I privilegi delle p. iva

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

Notizia di questi giorni, l’aumento della platea flat tax fino a 85.000 euro sarà finanziato dall’eliminazione delle detrazioni per i redditi sopra 60.000 euro
Chi ha redditi superiori a 60.000 euro? 99% sono dipendenti! E per qualcuno sono ricchi?

veramente ho letto che sarà finanziata con il taglio sul Rdc...vediamo comunque nulla di certo ancora.
 
C'è anche la relazione allegata alla nadef, che descrive un aumento della evasione, oltre alla palese indecenza dei 2 diversi trattamenti di un reddito da lavoro.

Questo è voto di scambio , va impedito con ogni mezzo lecito, è arbitrio

Chi ha la p.iva sa che può detrarre le spese per la produzione del reddito, anche le spese per aggiornamenti e partecipazione a convegni e sa pure che dove puo' non fatturare.

Un quadro o dirigente d'azienda vale meno di un p. iva ?
 
Notizia di questi giorni, l’aumento della platea flat tax fino a 85.000 euro sarà finanziato dall’eliminazione delle detrazioni per i redditi sopra 60.000 euro
Chi ha redditi superiori a 60.000 euro? 99% sono dipendenti! E per qualcuno sono ricchi?
Onestamente io inizio a stancarmi del sistema Paese. Dipendente sempre pagato tutto, facessero pure.
Mi hanno alzato l'IRPEF lo scorso anno e adesso vogliono pure togliere le detrazioni.
Perfetto porto le mie svariate di decine di migliaia di € di Irpef che già devolvo a qualche altro stato.
Così al posto di ottenere X+1 ottengono 0.
 
E prima che si inizi con la tiritela, nessuno mi ha mai regalato NULLA. Ho fatto per anni trasferte a livello Mondo per multinazionali estere, il bello é che poi vengono a parlare di trattenere "tecnici specializzati" ma per favore.
 
Vediamo cosa capita ad un povero, si da per dire pensionato con una buona pensione:
- aumento pensioni del 7,3% il povero pensionato che merita una pensione un po’ piu’ alto della minima se lo vede decurtato al 75%
- su questo aumento decurtato ci paga il 45,3% di irpef nazionale, regionale comunale
- gli tolgono le detrazioni oltre i 60.000 euro lordi
E’ ovvio pensare che si sta andando verso un importo di pensione uguale per tutti, indipendentemente da quanto pagato!
Anche questo governo tartassa dipendenti e pensionati, come sempre! Come i precedenti!
E stavolta per agevolare solo le partite iva….
 
L'evasione si sa benissimo dove si trova. Al sud Italia. Ma non è possibile diminuirla causa voto di scambio tra: sud, politica e criminalità organizzata.

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La Lombardia e la P.A di Bolzano hanno una percentuale di sommerso rispetto al PIL che è inferiore a quello tedesco.
 
L'evasione si sa benissimo dove si trova. Al sud Italia. Ma non è possibile diminuirla causa voto di scambio tra: sud, politica e criminalità organizzata.

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La Lombardia e la P.A di Bolzano hanno una percentuale di sommerso rispetto al PIL che è inferiore a quello tedesco.

Vacci piano , vale più il 21 della Calabria di 5 anni addietro o il 10 della Lombardia. Vale più l'evasione delle 3 regioni più ricche o delle 3 più povere?

Eppoi nessuno nega la presenza dell'economia non osservata, o dlle tax expenditure , ma qui si parla di redditi da lavoro il primo osservato speciale l'altro con licenza di evadere e pagare meno tasse.

Chi scrive è stato dipendente 30 anni e autonomo per 20 , sa come funziona la giostra.
 
E prima che si inizi con la tiritela, nessuno mi ha mai regalato NULLA. Ho fatto per anni trasferte a livello Mondo per multinazionali estere, il bello é che poi vengono a parlare di trattenere "tecnici specializzati" ma per favore.

l'Italia non premia i tecnici specializzati e le imprese che producono valore aggiunto.

Mander ha ragione: questo governo è basato sul voto di scambio per evasori e piccole partite Iva improduttive (balneari sono il simbolo).

La flat tax e l'aumento di tassazione sui dipendenti a reddito medio alto è un'indecenza che produce per giunta un imbarbarimento del sistema produttivo
 
l'Italia non premia i tecnici specializzati e le imprese che producono valore aggiunto.

