I quaderni di rrupoli - Il killer dei fondi pensione

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I quaderni di rrupoli - Il killer dei fondi pensione

Dopo il successo del primo quaderno "Inflazione e TFR" (propedeutico a questo), l'autore prosegue il percorso intrapreso prendendo per mano il neofita e conducendolo ad un livello di conoscenza più elevato.

Il quaderno è dedicato a chi sta valutando l'adesione ad un fondo pensione integrativo e a tutti gli aderenti che necessitano di aggiornare le proprie competenze in materia fiscale e previdenziale al fine di ottimizzare le proprie scelte finanziarie.

Il percorso di apprendimento è basato su una tecnica didattica sviluppata dall'autore in base alla quale concetti e termini tecnici nuovi vengono introdotti e spiegati in modo molto graduale, cercando di anticipare le domande o i dubbi che possono sorgere durante la lettura. Nel quaderno vengono spiegati anche gli errori più comuni commessi dai novizi.

Tutte le simulazioni matematiche e gli esempi sono aggiornati all'attuale normativa fiscale 2022-2023 e costituiscono il modello di base da adattare al proprio caso personale.

Il quaderno è un condensato di strategie fiscali e finanziarie applicate ai fondi pensione negoziali (FPN) e aperti (FPA) in grado in pochi giorni di trasformare il lettore in un esperto di ottimizzazione previdenziale ovvero in un vero e proprio "killer" dei fondi pensione.
 
Ultima modifica:
Ciao rrupoli,
ho provato a scriverti in privato ma non riesco. Ho da poco acquistato il "quaderno" in oggetto da Amazon ma vorrei stamparlo per migliore lettura. Sai se c'è un modo per farlo perchè da app Kindle non ho trovato nulla.

Grazie, buona serata e buon anno.
Riccardo
 
....Sai se c'è un modo per farlo perchè da app Kindle non ho trovato nulla.

Grazie per il caffè.
Il DRM non credo permetta la stampa, è stata scelta la modalità di fruizione tramite ebook per contenere il prezzo di copertina e permettere eventuali future revisioni del testo.
Puoi usare l'app Kindle da PC tenendo a fianco una calcolatrice scientifica per assimilare i passaggi.

Se dopo aver completato il percorso del killer hai curiosità di approfondire il tema della rendita vitalizia, qui trovi un'introduzione accessibile divisa in tre parti:

Vivere di rendita, posso (Vol. LV)?

Buona lettura.
 
@rrupoli Avrei un dubbio sul quale vorrei una tua conferma se possibile. Al capitolo 14 si parla del premio produzione e leggo, salve mie sviste, che l’unico vantaggio tra averlo in busta paga o versarlo al fondo è la tassazione del 10.
Propensione.it (Deducibilità fiscale 2022: in che cosa consiste e quando sfruttarla?) però dice che:
i premi di risultato versati nel fondo pensione sono deducibili perché non soggetti a IRPEF al contrario del premio liquidato in busta paga a prescindere dal superamento del tetto ordinario, entro il limite di 3.000 euro annui di premio convertito.
Questo non vuole quindi dire che anche sul premio produzione versato nel fondo pensione (anche superando i 5164) ho un risparmio pari alla mia aliquota marginale?
Grazie per l’eventuale riscontro.
Riccardo
 
Avrei un dubbio sul quale vorrei una tua conferma se possibile. Al capitolo 14 si parla del premio produzione e leggo, salve mie sviste, che l’unico vantaggio tra averlo in busta paga o versarlo al fondo è la tassazione del 10%.
...

Se rileggi con attenzione il paragrafo, si tratta del vantaggio differenziale tra farti tassare il premio di produzione in busta con imposta sostitutiva o versarlo nel fondo pensione.
Non ha quindi nulla a che vedere con il meccanismo della deduzione descritto in quanto non intacca il tuo imponibile IRPEF.

