I privilegi delle p. iva

Insomma è un guazzabuglio che rispecchia bene la situazione generale del nostro paese.
Non credo ci sia nulla da sanare perchè l'italia è esattamente questo in ogni sua espressione.

Un sistema fiscale e tributario è basato su tipologie di redditi definite

Sicchè abbiamo :

. redditi da lavoro, dipendente o indipendente.
. reddito da imprese
. redditi da capitale

Questa suddivisione permette politiche eque e coerenti all'interno di ogni comparto. Il reddito da lavoro è caratterizzato dalla progressività prevista dall art 53 della costituzione , stesse regole , stesse detrazioni e deduzioni.

La flat tax non nasce per far pagare meno tasse e tributi, nasce per farle pagare agli evasori , ben presenti negli autonomi. I populisti e qualunquisti non possono imbarbarire un sistema tributario già frammentato , che caso mai ha bisogno di semplificazione come previsto dalla legge delega su fisco e tributi, fermata alle soglie del parlamento da questa vecchia compagine governativa con l'abito nuovo.
 
Tra tutte le partite iva che conosco bene e tra tutti gli autonomi che conosco bene, nessuno ha mai pagato tanta Irpef e tanta INPS quanto me.
Naturalmente hanno un tenore di vita molto più elevato del mio, e si lamenteranno della bassa pensione che prendono o prenderanno.
Mi rendo conto che il mio e’ squallido qualunquismo con un pochino di invidia, purtroppo e’ la realtà italiana!
Ps, sono stato anch’io autonomo e mi lamento per bassa pensione che prendo per quegli anni….ma ho pagato poco….

Tanta irpef è un conto tanto inps un altro . Sicuramente la figura dell'autonomo povero e degno di protezione e sorta in anni recenti. L'autonomo sia esso artigiano , bottegaio , coltivatore, o libero professionista ha storicamente goduto di protezioni politiche e sindacali di categoria.

Mai però si era superato la decenza ed il saccheggio sistematico dei tributi. Si comincia nel 94 con l'inviato della provvidenza, si continua con la Lega , si prosegue con il cdx tutti insieme appassionatamente . Le lobby diventano emanazione dirette di questa area politica, senza infingimenti.

Mentre con la prima repubblica gli autonomi erano rappresentati da tutto l'arco costituzionale, con la seconda lo spostamento a dx diventa esodo.

Non conosco autonomo che non si riconosca in questa area. Quest'area gode di una continua espansione e non conosce crisi 5 milioni di autonomi di qua e 18 di la'.

Qualcuno si chiede ma che è vietato svoltare a dx , no non è vietato , fin quando ci sono libere elezioni e uno stato di diritto. Vietato è saccheggiare norme e tributi del nostro ordinamento per favorire questi o quelli.

La vera questione , dunque , è i 18 debbono reagire senza farsi irretire da storiacce come la flax tax per tutti. La flat tax per tutti prospera nel sudamerica , e non penso che gli italiani abbiano intenzioni di sudamericanizzarsi, già hanno un loro sud come esempio da cui emanciparsi.
 
Quando fate i vostri contarelli e le vostre elucubrazioni metteteci per cortesia il fatto che per i forfettari L'IVA è indetraibile:D.
Un giochino da nulla. Il 22% delle fatture fornitori, utenze e affitto ufficio sono un costo secco.
 
Certo, ci mancherebbe che potessero detrarre l’IVA….ma cosa stai dicendo, e’ un regime forfettario!
Poi fatturano senza iva in concorrenza con chi fattura con iva, concorrenza sleale.
Difatti in condominio quando possiamo affidiamo lavori a forfettari per risparmiare l’IVA che per noi come privati e’ solo un costo!
 
Quando fate i vostri contarelli e le vostre elucubrazioni metteteci per cortesia il fatto che per i forfettari L'IVA è indetraibile:D.
Un giochino da nulla. Il 22% delle fatture fornitori, utenze e affitto ufficio sono un costo secco.

Son convinto che molte partite iva, per ignoranza loro o per ignavia del consulente con bassi ricavi avrebbero convenienza ad usare la semplificata scaricando costi e previdenza complementare.

Esistono 2 partite iva le p.iva minuscole e le P.IVA. maiuscole. Lo spartiacque secondo me comincia sopra i 40 k fatturati.
 
