dagli alleati atlantici e dall’Ucraina affinché sbloccasse la fornitura dei propri Leopard 2, al punto che i carri sono stati tra i temi centrali dell’ultimo incontro del gruppo di contatto di Ramstein. Tuttavia, la linea del cancelliere è stata estremamente cauta: sui social è stata addirittura coniata la parola “scholzing” per indicare l’azione di chi promette aiuti per poi temporeggiare.

Eppure, l’Ucraina aspetta la decisione tedesca sull’ambito mezzo corazzato da ben prima delle recenti richieste avanzate dal presidente Volodymyr Zelensky. Infatti, già il 3 marzo 2022, solo sette giorni dopo l’invasione del paese, l’ambasciata ucraina di Berlino inviava una nota scritta al ministero degli Esteri tedesco in cui richiedeva «il più rapidamente possibile» una serie di sistemi d’arma ritenuti essenziali per l’iniziale resistenza delle truppe di Kiev. A pubblicarla l’attuale vice ministro degli Esteri ucraino, Andrij Melnyk.

Tra le armi richieste, oltre a pezzi di artiglieria, missili antiaerei e, curiosamente, sottomarini, figurano i carri armati, gli stessi Leopard sui cui oggi si incentra il dibattito politico sugli aiuti militari. A seguito della richiesta, la Germania inviò immediatamente, seguendo gli altri alleati, missili terra-aria portatili (i cosiddetti Manpad) di fabbricazione sovietica, gli Strela, e americana, gli Stinger.
Il silenzio

Nonostante l’invito alla rapidità, a circa 11 mesi dall’inizio della guerra, l’Ucraina non ha ancora ricevuto carri occidentali ma solo modelli di concezione sovietica come i T-72 già in dotazione agli eserciti ucraino e russo.
Mondo
Nuove armi per l’Ucraina, ma ancora niente carri armati

Al contrario, le armi anticarro, in particolare i Javelin americani, hanno costituito la spina dorsale della resistenza nelle prime fasi del conflitto. Sul campo di battaglia, i Javelin, missili a spalla precisi ed estremamente efficaci, hanno arrestato le colonne di carri russi diretti verso Kiev e altre città ucraine. I Javelin sono diventati l’icona del primo “no” ucraino all’avanzata dell’invasore, tanto da entrare nell’iconografia pop come i soggetti privilegiati di adesivi e gadget pro-Ucraina.
Fatti
Biden visita la fabbrica di Javelin della Lockheed Martin
Luca Sebastiani

Le immagini dei carri russi distrutti dai missili o impantanati hanno fatto pensare alla fine del carro armato come arma di punta degli eserciti convenzionali: troppo pesanti, troppo lenti, assetati di un carburante che la fallace logistica russa fatica a fornire.
Il ritorno del carro armato

Eppure, con il mutato contesto bellico e con una guerra sempre più d’attrito tra i due eserciti europei, il carro armato è tornato di moda, rimodulando il dibattito politico occidentale sugli armamenti e ritornando nelle liste dei desideri di Zelensky e generali.

Già ad aprile 2022 Zelensky aveva reiterato la richiesta di «armi pesanti» in un video diffuso su Twitter in cui, citando i massacri di Mariupol, Bucha, Kramatorsk, il presidente dice: «la Russia può essere fermata solo con la forza delle armi».

La Repubblica Ceca si fa trovare pronta, diventando così il primo stato della Nato a inviare carri sovietici T-72 a Kiev. Seguiranno a breve altri stati membri, su tutti gli Stati Uniti.

Contestualmente, il ceo della Rheinmetall, Armin Papperger, assicura che l’azienda è pronta a produrre 50 Leopard 1, il modello precedente al più moderno 2, da inviare a Kiev nel breve periodo. Immediata la risposta negativa dell’ex ministro della Difesa Christine Lambrecht, recentemente dimessasi in seguito ai dubbi sollevati sulla compatibilità con il suo ruolo.
Deutsche Vita
Dopo le dimissioni di Lambrecht, dal suo successore dipende il destino di Scholz
Lisa Di Giuseppe

A settembre, il leader della coalizione d’opposizione Cdu/Csu, Friedrich Merz, ha invitato i governi statunitense e tedesco a fornire i propri carri armati all’Ucraina, citando i mezzi “del momento”: gli M1 Abrams e, appunto, i Leopard 2.