Da quest'anno l'imposta sostitutiva è stata ridotta al 5% nella legge di bilancio appena approvata:
Premi di produttività nella Legge di bilancio 2023: riduzione dell’imposta sostitutiva

Riguardo il premio di produttività devi quindi solo decidere se preferisci fartelo tassare al 5% per investirlo autonomamente (per esempio in un ETF/BTP/BFP) oppure se preferisci versarlo esentasse nel tuo fondo pensione.
 
Fino ad oggi ho versato il premio produzione nel fondo perché pensavo mi abbassasse ulteriormente l’imponibile (oltre ai 5164 che già verso tra contributo mio e dell’azienda) con un bel risparmio visto che ho aliquota marginale alta. Se ho capito bene così non è quindi dal prossimo anno lo metterò in un etf world.
 
Ultima modifica:
Lunedì sento anche il mio FP, a suo tempo infatti mi era stato confermato che il tetto massimo previsto di deducibilità è di 8.164 euro, 5.164 euro (contributi volontari + datoriali) + un massimo di 3.000 euro del premio di produzione.
Grazie ancora per il riscontro.
Riccardo

Si tratta di una sottile tecnicalità che rischia di essere fraintesa come accade per il contributo datoriale.

Il contributo datoriale è "deducibile" ma NON ti abbatte l'imponibile IRPEF.
Il dilemma si risolve considerandolo "implicitamente dedotto" in quanto ti abbassa il plafond di deducibilità.

Allo stesso modo il premio di produzione non ti abbatte l'imponibile IRPEF ma viene versato direttamente nell'FP (come il contributo datoriale), quindi come se fosse implicitamente dedotto.

Qui sotto trovi un estratto della Circolare 29/3/2018 nr.5 dell'AdE:
I contributi alla previdenza complementare se versati in sostituzione del premio di risultato possono, pertanto, essere esclusi dalla formazione del reddito complessivo del lavoratore per un importo di euro 8.164,57 potendo aggiungersi al limite di deducibilità di euro 5.164,57 (incrementato come sopra detto per i lavoratori di prima occupazione).

Quale ulteriore misura di favore, è previsto che l'esclusione dal reddito dei contributi versati alla previdenza complementare in sostituzione dei premi di risultato non ha effetti sulla tassazione della prestazione pensionistica.

Il dilemma lo risolvi studiando la busta paga, fatti aiutare dall'ufficio paghe o da un commercialista.
Contabilmente il premio di produttività può essere aggiunto al tuo imponibile fiscale e poi contestualmente dedotto oppure può essere semplicemente mostrato in busta paga e poi versato nel fondo (ovvero implicitamente dedotto come il contributo datoriale ma con l'ulteriore vantaggio di essere esente dalla tassazione finale 9-15%).

In entrambi i casi il tuo imponibile IRPEF non cambia ed il vantaggio differenziale derivante dal versamento nell'FP consiste nel poter risparmiare il 10% (5% dal 2023) di imposta sostitutiva.
 
Perfetto, ora ho capito al 100%.
Inoltre 5€ di ‘libri’ meglio spesi della mia vita ;)
 
Perfetto, ora ho capito al 100%.
Inoltre 5€ di ‘libri’ meglio spesi della mia vita ;)

Grazie per l'endorsement, si tratta di un compendio pensato proprio per inoculare velocemente i principi chiave che permeano i fondi pensione integrativi.
Poi le norme possono cambiare, si possono scoprire nuove strategie o emendare certezze che si davano finora per acquisite.
 
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Sto utilizzando i tuoi quaderni per approfondire le conoscenze in ambito fondi pensione. Li apprezzo molto: essendo uno nerd di excel, studiare e simulare con questi appunti è molto stimolante. Spero esca presto un nuovo numero!
 
Vedi l'allegato 2861767

I quaderni di rrupoli - Il killer dei fondi pensione

Dopo il successo del primo quaderno "Inflazione e TFR" (propedeutico a questo), l'autore prosegue il percorso intrapreso prendendo per mano il neofita e conducendolo ad un livello di conoscenza più elevato.