Mander ha ragione: questo governo è basato sul voto di scambio per evasori e piccole partite Iva improduttive (balneari sono il simbolo).

La flat tax e l'aumento di tassazione sui dipendenti a reddito medio alto è un'indecenza che produce per giunta un imbarbarimento del sistema produttivo

L'Italia non può premiare i tecnici specializzati solo perché "specializzati". Le aziende ad alto valore aggiunto si concentrano alcune zone del paese dove c'è un enorme offerta di lavoratori specializzati a fronte di una domanda di lavoratori costante.

Gli stipendi medi crescono se cresce la produttività e se il pil aumenta. In valore nominale il pil italiano non ha ancora recuperato i valori del 2008. Non vedo come possano aumentare gli stipendi? Se poi considerimo che molti fattori produttivi vengono importanti a prezzi da 1° mondo è difficile restare competitivi.
 
Ultima modifica:
L'Italia non può premiare i tecnici specializzati solo perché "specializzati". Le aziende ad alto valore aggiunto si concentrano alcune zone del paese dove c'è un enorme offerta di lavoratori specializzati a fronte di una domanda di lavoratori costante.

Gli stipendi medi crescono se cresce la produttività e se il pil aumenta. In valore nominale il pil italiano non ha ancora recuperato i valori del 2008. Non vedo come possano aumentare gli stipendi? Se poi considerimo che molti fattori produttivi vengono importanti a prezzi da 1° mondo è difficile restare competitivi.

Per fare crescre il pil è necessario in Italia
- favorire l'agglomerarsi e la crscita di piccole imprese
- portare le partite iva monocliente a diventare dipendenti
- smettere di buttare soldi per tenere in piedi settori scarsamente produttivi (aka bonus e superbonus)
- smettere di regalare soldi a bacini elettorali (v. flat tax)
- smettere di aumentare pressione fiscale su dipendenti o famiglie bi-reddito (v. quoziente familiare o proposte lega per aumentare pressione su dipendenti)

I lavoratori specializzati sono talmente tanti che fuggono, la lega al governo mirare a portare l'improduttività al nord.
 
Per fare crescre il pil è necessario in Italia
- favorire l'agglomerarsi e la crscita di piccole imprese
- portare le partite iva monocliente a diventare dipendenti
- smettere di buttare soldi per tenere in piedi settori scarsamente produttivi (aka bonus e superbonus)
- smettere di regalare soldi a bacini elettorali (v. flat tax)
- smettere di aumentare pressione fiscale su dipendenti o famiglie bi-reddito (v. quoziente familiare o proposte lega per aumentare pressione su dipendenti)

I lavoratori specializzati sono talmente tanti che fuggono, la lega al governo mirare a portare l'improduttività al nord.

Amen, al netto del fatto che favorirei la crescita di Medie imprese, di piccole è già pieno il paese.
 
Mi piace la piega che ha preso questo thread, finalmente escono le cose come sono e non come narrano TV o giornali, speriamo che aumentino anche quelli che capiscono la differenza tra promessa elettorale e realtà!
Italia ed Europa abbiamo bisogno di statisti non di politici legati unicamente al voto di scambio, dobbiamo andare avanti non lasciare debiti ai figli!
 
Per fare crescre il pil è necessario in Italia
- favorire l'agglomerarsi e la crscita di piccole imprese
- portare le partite iva monocliente a diventare dipendenti
- smettere di buttare soldi per tenere in piedi settori scarsamente produttivi (aka bonus e superbonus)
- smettere di regalare soldi a bacini elettorali (v. flat tax)
- smettere di aumentare pressione fiscale su dipendenti o famiglie bi-reddito (v. quoziente familiare o proposte lega per aumentare pressione su dipendenti)

I lavoratori specializzati sono talmente tanti che fuggono, la lega al governo mirare a portare l'improduttività al nord.

Fuggono? No, questa è la narrazione dei media.

La realtà è ben diversa, all'estero vanno in pochissimi. E quei pochi che ci vanno molto spesso tornano dopo qualche anno. Perché si accorgono che non è semplice integrarsi in un paese, seppur europeo, conoscendo magari solo la lingua inglese.

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Amen, al netto del fatto che favorirei la crescita di Medie imprese, di piccole è già pieno il paese.