Destinatario pubblico dell'utente franzoso che mi ha bollino di rosso.

Egregio utente sci sci.
Sai cosa significa avere un'attività? Sai cosa significa ricevere fatture passive?
Ecco:
Cerco di riassumertelo.
Io professionista, ad esempio, ricevo fatture mensili.
Da chi mi affitta i locali.
Di utenze varie (telefoni, luce).
Di altri collaboratori.
Tutte queste fatture includono L'IVA al 22%.
Questa iva che si somma all'imponibile è un costo pieno.
Non c'entra nulla con le detrazioni che il dipendente si cucca.

Per il forfettario diventa tutto un costo pieno. Compresa l'Iva. Compresa l'IVA sulla manutenzione auto che uso per lavorare.
Quindi alla fine dell'anno si paga si il 15% ma a questo 15% va sommata tutta l'Iva delle fatture ricevute e ti assicuro che se si ha un ufficio e qualche collaboratore diventa il 25%.

La discussione non è in vacca.
Semplicemente bisogna conoscere dall'interno certe dinamiche prima di sentenziare
 
Eh si proprio privilegiati...

Parlando delle p.iva medie.

- No ferie pagate
- No malattia pagata (ed anche se fosse pagata c'è il rischio di perdere i clienti)
- No CIG
- No TFR
- No congedi parentali
- No permessi per malattia figlio
- No Naspi
- No malattia covid
- No contributo datoriale al fondo pensione
- No fancazzismo, la p.iva per mangiare deve lavorare e non far finta di lavorare su excel per tirare le 18.00

Poi ci sono le partite iva privilegiate, ma queste in percentuale sono pochissime, notai, medici, igienisti dentali al 45% (al nord), ortodonzisti, farmacisti, taxisti, consulenti/avvocati a sei cifre ecc.

Io lo dico da sempre, in Italia sotto un certo reddito lordo la partita iva non bisogna aprirla. E' più la spesa e lo stress che il guadagno.
 
Ultima modifica:
Eh si proprio privilegiati...

Parlando delle p.iva medie.

- No ferie pagate
- No malattia pagata (ed anche se fosse pagata c'è il rischio di perdere i clienti)
- No CIG
- No TFR
- No congedi parentali
- No permessi per malattia figlio
- No Naspi
- No malattia covid
- No contributo datoriale al fondo pensione
- No fancazzismo, la p.iva per mangiare deve lavorare e non far finta di lavorare su excel per tirare le 18.00

Poi ci sono le partite iva privilegiate, ma queste in percentuale sono pochissime, notai, medici, igienisti dentali al 45% (al nord), ortodonzisti, farmacisti, taxisti, consulenti/avvocati a sei cifre ecc.

Io lo dico da sempre, in Italia sotto un certo reddito lordo la partita iva non bisogna aprirla. E' più la spesa e lo stress che il guadagno.

Non capisco, fino all'avvento del governo giallo verde, la flat tax era una misura per far pagare tasse e contributi, e nessuno è morto di fame.

Sbagliavano prima o sbagliano adesso ?
 
Meno male che sono un dipendente così posso pagare il 33% di tasse sulla RAL (anzichè il 15%) e non posso detrarre nulla, manco le spese dell'auto con cui faccio 100 km al giorno :o
 
Meno male che sono un dipendente così posso pagare il 33% di tasse sulla RAL (anzichè il 15%) e non posso detrarre nulla, manco le spese dell'auto con cui faccio 100 km al giorno :o

Pensa ad un forfettario
Nn detrae nulla
E tra tasse e contributi paga il 26% del fatturato
Nn dell' utile

Senza avere malattia ferie premi etc etc
 
Pensa ad un forfettario
Nn detrae nulla
E tra tasse e contributi paga il 26% del fatturato
Nn dell' utile

Senza avere malattia ferie premi etc etc

Prova a suggerirlo a Salvini. Elevato il tetto a 100 proviamo aq dedurre anche feri e malattie dalla flat tax per una questione di equità .
 
