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Per continuare a leggere visita questo LINKLa logica è spesso ostacolata dai pensieri e così le azioni di trading, che limitano o impediscono il successo in borsa.
Tutti sappiamo che bisogna entrare in trend, tagliare le perdite e lasciar correre i profitti.
Ma allora perché i milionari si contano sulla punta di una limitato servizio di forchette?
... essere PARALIZZATI e non stoppare una posizione a -25 -50 euro che dopo vi crolla a -200 e oltre? (le grandi perdite - Cigno Nero - nascono spesso da piccole perdite o addirittura da piccoli guadagni)
"sapere" che siete entrati su un minimo relativo, ma invece di tenere per PAURA che torni indietro chiudere a +100 e i giorni successivi va a +1000 (a me è successo a luglio con un long eurusd 1.0084 chiuso subito con la SCUSA che ero al mare ecc. poi rimbalzato a 1.03 in TRE GIORNI!)
"e se poi risale?"
"e se chiudo e poi vado in guadagno?"
"meglio chiudere che se scende perdo tutto"
Secondo la mia breve esperienza di trading (dal 1992/93 ) ciò è dovuto a:
1) emotività personale ereditata dagli avi;
2) mancanza di un piano preciso o metodo di trading che preveda ogni situazione (stop loss fisso, stop profit predefinito alla seconda candela contro, ecc.)
3) avere il metodo di trading, ma anche dentro di se' una specie di "gara" tra analista-trader e giocatore d'azzardo, ognuno del quale non si fida dell'altro...
Ora scatenatevi, ma con educazione e rispetto !
ho letto vari libri in proposito , di psicologia applicata al trading,
gli errori che hai citato fanno parte della psiche di tutti gli umani,
perciò quasi tutti perdono.
l'essere umano è progettato per cercare la felicità e rifuggire il dolore, se fa male un dente si cerca di ritardare la seduta dal dentista sperando che magari il dolore se ne va da solo, se uno ha ordinato la macchina nuova sta sempre a controllare se è arrivata perchè non vede l'ora di provarla .
lo sop-loss è come andare dal dentista, il guadagno invece non si vede l'ora di poterlo vedere sul conto corrente e alla prima oscillazione che mette ansia si chiude tutto per paura di vederlo svanire.
la borsa è contronatura , come gli sport pericolosi che vanno contro l'istinto di conservazione. nessuno nella vita normale rischierebbe di sbattere la testa, ma nei tuffi uno deve impattare l'acqua con la testa che è un movimento completamente conto l'istinto di conservazione, perciò molti non ci riusciranno mai a tuffarsi .
perchè nessuno ha pazienza.
proprio adesso ho chiuso un operazione col solito errore che faccio sempre,
entrata short sul nasdaq a 12513 come da trading system che poi dovrebbe chiudersi a fine giornata alle 10 di sera, uscita a tempo.
ho visto che faceva un po di rimbalzetti come se avesse finito la corsa, guardo il russel e sembra che è arrivato sul supporto, mi innervosisco e chiudo a 12315 ovviamente adesso, pochi secondi dopo ha ripreso a scendere...
Non c'è nessun errore,così come le perdite non sono certo dovute alla psiche o alla mancanza di pazienza,
le perdite avvengono perchè la quasi totalità delle persone crede che gli andamenti in qualche modo si possano prevedere,anche a causa di una campagna martellante fatta di libri,sitiweb che inducono a credere questo.Poi ovvio c'è lo sprovveduto che entra ed esce a sentimento ma non mi riferisco a quello.
L'unico modo per guadagnare è avere una serie storica sufficientemente lunga e ogni volta che una certa configurazione si ripresenta ripeterla entrando a mercato; è quindi fondamentale avere un piano come dice scudnet al punto 2 e seguirlo in modo maniacale,a volte guadagnerai a volte no,queste perdite fanno parte del gioco e sono inevitabili (il cosiddetto drawdown).
Ma son discorsi che non han molto senso,è un illusione pensare che siano i pensieri che ostacolano la logica e che sia possibile capire dove va il prezzo solo guardando il grafico,non c'è logica in un qualcosa che non è prevedibile nella maggior parte delle situazioni.