Errore formale mio: come "crescita di piccole e medie imprese" intendevo la chiusura di quelle con scarsi utili e il passaggio piccole -->medie , medie-->grandi per quelle con possibilità di utili da re-investire.
Non intendevo "crescita del numero di piccole imprese"

Fuggono? No, questa è la narrazione dei media.

La realtà è ben diversa, all'estero vanno in pochissimi. E quei pochi che ci vanno molto spesso tornano dopo qualche anno. Perché si accorgono che non è semplice integrarsi in un paese, seppur europeo, conoscendo magari solo la lingua inglese.

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I quadratini rossi sono tutti negativi.
Ovviamente (per questioni di vicinanza geografica, linguistica, etc) sono più quelli che migrano internamente che quelli che migrano verso l'estero (e quindi alcune regioni del nord hanno saldo complessivo positivo). Ma il tasso verso l'estero è unidrezionale.
 
Domandone da mille dollari. Il target è un ragazzo di 30 anni, con una professione con tassi di occupazione vicini al 95% in Italia (e all'estero), che ha forte mobilità sul territorio italiano, che odia questo paese, che vorrebbe emigrare all'estero, che ha già girato 3 regioni italiane in pianta stabile per alcuni anni e che non ha possedimenti di famiglia nella regione di origine (= casa di proprietà).

Inoltre una domanda slegata: c'è un modo di sfuggiere a quel metodo ponzi chiamato contribuzione pensionistica? Nel senso, c'è un modo, una professione, un qualcosa che permetta di lavorare in modo da dire "non voglio versare i contributi e non voglio avere la pensione in futuro, datemi quei soldi ADESSO"? Lo so che questo metodo non c'è, mi chiedevo se veramente l'unica strada è emigrare, perchè io non voglio assolutamente mantenere i vecchi che già hanno beneficiato del super clientelismo negli anni 70, facendo una vita schifosa adesso per poi magari morire a 50/60 anni vedendo zero di questa fantomatica contribuzione.
Per me la contribuzione pensionistica è un metodo ponzi legalizzato e io non voglio essere truffato

Ringrazio nuovamente tutti per le risposte alla specifica domanda del 3d, e comunque non mi infastidisce che la discussione si sia spostata anche sugli altri temit rattati nel primo post.
Lascio stare i reply a utenti palesemente troll o incapaci di fare ragionamenti diversi da argomenti ad hominem, come tale imsims che il massimo ragionamento che riesce a fare è basare argomenti su fette di gaussiane esterne al 2 sigma e sillogismi fallaci che farebbero accaponare la pelle anche ad un bambino di 5 anni. Tanto per chiarirci, io posso anche accettare di esser eun fallito professionalmente, anzi l’ho preventivato da tanto tempo, quello che non accetto e che certi individui, nel tentativo di dimostrarlo, usino paradossi grandi quanto casa. Di sicuro tale imsims, che ha così caro il mito tipicamente americano del self-made man, farà crescere i propri figli non intestandogli case, se deciderà di farli studiare nelle più prestigiose università italiane gli farà fare dei lavori per mantenersi l’affitto da fuorisede, ecc. E li farà crescere solo con le basi minime di sopravvivenza per dimostrare che se diventano falliti è solo colpa loro. DI certo substrato economico, culturale e sociale contano zero nello sviluppo di una persona, di certo come tale imsims ci insegna se l’italiana è uno dei paesi con l’equità sociale peggiore nell’occidente non può che essere colpa dei singoli se hanno vite miserabili. Nemmeno nel revisionismo storico più becero ho visto tanta fallacità di ragionamento.

