Eh si proprio privilegiati...
Parlando delle p.iva medie.
- No ferie pagate
- No malattia pagata (ed anche se fosse pagata c'è il rischio di perdere i clienti)
- No CIG
- No TFR
- No congedi parentali
- No permessi per malattia figlio
- No Naspi
- No malattia covid
- No contributo datoriale al fondo pensione
- No fancazzismo, la p.iva per mangiare deve lavorare e non far finta di lavorare su excel per tirare le 18.00
Poi ci sono le partite iva privilegiate, ma queste in percentuale sono pochissime, notai, medici, igienisti dentali al 45% (al nord), ortodonzisti, farmacisti, taxisti, consulenti/avvocati a sei cifre ecc.
Io lo dico da sempre, in Italia sotto un certo reddito lordo la partita iva non bisogna aprirla. E' più la spesa e lo stress che il guadagno.
Ci sono delle bellissime assicurazioni che possono tutelare le partite iva contro qualsiasi rischio (malattia di ogni tipo, infortuni, ecc) così come i dipendenti pagano l’INPS per la malattia e l’inail per gli infortuni.
Ci sono dei bellissimi fondi pensione o polizze varie per accantonare la pensione futura e/o il Tfr, così come fanno i dipendenti pagando l’INPS per la pensione (colgo l’occasione per ricordare inoltre, che il tfr non è altro che una parte dì reddito da lavoro, del dipendente, che viene tolto da quello mensile spettante e accantonato affinché possa essere dato alla cessazione del contratto di lavoro, quindi non è neanche una concessione o regalia del datore di lavoro..così tanto per specificare a chi non lo sa).
Ma tutto questo non si fa perché?
Perché è un COSTO che riduce il proprio reddito disponibile (per barche, auto, viaggi, ecc.), salvo poi all’occorrenza fare il pianto greco per il non essere tutelati e chiedere la protezione dello stato (così come hanno fatto i poveri commercianti che in epoca covid hanno ricevuto un aiuto in proporzione al fatturato..che in parte essendo al nero non rispecchia la realtà, con la conseguenza che gli aiuti erano bassi).
Ma qui bisogna che vi facciate due conti e decidete davvero da che parte stare non puoi essere autonomo quando ti fa comodo e non ti costringe nessuno a tenere p.iva.
Ferie, permessi, congedi si gestiscono in totale autonomia… senza dover rendere conto a nessuno se devi andare a fare una visita o c’hai il figlio con la febbre a casa, decidi tu quando entrare e uscire quando lavorare o non lavorare.
I clienti li fai assistere temporaneamente da un collaboratore / collega.
Sicuramente tanti professionisti sono sfruttati con le così dette “finte p.iva”
che sono di fatto dei lavoratori dipendenti. Però prendetevela anche con i regolamenti dei vari ordini (mi riferisco agli avvocati) che impediscono di fatto all’avvocato di essere un dipendente.
Infine, vi assicuro che nessun dipendente viene pagato per giocare con Excel fino alle 18 ma se questo accade è colpa del datore di lavoro che non sa organizzare il lavoro su obiettivi ma solo sul semplice controllo a vista di uno che sta al pc.
Per concludere ognuno è libero di scegliere quello che più lo aggrada però alla fine a parità di reddito ci deve essere parità di tassazione.
Infine come ha detto qualcun altro… se ci sta così stretta la p.iva, cercatevi un bel lavoro da dipendente e i pensieri spariranno, salvo dover rendere di più di quel che costi e fare i salti + o - mortali per arrivare a fine mese.
Auguri