Se te tagli le perdite queste si accumulano e lavori per recuperarle,se la lasci correre i profitti stai certo che a un certo punto il trend si inverte e ti rimangia tutto il guadagno,l'unica cosa che ha senso è fare tanti backtest in modo da avere la statistica dalla tua parte e sapere spannometricamente dove un certo trend inizia e dove finisce,non vi sono garanzie ma su un numero alto di configurazioni e di trade prevarranno i profitti sulle perdite.C'è poi da dire un'altra cosa,non tutti i mercati sono uguali,più un mercato ha inversioni frequenti di trend ovvero volatilità alta,più è facile perder soldi,questo è il motivo per cui scegliendo mercati direzionali ,a bassa volatilità e su timeframe alti (giorno,settimana o mese) guadagnare diventa più facile.
direi che la verità , secondo la mia esperienza di trader meccanico, sta tutta in ciò che scrivi...anzi mi sto pure rompendo i cogl.ioni di fare trading...tra poco la finisco (dopo 12 anni di onorata e profittevole attività) avendo appurato che comprando opportunamente quote di etf sull' s&p500 durante oppurtuni ritracciamenti avrei guiadagnato molto di più che a fare trading ( lo so perchè questa tecnica la applico da quando faccio trading cioè da più di 12 anni..la applicavo solo su una piccola parte del capitale per farmi una sorta di pensione attraverso un p.a.c. )....avrei lavorato ancora meno delle 4 ore che dedico al trading giadagnando molti di più..adesso aspetto i prossimi venturi collassi dell sp500 ed inizio a dedicarci piano piano tutto il capitale fino ad abbandonare gradualmente in maniera definitiva il trading che ormai mi è venuto a noia...peccato non aver sfruttato il collasso post inizio covid per iniziare...ma l' idea non mi era ancora venuta...ora aspetto un primo -25% dai massimi storici ( l'abbiamo sfiorato qualche settimana fa ) per entrare con la prima quota di tutto il mio capitale ed inizio il mio p.a.c. che mi condurrà negli anni ad abbandonare definitivamente l' attività di trading
se fosse semplicemente questione di una qualche configurazione o qualche serie storica o di segurie qualche regoletta scritta ci sarebbero molti piu trader profittevoli ,ma purtroppo non è cosi .........se tu dai un sitema con regole precise a 10 persone diverse, facilemte avrai 10 trade con risultati diversi tra loro in parte o totalmente.
Beh ma i trader profittevoli ci sono,il problema è che in pochi hanno le competenze e forma mentis per fare quello che andrebbe fatto.
Una parte delle persone entra ed esce a sentimento,un'altra che è la maggioranza fa studi di analisi tecnica/grafica per prevedere dove va il prezzo stando giornate,mesi,anni davanti ai grafici,ignorando il fatto che non si può prevedere con esattezza dove va il grafico,con risultati deludenti,spesso disastrosi sul lungo periodo,poi c'è una parte piccola piccola in cui ci sono io e Ciro che fa trading sistematico ovvero prendono configurazioni ricorrenti che si ripetono ciclicamente sulla base dei dati storici e le traducono in un codice che dice quando entrare e quando uscire in modo del tutto automatico, per quello che ne so io è l'unico approccio che funziona e fa guadagnare.
Dal discorso che hai fatto capisco che te ti riferisci al trading discrezionale e quello di solito è la ricetta perfetta per perder soldi e tanto tanto tempo e da cui purtroppo ci sono passato pure io.L'intero circo mediatico che ruota attorno al trading online è strutturato per far credere che quell'approccio funzioni e la quasi totalità della gente ci casca.
Gli spunti riflessivi su questisti temi sono molteplici ,inanzitutto la definizione di trading : negli anni, per quelle che sono le mie conclusini, definisco "trading" l operatività inclusa dallo scalping ,all intraday,a qualche giorno o settimana o mesi, se andiamo a fare unoperazione con ottima temporale minima di un anno o superiore ritendo si debba parlare di investing; sono due cose diverse e separate ma fattibili entrambi in concomitanza.
la questione del trading sistematico anche non è molto univoca , io per sistematico intendo un operativiatà meccanica attraverso un programma che fa tutto lui dallentrata alla gestione alluscita ecc. Io mi ritengo un trader discrezionale perche gestisco personalmente manulamente sia lentrata che la gestione che luscita; chiaramente lo faccio attraverso tecniche definite da me a tavolino al verificarsi delle condizioni stabilite metto lordine,per cui molti diefiniscono questo un trading semi discrezionale o semisitematico.
All origine di tutto ci stà l unicità del nostro cervello ,e cioè quello a cui noi siam portati o ci piace fare o abbiamo la passione di fare studiare ecc.,Non esite una o piu verità assolute nel campo degli investimenti m verosimilmente la gestione del patrimonio nella sua interezza attraverso luso di strumeti indicizzati che vanno a coprire il campo azionario ,delle materie prime ,obbligazionario e valutario e ribilanciando annulamente secondo le condizioni del marcato ,risulta essere la soluzione piu profittevole nel tempo ,soprattuto intervenedo come si diceva sopra con le quote maggioritarie di capitali nei momenti di down dei mercati. Questa è la soluzione migliore sia per esperti che per neofiti .
