Sia il referendum in Crimea / Donbass etc che quello in Kosovo non sono validi in quanto non riconosciuti nel diritto interno dei rispettivi stati (Serbia - Ucraina). Idem per quanto riguarda l'Italia: il nostro dettato costituzionale NON consente REFERENDUM per separare parti della repubblica ANCHE se in un determinato territorio il 100% della popolazione volesse separarsi dall'Italia.
Non esiste di per sè un diritto all'autodeterminazione di minoranze etniche in una determinata nazione, sono per lo piu' processi NEGOZIALI tra STATO e determinato territorio.
Non si possono sentire i soliti due pesi e due misure. Se lo avallano gli Usa ok, se lo stesso lo fa la fed. Russa no.
Nel concreto se dobbiamo prendere per buona la VOLONTA' dei crimeani è pacifico che anche ripetendo mille volte un referendum con tutti gli osservatori di questo mondo e con tutte le garanzie di questo mondo, il risultato non cambierebbe, visto che in Crimea sono per lo piu' iperfilorussi, basta parlare con quella gente.
Che ciò determini un DIRITTO legale alla secessione questo NO.
Ed ecco che entra in campo la POLITICA e quando la POLITICA FALLISCE anche le armi.
Purtroppo la politica la si fa anche con la forza militare, come stiamo vedendo in Ucraina.
In attesa di un processo negoziale che tanto prima o poi andrà fatto.