I Pensieri Che Ostacolano Il Successo in Borsa

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

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La logica è spesso ostacolata dai pensieri e così le azioni di trading, che limitano o impediscono il successo in borsa.

Tutti sappiamo che bisogna entrare in trend, tagliare le perdite e lasciar correre i profitti.

Ma allora perché i milionari si contano sulla punta di una limitato servizio di forchette?
 
La logica è spesso ostacolata dai pensieri e così le azioni di trading, che limitano o impediscono il successo in borsa.

Tutti sappiamo che bisogna entrare in trend, tagliare le perdite e lasciar correre i profitti.

Ma allora perché i milionari si contano sulla punta di una limitato servizio di forchette?

Ma son discorsi che non han molto senso,è un illusione pensare che siano i pensieri che ostacolano la logica e che sia possibile capire dove va il prezzo solo guardando il grafico,non c'è logica in un qualcosa che non è prevedibile nella maggior parte delle situazioni.

Se te tagli le perdite queste si accumulano e lavori per recuperarle,se la lasci correre i profitti stai certo che a un certo punto il trend si inverte e ti rimangia tutto il guadagno,l'unica cosa che ha senso è fare tanti backtest in modo da avere la statistica dalla tua parte e sapere spannometricamente dove un certo trend inizia e dove finisce,non vi sono garanzie ma su un numero alto di configurazioni e di trade prevarranno i profitti sulle perdite.C'è poi da dire un'altra cosa,non tutti i mercati sono uguali,più un mercato ha inversioni frequenti di trend ovvero volatilità alta,più è facile perder soldi,questo è il motivo per cui scegliendo mercati direzionali ,a bassa volatilità e su timeframe alti (giorno,settimana o mese) guadagnare diventa più facile.
 
molto spesso si perde per presunzione.
da tutto quello che ho letto e appreso negli anni ho visto che il
day-trading e lo scalping sono più difficili del trading multiday e
ci sono le statistiche in proposito, il dax è l'indice più difficile,
col forex si fanno meno soldi di tutti i mercati mentre con le azioni
si fanno più soldi di tutti gli altri mercati, bene, un sacco di gente
inizia con lo scalping, col dax e con il forex invece di provare a fare
azionario multiday .
 
Ma son discorsi che non han molto senso,è un illusione pensare che siano i pensieri che ostacolano la logica e che sia possibile capire dove va il prezzo solo guardando il grafico,non c'è logica in un qualcosa che non è prevedibile nella maggior parte delle situazioni.

Se te tagli le perdite queste si accumulano e lavori per recuperarle,se la lasci correre i profitti stai certo che a un certo punto il trend si inverte e ti rimangia tutto il guadagno,l'unica cosa che ha senso è fare tanti backtest in modo da avere la statistica dalla tua parte e sapere spannometricamente dove un certo trend inizia e dove finisce,non vi sono garanzie ma su un numero alto di configurazioni e di trade prevarranno i profitti sulle perdite.C'è poi da dire un'altra cosa,non tutti i mercati sono uguali,più un mercato ha inversioni frequenti di trend ovvero volatilità alta,più è facile perder soldi,questo è il motivo per cui scegliendo mercati direzionali ,a bassa volatilità e su timeframe alti (giorno,settimana o mese) guadagnare diventa più facile.

Con la vendita di opzioni otm o montando dei vertical spread, si semplifica la faccenda a mio avviso.
Però i guadagni sono quelli che sono
 
molto spesso si perde per presunzione.
da tutto quello che ho letto e appreso negli anni ho visto che il
day-trading e lo scalping sono più difficili del trading multiday e
ci sono le statistiche in proposito, il dax è l'indice più difficile,
col forex si fanno meno soldi di tutti i mercati mentre con le azioni
si fanno più soldi di tutti gli altri mercati, bene, un sacco di gente
inizia con lo scalping, col dax e con il forex invece di provare a fare
azionario multiday .

