Rispondo anche, molto in ritardo, ma avevo un po' accantonato ingiustamente questo 3d.
- nella mia città, sicuramente la seconda che hai detto
- anche questa credo che qui da me non sia praticabile.
Ciao grazie di aver risposto.
Sul punto 1), nel frattempo ho fatto un po' di ricerche e ho trovato questo:
Che cosa accade rispetto al canone se la parte conduttrice domanda giudizialmente la trasformazione di un contratto di locazione transitoria in uno così detto 4+4?
Secondo la Corte di Cassazione, che si è stata chiamata ad esprimersi sulla questione, "tale schema comporta che il canone possa essere liberamente determinato ragione per cui non può ritenersi nulla la pattuizione relativa al canone contenuto nel contratto; mentre deve ritenersi nulla quella relativa alla durata, per la quale la legge del 1998 prevede che il contratto abbia durata di quattro anni più quattro" (Cass. 30 luglio 2015, n. 16191).
Come dire: cambia la durata ma non l'ammontare del canone se questo era stato determinato liberamente dalle parti.
Fonte: Locazione, il contratto transitorio invalido si trasforma in un contratto 4+4
Dubito possano esserci differenze a livello di città, in quanto la disciplina che regola i contratti di affitto è nazionale.
Sul punto 2), è chiaramente non "ortodossa" ma credo sia gestibile (d'altronde, si hanno 30 giorni di tempo per registrare il contratto d'affitto all'AdE, giusto? pertanto, in quel lasso di tempo, si potrebbe fare in modo di ricevere la disdetta come da accordi).
Mi è venuta in mente un'altra modalità: stipulare un normale contratto 4+4 con un canone molto elevato (supponiamo, il doppio del prezzo che si sarebbe accordato), salvo prevedere una clausola in cui il canone è scontato del 50% (tornando quindi al prezzo di partenza) per X mesi iniziali (corrispondenti alla vera durata desiderata della locazione). In tal modo, sarebbe l'inquilino stesso ad avere tutto l'interesse a dare disdetta prima del passaggio a "canone pieno". Opinioni sulla fattibilità di questa opzione?