Mi piacerebbe invece rispondere a @Daniele91 che, per quanto abbia esplicitamente detto di non essere d’accordo con me anche con parole dure, sembra non essere un troll di sorte.
Daniele, inazitutto ti do atto di aver azzeccato che io sono un dipendente di una multinazionale, non un professionista a p. iva o altro; quando parlo di professionisti, come tu hai giustamente detto, includo anche dipendenti salariati ma con alto grado professionale.
Comunque, provo a spiegarti perché non sono d’accordo con quanto dici, anche se altri utenti l’hanno fatto in maniera più puntuale e cristallina. Come detto da altri anch’io penso che le tasse che paghi non siano quelle che dici tu, ovvero il lordo che vedi in busta meno le trattenute, ma il totale che paga il datore di lavoro sul tuo netto. Per dirti la cifra del 60%, che era esagerata ma nemmeno tanto, ti faccio questo semplice ragionamento. Prendiamo come riferimento lo scaglione IRPEF nel quale rientrano la maggior parte degli italiani, ovvero quella del 27% (lo stipendio medio italiano è 1580 euro, che si aggira intorno ai 28k lordi, quindi il tetto dello scaglione al 27%). A queste vanno aggiunte le addizionali comunali e regionali che insieme fanno circa il 4% sul lordo. La trattenuta INPS a carico del dipendente è 9% circa, mentre la trattenuta a carico dell’azienda è di circa il 24%. La somma verebbe più del 60%, ma non è corretto fare la somma perché parte del lordo lo paga l’azienda e parte lo paghi tu, comunque il concetto è che sono sempre soldi drenati dallo stato. Ci sono poi ovviamente altri costi da parte dell’azienda, ma nel calcolo io non ne tengo conto perché sono costi che ritornano al dipendente quindi non mi sembra intellettualmente onesto calcolarli come tasse: quello più semplice da capire è il TFR, che ritorna al dipendente, ma anche la cassa INAIL che serve a malattia e infortuni. Comunque, ti chiederai perché dico che tali valori ritornano al dipendente mentre il contribuito INPS no, visto che quest’ultimo è, in teoria, il contributo pensionistico; la risposta è molto semplice, e l’ho detta in OP: ritengo lo schema pensionistico uno schema ponzi. I contributi pensionistici NON SONO accantonamenti per il tuo futuro. Non sono soldi messi da parte per te. Sono soldi che servono a pagare le pensioni di ADESSO. Quindi tu devi sperare che quando sarai vecchio ci saranno giovani che pagheranno tale aliquota per pagare la tua pensione. Questo è uno schema ponzi bello e buono; il problema è che, dato l’andamento demografico (ed economico), questi giovani probabilmente non ci saranno, tu sarai costretto a lavorare fino a 5 anni prima di morire (o di dvientare così vecchio da non poter più fare nulla se non mangiare e dormire, per cui chi se ne frega di una buona pensione) La piramide demografica non è più una piramide, tutto il mondo è interessato da questo fenomeno ma l’italia in particolare (insieme a giappone e germania), ma il problema è che l’italia ha un economia debole. Per lo più, oltre il danno la beffa, non solo le pensioni sono uno schema ponzi e probabilmente tu non beneficierai mai di quanto stai versando, ma quanto stai versando adesso va a finanziare le pensioni di gente che ha praticamente rubato la pensione in anni di vacche grasse elargite dallo stato: statali con lavori rilassatissima (in termini di carico e orario), prepensionamenti a 50 anni, sistema retributivo. Quando il sistema collasserà, e ci saranno patrimoniali o altre tasse, secondo te da chi andranno a prendere i soldi? Ma ovvio, da chi produce, cioè ancora una volta da te. Ma torniamo un attimo alle percentuali. Le tasse sono belle, si devono pagare. Si, ma quando tutto funziona. Prendiamo per esempio la sanità, che nel nostro paese è un eccellenza. Se sei un pericolo di vita, o necessiti di cure specialisitche urgenti, ce le hai gratis, per centinaia di migliaia di euro, senza sborsarne uno. Ma cosa succede nel caso di visite e, in particolare, di prevenzione? Le fasce di reddito più alto pagano i ticket (= ulteriore tassazione) per avere un servizio di prevenzione (analisi strumentali ecc) con code di mesi. Queste fasce, avendo la possibilità economica, preferiscono andare dal privato. Se devo aspettare 10 mesi per fare un ecografia, e dal privato mi costa 30 euro in più che il ticket, vado dal privato. Altre tasse? L’IVA: la tassa sul consumo, una delle più alte d’europa e che aumenterà ancora. Trovo la tassa sul consumo forse l’unica tassa degna di esistere.
Ora ti faccio questo ragionamento. Se l’azienda potesse non pagare, per esempio, quel 24% di aliquota INPS , avrebbe due scelte: o pagarti di più, dando quei soldi a te; o tenerseli, aumentando il margine di guadagno. Sicuramente in un mercato del lavoro florido (cosa che l’italia non è!), con aziende che si contendono i lavoratori miglioiri a suon di benefit (economici e non), la prima sarebbe sicuramente la scelta adottata, o comunque una scelta ibrida.
Quello che voglio dirti è che secondo me è sbagliato pensare che le tasse che tu non vedi non le stai pagando realmente. Le stai pagando, eccome. Anzi, ti dirò di più. Tu puoi fare la brava formichina lavoratrice instancabile, che si impegna per la multinazionale e lavora 10-12 ore al giorno, puoi fare il tuo bel mutuo tombale da 30 anni che ti costringerà ad arrovellarti ad ogni scelta economica minima della tua vita; ma in italia ci sarà un tuo coetaneo che sta vivendo di assinstenzialismo statale attraverso le pensioni di nonni o genitori, che sta tra il tirare a campare e fare una vita decente, e sai chi lo sta finanziando? Lo stai finanziando tu. Attraverso i contribuiti INPS. Tu, col tuo bravo lavoro da formichina, con la tua impostazione da rat race, stai finanziando il fancazismo di un tuo coetaneo che si gode la vita (statisticamente locato nel sud italia). Non so se hai mai riflettuto in questi termini.
Invito chiunque a smentire qualunque passaggio nel mio ragionamento, dato che di economia, previdenza ecc non ne so nulla, e solo recentemente mi sono messo a “studiare” ed informarmi.