Il quaderno è dedicato a chi sta valutando l'adesione ad un fondo pensione integrativo e a tutti gli aderenti che necessitano di aggiornare le proprie competenze in materia fiscale e previdenziale al fine di ottimizzare le proprie scelte finanziarie.

Il percorso di apprendimento è basato su una tecnica didattica sviluppata dall'autore in base alla quale concetti e termini tecnici nuovi vengono introdotti e spiegati in modo molto graduale, cercando di anticipare le domande o i dubbi che possono sorgere durante la lettura. Nel quaderno vengono spiegati anche gli errori più comuni commessi dai novizi.

Tutte le simulazioni matematiche e gli esempi sono aggiornati all'attuale normativa fiscale 2022 e costituiscono il modello di base da adattare al proprio caso personale.

Il quaderno è un condensato di strategie fiscali e finanziarie applicate ai fondi pensione negoziali (FPN) e aperti (FPA) in grado in pochi giorni di trasformare il lettore in un esperto di ottimizzazione previdenziale ovvero in un vero e proprio "killer" dei fondi pensione.
Ciao, vorrei acquistare i tuoi libri ma non ho il kindle. Si possono scaricare anche su un tablet e leggerli con l'applicazione Adobe Reader? Grazie mille.
 
Ciao, vorrei acquistare i tuoi libri ma non ho il kindle. Si possono scaricare anche su un tablet e leggerli con l'applicazione Adobe Reader? Grazie mille.

Amazon non supporta Adobe Reader ma mette a disposizione una app per poter leggere gli ebook anche su PC, MAC, Android, iOS, vedi qui:
Installare o aggiornare l'App Kindle per computer - Servizio clienti Amazon

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Dopo sei mesi di gestazione, ha finalmente visto la luce il terzo quaderno della collana dedicata alla finanza personale.
Si tratta di una piccola perla di sintesi didattica, una sorta di cassetta per gli attrezzi per l'investitore privato. Mi auguro che possa fornire un'illuminante chiave di lettura a tutti coloro che vorrebbero acquisire competenze di matematica finanziaria per approcciare i propri investimenti.

Buona lettura.


I quaderni di rrupoli - Distillato di matematica finanziaria

Il terzo quaderno della collana dedicata alla finanza personale alza l'asticella ad un livello più elevato di difficoltà.
Il quaderno distilla un vero e proprio corso di matematica finanziaria pensato per l'investitore privato che abbia almeno una conoscenza dell'algebra di base.

L'autore prende per mano il lettore introducendolo progressivamente nell'affascinante mondo della matematica finanziaria con un registro accessibile, selezionando temi di utilità pratica per l'investitore privato come il regime di capitalizzazione, la differenza tra tasso di interesse effettivo e nominale, i tassi equivalenti, le rendite periodiche, il concetto di tasso interno di rendimento, etc..

Si tratta di un testo scritto senza indugiare nei formalismi tipici dei volumi universitari, idoneo dunque ad essere adottato da studenti ed appassionati di finanza personale come risorsa propedeutica a testi più complessi di caratura accademica.

 
Ultima modifica:
Grazie per la dritta, ho installato l'app su pc e ho acquistato il primo volume, poi prenderò anche il secondo :D

Prenditi tutto il tempo per assimilare i concetti esposti, sono tutti mattoncini fondamentali che verranno dati per acquisiti nei livelli successivi di difficoltà...
 
PIANO DIDATTICO DEI QUADERNI

L'immagine sottostante mostra il rapporto di interdipendenza didattica tra i quaderni pubblicati finora.

La complessità dello strumento previdenziale viene matematicamente scomposta in due distinti domini di analisi: l'allocazione del TFR e l'allocazione della quota volontaria.

Il quaderno "Inflazione e TFR" introduce le tecnicalità di calcolo ponendo le basi per lo sviluppo del modello.
Il quaderno "TFR in azienda vs TFR nel fondo pensione" ne rappresenta l'estensione analitica sviluppando il modello base ed esteso che risolvono il dilemma della relativa scelta finanziaria.