Gli autonomi e piccole attività han campato di nero per 30-40 anni.
Tutti ne conosciamo qualcuno e chissà come mai hanno 2 case extra, alcuni neanche il conto corrente.
Il POS funziona uno giorno sì e due no.
Mi sembra che in malattia ci vanno ed in ferie pure. Se uno si è aperto la P.IVA tranquilli che non è un ******. Di fame non muoiono di solito.
E lo sanno anche al governo. Per carità.
 
Finalmente viene descritta la realtà!
 
Meno male che sono un dipendente così posso pagare il 33% di tasse sulla RAL (anzichè il 15%) e non posso detrarre nulla, manco le spese dell'auto con cui faccio 100 km al giorno :o

Come no?

La detrazione lavoro dipendente serve proprio a questo. E' un importo forfettario che prende in considerazione le spese che il lavoratore sostiene per recarsi a lavoro.
 
Gli autonomi e piccole attività han campato di nero per 30-40 anni.
Tutti ne conosciamo qualcuno e chissà come mai hanno 2 case extra, alcuni neanche il conto corrente.
Il POS funziona uno giorno sì e due no.
Mi sembra che in malattia ci vanno ed in ferie pure. Se uno si è aperto la P.IVA tranquilli che non è un ******. Di fame non muoiono di solito.
E lo sanno anche al governo. Per carità.

Allora non si spiega perché:

1. I negozi italiani chiudono e il posto rimane sfitto oppure aprono stranieri (tipicamente negozi di alimentari, telefonia, internet point, e cianfrusaglie varie.

2. Se con la partita iva si fanno così tanti soldi, non si spiega perché a Milano città, capitale economica in Italia, solo il 9% dei contribuenti (90.326 contribuenti su 1.003.624) sia un soggetto con partita iva. Il resto dipendenti o pensionati. :rolleyes:

Relativamente alle persone fisiche, la ripartizione di genere mostra una prevalenza della quota maschile, pari al 61,1%. Il 47,8% delle nuove aperture è stato avviato da giovani fino a 35 anni e il 31,4% da soggetti appartenenti alla fascia dai 36 ai 50 anni. Rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno, tutte le classi di età registrano diminuzioni di aperture: dal -16,1% della classe più anziana al -9,3% della più giovane. Analizzando il Paese di nascita degli avvianti, si evidenzia che poco più del 20% delle aperture è operato da un soggetto nato all’estero. (Settembre 2022) https://www.mef.gov.it/ufficio-stampa/comunicati/2022/documenti/comunicato_0161.pdf
 
Ultima modifica:
Ma non capisco una cosa.
Se avere una p.iva è così deletereo perchè non si cerca un lavoro come dipendende privato o si fa un concorso nel pubblico o una semplice domanda come supplente nelle scuole e si preferisce invece continuare a tafazzinarsi tenendosi stretta la partita iva e lamentandosi come calimero?
Forse non tutte le p.iva sono messe male.

Già, perché il lavoro dipendente per un professionista te lo tirano dietro...
 
Ci sono vantaggi e svantaggi sia a fare i dipendenti sia in partita Iva.
È innegabile che il lavoratore dipendente paghi molte più tasse a parità di salario e che sia impossibile per lui evaderle. È un dato di fatto.
È altrettanto vero che ferie, malattia e altre cose gli vengono pagate ma non ha la libertà di decidere quando andare in ferie né può decidere il proprio orario di lavoro o che giorni lavorare. Sul fancazzismo di cui si ciancia qui invito a riflettere sul fatto che l'azienda non è del lavoratore, sta al datore di lavoro assegnare o far assegnare il lavoro ai propri dipendenti possibilmente in modo uniforme (in ufficio o da casa poco cambia), nel mio settore ad esempio ci sono momenti in cui si lavora come matti e momenti di calma piatta in cui di fatto non si lavora, il problema però non è che il lavoro manca in certi periodi, piuttosto viene distribuito in ritardo o non viene distribuito bene il carico di lavoro... E così si crea un disagio anche a noi dipendenti che siamo costretti a correre quando non ce ne sarebbe bisogno e a star fermi quando sarebbe più saggio iniziare a far qualcosa.
Insomma se il dipendente non fa nulla in generale è perché non ha nulla da fare, a casa o in ufficio cambia solo che in ufficio deve far finta di far qualcosa. Questo solo perché il lavoro non viene ben distribuito. Ci sono anche periodi in cui vengono richiesti gli straordinari (che il lavoratore dipendente non può rifiutare se remunerati) dopo periodi in cui non si muove una foglia ma si era obbligati per contratto a star in ufficio.