Qual è il problema? è il tempo ........teoricamente è tutto giusto ma difficlmente le persone (me compreso ,che sono anni nei queli sto facendo il massimo sforzo nellinvesting per necessita di posizinamento di capitale ) hanno il tempo negli anni regolare di seguire queste dinamiche e personalmente anche la voglia,come a certi annoia l intraday a me annoinao sti multiragionamenti di portafoglio su 10 o piu anni......per essendo consapevole della necessità .
La mia personale conclusione è che si riesce bene nell operatività in cui si ha la forma mentis ottimale nella quale ci si sente piu a proprio agio.
ma infatti i confini sul trading sistematico non sono di facile definizione .
io pensavo che ed seykota ,che è stato uno dei pionieri del trading automatico , faceva fare tutto ai sistemi , invece leggendo un'intervista diceva che spesso ci metteva del suo, sopratutto nelle uscite dal trade a volte non seguiva pedissequamente il sistema.
andrea unger fa tutto in automatico però secondo lui il fatto di scegliere un sistema, di decidere quando fermarlo o su quali mercati usarlo sono decisioni che prende l'essere umano, quindi anche li non tutte le scelte sono gestite dalla macchina ma c'è un fattore discrezionale che influisce sul risultato finale.
Premessa;
ho seguito i corsi gratuiti Fineco, ho letto qualche centinaio di libri in inglese sull'argomento e ho tentato , a sentimento, sull'onda emotiva dei corsi fineco di fare qualche trading discrezionale principalmente su obbligazioni e poco su azioni, perchè ritenevo che con le obbligazioni e time frame più elevati ci potesse essere guadagno.
Risultati dubbi, nel senso che non avevo un benchmark di riferimento, non tenevo una contabilita' e spesso sbagliavo ma quando lo facevo, tenevo fino a scadenza o fin quando l'incastro non tornava verde .
Mai fatto trading sistematico.
Ma avrei una curiosita' ; nella vostra esperienza di trader sistematici , ritenete che ora sareste in grado di gestire patrimoni importanti senza i classici errori cognitivi , cioè ritenete che la palestra del trading sistematico sia funzionale a diventare un buon consulente , più esperto e saggio del classico promotore finanziario ?
molto spesso si perde per presunzione.
da tutto quello che ho letto e appreso negli anni ho visto che il
day-trading e lo scalping sono più difficili del trading multiday e
ci sono le statistiche in proposito, il dax è l'indice più difficile,
col forex si fanno meno soldi di tutti i mercati mentre con le azioni
si fanno più soldi di tutti gli altri mercati, bene, un sacco di gente
inizia con lo scalping, col dax e con il forex invece di provare a fare
azionario multiday .
Da premettere che la maggior parte dei piccoli trader l'errore più grosso che fa e non programmare dove fermare le perdite, perciò ben che vada se non sei in leva spesso si rimane incastrati per lunghi periodi.
ritengo che il day- trading o scalping con stop sia il miglior modo di tradare se non usi sistemi automatici. Unico problema la psiche!!
Per lo scalping o intraday reputo il nasdaq il più liquido e più difficile da tradare.
certamente le questioni cruciali sono sempre quelle da tè evidenziate...........per quanto anche uno diciamo "scafato " nel trading si imponga regole rigide di stop loss molto spesso si tende sempre a ritenere "ricucibile" l'operazione aspettando oltre il dovuto ,oppure ancor peggio mediando magari piu volte l operazione , e negli anni ho riscontrato che la mediata è ancora piu devastante rispetto alla perdita secca; Sia lo stop loss che la mediata pssono anche essere minimamente variabili o utilizzate ma occorre avere sempre ben fermo in mente un punto fisso oltre il quale ci si dev elevare dal mercato.
Sulla questione della volatilità invece ,almeno per come ragiono operativamente in intraday, o riscontrato le maggiori difficolta con le volatilità basse o medio basse,in questi casi diventa una lotta di nervi sul trovare ingressi o movimenti inesitenti che magari dopo ore di osservazioni il cervello ti spinge ad entrare per poi inevitabilmente non muoversi(e doversi stoppare); mentre con le volatilità medio alte associate quindi spesso a movimenti netti risulta molto piu facile entrare e uscire mercato perche e è tutto molto piu evidente tecnicamente .
......Parametrizzare il nasdaq non è impossibile..lo reputo il termometro del mercato americano..imho..Per lo scalping o intraday reputo il nasdaq il più liquido e più difficile da tradare.
......Parametrizzare il nasdaq non è impossibile..lo reputo il termometro del mercato americano..imho..
Viaggiano a blocchi di 100 punti..2/300 punti di delta con vola media..dai 3/400 ed oltre vola alta..
Il problema principale con i set up standard delle solite piattaforme quando sembra buono per longarlo o shortarlo è meglio inserire ordini 20/30 a volte 50 punti distanti..quasi sempre vanno a prenderli......