Il quaderno "Il killer dei fondi pensione" sviscera le tecnicalità, i vantaggi fiscali e le exit-strategy dello strumento.
Il quaderno "Valutazione del rendimento ottenibile da un fondo pensione" ne rappresenta l'estensione analitica, descrive una metodica di calcolo dei rendimenti ottenibili con ogni possibile strategia allocativa, investiga il costo delle strategie di uscita e della conversione in rendita vitalizia.

Il quaderno "Distillato di matematica finanziaria" descrive le formule analitiche adottate dai quaderni fornendo al lettore una "cassetta degli attrezzi" da usare all'occorrenza per l'analisi e la valutazione di pressoché qualunque strumento finanziario accessibile all'investitore privato.


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Si tratta di una sottile tecnicalità che rischia di essere fraintesa come accade per il contributo datoriale.

Il contributo datoriale è "deducibile" ma NON ti abbatte l'imponibile IRPEF.
Il dilemma si risolve considerandolo "implicitamente dedotto" in quanto ti abbassa il plafond di deducibilità.

Allo stesso modo il premio di produzione non ti abbatte l'imponibile IRPEF ma viene versato direttamente nell'FP (come il contributo datoriale), quindi come se fosse implicitamente dedotto.

Qui sotto trovi un estratto della Circolare 29/3/2018 nr.5 dell'AdE:


Il dilemma lo risolvi studiando la busta paga, fatti aiutare dall'ufficio paghe o da un commercialista.
Contabilmente il premio di produttività può essere aggiunto al tuo imponibile fiscale e poi contestualmente dedotto oppure può essere semplicemente mostrato in busta paga e poi versato nel fondo (ovvero implicitamente dedotto come il contributo datoriale ma con l'ulteriore vantaggio di essere esente dalla tassazione finale 9-15%).

In entrambi i casi il tuo imponibile IRPEF non cambia ed il vantaggio differenziale derivante dal versamento nell'FP consiste nel poter risparmiare il 10% (5% dal 2023) di imposta sostitutiva.
Ciao rrupoli
ieri ho acquistato su Amazon il quaderno. complimenti. è fatto benissimo.
mi rimane solo un quesito che non riesco a capire.
anno scorso ho aderito al fondo cometa, (lavoro in una azienda metalmeccanica). RAL 35.000.
ho studiato molto bene la mia busta paga e ho capito che ogni mese deduco in effetti il mio contributo. Però non deduco l'importo versato dall'azienda. Il problema è che però nel Cud, sotto la voce "contributi previdenza dedotti dai redditi" c'è un importo che è la somma del mio contributo + quello dell' azienda, quindi nel 730 in teoria non posso dedurre quello dell'azienda.
a questo punto mi chiedo, come lo deduco quello versato dall'azienda nel 2022? sono sicuro che non l'ho dedotto ogni mese, ogni mese ho dedotto solo la mia parte.
Grazie se mi rispondererai!
 
Ciao rrupoli
ieri ho acquistato su Amazon il quaderno. complimenti. è fatto benissimo.
mi rimane solo un quesito che non riesco a capire.
anno scorso ho aderito al fondo cometa, (lavoro in una azienda metalmeccanica). RAL 35.000.
ho studiato molto bene la mia busta paga e ho capito che ogni mese deduco in effetti il mio contributo. Però non deduco l'importo versato dall'azienda. Il problema è che però nel Cud, sotto la voce "contributi previdenza dedotti dai redditi" c'è un importo che è la somma del mio contributo + quello dell' azienda, quindi nel 730 in teoria non posso dedurre quello dell'azienda.
a questo punto mi chiedo, come lo deduco quello versato dall'azienda nel 2022? sono sicuro che non l'ho dedotto ogni mese, ogni mese ho dedotto solo la mia parte.
Grazie se mi rispondererai!