Le partita Iva ha tutta una serie di vantaggi innegabili:
- orari a piacere
- giorni di riposo a piacere
- ferie nel periodo in cui si vuole
- ci si autodistribuisce il lavoro
- tassazione più bassa a parità di salario
- si detrae praticamente tutto
- possibilità di scegliere su cosa lavorare e come

E qualche innegabile svantaggio:
- ferie, malattia, permessi non pagati
- se non si fattura non si guadagna quindi meno certezze e stipendio non fisso
- rischio d'impresa

La flat tax penso sia in ogni caso sbagliata anche solo tra le p Iva perché chi più guadagna è corretto che più contribuisca al benessere di tutti e mi pare ovvio che il 15% di 10k incidano molto di più sul benessere del 15% di 100k (anche se il 15% di 100k sono molti più soldi alla fin fine la cifra incide molto meno sul benessere del lavoratore), chi meno guadagna è corretto che venga aiutato con una tassazione che tenga conto del fatto che la maggior parte del denaro verrà speso per beni di prima necessità e questo principio penso sia giusto sia per i dipendenti sia per gli autonomi.
Credo inoltre che stabilire una soglia scalino sia molto rischioso perché chi è vicino alla soglia tenterà in tutti i modi di rientrare tra i privilegiati. Per questa ragione penso che qualcosa di progressivo abbia molto più senso.

Ciò detto c'è una cosa su cui non transigo, a prescindere da quali leggi si vogliano cambiare tutti devono pagare fino all'ultimo cent di tasse perché se no a rimetterci sono gli onesti cittadini che le pagano (dipendenti, ma anche le partite Iva che lo fanno, d'altronde esistono anche lavoratori dipendenti che accettano o peggio ancora chiedono di pagare in nero anche loro sono parte del problema) che si ritrovano con tasse più care (se pochi le pagano quei pochi devono pagarle anche per chi non le paga), servizi più scadenti, debito pubblico più alto e concorrenza sleale per i commercianti (visto che chi tra quest'ultimi paga le tasse si ritrova con meno margine).

Insomma sono tre i principi che emergono:
1. Ogni categoria ha vantaggi e svantaggi. Inutile lamentarsi che l'altra categoria ha più vantaggi della propria se non sta bene la propria categoria si cambia (ci si può però lamentare dei vantaggi illegittimi tipo l'evasione).
2. Meglio una tassazione progressiva ad una flat tax con tetto che fa scalino. È molto più corretta nei confronti di chi guadagna meno ed è anche meno soggetta a problemi di chi se ne approfitta.
3. Bisogna contrastare l'evasione a tutto tondo, controllando ogni singola transazione anche la più piccola perché questo è un problema che intacca tutti i lavoratori onesti.

Che ci sia stata una resistenza da parte di alcune categorie ai pagamenti elettronici tracciabili con scuse quali privacy e commissioni del pos è indubbio ma è altrettanto vero che pian piano chi non aveva nulla da nascondere ha iniziato a cambiare idea tanto è vero che oggi anche la panettiera all'angolo da sempre contraria al pos l'ha messo e dice che si trova pure bene, al che sono tornato a comprare da lei.
 
Allora non si spiega perché:

1. I negozi italiani chiudono e il posto rimane sfitto oppure aprono stranieri (tipicamente negozi di alimentari, telefonia, internet point, e cianfrusaglie varie.

2. Se con la partita iva si fanno così tanti soldi, non si spiega perché a Milano città, capitale economica in Italia, solo il 9% dei contribuenti (90.326 contribuenti su 1.003.624) sia un soggetto con partita iva. Il resto dipendenti o pensionati. :rolleyes:

Perchè il nero funziona bene nelle provincie e paesotti. Mica puoi prendere Milano che pesa il 3% della popolazione ed è l'unica città europea e farne la regola.

Ripeto la stragrande maggioranza delle attività e autonomi è messa bene, chi è messo male al massimo sta male con un dipendente privato.
Lo sanno tutti e infatti la ricchezza privata italiana da dove deriva? Mica dalla classe operaia che andava a lavorare alla Fiat o dai soci e AD delle imprese.
 
Indietro