In quello stesso periodo, l’European Council on Foreign Relations pubblicava un report intitolato «Leopard Plan» in cui si discuteva dell’opportunità politica e militare di inviare i moderni corazzati come aiuti militari.

È, tuttavia, a dicembre che, alla luce degli sviluppi sempre più favorevoli all’esercito di Kiev, gli Stati uniti chiedono alla Germania di provvedere all’invio dei propri Leopard 2. Alla richiesta del consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan, il consigliere diplomatico di Scholz Jens Plötner risponde invitando alla reciprocità: la Germania non sarà il primo paese Nato a fornire carri occidentali all’Ucraina.

Da quel momento in poi, l’affare Leopard 2 è diventato la priorità delle diplomazie europee e nordamericane. A gennaio, Francia e Regno Unito hanno aperto all’invio dei rispettivi carri armati, i Leclerc e i Challenger 2. Rishi Sunak, primo ministro britannico, ha ripetuto più volte l’offerta, suggerendo di poter lasciar partire 14 Challenger nel giro di poco.

Evidente lo scopo delle promesse francesi e britanniche: mettere pressione al Scholz affinché si senta obbligato a inviare i sospirati Leopard 2. Berlino risponde legando il proprio consenso all’invio degli M1 Abrams da parte degli Stati uniti.

Il carro tedesco è, però, preferito alle alternative americane, inglesi e francesi per diversi motivi. Rispetto all’Ambrams, è meno complesso, più facile da mantenere e da riparare. Gode, inoltre, del vantaggio numerico sui concorrenti francesi e britannici in quanto è parte degli arsenali di ben 13 paesi Nato con chiari vantaggi in termini di mezzi e ricambi disponibili. Il Leopard 2 è, infine, universalmente considerato un mezzo dal grande potenziale bellico, grazie al grado di avanzamento delle tecnologie impiegate e al bilanciamento tra corazzatura, mobilità e armamenti.

Un carro per il morale

Se a marzo 2022 la Germania ha potuto glissare sulla voce «carri armati», oggi il Leopard 2 è oggetto delle pressioni polacche (e non solo) e dello “scholzing” prolungato di Berlino. I tedeschi temono i costi dell’invio dei carri. Da un lato, quelli tecnici: quanto costerebbe e quanto richiederebbe ripristinare l’inventario dei corazzati del Bundeswehr? Dall’altro quelli politici: quali conseguenze per la Germania e quale impatto sulla possibilità di un’escalation del conflitto?

I dubbi sorgono anche sull’effettivo utilizzo dei Leopard 2 sul campo di battaglia. Infatti, il rinvio alla primavera della controffensiva e le memorie dei relitti dei mezzi russi fanno dubitare dell’utilità delle decine di carri che i possessori europei invierebbero previo consenso tedesco. Zelensky risponde sulla tv tedesca Ard: «10, 20, 50 carri armati non risolvono il problema, ma motivano i nostri soldati a combattere per i propri valori, perché dimostrano che il mondo intero è con te».

Il Leopard 2 diventa così soggetto attivo del dibattito politico: l’impatto tattico è secondario rispetto al significato simbolico che la cessione di questi mezzi avrebbe. In effetti, il carro, che abbia fatto il suo tempo o meno, rimane un segno indiscutibile di forza militare, specie se fiore all’occhiello della proverbialmente nota industria tecnologica tedesca.

Tutta la storia dei Leopard 2 all’Ucraina, dall’inizio
 
Per poi farci cosa? Reverse engineering? e poi? dopo quanto tempo pensano di mettere in produzione, testare ed infine produrre per mandare al fronte?