Effettivamente io operai per anni in trading multiday, son poi passato all'intraday e al forex credendo che bene o male fosse la stessa cosa ma invece notai subito che la differenza in termini di difficoltà era abissale.In intraday un'infinità di falsi segnali,volatilità spesso ingestibile e andamenti a volte erratici,decisamente da sconsigliare se si vuole guadagnar qualcosa.
 
purtroppo è proprio la dinamica delle barre che in intraday è
diversa, anche io all'inizio pensavo che quello che funzionava sui grafici giornalieri bastava replicarlo a scansione ridotta in intraday
e più o meno doveva essere la stessa cosa ma le barre giornaliere o settimanali sono più omogenee come range, in intraday ci sono periodi ''morti'' con barrette piccole e insignificanti poi esplosioni improvvise
con barre a volatilità parecchie volte superiore rispetto ai periodi piatti e questo sballa ogni indicatore e ogni strategia .
 
purtroppo è proprio la dinamica delle barre che in intraday è
diversa, anche io all'inizio pensavo che quello che funzionava sui grafici giornalieri bastava replicarlo a scansione ridotta in intraday
e più o meno doveva essere la stessa cosa ma le barre giornaliere o settimanali sono più omogenee come range, in intraday ci sono periodi ''morti'' con barrette piccole e insignificanti poi esplosioni improvvise
con barre a volatilità parecchie volte superiore rispetto ai periodi piatti e questo sballa ogni indicatore e ogni strategia .

Il problema dell'intraday è che i trend il più delle volte durano poco, ci son troppe inversioni e non c'è un metodo affidabile per capire quando inverte un certo trend o quando ne inizia uno nuovo...ho visto che molti che si definiscono profittevoli usano il book, da quella che è la mia esperienza a me funzionano trading system basati su statistica (distanza da media,ipercomprati etc.) tutti gli altri metodi analisi tecnica/grafica,indicatori/oscillatori sono fallimentari e troppo aleatori per poter guadagnare sul lungo periodo.Anzi non comprendo nemmeno il motivo per cui vengano così tanto insegnati e pubblicizzati se la loro affidabilità è così bassa.
 
La logica è spesso ostacolata dai pensieri e così le azioni di trading, che limitano o impediscono il successo in borsa.

Tutti sappiamo che bisogna entrare in trend, tagliare le perdite e lasciar correre i profitti.

Ma allora perché i milionari si contano sulla punta di una limitato servizio di forchette?

Provo a dire la mia........perchè l'utente non è sicuro, e ha ancora dubbi enormi sul suo procedere, non avesse non ci penserebbe un istante ad operare, tutto qui il problema della famosa psicologia del trading, per la quale sono state spese milioni di litri d'inchiostro a spiegarlo.
 
Effettivamente io operai per anni in trading multiday, son poi passato all'intraday e al forex credendo che bene o male fosse la stessa cosa ma invece notai subito che la differenza in termini di difficoltà era abissale.In intraday un'infinità di falsi segnali,volatilità spesso ingestibile e andamenti a volte erratici,decisamente da sconsigliare se si vuole guadagnar qualcosa.

Perfetto !..giustissimo.
 
Il problema dell'intraday è che i trend il più delle volte durano poco, ci son troppe inversioni e non c'è un metodo affidabile per capire quando inverte un certo trend o quando ne inizia uno nuovo...ho visto che molti che si definiscono profittevoli usano il book, da quella che è la mia esperienza a me funzionano trading system basati su statistica (distanza da media,ipercomprati etc.) tutti gli altri metodi analisi tecnica/grafica,indicatori/oscillatori sono fallimentari e troppo aleatori per poter guadagnare sul lungo periodo.Anzi non comprendo nemmeno il motivo per cui vengano così tanto insegnati e pubblicizzati se la loro affidabilità è così bassa.

faccio il criptico......l'acqua si misura per litri, il pane per Kg., la distanza per metri, e il mercato ?, questa tematica in altri 3D è stata bollata come una scemenza, mi aspetto lo stesso qui.
 
faccio il criptico......l'acqua si misura per litri, il pane per Kg., la distanza per metri, e il mercato ?, questa tematica in altri 3D è stata bollata come una scemenza, mi aspetto lo stesso qui.

Non ho ben capito il discorso,ma comunque tutto sta a trovare un metodo che sia affidabile ossia un metodo in cui le eccezioni a tale metodo/segnale sono una netta minoranza.
Se si usa un metodo che ha troppe eccezioni tipo l'analisi grafica ci si ritroverà,quando il segnale è giusto a dover recuperare le perdite di tutte quelle volte che ha dato un falso segnale,sembra banale ma più sbagli si fa più diventa difficile anche solo andare in pari perchè oltre ad aver accumulato la perdita dovuta al fatto che il trend ti è andato contro dovrai pagare la commissione di quando ti sei sbagliato più un'altra commissione per il nuovo ordine.