Grazie per l'apprezzamento, ciò che hai verificato nel CU è corretto, il trattamento della quota datoriale viene spiegato nel capitolo "Quanto conviene versare in un fondo pensione negoziale?" con un un esempio applicativo che dovrebbe chiarirti la tecnicalità, spesso fraintesa.

Il contributo datoriale, essendo un emolumento aggiuntivo rispetto alla tua RAL, viene calcolato e versato direttamente in Cometa ma non ti abbatte l'imponibile IRPEF in busta paga cioè non lo vedrai dedotto come la quota aderente.

L'unico effetto che vedrai nel CU è quello di ridurti la soglia di deducibilità (rileggiti bene il capitolo 8) ovvero si terrà conto della somma della quota aderente e di quella datoriale ai fini del rispetto della soglia di 5165 Euro.

Questo meccanismo impedisce alle aziende di eludere il fisco versando quote datoriali significative tassate solo al 9-15%.
Per esempio il dipendente potrebbe accettare una RAL più bassa a patto di vedersi versare in Cometa una quota datoriale annua di 10000 Euro, eludendo di fatto IRPEF e addizionali su una quota importante di stipendio.
 
Grazie per l'apprezzamento, ciò che hai verificato nel CU è corretto, il trattamento della quota datoriale viene spiegato nel capitolo "Quanto conviene versare in un fondo pensione negoziale?" con un un esempio applicativo che dovrebbe chiarirti la tecnicalità, spesso fraintesa.

Il contributo datoriale, essendo un emolumento aggiuntivo rispetto alla tua RAL, viene calcolato e versato direttamente in Cometa ma non ti abbatte l'imponibile IRPEF in busta paga cioè non lo vedrai dedotto come la quota aderente.

L'unico effetto che vedrai nel CU è quello di ridurti la soglia di deducibilità (rileggiti bene il capitolo 8) ovvero si terrà conto della somma della quota aderente e di quella datoriale ai fini del rispetto della soglia di 5165 Euro.

Questo meccanismo impedisce alle aziende di eludere il fisco versando quote datoriali significative tassate solo al 9-15%.
Per esempio il dipendente potrebbe accettare una RAL più bassa a patto di vedersi versare in Cometa una quota datoriale annua di 10000 Euro, eludendo di fatto IRPEF e addizionali su una quota importante di stipendio.
ho riletto il capitolo ma continua a non essermi chiaro in che modo quindi io possa beneficiare "fiscalmente" di quella quota che versa l'azienda. cioè sponsorizzano tanto il fatto che si può dedurre sia la parte del dipendente sia la parte datoriale.. ma alla fine della fiera si può dedurre solo la parte del dipendente. forse sono io che non ci arrivo eh... :)
in ogni caso ho deciso di aumentare la percentuale che verso anche per il fatto che poi giustamente si alzeranno le detrazioni da lavoro dipendente. a quello non ci avevo proprio pensato! grazie
 
ho riletto il capitolo ma continua a non essermi chiaro in che modo quindi io possa beneficiare "fiscalmente" di quella quota che versa l'azienda. cioè sponsorizzano tanto il fatto che si può dedurre sia la parte del dipendente sia la parte datoriale.. ma alla fine della fiera si può dedurre solo la parte del dipendente....

Ne stai già beneficiando fiscalmente per il solo fatto che quella quota non ti viene tassata con la tua aliquota marginale IRPEF + addizionali (ti dovrebbe essere tassata come il resto dello stipendio, non è un regalo esentasse) ma verrà sottoposta ad una tassazione agevolata (9-15%) e solo fra molti anni.

La quota datoriale la puoi pensare come "implicitamente" dedotta, come se l'azienda aggiungesse alla tua RAL la quota datoriale e poi subito dopo la deducesse, l'imponibile IRPEF sarebbe il medesimo che risulta ora dal tuo CU.

Per questo motivo formalmente sia la quota aderente sia la quota datoriale sono definite entrambe "deducibili" anche se il meccanismo contabile è differenziato.
 
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