Il reverse engineering è "una buona cosa", ma solitamente su roba complessa richiede i "suoi" tempi.
ma figurati ,e' per invogliare , lo immagini l'entusiasmo del buryato che se frigge un leopard si mette a posto per la vita (se torna) ?
tanto combattere e rischiare lo devono fare , meglio se riescono a sistemarsi ,per loro quelle sono cifre .
 
ma come li portano in Ucraina sti carri armati?
saranno anche ben visibili
russi non potrebbero farli saltare appena dentro il confine?
chiedo ai più esperti :o
 
credo che li scheduleranno come convogli umanitari del ministero degli esteri tedesco:cool:
 
ma come li portano in Ucraina sti carri armati?
saranno anche ben visibili
russi non potrebbero farli saltare appena dentro il confine?
chiedo ai più esperti :o
no ,il gioco non vale la candela se li portano in piccoli lotti (gioco= rischio di perdere un aeromobile) ,tanto se li distribuiscono su mille km di fronte non sono niente ,se invece li ammassano per una offensiva ,allora i russi possono mettere in conto di perdere qualche aereo per farli fuori .
n.b non sono un esperto ,sono mie sensazioni
 
be senzadubbiamente il logo verrebbe concesso gratis vista la vicinanza dell'ente morale con ucraina poverina
 
ma come li portano in Ucraina sti carri armati?
saranno anche ben visibili
russi non potrebbero farli saltare appena dentro il confine?
chiedo ai più esperti :o
Questo e' un altro mistero di questa strana guerra....ti invado ma lascio i collegamenti con le frontiere ove oltre far passare robe piccole imboscate in mezzo ai pannolini o al latte in polvere, pure ste robe su treni e camion... :D .

1 linea ferroviaria nel Donbass,vabbe' quella mi serve e ben 4 linee nel resto dell'Ucraina ove viaggia di tutto...

dice, e la bombardano e la ripristinano...ed io te la ribombardo possibilmente con il treno ed i camion pieni e quando le stai ricostruendo, anzi te le bombardo proprio per in lungo la ferrovia e le strade e non di traverso.....mistero... :D
 
L'aeronautica russa non opera come quella occidentale.
Ma qualche guastatore sul posto con l'esplosivo non credo che gli manchi...comunque oltre che i binari, centrare le stazioni non mi sembra una roba difficilissima....certo se pensiamo che e' da poco che bombarda infrastrutture e non dall'inizio e le vie di collegamento restano intonse, io non me lo spiego...

mi sembrava fosse l'abc dell'allegro invasore.... :D
 
Ma qualche guastatore sul posto con l'esplosivo non credo che gli manchi...comunque oltre che i binari, centrare le stazioni non mi sembra una roba difficilissima....certo se pensiamo che e' da poco che bombarda infrastrutture e non dall'inizio e le vie di collegamento restano intonse, io non me lo spiego...

mi sembrava fosse l'abc dell'allegro invasore.... :D
una volta si diceva che per sabotare dei carri armati bastava mettere dello zucchero nel serbatoio
:o
 
I russi sembrano invincibili a sentire i propagandisti del cremlino.... dopo un anno stano ancora dietro a Bakhmut contro degli scappati di casa; poi al primo schioppo tutti in rotta e ritirata :asd: :tapiro:
Tutto questo casino di morti da una parte e dall'altra per che cosa?? Un filo di territorio che i russi nemmeno controllano tutto....
Che disastro.
 
Ultima modifica:
Tutto questo casino di morti da una parte e dall'altra per che cosa?? Un filo di territorio che i russi nemmeno controllano tutto....
Che disastro, che figuraccia.......
:rolleyes:
Troppo semplice cosi', se invece studi il concetto di "Estero Vicino" per i russi o la dottrina Monroe per gli americani capisci meglio perche' certe zone di rispetto non vanno sconfinate, altrimenti la reazione e' incorporata e gli americani lo conoscono il concetto ma confidavano nell'abbozzo dei russi come alla caduta dell'URSS...
 
Troppo semplice cosi', se invece studi il concetto di "Estero Vicino" per i russi o la dottrina Monroe per gli americani capisci meglio perche' certe zone di rispetto non vanno sconfinate, altrimenti la reazione e' incorporata e gli americani lo sapevano...
In ogni caso i russi dopo un anno non hanno ancora combinato nulla di grandioso......anzi......:eek:
 
Indietro