Meno eseguiti si fanno e meglio è cosa che si verifica ad esempio allungando i timeframe,facendo questo anche la percentuale di falsi segnali è minore,con timeframe però troppo lunghi (giorni,settimane o mesi) va però un po' a farsi benedire la convenienza del fare trading rispetto a un approccio di tipo investimento ovvero comprare e conservare l'asset.

In linea generale far trading nel breve conviene solo se si ha una strategia molto buona per le mani con alti win rate,guadagno per trade vinto sufficientemente lungo e drawdown bassi in genere non superiori al 5/10%.
 
Ultima modifica:
Mi dispiace non riesco a sintetizzare una migliore risposta:


«Studia prima la scienza e poi seguita la pratica nata da essa scienza.
Quelli che s'innamorano della pratica senza scienza,
sono come i nocchieri che entrano nella nave senza timone o bussola.»

Non c'è nulla di scientifico in queste cose,è un grave errore e denota poca esperienza credere che basti studiare per migliorare le performance.Chi ha anni e studio alle spalle in questo campo sa che gli andamenti non sono prevedibili,l'unico approccio utile è quello statistico che è l'unico che infatti mi ha dato risultati stabili nel tempo,trading system profittevoli e con bassi drawdown.

Tutto il resto è da buttar nel bidone,perdita di tempo.
 
Non c'è nulla di scientifico in queste cose,è un grave errore e denota poca esperienza credere che basti studiare per migliorare le performance.Chi ha anni e studio alle spalle in questo campo sa che gli andamenti non sono prevedibili,l'unico approccio utile è quello statistico che è l'unico che infatti mi ha dato risultati stabili nel tempo,trading system profittevoli e con bassi drawdown.

Tutto il resto è da buttar nel bidone,perdita di tempo.

Hai dato del cre.t.i.no e fanfarone a Leonardo da Vinci....ciao.
 
Non c'è nulla di scientifico in queste cose,è un grave errore e denota poca esperienza credere che basti studiare per migliorare le performance.Chi ha anni e studio alle spalle in questo campo sa che gli andamenti non sono prevedibili,l'unico approccio utile è quello statistico che è l'unico che infatti mi ha dato risultati stabili nel tempo,trading system profittevoli e con bassi drawdown.

Tutto il resto è da buttar nel bidone,perdita di tempo.

giusto, se contassero le cose difficili, altamente scientifiche,quei fondi che investono un mucchio di soldi per avere i migliori
cervelli mondiali in fisica, matematica statistica ecc., dovrebbero avere dei rendimenti elevati e costanti, noi affideremo felici e contenti i nostri soldi a loro che ci metterebbero sul conto corrente almeno un 20% di guadagno ogni anno senza troppi scossoni e patemi d'animo.
purtroppo non è così .
 
la mia passione per la finanza nasce circa 36 anni fa, avevo 16 anni. a quei tempi si leggeva il sole e disegnavo i grafici sulla carta millimetrata dopo aver letto alcuni testi (i primi in italia) di analisi tecnica. quello del trading era un mondo affascinante che cresceva di pari passo con la tecnologia. ai tempi usavo metastock ed avevo un fornitore dati (tutto end of day).
con il tempo e con l'avvento di internet e la possibilità di operare intraday, mi resi conto che era impossibile prevedere il trend di mercato, qualsiasi range di dati si utilizzasse.
L'unica possibilità di rendere il trading profittevole (almeno sulla carta) la individuai in quello che definisco trading "meccanico" che consiste nell'applicare una strategia (trend following) basata su algoritmi semplici o complessi che permettesse di realizzare un rapporto di operazioni profit/loss possibilmente > 50%, con gain per le singole operazioni profit > delle singole loss.
facile a dirlo, difficile a farlo.
alla base di questo concetto ho individuato elementi tecnici indispensabili e pertanto opero su mercati estremamente liquidi (prediligo futures mini es piuttosto che mini nq), broker con basse commissioni (no italia), fornitori dati di qualità (attualmente uso rithmic) ed una piattaforma stabile, performante e possibilmente che ti dia la possibilità di programmare le strategie.
a mio avviso questo è il minimo per affacciarsi sul mercato del trading intraday affinchè le strategie (se corrette) possano portare risultati. ma non basta!!!!

