i marò tornano a casa

guarda che anche qui li aspeterebbe un processo.
Ma devono tornare, o pagherebbero loro gli 800 mila euro? E l'incidente diplomatico chi lo pagherebbe?

be' ma se sono estranei ai fatti un processo qui da noi li vedrebbe prosciolti alla grande. per i dane' io li farei sputare fuori a:1) la compagnia proprietaria della nave ,2) verificata che la posizione dei soldati sulla nave non e' prevista dalle normative attuali ,nel caso ,agli ufficiali sup./e ai politici che hanno permesso che si creasse questa situazione.
 
be' ma se sono estranei ai fatti un processo qui da noi li vedrebbe prosciolti alla grande. per i dane' io li farei sputare fuori a:1) la compagnia proprietaria della nave ,2) verificata che la posizione dei soldati sulla nave non e' prevista dalle normative attuali ,nel caso ,agli ufficiali sup./e ai politici che hanno permesso che si creasse questa situazione.

se sono estranei ai fatti lo dovrà ecentualmente stabilire il processo.

No, la compagnia proprietaria della nave non sarebbe responsabile del danno erariale se non dovessero tornare.

Come sarebbe che "la posizione dei soldati sulla nave non è prevista dalla normativa"? Che poszione avrebbero dovuto avere sulla nave secondo la normativa? O intendi che la loro presenza sulla nave era contro la la legge?
 
alcuni ex militari non la vedono così:

"sono contento e felice che max e salvo possano finalmente riabbracciare i propri cari e ancora calpestare il patrio suolo. Non mi piace affatto la condizione e la atipicità della concessione della libertà provvisoria o temporanea. Parlare di licenza mi sa tanto di fesseria, di una impropria collocazione della fruizione della libertà. Come affermato da una illustre docente di diritto internazionale, intervistata oggi su Skipe TG24, i nostri militari sono della Marina Militare Italiana e trovandosi all'estero in missione rappresentano lo Stato italiano, il quale è responsabile di tutto ciò che possa accadere in acque internazionali nella esecuzione di precisi ordini di servizio. Ora a prescindere che il diritto internazionale nel caso di specie stabilisca che la giurisdizione sia italiana, l'autorità giudiziaria indiana ha concesso ai nostri rappresentanti dello Stato di tornare in patria per due settimane ha voluto dimostrare la sua egemonia nei confronti dell'Italia. Ciò è inaccettabile. Quelli che dicono che abbiamo riguadagnato credibilità nel mondo a seguito del lavoro diplomatico sin ora svolto dai nostri governanti e assolutamente falso. E', altresì, stomachevole sentire il Capo dello Stato quando afferma che i nostri marò torneranno in India fiduciosi che la Suprema Corte emetta una sentenza favorevole, come se il fatto non fosse suo ma dei due militari. Lui dovrebbe andare in India a farsi giudicare perché lui è il responsabile indiretto di quanto accaduto. La licenza viene concessa ai militari in servizio e la da l'autorità militare da cui si dipende non da uno Stato estero, Parlare di licenza è mettere alla berlina l'Italia in maniera infantile"

sono completamente d'accordo che sia Napolitano, Capo supremo delle ns. FFAA, a sostituire i due Marò nel processo in India, insieme all'armatore della nave che ha dato l'ordine di dirigersi nel porto indiano, invece di prendere il largo. La valenza delle prove in mano agli indiani sono inversamente proporzionali al risarcimento pagato alle famiglie dei pescatori ed alla cauzione sottoscritta per 800.000 €.
 
egemonia dell'india? Ma cos'è una scherzo?
 
be' ma se sono estranei ai fatti un processo qui da noi li vedrebbe prosciolti alla grande. per i dane' io li farei sputare fuori a:1) la compagnia proprietaria della nave ,2) verificata che la posizione dei soldati sulla nave non e' prevista dalle normative attuali ,nel caso ,agli ufficiali sup./e ai politici che hanno permesso che si creasse questa situazione.

il punto 2 si incrocia con il punto 1. Se la presenza dei militari è stata richiesta dall'armatore, lui avrebbe dovuto seguire i "consigli" operativi dei militari, e il modus operandi è responsabilità del comandante della nave.
 
se sono estranei ai fatti lo dovrà ecentualmente stabilire il processo.
appunto, se innocenti prosciolti alla grande

No, la compagnia proprietaria della nave non sarebbe responsabile del danno erariale se non dovessero tornare.

la direttiva al capitano di andare in porto l'ha data la compagnia,rendendosi resposabile di cio' che ne e' seguito.

Come sarebbe che "la posizione dei soldati sulla nave non è prevista dalla normativa"? Che poszione avrebbero dovuto avere sulla nave secondo la normativa? O intendi che la loro presenza sulla nave era contro la la legge?

non lo so ,per questo dico - nel caso-
 
non lo so ,per questo dico - nel caso-

appunto, se innocenti prosciolti alla grande
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la direttiva al capitano di andare in porto l'ha data la compagnia,rendendosi resposabile di cio' che ne e' seguito.

se la legge non lo avesse consentito non sarebbero stati lì.

Certo, se prosciolti.

La compagnia non è responsabile del loro eventuale mancato ritorno, e subito dopo i fatti ha deciso di aderire alle richeste dell'autorità di un paese amico.
 
se la legge non lo avesse consentito non sarebbero stati lì.
magari fosse sempre cosi' lineare.

Certo, se prosciolti.
ovvio
La compagnia non è responsabile del loro eventuale mancato ritorno, e subito dopo i fatti ha deciso di aderire alle richeste dell'autorità di un paese amico.

se i maro' erano sulla nave in forza di una legislazione all'uopo, la compagnia sicuramente non poteva decidere di consegnare nave e personale non<<suo>> senza autorizzazione.paese amico o no. diciamo che la compagnia usa porti indiani e non voleva grane per il futuro.
questo e' un pasticcio all'italiana e a pagare e' sempre pantalone.
 
se i maro' erano sulla nave in forza di una legislazione all'uopo, la compagnia sicuramente non poteva decidere di consegnare nave e personale non<<suo>> senza autorizzazione.paese amico o no. diciamo che la compagnia usa porti indiani e non voleva grane per il futuro.
questo e' un pasticcio all'italiana e a pagare e' sempre pantalone.

e questa "sicurezza" da cosa ti è data? Dalla conoscenza della legge? Se la risposta a questa domanda fosse affermativa ti dispiacerebbe dirmi cosa dice la legge precisamente?

Se la legge avesse obbligato la compagnia a comportamenti diversi quest'ultima sarebbe oggetto di procedimenti giudiziari e richieste di danni, ti risulta che ci sia anche una sola di queste cose?
 
qualcuno del ns governo di conigli che gli fa un pernacchione si troverà?
 
cmq è un articolo del 2015... e dal 2015 non si trova
 
non avevo guardato la data
 
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