due domande a riguardo. Come la mettiamo col fatto che ciò che prendi, attualmente, è maggiore di ciò che versi? Questo perchè con il sistema retributivo attualmente tante persone prendono più di quanto hanno versato, e con l'attuale trend demografico ci sono più persone che prendono che persone che versano (e sarà sempre peggio), quindi il flusso non può che andare in negativo.
Seconda domanda: tu hai detto, giustamente, con la legislazione attuale. Se, a fronte del flusso negativo di cui sopra, quando io ho 65 anni cambiano la legislatura dicendo "e ora devi lavorare fino a 80 anni nonostante l'aspettativa di vita è 90", non la trovi un inculata retroattiva al me stesso di 30 anni che all'epoca (cioè oggi) ha pagato i pensionati retributivi?
Tutto ciò al netto di considerazioni giuridiche, non è il mio campo quindi quello che ho detto potrebbe essere incostituzionale, però mi pare che al giorno d'oggi stiano modificando allegramento l'età pensionistica quindi direi che non è cosi assurda come ipotesi, come invece quella di riconviertire tutte le retributive in contributive retroattivamente, che se non ricordo male lessi che è una cosa incostituzionale, anche se il vero motivo lo sappiamo tutti ed è per non perdere consenso elettorale (oltre che togliere sussistenza alle orde di giovani che vivono con le pensioni di nonni e genitori)
@Luzern2 @ridipagliaccio ho trovato questo messaggio di qualche anno fa sempre attuale, poi come è andata a finire? Perchè non apri partita IVA per cercare di risparmiare sull'INPS?
 
@Luzern2 @ridipagliaccio ho trovato questo messaggio di qualche anno fa sempre attuale, poi come è andata a finire? Perchè non apri partita IVA per cercare di risparmiare sull'INPS?
Post molto interessanti grazie.

Purtroppo, secondo me, rimanendo in Italia molte opzioni non ci sono.
Anche perché comunque vai a pagare per il welfare dei boomers attraverso tasse indirette che per forza di cose aumenteranno sempre piu'. Non si fa altro che alimentare il sistema (a proprio svantaggio!).
 
Effettivamente a scagliarsi autonomi contro dipendenti, dipendenti contro pensionati, nord contro sud ecc non si risolve nulla.
Come ho scritto in un vecchio post sarebbe auspicabile un ritorno ad un IRPEF davvero uguale per tutti, senza regimi agevolati, cedolari, flat tax ecc...
Riterrei opportuna anche una riduzione delle imposte dirette (irpef, ires, irap) a fronte di un aumento delle indirette (IVA) la cui riscossione è generalmente piu semplice ed immediata, ma ciò dovrebbe essere accompagnato da attenti e seri controlli sul versamento di quest'imposta che, ahime, è forse la piu evasa
 
Boh io ho avuto la partita iva per due anni abbondanti e a parte 40000Km/anno in macchina se andava bene e lo stare in giro 12/16 ore al giorno per portare a casa un risultato minimo più basso dello stipendio di uno stagista sfruttato(ero agente in attività finanziaria e seguivo npl) di privilegi non ne ho mai avuti. Forse non ho investito soldi che non avevo e che non potevo nemmeno ottenere a credito ma la giudico un esperienza negativa. Fare i mestieri nelle case probabilmente mi avrebbe fruttato molto di più.
 
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