passando ai sistemi di trading, ho sperimentato che ci sono due regole basilari:
1) puoi entrare sul mercato anche lanciando la monetina ma la differenza la fa sempre la gestione dell'uscita dalla posizione
2) puoi fare anche 9 operazioni in perdita se la con la 10 recuperi tutto e porti a casa un buon gain

in base a queste due regole ho sviluppato vari sistemi di trading (la programmazione rimane comunque un mio limite) piu' o meno profittevoli, testandoli sia in demo che in real, anche perdendo $.
la continua verifica del comportamento dei sistemi nelle varie situazioni di mercato mi ha portato a perfezionarli atterrando su un sistema che sto usando attualmente che si basa su concetti ripresi dall'indicatore supertrend.
il sistema funziona bene su range dati non inferiore ad un minuto ma rimane fondamentale il timing di uscita che non sono ancora riuscito a perfezionare al meglio.
ottimo il timing di entrata con pochi falsi segnali, buona la gestione dei falsi segnali (non numerosi) con stop loss dinamici che permettono perdite contenute entro 1/2 punti, da migliorare la gestione del timing di uscita.
per il mio tipo di operatività, limitata ai ritagli di tempo, avrei bisogno di un sistema che mi permettesse di accendere il pc e decidere all'istante se andare long o short e quindi un sistema che lavori su un range dati da 1 a 10 secondi. purtroppo non sono riuscito a tarare nulla che funzioni su questi range, anzi tutti i test fatti su questi range mi hanno fatto perdere $ nonostante sulla carta alcuni sistemi sembravano funzionare. il tempo intercorrente tra la decisione di cliccare e l'effettivo inserimento dell'ordine a sistema, spesso vanifica anche operazioni potenzialmente in utile.
con il sistema tarato a 1 minuto, spesso capita di accendere il pc ed attendere anche 2 ore prima che si generi un segnale, magari proprio quando devo fare altro.
 

Allegati

  • Schermata 2022-08-28 alle 16.07.24.pdf
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giusto, se contassero le cose difficili, altamente scientifiche,quei fondi che investono un mucchio di soldi per avere i migliori
cervelli mondiali in fisica, matematica statistica ecc., dovrebbero avere dei rendimenti elevati e costanti, noi affideremo felici e contenti i nostri soldi a loro che ci metterebbero sul conto corrente almeno un 20% di guadagno ogni anno senza troppi scossoni e patemi d'animo.
purtroppo non è così .

OK!:clap:
 
giusto, se contassero le cose difficili, altamente scientifiche,quei fondi che investono un mucchio di soldi per avere i migliori
cervelli mondiali in fisica, matematica statistica ecc., dovrebbero avere dei rendimenti elevati e costanti, noi affideremo felici e contenti i nostri soldi a loro che ci metterebbero sul conto corrente almeno un 20% di guadagno ogni anno senza troppi scossoni e patemi d'animo.
purtroppo non è così .

Per quello dico che è una perdita di tempo...:D
Non è questione di fare le cose difficili,facili avere i migliori cervelli e risorse,il problema è che un mercato finanziario è per sua natura caotico e non prevedibile con un magine di affidabilità tale da consentire di guadagnare in modo costante rischiando poco.Questo non vuol dire che sia un'attività che non possa essere modellizzata e non si possa guadagnare,ma semplicemente che i margini di incertezza son troppo alti,ogni segnale anche il più affidabile,ha sempre un segnale opposto che lo invalida e che ti fa perder soldi quindi non potrai mai escogitare un metodo che ti consenta di guadagnare sempre con un margine di errore basso.Se gli stessi fondi hanno anni in cui perdono facendo trading qualcosa vorrà pur dire.

Ne consegue che i guadagni che può dare questa attività sono sproporzionati rispetto allo sforzo necessario per raggiungerli,senza poi considerare tutte le ansie che l'imprevedibilità degli andamenti comporta.Da anni in attività di trading posso dire che è un'attività che può avere un senso se fatta professionalmente gestendo soldi di altri oppure come dipendente a stipendio,da privato può avere un senso per abbassare la volatilità rispetto ad un investimento passivo magari anche battendo il mercato (difficile eh) grazie all'uso della leva,ma farla con l'intendo di decuplicare denaro è illusorio e solo una perdita di tempo e spesso di soldi.
 
la mia passione per la finanza nasce circa 36 anni fa, avevo 16 anni. a quei tempi si leggeva il sole e disegnavo i grafici sulla carta millimetrata dopo aver letto alcuni testi (i primi in italia) di analisi tecnica. quello del trading era un mondo affascinante che cresceva di pari passo con la tecnologia. ai tempi usavo metastock ed avevo un fornitore dati (tutto end of day).
con il tempo e con l'avvento di internet e la possibilità di operare intraday, mi resi conto che era impossibile prevedere il trend di mercato, qualsiasi range di dati si utilizzasse.
L'unica possibilità di rendere il trading profittevole (almeno sulla carta) la individuai in quello che definisco trading "meccanico" che consiste nell'applicare una strategia (trend following) basata su algoritmi semplici o complessi che permettesse di realizzare un rapporto di operazioni profit/loss possibilmente > 50%, con gain per le singole operazioni profit > delle singole loss.
facile a dirlo, difficile a farlo.
alla base di questo concetto ho individuato elementi tecnici indispensabili e pertanto opero su mercati estremamente liquidi (prediligo futures mini es piuttosto che mini nq), broker con basse commissioni (no italia), fornitori dati di qualità (attualmente uso rithmic) ed una piattaforma stabile, performante e possibilmente che ti dia la possibilità di programmare le strategie.
a mio avviso questo è il minimo per affacciarsi sul mercato del trading intraday affinchè le strategie (se corrette) possano portare risultati. ma non basta!!!!

passando ai sistemi di trading, ho sperimentato che ci sono due regole basilari:
1) puoi entrare sul mercato anche lanciando la monetina ma la differenza la fa sempre la gestione dell'uscita dalla posizione
2) puoi fare anche 9 operazioni in perdita se la con la 10 recuperi tutto e porti a casa un buon gain

in base a queste due regole ho sviluppato vari sistemi di trading (la programmazione rimane comunque un mio limite) piu' o meno profittevoli, testandoli sia in demo che in real, anche perdendo $.
la continua verifica del comportamento dei sistemi nelle varie situazioni di mercato mi ha portato a perfezionarli atterrando su un sistema che sto usando attualmente che si basa su concetti ripresi dall'indicatore supertrend.
il sistema funziona bene su range dati non inferiore ad un minuto ma rimane fondamentale il timing di uscita che non sono ancora riuscito a perfezionare al meglio.
ottimo il timing di entrata con pochi falsi segnali, buona la gestione dei falsi segnali (non numerosi) con stop loss dinamici che permettono perdite contenute entro 1/2 punti, da migliorare la gestione del timing di uscita.
per il mio tipo di operatività, limitata ai ritagli di tempo, avrei bisogno di un sistema che mi permettesse di accendere il pc e decidere all'istante se andare long o short e quindi un sistema che lavori su un range dati da 1 a 10 secondi. purtroppo non sono riuscito a tarare nulla che funzioni su questi range, anzi tutti i test fatti su questi range mi hanno fatto perdere $ nonostante sulla carta alcuni sistemi sembravano funzionare. il tempo intercorrente tra la decisione di cliccare e l'effettivo inserimento dell'ordine a sistema, spesso vanifica anche operazioni potenzialmente in utile.
con il sistema tarato a 1 minuto, spesso capita di accendere il pc ed attendere anche 2 ore prima che si generi un segnale, magari proprio quando devo fare altro.

Corretto,
il motivo poi per cui quasi tutte le persone perdon soldi facendo trading è perchè pensano sia possibile prevedere l'andamento con qualche metodo; l'andamento non è prevedibile,tuttavia ci sono delle situazioni che si verificano in percentuale statistica maggiori di altre (quello che appunto te menzioni come "trading meccanico") e appunto si guadagna quando trovi quella condizione per cui sul lungo periodo i gain prevalgono sui loss e la ripeti in modo meccanico/ciclico.Trovare queste condizioni rimane comunque un'attività difficile,è dura trovare un comportamento ricorrente che restista alla prova del tempo.

La gestione dell'uscita è importante comunque tanto quando l'entrata,sia l'una che l'altra condizione devono essere incluse nel codice del sistema,il numero di operazioni in perdita/vincita non sono così importanti proprio per la ragione che tu hai riportato,conta solo che la somma di tutte le perdite sia minore della somma di tutti i gain,inoltre è molto importante il modo in cui questi gain vengono realizzati,non ci devono essere salti e variazioni troppo grandi del capitale,la variazione massima negativa,il drawdown,deve essere minore possibile e dovrebbe attestarsi tra 5-10% del capitale a mercato e soprattutto devi avere una serie storica per backtest suffientemente lunga in modo che il drawdown futuro non superi mai quello di quando hai fatto la simulazione.In poche parole: il tuo sistema deve essere STABILE.

Ad ogni modo,se te hai sistemi di trading che guadagnano,il tuo sistema deve entrare a mercato in automonia quando si verifica la condizione,non è ammesso che se il sistema dà il segnale e sia poi te a dover entrare e immettere manualmente l'ordine,proprio per i motivi che hai riportato.La cosa può al liminte essere fatta con sistemi che si basano su intervalli giornalieri o settimanali,ma non su sistemi intraday;prenditi quindi un broker che supporti il trading automatico.
 
Ultima modifica:
Cioè non vi è mai successo di...

... essere PARALIZZATI e non stoppare una posizione a -25 -50 euro che dopo vi crolla a -200 e oltre? (le grandi perdite - Cigno Nero - nascono spesso da piccole perdite o addirittura da piccoli guadagni)

"sapere" che siete entrati su un minimo relativo, ma invece di tenere per PAURA che torni indietro chiudere a +100 e i giorni successivi va a +1000 (a me è successo a luglio con un long eurusd 1.0084 chiuso subito con la SCUSA che ero al mare ecc. poi rimbalzato a 1.03 in TRE GIORNI!)

"e se poi risale?"

"e se chiudo e poi vado in guadagno?"

"meglio chiudere che se scende perdo tutto"

Secondo la mia breve esperienza di trading (dal 1992/93 :)) ciò è dovuto a:

1) emotività personale ereditata dagli avi;

2) mancanza di un piano preciso o metodo di trading che preveda ogni situazione (stop loss fisso, stop profit predefinito alla seconda candela contro, ecc.)

3) avere il metodo di trading, ma anche dentro di se' una specie di "gara" tra analista-trader e giocatore d'azzardo, ognuno del quale non si fida dell'altro...

Ora scatenatevi, ma con educazione e rispetto !
 
... essere PARALIZZATI e non stoppare una posizione a -25 -50 euro che dopo vi crolla a -200 e oltre? (le grandi perdite - Cigno Nero - nascono spesso da piccole perdite o addirittura da piccoli guadagni)

"sapere" che siete entrati su un minimo relativo, ma invece di tenere per PAURA che torni indietro chiudere a +100 e i giorni successivi va a +1000 (a me è successo a luglio con un long eurusd 1.0084 chiuso subito con la SCUSA che ero al mare ecc. poi rimbalzato a 1.03 in TRE GIORNI!)

"e se poi risale?"

"e se chiudo e poi vado in guadagno?"

"meglio chiudere che se scende perdo tutto"

Secondo la mia breve esperienza di trading (dal 1992/93 :)) ciò è dovuto a:

1) emotività personale ereditata dagli avi;

2) mancanza di un piano preciso o metodo di trading che preveda ogni situazione (stop loss fisso, stop profit predefinito alla seconda candela contro, ecc.)

3) avere il metodo di trading, ma anche dentro di se' una specie di "gara" tra analista-trader e giocatore d'azzardo, ognuno del quale non si fida dell'altro...

Ora scatenatevi, ma con educazione e rispetto !

ho letto vari libri in proposito , di psicologia applicata al trading,
gli errori che hai citato fanno parte della psiche di tutti gli umani,
perciò quasi tutti perdono.
l'essere umano è progettato per cercare la felicità e rifuggire il dolore, se fa male un dente si cerca di ritardare la seduta dal dentista sperando che magari il dolore se ne va da solo, se uno ha ordinato la macchina nuova sta sempre a controllare se è arrivata perchè non vede l'ora di provarla .
lo sop-loss è come andare dal dentista, il guadagno invece non si vede l'ora di poterlo vedere sul conto corrente e alla prima oscillazione che mette ansia si chiude tutto per paura di vederlo svanire.
la borsa è contronatura , come gli sport pericolosi che vanno contro l'istinto di conservazione. nessuno nella vita normale rischierebbe di sbattere la testa, ma nei tuffi uno deve impattare l'acqua con la testa che è un movimento completamente conto l'istinto di conservazione, perciò molti non ci riusciranno mai a tuffarsi .
 
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